Come scegliere gli anfibi quando si comprano in negozio, per cercare di ottenere esemplari sani
Primo piano di un Pleurodeles waltl - Foto © Jose B. Ruiz (Arkive.org)
La prima cosa da tenere presente quando si acquistano degli anfibi, di qualsiasi specie, è che la maggior parte di quelli venduti nei negozi sono catturati in natura, e pertanto bisogna esaminarli attentamente prima dell'acquisto. Spesso gli esemplari catturati in natura arrivano nei negozi di animali malnutriti, mal gestiti e malati.
Se possibile, è meglio cercare di acquistare esemplari provenienti da un allevatore. L’acquisto di esemplari catturati in natura non fa altro che aumentare la domanda per la loro raccolta ed esportazione, e aiuta i negozi a vendere animali malati. Anche gli esemplari provenienti da allevamenti comunque possono essere soggetti a malattie se non curati adeguatamente.
Di seguito sono riportati alcuni segnali fisici comuni che possono far capire che gli esemplari sono malati, e cosa evitare quando si acquistano anfibi:
- Gonfiore delle dita dei piedi
Nelle salamandre e nei tritoni le dita diventano molto gonfie e sfigurate. E' un disturbo comune sia nelle specie terrestri che acquatiche, ma soprattutto in quelle terrestri, causato dai batteri Pseudomonas. Se non curata tempestivamente, questa malattia può rivelarsi fatale. - Addome e gola insolitamente gonfi (in inglese Bloat)
E' un disturbo comune negli esemplari acquatici e semiacquatici mal tenuti. Solitamente il gonfiore è causato da un'infezione batterica interna e causa molte difficoltà all'immersione dell'esemplare. Se vedete degli esemplari che galleggiano o rotolano sulla superficie dell'acqua, probabilmente svilupperanno in seguito il gonfiore. Purtroppo ci sono pochissimi trattamenti efficaci per questo disturbo. - Corpo deturpato, necrotico, con zone gonfie, scolorito o deforme
Prestate particolare attenzione alle labbra, alla testa, ai piedi, alla coda (nei caudati) e all'area della cloaca. L'accumulo di tessuto necrotico è comune in queste aree e può rivelarsi fatale attorno alla cloaca e alle aree della testa. Il tessuto necrotico appare come piccole o grandi chiazze trasparenti sul corpo. Questo disturbo è più comune nelle salamandre e può rivelarsi fatale molto rapidamente, soprattutto se si trova intorno alle aree della cloaca, degli arti, dello stomaco e della testa. - Infezioni fungine
Gli anfibi di solito contraggono infezioni fungine negli ambienti sovraffollati, durante la spedizione o mentre sono nelle vasche dei negozi, o come infezioni secondarie su altre ferite. Gli anfibi con aree infiammate, macchie bianche o di altro colore o macchie sfocate molto probabilmente hanno un'infezione fungina. Le infezioni fungine lievi possono essere solitamente trattate con successo, ma i casi avanzati possono provocare anche il decesso dell'esemplare. - Malnutrizione e/o anoressia
Gli anfibi sono in genere un po' tozzi o grassi nel mezzo. Un anfibio estremamente magro è il risultato di una di queste due cose:- Il negozio o l'allevatore si è preso poca cura della salamandra, sottoalimentandola o alimentandola con cibo privo di nutrienti (malnutrizione).
- La salamandra è malata e/o stressata e rifiuta il cibo (anoressia). È difficile capire il motivo per cui un anfibio è malnutrito senza esaminarlo per un certo periodo di tempo, ma più che probabilmente è a causa di una malessere o di una malattia. Quando gli anfibi sono malati e/o stressati rifiutano il cibo. Il rifiuto del cibo è un importante segnale di allarme, è quasi sicuramente in corso una malattia, a volte anche avanzata.
- Eccessiva attività
Questa condizione è più facile da identificare nelle salamandre, poiché sono creature relativamente inattive. L'eccessiva attività è solitamente un segno di qualcosa che non va nell'acquario, come batteri, parassiti, temperature elevate, scarsa chimica dell'acqua o un habitat non corretto. L'iperattività è indicata dal fatto che l'esemplare si comporta come se stesse cercando di scappare dall'acquario; cioè si arrampica costantemente sui lati della vasca, è irrequieto, si sposta costantemente e occupare aree insolite della vasca (ad esempio, un esemplare semi-acquatico che si trova spesso, o sempre all'asciutto, o vice versa).
Questa non è una regola universale, valida per tutti gli anfibi, perché alcune specie sono particolarmente attive naturalmente. - Parassiti
Molti anfibi contraggono parassiti dannosi se tenuti in ambienti antigenici e sovraffollati, o da altre specie ospitate nella stessa vasca. Esistono molti tipi di parassiti e la maggior parte può essere vista ad occhio nudo. Si possono trovare piccoli acari che strisciano sul corpo attorno alla bocca, agli occhi e alle aree cloacali. Le rane spesso entrano in contatto con i vermi parassiti che vivono sotto la pelle. Questi vermi possono essere visti muoversi sotto la pelle della rana. - Zampe rosse
Gli anfibi con zampe, dita delle zampe davanti o dietro, coda o altre parti del corpo insolitamente rosse, possono avere la malattia delle zampe rosse. L'aspetto rosso è causato dalla rottura dei capillari sotto la pelle ed è il risultato di un'infezione interna causata da Aeromonas hydrophila, un batterio altamente contagioso che si trova nei corpi d'acqua dolce più freddi e nei terreni umidi. Gli anfibi solitamente contraggono questo batterio da condizioni antigeniche e sovraffollate e da fonti d'acqua infette. I sintomi includono arrossamento degli arti e di parti del corpo, letargia, rifiuto del cibo, paralisi e spasmi. Questa condizione è più comune negli anuri, ma si trova spesso anche nei caudati mal tenuti.
