Informazioni ed esempi su come sia meglio non mischiare le specie di anfibi tra di loro, né con altre specie diverse, come rettili o pesci.
Axolotl, Ambystoma mexicanum, nel mio acquario (ottobre 2021)
Cosa si può consigliare a chi sta cercando informazioni per allevare diverse specie di anfibi insieme? Semplicemente che è decisamente meglio NON FARLO! Salamandre, tritoni, rane sono predatori carnivori. Sono anche lenti e facilmente feriti da altri animali. Gli anfibi, tutti gli anfibi, hanno caratteristiche comportamentali, di dimensioni e di carattere tali che la convivenza con altri anfibi, con rettili o con i pesci è semplicemente da evitare, se non si vuole correre il rischio di assistere alla morte di qualche esemplare, da una parte o dall'altra.
Siamo abituati all'idea di "vasche di comunità" per i pesci, anche se bisognerebbe studiare gli abbinamenti tra le specie molto più approfonditamente di quanto non si faccia di solito. Un terrario che ospita insieme più specie di anfibi e rettili spesso sembra un'ottima idea. Una combinazione di diversi tipi di rane, salamandre, lucertole, tartarughe o serpenti in una vasca aggiunge un nuovo ingrediente al solito terrario mono-specie e crea uno spettacolo affascinante. Spesso gli istituti zoologici ricreano comunità naturali in grandi mostre elaborate, che coinvolgono il pubblico. Un privato può realizzare la stessa cosa a casa?
In realtà, generalmente gli acquariofili/terrariofili privati hanno difficoltà ad ospitare più specie in un unico terrario, anche perché è difficile che abbiano a disposizione lo spazio di un istituto zoologico, e la maggior parte dovrebbe evitare di provarci, attenendosi invece ad allestimenti specifici per una sola specie. Qui di seguito alcune informazioni per poter fare consapevolmente le proprie scelte:
Problemi comuni nell'alloggiare specie diverse
Devin Edmons nell'articolo Community Reptile and Amphibian Tanks cerca di delineare alcuni dei problemi più comuni incontrati quando si tengono insieme specie diverse.
Dimensioni del contenitore
La dimensione del contenitore, acquario o terrario che sia, è probabilmente l’errore più comune commesso quando si cerca di tenere un terrario comunitario per rettili e anfibi. Lo spazio è importante negli allestimenti multispecie, più che negli allestimenti progettati specificamente per una sola specie. È importante infatti che tutti gli animali nel contenitore abbiano spazio per avere il proprio territorio, cacciare il proprio cibo, regolare la temperatura corporea e comunque comportarsi normalmente senza la minaccia che compagni aggressivi causino problemi. Le dimensioni standard delle vasche sono generalmente troppo piccole per tenere insieme più specie, e la forma rettangolare lunga e bassa in cui viene prodotta la maggior parte non è ideale. La prossima volta che visitiate uno zoo che ha una vasca che ospita più specie insieme, prendete nota delle dimensioni della vasca. Nella maggior parte dei casi, un terrario di quelle dimensioni non è pratico né possibile da tenere in casa, a meno che non siate tra i pochi eletti che hanno lo spazio e la possibilità economica di mantenerlo.
E comunque non è nemmeno paragonabile allo spazio che hanno a disposizione anfibi e rettili in natura, dove possono svolgere i propri affari senza che nessun altro interferisca. È raro che in natura due specie diverse si avvicinino l’una all’altra, a meno che una non stia cercando di mangiarsi l’altra. Anche le specie che si trovano naturalmente insieme nello stesso ambiente mantengono generalmente una grande distanza l'una dall'altra, o almeno più spazio di quanto un terrario possa offrire.
Predazione
I rettili e gli anfibi più comunemente allevati sono predatori carnivori, che tentano di mangiare tutto ciò che si muove, inclusi altri anfibi e rettili. Le dimensioni delle prede che possono entrare nella bocca di un anfibio o di un rettile sono spesso sorprendenti. Come regola generale, vanno tenuti insieme solo esemplari che abbiano la stessa dimensione, sia di specie diverse che della stessa specie,, perché non sono insoliti episodi di cannibalismo.
