Come favorire e ottenere la riproduzione in acquario dei tritoni del genere Pleurodeles e come far crescere le larve con successo
Pleurodeles waltl, corteggiamento - Foto © Heather Angel (Arkive.org)
Dimorfismo sessuale
Per quanto riguarda Pleurodeles waltl (devo verificare se è valido anche per Pleurodeles poireti e Pleurodeles nebulosus) gli esemplari maschi hanno la coda più lunga e più compressa lateralmente rispetto alle femmine (è più lunga della lunghezza del corpo dal muso all'ano) e avambracci più robusti. Inoltre i maschi sono in genere più piccoli e snelli delle femmine, nel periodo riproduttivo sviluppano dei rilievi nuziali sulle zampe anteriori, che assomigliano a cuscinetti nerastri, e assumono una tonalità rossastro-arancione lungo il corpo.
Comunque maschio e femmina hanno un aspetto molto simile, e spesso è difficile distinguerli; talvolta l'unico modo è osservare l'amplesso, nel quale il maschio sta sempre sotto la femmina.
A volte possono essere visti comportamenti riproduttivi anche in individui molto giovani, anche di meno di un anno di età, ma è difficile in questo caso che vengano prodotte uova fertili.
- Sexing Caudates articolo di Jennifer Macke su Caudata Culture con moltissime foto ravvicinate per far capire anche ai "novizi" dove guardare per capire se hanno di fronte un maschio o una femmina.
Accoppiamento
Tipicamente Pleurodeles waltl inizia la stagione riproduttiva nei mesi da marzo a giugno, all'inizio del periodo primaverile. Inverni insolitamente caldi possono stimolare un secondo periodo riproduttivo. In cattività la stagione riproduttiva può essere simulata aumentando leggermente la temperatura, e aumentando il livello dell'acqua di qualche centimetro, ma in una colonia stabile basta il solo cambiamento dovuto al naturale scorrere delle stagioni per stimolare la riproduzione, senza alcun intervento esterno da parte dell'allevatore. Spesso anzi dimostrano di aver acquisito un loro "calendario biologico", per cui senza alcun cambiamento delle condizioni della vasca si riproducono comunque nelle due stagioni inizio primavera/inizio autunno.
Pleurodeles waltl, amplesso - Foto © Mark Aartse-Tuyn (Caudata.org)
Corteggiamento e deposizione delle uova sono facilissimi da osservare: nell'amplesso il maschio nuota sotto la femmina e afferra le zampe anteriori della femmina con le sue, girandole all'insù in modo da tenerla "agganciata". La trattiene in questa posizione, trasportandola sulla schiena, per qualche tempo, da parecchi minuti a più di un'ora, dopo di che il maschio si gira e deposita una spermatofora vicino alla regione cloacale della femmina. A volte il maschio tenta di posizionare forzatamente la femmina sopra la spermatofora. Le femmine non interessate o non pronte alla riproduzione possono sbattere violentemente per la vasca, nel tentativo di forzare il maschio a liberarle, il che talvolta funziona. In genere comunque il passaggio della spermatofora dalla cloaca del maschio a quella della femmina avviene senza traumi, dopodiché si dividono e ognuno se ne va per la sua strada.
Riproduzione di Pleurodeles waltl - Video © Chrisfehn33
Crescita delle larve
Le uova, da 100 a 1300 a seconda dell'età e delle dimensioni della femmina (possono comunque essere anche meno di 100, mentre numeri superiori a 1000 sono casi eccezionali), vengono deposte in piccoli gruppi di 5-20 uova e attaccate a vegetazione sommersa, rocce, legni, o sparse semplicemente sul terreno. In cattività, non è insolito per la femmina deporle semplicemente sul suolo, dove possono essere mangiate dai compagni di vasca, o talvolta anche dalla madre. L'allevamento delle larve è abbastanza facile, alla portata di qualsiasi acquariofilo con un pochino di esperienza, e sarebbe quindi meglio effettuarlo togliendo le uova e mettendole in una vaschetta a parte.
Uova e larve dovrebbero essere tenute ad una temperatura di circa 21-23°C., per simulare la temperatura estiva in natura. Le larve escono dall'uovo dopo 10 -12 giorni e misurano circa 1 cm di lunghezza.
Alla schiusa le larve andranno alimentate con cibo vivo minuscolo (prima infusori, poi cyclops, naupli di artemia, dafnie ed enchitrei) che vanno forniti in grande quantità. A questi andranno aggiunti gradatamente chironomus a pezzettini, prima piccoli e poi sempre più grossi fino a darli interi, sempre compatibilmente con le dimensioni della bocca delle larve.