Evitate anche gli acquari/terrari con specie miste. I negozi di animali spesso ospitano insieme diverse specie di anfibi e talvolta piccoli rettili, senza riguardo alle loro esigenze di cattività, alla loro origine o alla loro disposizione. Mescolare le specie è molto pericoloso per molte ragioni, la più importante delle quali è che specie diverse trasportano agenti patogeni diversi, che quando introdotti in un'altra specie spesso provocano la morte, perché il sistema immunitario non è attrezzato per quella malattia sconosciuta. È molto triste entrare in un negozio di animali, un luogo che dovrebbe fornire un alloggio ottimale agli animali costretti a stare lì in attesa della vendita, e vedere anfibi maltrattati e malati a causa dell'incuria. Spesso vogliamo salvare queste povere creature e riportarle in salute. Sfortunatamente per gli anfibi, l’acquisto di animali malati e maltrattati non fa altro che sostenere l’attività che le maltratta, e le incoraggia ad avere ancora più animali della stessa specie. Per quanto sia difficile vedere un animale soffrire, la cosa migliore da fare è resistere al salvataggio della creatura e denunciare l'accaduto alle autorità competenti.
In conclusione
Questi elencati sono i segnali principali da cercare di notare prima dell'acquisto degli anfibi, per cercare di comprare esemplari sani, che possano vivere a lungo nelle nostre vasche, predisposte per loro. A volte ci si lascia prendere dalla sindrome della crocerossina, e si prendono esemplari malandati nella convinzione di "salvarli", rimetterli in sesto e dar loro nuova vita e nuova casa.
In realtà, gli anfibi malandati in negozio quasi mai sopravvivono a lungo, anche se trattati in casa nel migliore dei modi, purtroppo quando la loro salute è compromessa, non fanno che peggiorare.
Lasciarli in negozio può sembrare una cattiveria, ma non pensate che se i negozianti non riuscissero mai a vendere esemplari malati, indeboliti, stremati da trasporto e stabulazione, cercherebbero di procurarsi esemplari più sani e forti?
Per approfondire:
Informazioni ed esempi su come sia meglio non mischiare le specie di anfibi tra di loro, né con altre specie diverse, come rettili o pesci
Alcune guide generali per l'allevamento in cattività degli anfibi semi-acquatici, acquatici e terrestri, con consigli e indicazioni da integrare con le informazioni specifiche sulla specie precisa che si vuole allevare
Piccola guida per imparare a riconoscere quali sono i segni fisici di malattie e distubi negli anfibi, in modo che possano essere curati prima che sia troppo tardi - tratto e tradotto da un articolo di Jessica Miller
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Riferimenti & Link
articoli dedicati ai novizi nell'allevamento degli anfibi, ma anche ai più esperti
The Encyclopedia of Amphibians: The World of Frogs, Toads, Salamanders and Newts
di Robert Hofrichter, è una risorsa enciclopedica. Il libro è diviso in cinque grandi categorie. La prima sezione riguarda l'evoluzione, la sistematica e la biogeografia, e risponde alle domande su cosa distingue gli anfibi dagli altri animali e perché vivono dove vivono. Le due sezioni più grandi si occupano di biologia, fisiologia, ecologia ed etologia. Le sezioni finali interessano i rapporti degli anfibi con gli esseri umani, sia come icone culturali che come vittime del degrado generale dell'ambiente. Oltre che con fotografie, il libro è ben illustrato con numerose mappe colorate, schemi e illustrazioni che illuminano notevolmente la natura a volte tecnica del testo.
di William E. Duellman e Linda Trueb, questo testo è usato come riferimento attendibile e completo in ogni trattazione sulla biologia anfibia, in quanto spazia in ogni suo dettaglio, comprese ecologia, morfologia, evoluzione. Riccamente illustrato con immagini e fotografie originali e corredato da più di 2.500 riferimenti bibliografici, si è dimostrato indispensabile per i biologi sia professionisti che studenti. Un libro per chi vuole approfondire seriamente la conoscenza degli anfibi
Amphibian: Discover the World of Frogs, Toads, Newts, and Salamanders
di Barry Clarke - Con una serie di fotografie appositamente commissionate, DK Eyewitness Books: Amphibian esamina da vicino l'affascinante storia naturale di rane, rospi, tritoni, salamandre: dalle raganelle dagli occhi rossi e dal verde brillante, alle sorprendenti salamandre nere e gialle, alle minuscole rane di vetro trasparente.
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