Ambienti contrastanti
È essenziale comprendere le condizioni ambientali di cui hanno bisogno le diverse specie prima di allevarle. Ospitare ambienti diversi in una stessa vasca è difficile, spesso impossibile. Se gli ambienti necessari a specie diverse non corrispondono, non dovrebbero essere tenute insieme. Particolarmente importante è la temperatura. I rettili gradiscono temperature più alte, mentre la maggior parte degli anfibi le preferisce più basse.
È importante prendere in considerazione anche il livello di umidità preferito. Le specie provenienti dalle regioni aride non dovrebbero mai essere allevate con quelle provenienti dai climi tropicali. Oltre alla temperatura e all’umidità, è importante anche l’ambiente fisico reale. Alcune specie sono acquatiche e necessitano di un'ampia superficie d'acqua, mentre altre sono strettamente terrestri e possono annegare in acque profonde. Alcune specie preferiscono un substrato di terreno profondo in cui possono scavare, mentre altre sono arboree e necessitano di trespoli e punti di arrampicata diversi. È difficile fornire queste diverse condizioni ambientali in un terrario, soprattutto in quelli più piccoli.
Tossicità
Un problema spesso trascurato è la tossicità degli animali allevati. Per ovvie ragioni, tenere specie velenose di anfibi insieme ad altri animali è rischioso. Alcune specie comuni di anfibi velenosi sono l'ululone dal ventre rosso (genere Bombina), le rane fasciate rosse (Phrynomantis bifasciatus), le rane dalle zampe rosse (genere Kassina), i veri rospi comuni (genere Bufo), le raganelle cubane (Osteopilus septentrionalis), le rane pomodoro (genere Dyscophus), le rane mantella (genere Mantella) e la maggior parte dei tritoni e delle salamandre. Questi anfibi non dovrebbero essere alloggiati insieme ad altri.
Differenze alimentari
Alcuni anfibi e rettili che hanno quasi le stesse dimensioni, vivono in ambienti simili, non sono velenosi in cattività e presumibilmente starebbero bene se tenuti insieme, in realtà non stanno bene insieme perché richiedono diversi tipi di cibo da mangiare. La dieta è una delle parti più importanti per mantenere in salute rettili e anfibi in cattività. Non tutte le specie però mangiano lo stesso cibo, e quelle che lo fanno spesso non mangiano le stesse dimensioni di cibo.
L'esempio citato da Devin Edmons nell'articolo Community Reptile and Amphibian Tanks è quello delle raganelle dagli occhi rossi Agalychnis callidryas e delle rane freccia avvelenata Dendrobates auratus: entrambe si nutrono di grilli, ma le prime riconosceranno solo i grilli più grandi come cibo, mentre le Dendrobates non sono in grado di mangiare insetti di grandi dimensioni e devono essere nutrite con i grilli appena nati. Si potrebbe pensare che offrire grilli di entrambe le dimensioni sia la soluzione ideale, mentre in realtà non lo è affatto: i grilli grandi che non venissero mangiati dalle Agalychnis potrebbero tentare a loro volta di mangiarsi le Dendrobates auratus e potenzialmente ferirle o ucciderle.
Inoltre non tutti i rettili e gli anfibi sono attrezzati allo stesso modo per catturare il cibo: i più forti spesso intimidiscono le specie più deboli privandole del cibo e portandole lentamente alla morte per inedia.
