Molto diffuse nei negozi, piccole e carine, sono in realtà rane che diventano grandi, fino a 13 cm le femmine, e soprattutto sono molto voraci e fameliche, in grado di divorare pesci grandi quasi quanto loro...
Xenopus laevis, African Clawed Frog: la stessa rana da giovane e da adulta
10 - 15 anni
Su Wikipedia è riportato che alcuni esemplari sono sopravvissuti per 20 - 25 anni
8 cm il maschio, 13 cm la femmina
Oltre alle Hymenochirus esiste anche un'altra specie di ranocchia venduta per gli acquari, che diventa molto più grande. Le ranocchie di questo tipo, che in genere si trovano in commercio nella forma albina, anche se vengono vendute da molto piccole si nota già che sono più grandi delle precedenti, dall'aspetto più "ciccioso" e viscido, e appartengono alla specie Xenopus laevis, anche questa originaria del Sud Africa.
Non bisogna però farsi ingannare dal fatto che in genere le Xenopus sono commercializzate nella forma albina, bianco-rosata, e pensare che allora se una rana è bruno scura sia per forza una Hymenochirus, che rimane piccola: anche delle Xenopus esiste la varietà normale, che è bruno-marrone proprio come le Hymenochirus, quindi se state cercando queste ultime fatevi dire per certo il nome della specie da chi ve le vende, per non prendere al loro posto delle rane dello stesso colore ma che cresceranno e diventeranno predatrici incallite come le Xenopus.
Comunque, tenete conto che se la rana è albina, a meno di un caso eccezionale si tratta di una Xenopus, inoltre come ho letto in questo articolo, un modo di riconoscerle infallibile è di osservarne le zampette: le Hymenochirus hanno le dita delle zampe anteriori palmate, mentre le Xenopus no, hanno palmate solo le dita delle zampe posteriori.
Le differenze fondamentali tra le Hymenochirus e le Xenopus stanno soprattutto nelle dimensioni che raggiungono queste ultime, che possono arrivare ai 12-13 cm, e al fatto che sono molto aggressive e voraci: questo unito alla loro taglia le trasforma, una volta cresciute (e ci mettono veramente poco) in terribili predatori dei pesci più piccoli (e neanche tanto) che fossero presenti nella loro vasca... (vedi esperienza con foto)
Inoltre attaccano ogni cosa che possa sembrare commestibile, comprese le dita dell'allevatore: è meglio porgere il cibo con un paio di pinze, perchè non fanno male non avendo denti, ma sono molto tenaci e staccarli dalla presa può richiedere parecchio tempo :-)
Per questo il loro allevamento nei comuni acquari di comunità è sconsigliabile, almeno quanto, se non di più, di quello delle Hymenochirus; il loro feroce appetito le porta perfino ad episodi di cannibalismo, e andrebbero allevate solo con conspecifici delle stesse dimensioni.
Per quanto riguarda l'alimentazione, come specificato sotto non sono molto schizzinose e mangiano di tutto, l'importante è offrire loro una buona varietà di cibi.
Il nome "laevis" deriva dal fatto che la sua pelle è liscia e molto viscida. Gli occhi sono piccoli e rivolti verso l'alto, le dita degli arti posteriori sono provviste di piccoli artigli e collegate tra loro da una membrana natatoria, mentre le dita anteriori sono sprovviste di membrana ed hanno funzione recettoriale. Segni palesi dell'adattamento alla vita totalmente acquatica sono la mancanza di lingua e palpebre, e la presenza della linea laterale, organo che hanno in comune con tritoni e pesci. La colorazione va dal verde al marrone o miscugli degli stessi. E' molto comune, in cattività, la varietà albina.
- Specie che va allevata in gruppi di individui delle stesse dimensioni
- Specie aggressiva e vorace, non va tenuta con i pesci, prima o poi se li mangerà
- Specie riprodotta in cattività, talvolta però possono trovarsi in commercio stock provenienti dalla cattura in natura. Chiedete sempre al negoziante se gli esemplari che state per comprare sono di cattura o di allevamento.