Pleurodeles nebulosus, larva ancora da metamorfosare - Foto © Jihène Ben Hassine (CalPhotos)
Pleurodeles nebulosus, larve ancora da metamorfosare - Foto di Jihène Ben Hassine (CalPhotos)
Pleurodeles nebulosus, larva ancora da metamorfosare - Foto di Jihène Ben Hassine (CalPhotos)
Le piccole larve sono sensibili ai cambi d'acqua troppo consistenti e soprattutto alla presenza di cloro in acqua, inoltre vanno nutrite tutti i giorni abbondantemente. Quando arrivano alle dimensioni in cui sono in grado di mangiare chironomus intero però si può dire che il peggio è passato :-)
Infatti la mortalità delle larve purtroppo è piuttosto elevata, anche perché non si accrescono tutte con la stessa velocità, e sono anche piuttosto aggressive le une con le altre, per cui le più robuste riusciranno sempre ad accaparrarsi più cibo, rendendo il divario sempre più evidente; frequentissimi sono poi i casi di cannibalismo, in cui le larve più grandi divorano quelle più piccole. Alcuni, per far arrivare tutte alla maturità, le separano in tante micro-vaschette, una larva massimo tre per vaschetta (ho letto che vengono usati anche tanti picchieri di carta per questo) ma così mi pare ci si avvicini più all'allevamento "industriale" che a quello amatoriale, la necessità di farle crescerle tutte, se non è per aver maggior guadagno vendendole, per gli acquariofili normali non dovrebbe esserci.
Le larve più precoci iniziano la metamorfosi dopo circa 110 giorni dalla schiusa delle uova; di solito alla metamorfosi il girino è lungo tra i 5 e gli 8 cm. Nei Pleurodeles il passaggio da larva a neometamorfosato è decisamente meno traumatico rispetto ad altri tritoni, e soprattutto più facile da gestire per l'allevatore, in quanto dopo la metamorfosi, i giovani rimangono principalmente acquatici, come gli adulti, anche se possono lasciare l'acqua per brevi periodi di tempo. Anche la colorazione è identica a quella degli adulti. I nuovi metamorfosati crescono molto rapidamente, e se alimentati spesso possono raggiungere le dimensioni adulte in meno di un anno. Anche se non è molto comune, sia in natura che in cattività ogni tanto può apparire qualche individuo neotenico, che raggiunge cioè la maturità sessuale senza compiere la metamorfosi.
Occorre evitare di liberare le larve in eccesso nell'ambiente, perché potrebbero adattarsi provocando danni ecologici.
Avviso
Anche se ci sono specie di rane e di tritoni che possono vivere in acquario, perché vivono sempre in acqua, questo non vuol dire che possano vivere in acquari di comunità con i pesci!
Al contrario, la convivenza tra anfibi e pesci è sempre da EVITARE, perché hanno esigenze e comportamenti totalmente differenti, sia per quanto riguarda acqua e temperatura, che per cibo, carattere, dimensioni, ecc. Ci sono specie che con i pesci sono destinate a morire di fame, perché non in grado di entrare con loro in competizione alimentare, ma altre specie che probabilmente saranno loro a mangiarsi i pesci una volta cresciute...
Il modo migliore di allevare una specie anfibia è in genere quello di allevarla in acquari (o acquaterrari, a seconda della specie) MONOSPECIFICI, ossia da sola o con esemplari della stessa specie; le specie che possono convivere tra loro senza problemi sono davvero poche.
Così come per i pesci, occorre informarsi bene PRIMA di comprare qualche specie di anfibio, siano essi rane, tritoni o salamandre, per non incorrere in spiacevoli sorprese (come comprare specie credendo rimangano piccole e trovarsi invece con dei bestioni da mezzo metro).
Per approfondire:
Consigli e spiegazioni su svariati metodi per raffreddare 'acqua dell'acquario o del terrario, per anfibi o pesci d'acqua temperata/fredda - tratto e tradotto da un articolo di Jennifer Macke
Consigli e suggerimenti generali per allevare i tritoni del genere Pleurodeles nella maniera più adatta, rispettando le loro esigenze
Descrizione, informazioni e immagini degli habitat in cui vivono in natura gli anfibi del genere Pleurodeles
Più ristretto rispetto al grande mercato acquariofilo, ma con un numero di appassionati in aumento, il mondo degli anfibi può riservare piacevoli sorprese, grazie al numero e alla bellezza delle specie in commercio. Troverete qui informazioni sulle specie di rane e di tritoni che vivono in acquario, ricordando però che anche se vivono in acquario, pesci e anfibi NON possono convivere.