La "sindrome del nuovo mondo"
Jessica Miller, nell'articolo Species Mixing: New World Syndrome ricorda i pericoli derivanti dall’introduzione di agenti patogeni estranei in nuove specie o razze. Quando gli europei iniziarono a colonizzare le Americhe nel XV secolo, portarono con sé diversi agenti patogeni, tra cui il vaiolo e il comune raffreddore, che i nativi americani non avevano mai conosciuto. A causa del loro isolamento da questi agenti patogeni, i nativi americani non avevano resistenze naturali a queste malattie. Il vaiolo e altre malattie furono la causa principale del declino dei nativi americani dal XV al XVIII secolo e spazzarono via migliaia di persone. La storia ci ha insegnato in questo modo una dolorosa lezione sul terribile risultato dell’introduzione di agenti patogeni estranei a vittime ignare.
Il risultato finale è lo stesso quando diverse specie di anfibi sono ospitate nello stesso ambiente di cattività. In realtà, è molto peggio, perché gli ambienti in cattività sono minuscoli rispetto agli habitat selvatici, il che consente una concentrazione di agenti patogeni e microbi almeno 100 volte superiore a quella dell’habitat naturale.
In natura, gli anfibi sono animali solitari e, oltre a cercare la propria specie durante la stagione degli amori, in genere entrano in contatto con altre specie solo di sfuggita. La maggior parte degli anfibi sono animali notturni e trascorrono il tempo nascondendosi in luoghi piccoli e bui, uscendo solo di notte per cercare cibo o un compagno/a (durante la stagione riproduttiva). Quando il nascondiglio di un anfibio viene disturbato da altre specie, come serpenti, pesci, grandi insetti, uccelli o vari mammiferi, l'anfibio generalmente cerca un nuovo posto in cui stare, dove non sarà disturbato, piuttosto che convivere con lo stress dell'intruso. Ciò è particolarmente vero per le specie timide, come la maggior parte delle salamandre. In natura, non vivono a stretto contatto con altri animali e si stressano se costrette a vivere in un ambiente chiuso con specie estranee, come in una vasca di comunità.
Quali specie possono essere tenute insieme?
In generale, se dovete chiedere se due specie diverse possono essere allevate insieme, non dovreste allevarle insieme, il solo fatto che lo chiediate indica che non capite abbastanza le loro esigenze di cura per farlo, e non avrete l'esperienza necessaria per identificare problemi comuni che potrebbero svilupparsi in un terrario multispecie.
Quindi si raccomanda decisamente di allevare separatamente per un lungo periodo di tempo le diverse specie che vi interessano, prima di ospitarle insieme. In questo modo avrete il tempo di riconoscere qual è il loro comportamento normale, e di capire cosa implica prendersi cura di loro.
Devin Edmons nell'articolo Community Reptile and Amphibian Tanks dà qualche esempio anche di combinazioni che possono funzionare:
- diverse raganelle nordamericane possono essere allevate insieme, come le raganelle verdi Hyla cinerea e le raganelle grigie Hyla versicolor. La maggior parte delle specie richiede cure abbastanza simili e possono essere tenute insieme in un terrario sufficientemente grande. Evitate invece di tenere le raganelle cubane Osteopilus septentrionalis con altre rane perché sono velenose, diventano grandi e amano mangiare altri anfibi.
- Sono state allevate insieme con successo da alcuni terrariofili anche alcune specie di rane dal dardo avvelenato della famiglia Dendrobatidae. Evitate di mescolare le specie che potrebbero potenzialmente produrre ibridi, attenendovi invece alle rane dardo di generi diversi come Dendrobates tinctorius con Phyllobates bicolor.
- Le lucertole comuni del genere Anolis possono essere allevate insieme alle rane, ma Devin Edmons lo sconsiglia, a meno che il terrario non sia molto grande e non sia possibile fornire in sicurezza un gradiente di temperatura significativo senza mettere a rischio la sicurezza delle rane. Può anche essere difficile individuare delle Anolis sane, e gli animali in cattiva salute non dovrebbero mai essere tenuti con altri.
- Anche i piccoli gechi diurni del genere Phelsuma sono stati allevati con successo con alcune specie di rane, ma dovrebbero essere prese le stesse precauzioni di quando si allevano gli anolidi con gli anfibi.
- Come regola generale, evitate di mescolare i serpenti con altri rettili e anfibi perché le loro esigenze di cura sono spesso diverse da quelle di altri tipi di anfibio/rettile.
- Evitate di mescolare tartarughe e testuggini con altri tipi di rettili e anfibi per lo stesso motivo. Le tartarughe dipinte Chrysemys picta, le tartarughe dalle orecchie rosse Trachemys scripta e le tartarughe carta geografica del genere Graptemys possono vivere bene insieme, anche se è importante prestare attenzione ai problemi comportamentali e alle differenze nella dieta.
- E' sempre meglio allevare da soli i rettili più grandi, o al massimo con altri della stessa specie, perché sono troppo difficili da gestire se tenuti in terrari con altri rettili e anfibi.
Alcune specie di anfibi acquatici e semi-acquatici nella loro area acquatica tollerano piccoli guppy, Tanychthys albonubes, gamberetti o ampullarie. Tenete presente che anche i pesci possono introdurre agenti patogeni estranei a cui gli anfibi potrebbero essere sensibili. Inoltre, tenete presente che la tolleranza ai pesci varia da specie a specie. I tritoni orientali, Notophthalmus viridescens, sono per lo più acquatici in età adulta, ma preferiscono acque prive di pesci e spesso rifiutano d entrare in acque con pesci, compresi i guppy. Le specie più robuste, come quelle del genere Paramesotriton, invece, non disdegnano la presenza di qualche guppy nella loro acqua, perché li mangiano. I terrestri possono vivere con i lombrichi, che in realtà sono utili per i terrari terrestri e che possono anche fornire cibo agli anfibi più grandi.
Ovviamente, nessuna delle combinazioni di cui sopra è infallibile o completamente sicura. Ogni volta che due specie diverse vengono tenute insieme, c’è un rischio maggiore che si verifichino problemi rispetto a quando vengono tenute separate, ed è importante capirlo prima di mescolare le specie.
Axolotl, Ambystoma mexicanum, nel mio acquario (ottobre 2021)
Esempi di abbinamenti da non fare
Di seguito è riportato un elenco di scenari comuni di specie miste e i motivi per cui sono dannosi e potenzialmente fatali per gli anfibi.
Ospitare insieme specie di diverse parti del mondo
Il motivo più comune per cui i caudati si ammalano in un ambiente con specie miste è dovuto all’introduzione di agenti patogeni estranei provenienti da specie provenienti da diverse aree del mondo. In natura, le specie sono esposte a numerosi agenti patogeni locali, come batteri o ceppi di virus, funghi e altri agenti nocivi, e attraverso l’evoluzione hanno sviluppato resistenze/immunità naturali nei loro confronti. Siccome questi agenti patogeni variano notevolmente da un luogo all'altro, anche le resistenze naturali sviluppate da una specie variano notevolmente e dipendono dall'habitat immediato di quella specie.
Ad esempio, un tritone proveniente dagli Stati Uniti, come Notophthalmus viridescens, avrà sviluppato resistenze a diversi agenti patogeni rispetto a una specie proveniente da un altro ambiente, come il tritone cinese Fire Belly, Hypselotriton orientalis. Le specie portano addosso gli agenti patogeni verso i quali hanno maturato una resistenza naturale, quindi quando introducete una specie insieme ad una specie estranea, inevitabilmente introducete gli agenti patogeni e dannosi presenti in ciascuna specie, il che tipicamente finisce con la malattia o la morte di uno o entrambi gli esemplari, a causa della mancanza di resistenze naturali.
I negozi di animali spesso ospitano diverse specie di salamandre e tritoni, e talvolta di rane, in un unico acquario, il che dà agli acquirenti l'idea che gli anfibi siano animali comunitari e convivano in un ambiente chiuso con altre specie. Purtroppo questi animali spesso quando vengono acquistati si ammalano e muoiono poco dopo, a causa dell'ambiente misto di specie.