Piccolo compendio di quello che c'è da sapere prima di comprare gli anfibi del genere Pleurodeles, per poterli allevare al meglio, o per non comprarli affatto :-)
Tutto Quello Che Avreste Sempre Voluto Sapere Ma Non Avete Mai Osato Chiedere sull'allevamento dei Pleurodeles in acquario, grazie ai messaggi più interessanti di it.hobby.acquari
Informazioni e notizie sui tritoni d'acqua dolce, che è possibile allevare in acquario, ma senza la presenza dei pesci e rispettando le loro esigenze. Leggendo queste pagine scoprirete il perché.
Resoconto di un'esperienza d'allevamento di questi tritoni molto facili, con notizie e consigli utili per il loro allevamento e la loro riproduzione - articolo di Leonardo Ancillotto
Riferimenti & Link
Tutto Quello Che Avreste Sempre Voluto Sapere Ma Non Avete Mai Osato Chiedere...
i messaggi più interessanti tratti da it.hobby.acquari
la scheda con molte informazioni utili su Caudata Culture
articolo di Andrea Aiello su Salamanderland.com con preziosi consigli per far crescere le larve di diverse specie di anfibi
Schede molto approfondite con tantissime foto dell'ambiente naturale, uova, larve ed esemplari adulti, di tutte le specie di Cynops, Pelurodeles, e della famiglia Salamandridae
di Frank Indiviglio, ogni notizia utile su selezione, allevamento, nutrizione, malattie, riproduzione e comportamento. Un buon libro introduttorio e accessibile su tritoni e salamandre.
a cura di A. Romano, illustrazioni di D. Ovenden - Il volume è una pratica guida tascabile per il riconoscimento di tutte le specie di anfibi e rettili d'Italia e d'Europa. 77 specie di anfibi, 112 specie di rettili e le principali sottospecie. Oltre 200 illustrazioni a colori. Cartine aggiornate sulla distribuzione.
The Encyclopedia of Amphibians: The World of Frogs, Toads, Salamanders and Newts
di Robert Hofrichter, è una risorsa enciclopedica. Il libro è diviso in cinque grandi categorie. La prima sezione riguarda l'evoluzione, la sistematica e la biogeografia, e risponde alle domande su cosa distingue gli anfibi dagli altri animali e perché vivono dove vivono. Le due sezioni più grandi si occupano di biologia, fisiologia, ecologia ed etologia. Le sezioni finali interessano i rapporti degli anfibi con gli esseri umani, sia come icone culturali che come vittime del degrado generale dell'ambiente. Oltre che con fotografie, il libro è ben illustrato con numerose mappe colorate, schemi e illustrazioni che illuminano notevolmente la natura a volte tecnica del testo.
di William E. Duellman e Linda Trueb, questo testo è usato come riferimento attendibile e completo in ogni trattazione sulla biologia anfibia, in quanto spazia in ogni suo dettaglio, comprese ecologia, morfologia, evoluzione. Riccamente illustrato con immagini e fotografie originali e corredato da più di 2.500 riferimenti bibliografici, si è dimostrato indispensabile per i biologi sia professionisti che studenti. Un libro per chi vuole approfondire seriamente la conoscenza degli anfibi
Amphibian: Discover the World of Frogs, Toads, Newts, and Salamanders
di Barry Clarke - Con una serie di fotografie appositamente commissionate, DK Eyewitness Books: Amphibian esamina da vicino l'affascinante storia naturale di rane, rospi, tritoni, salamandre: dalle raganelle dagli occhi rossi e dal verde brillante, alle sorprendenti salamandre nere e gialle, alle minuscole rane di vetro trasparente.
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Taxa principali
Specie descritta solo nel 2004, che sembra comprenda tutti i Pleurodeles fino a quel momento commercializzati sotto il nome di Pleurodeles poireti.
Sembra appurato che tutti i Pleurodeles commercializzati sotto il nome di Pleurodeles poireti siano in realtà proprio la nuova specie Pleurodeles nebulosus.
E' uno dei tritoni più comuni in commercio, anche perchè facile da riprodurre, anche se può arrivare a 30 cm di lunghezza e non è adatto quindi a vasche piccole.
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