C'è anche un malinteso comune che considera le specie allevate in cattività come eccezioni alla regola, che possono quindi essere ospitate con altre specie di anfibi. In realtà gli anfibi non sono creature sterili e anche le specie allevate in cattività trasportano agenti patogeni dannosi. Certo, le specie allevate in cattività hanno meno probabilità di portare le stesse malattie e parassiti di quelle catturate in natura, ma è comunque rischioso ospitarle insieme ad altre specie.
Nell'articolo su Caudata Culture "Species Mixing Disasters" ci sono innumerevoli foto e resoconti di esperienze disastrose con la convivenza di diverse specie di anfibi, che si sono risolti con la morte di una delle specie, o di entrambe.
Basta una piccola opportunità, e questo Pleurodeles waltl ha mangiato un giovane axolotl (Ambystoma mexicanum) - Foto © Paris Reilley (Caudata Culture)
Alloggiare tritoni con Bombina sp.
Molti negozi di animali e acquirenti ospitano i loro tritoni con i rospi dal ventre di fuoco del genere Bombina. Oltre ad essere una specie estranea, i rospi del ventre rosso sono mangiatori aggressivi e spesso feriscono i tritoni più piccoli mentre si lanciano contro il cibo. Vi sono innumerevoli resoconti di tritoni feriti o con arti mancanti a causa dell'aggressività dei rospi del ventre di fuoco, così come casi di inedia da fame perché i rospi sono così aggressivi che i tritoni più tranquilli non ricevono mai cibo.
Alloggiare Hypselotriton con Notophthalmus
Anche se i tritoni del ventre di fuoco Hypselotriton orientalis hanno all’incirca le stesse dimensioni dei Notophthalmus viridescens, richiedono gli stessi habitat in cattività e hanno la stessa indole pacifica, provengono comunque da lati opposti del globo e trasportano agenti patogeni diversi per i quali gli altri non ha resistenze.
Alloggiare tritoni con pesci tropicali
Un giovane axolotl (Ambystoma mexicanum) che mangia un guppy (Poecilia reticulata) - Foto © Forrest Rosetti (Caudata Culture)
Spesso i tritoni vengono acquistati e gettati negli acquari dei pesci tropicali, dove presto muoiono e/o uccidono altri membri dell'acquario. I pesci tropicali richiedono temperature dell'acqua calde (22-30°C), mentre i caudati richiedono temperature dell'acqua più fredde (16- 20°C). I loro habitat semplicemente non sono compatibili tra loro. Inoltre, molti pesci hanno la tendenza a mordere le creature passive, come i tritoni, e poiché i tritoni sono velenosi, questo può uccidere i pesci. Infine, tutti i tritoni richiedono una sorta di superficie terrestre (anche se viene utilizzata solo per due minuti all'anno).
Alloggiare tritoni/salamandre con rane
Questo Pachytriton fa uno spuntino con una rana nana africana Hymenochirus in un negozio di animali - Foto © Tim Johnson (Caudata Culture)
Le salamandre e la maggior parte delle rane sono creature solitarie e si stressano quando sono costrette a vivere a stretto contatto con altre specie. Quando le salamandre sono stressate spesso rifiutano il cibo, il che porta alla malnutrizione e alla fame. Alcune specie sono più aggressive di altre e danneggeranno le specie più passive. Molte rane richiedono temperature elevate (23-30°C), mentre i caudati richiedono temperature più fresche (16-20°C). E, naturalmente, le specie estranee trasportano diversi agenti patogeni verso i quali anche l'altro non ha resistenze.
Alloggiare salamandre/tritoni con tartarughe
Le tartarughe creano un'enorme quantità di scarto per le loro dimensioni. Questo da solo può portare alla malattia di qualsiasi caudato. Le tartarughe sono anche mangiatrici molto aggressive e potrebbero ferire gravemente un caudato mentre si nutrono. La maggior parte delle tartarughe supera di gran lunga la maggior parte delle specie di caudato in termini di dimensioni, il che porterà alla fame e alle lesioni del tritone.
Altre considerazioni nella scelta dei compagni di vasca
Ok, ora che il miscuglio delle specie è fuori questione, ci sono alcune considerazioni anche quando si scelgono compagni di vasca della stessa specie. È necessario considerare la dimensione e il comportamento/disposizione di ciascun membro. Gli individui grandi dominano quelli piccoli e talvolta se la prendono con loro e impediscono loro di procurarsi il cibo. Tutti i membri alloggiati insieme dovrebbero avere più o meno le stesse dimensioni per garantire che uno non faccia il prepotente nei confronti degli altri. Adulti e giovani o larve non dovrebbero essere tenuti insieme, poiché gli adulti hanno la tendenza a mangiare i piccoli se sono abbastanza piccoli.
Alle specie aggressive e territoriali dovrebbe essere concesso un ampio territorio o dovrebbero essere separate. I tritoni del genere Pachytriton e Paramesotriton, ad esempio, diventano piuttosto grandi, sono molto aggressivi e territoriali e possono uccidere i membri più piccoli. I Pachytriton in particolare sono territoriali e sono noti per combattere fino alla morte se non gli viene concesso abbastanza territorio.
Quarantena
Prima di tenere insieme specie diverse è fondamentale che tutti gli animali siano isolati in vasche separate per almeno un mese, preferibilmente più a lungo. Durante questo periodo di tempo, tutti gli animali vanno osservati molto attentamente, assicurandosi che siano sani e che mangino. Le vasche di isolamento devono essere mantenute il più pulite possibile, ed è consigliabile lavare le mani e qualsiasi attrezzatura condivisa tra le gabbie prima di passare dall'una all'altra, per evitare che possibili agenti patogeni si diffondano tra di loro. Si consiglia vivamente inoltre di raccogliere campioni fecali degli esemplari e portarli a un veterinario che possa esaminarli per individuare eventuali parassiti interni.
Allevati in cattività contro catturati in natura
È meglio se tutte le specie ospitate insieme provengono da allevamenti in cattività, piuttosto che essere state catturate in natura. Gli anfibi e i rettili nati in cattività hanno meno probabilità di avere problemi di salute rispetto a quelli raccolti in natura magari da poco tempo, e potrebbero avere meno probabilità di essere portatori di malattie dannose o di parassiti che potrebbero danneggiare altre specie. Mescolando solo animali allevati in cattività, i rischi legati al mantenimento di un terrario comunitario per rettili o anfibi saranno ridotti.
Conclusione
Mantenere un terrario multispecie richiede ricerche, tempo, denaro e spazio. È qualcosa che la maggior parte degli appassionati non è in grado di fare in sicurezza e di conseguenza dovrebbe evitare. Anche se è facile vedere acquari comunitari misti negli zoo e in altre strutture, questi sono in grado di fornire le cure necessarie per mantenerli: ad esempio, la maggior parte ha un veterinario specializzato in specie esotiche a tempo pieno nello staff, che può intervenire immediatamente in caso di problemi. Hanno anche altre risorse che gli appassionati medi non hanno, come un budget elevato e un intero staff di dipendenti esperti specializzati nel mantenimento degli animali.
Chi è nuovo nell’allevamento di rettili e anfibi ma desidera comunque un terrario multispecie, potrebbe prendere in considerazione opzioni più sicure, come l’utilizzo di divisori in vetro in una stessa vasca per mantenere le diverse specie separate.
L'invito ad acquariofili/terrariofili è sempre quello di mantenere acquari mono-specifici, dedicati ad una sola specie, piuttosto che terrari di comunità, perché è più sicuro per gli animali in cattività.
E, anche se spesso ce lo dimentichiamo, è in primo luogo al benessere delle specie allevate che si dovrebbe puntare, e non al nostro piacere personale di vedere specie diverse interagire. Anche se sappiamo che è così difficile scegliere una specie tra tutte quelle interessanti che ci sono :)
Per approfondire:
Alcune guide generali per l'allevamento in cattività degli anfibi semi-acquatici, acquatici e terrestri, con consigli e indicazioni da integrare con le informazioni specifiche sulla specie precisa che si vuole allevare
Piccola guida per imparare a riconoscere quali sono i segni fisici di malattie e distubi negli anfibi, in modo che possano essere curati prima che sia troppo tardi - tratto e tradotto da un articolo di Jessica Miller
I vari tipi di substrato che si possono utilizzare nelle vasche dedicate agli anfibi, con tutti i pro e i contro di ogni materiale - tratto e tradotto da un articolo di Johnny O. Farnen
Come scegliere gli anfibi quando si comprano in negozio, per cercare di ottenere esemplari sani
Informazioni e consigli per allevare gli Axolotl, Ambystoma mexicanum, nella maniera più adatta
Consigli e suggerimenti per allevare le rane acquatiche del genere Xenopus nella maniera più adatta, rispettando le loro esigenze
Risposte ad alcune delle domande più frequenti che si pone chi si approccia all'allevamento di tritoni e salamandre
Consigli e spiegazioni su svariati metodi per raffreddare 'acqua dell'acquario o del terrario, per anfibi o pesci d'acqua temperata/fredda - tratto e tradotto da un articolo di Jennifer Macke
Consigli e suggerimenti generali per allevare le rane del genere Hymenochirus nella maniera più adatta, rispettando le loro esigenze
Guida di base per la creazione di habitat in cattività adatti a diverse specie di anfibi, comprese le specie semi-acquatiche, acquatiche e terrestri - tratto e tradotto da un articolo di Jessica Miller
Consigli e suggerimenti generali per allevare i tritoni del genere Pleurodeles nella maniera più adatta, rispettando le loro esigenze
Consigli e suggerimenti generali per allevare i tritoni dei generi Cynops e Hypselotriton nella maniera più adatta, rispettando le loro esigenze
Riferimenti & Link
articolo di Jessica Miller su Livingunderworld.org
articolo con molte foto esemplificative su Caudata Culture
articolo sulla cura degli anfibi su Amphibiancare.com
The Encyclopedia of Amphibians: The World of Frogs, Toads, Salamanders and Newts
di Robert Hofrichter, è una risorsa enciclopedica. Il libro è diviso in cinque grandi categorie. La prima sezione riguarda l'evoluzione, la sistematica e la biogeografia, e risponde alle domande su cosa distingue gli anfibi dagli altri animali e perché vivono dove vivono. Le due sezioni più grandi si occupano di biologia, fisiologia, ecologia ed etologia. Le sezioni finali interessano i rapporti degli anfibi con gli esseri umani, sia come icone culturali che come vittime del degrado generale dell'ambiente. Oltre che con fotografie, il libro è ben illustrato con numerose mappe colorate, schemi e illustrazioni che illuminano notevolmente la natura a volte tecnica del testo.
di William E. Duellman e Linda Trueb, questo testo è usato come riferimento attendibile e completo in ogni trattazione sulla biologia anfibia, in quanto spazia in ogni suo dettaglio, comprese ecologia, morfologia, evoluzione. Riccamente illustrato con immagini e fotografie originali e corredato da più di 2.500 riferimenti bibliografici, si è dimostrato indispensabile per i biologi sia professionisti che studenti. Un libro per chi vuole approfondire seriamente la conoscenza degli anfibi
Amphibian: Discover the World of Frogs, Toads, Newts, and Salamanders
di Barry Clarke - Con una serie di fotografie appositamente commissionate, DK Eyewitness Books: Amphibian esamina da vicino l'affascinante storia naturale di rane, rospi, tritoni, salamandre: dalle raganelle dagli occhi rossi e dal verde brillante, alle sorprendenti salamandre nere e gialle, alle minuscole rane di vetro trasparente.
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