Africa: Estremo sud dell'Angola e Punta del Capo nella Repubblica Sudafricana; è stata introdotta in California, Arizona, Messico, Cile, Francia, Italia e Indonesia.
STATO NELLA LISTA ROSSA IUCN:
LEAST CONCERN (minima preoccupazione)
- African Clawed Frog: la distribuzione e lo stato della specie in natura, sul sito della IUCN Red List, il più ampio database di informazioni sullo stato di conservazione delle specie animali e vegetali di tutto il mondo.
Distribuzione nativa delle Xenopus laevis in Africa
Distribuzione delle Xenopus laevis in Nord America, dove sono state introdotte
Ambiente: La specie Xenopus laevis proviene dalle regioni tropicali del continente africano, più precisamente è distribuita in una regione che copre l'estremo sud dell'Angola, la regione di Punta del Capo nella Repubblica Sudafricana e la Namibia, per risalire lungo il versante orientale, attraverso Kenia, Uganda, Congo, e coprire di nuovo tutta l'Africa centrale, Cameroon e Nigeria centrale.
Grazie alla sua grandissima adattabilità ad habitat e condizioni diverse da quelle native, questa specie è riuscita a diffondersi in altre regioni del mondo, in cui è stata introdotta più o meno consapevolmente: dapprima si sono stabilite popolazioni negli U.S.A., dove è stata introdotta negli anni '30 e '40 come animale da laboratorio e poi come anfibio per acquari, in California e Arizona. In seguito è stata registrata la presenza di popolazioni introdotte in Cile, Gran Bretagna, Francia, Italia e Indonesia.
La sua presenza si sta anche diffondendo in altre regioni africane, grazie al fatto che viene usata come esca viva.
E' stata ritrovata fino a 3000 m di altitudine slm.
È una specie acqua-dipendente che vive in una gamma molto vasta di habitat, compresi gli habitat fortemente modificati dall'uomo. Vive in ogni sorta di raccolta d'acqua, compresi i torrenti, ma tende a evitare i grandi fiumi e i corpi d'acqua con pesci predatori. Raggiunge la più alta densità in acqua eutrofica.
E' una specie molto adattabile, in molte aree addirittura invasiva. Recenti studi hanno dimostrato che è insensibile anche all'erbicida atrazina.
Negli esemplari conservati in museo e datati 1938 è stata rilevata la presenza di una malattia fungina, la Chitridiomicosi, e si suppone che il commercio internazionale di questa specie possa introdurre questa fungosi in altre regioni del mondo. La malattia non sembra avere effetti nocivi sulle popolazioni di questa specie.
Vai alle pagine con le foto dei biotopi naturali delle Xenopus
Il fiume Vaal in SudAfrica, biotopo di Xenopus laevis
Habitat di Xenopus laevis nella contea di Los Angeles, in California
Dimensioni minime dell'acquario: 50 litri per un solo esemplare, 70 litri per una coppia, e così via, perché mangiano molto, sporcano molto, e il volume di acqua deve essere abbondante per evitare inquinamenti e malattie.
Per questo il loro allevamento nei comuni acquari di comunità è sconsigliabile, almeno quanto, se non di più, di quello delle Hymenochirus; il loro feroce appetito le porta perfino ad episodi di cannibalismo, e andrebbero allevate solo con conspecifici delle stesse dimensioni.
Il fondo dovrebbe essere costituito o da sabbia finissima o da ciottoli molto grossi, che non possano essere ingoiati dalle rane (da evitare il ghiaino, che può essere ingoiato dalle rane insieme alle loro prede e dare seri problemi intestinali), molte piante, e come per le Hymenochirus con poca manutenzione (un po' più che per queste ultime, a causa delle dimensioni e della quantità maggiore di cibo che mangiano, e quindi di "inquinamento" che producono).
Anche loro, come ogni rana, tendono a saltare fuori dall'acquario se questo non è ben coperto.
Le Xenopus laevis mangiano di tutto, dai lombrichi al pollo, ma la dieta migliore è quella fatta da invertebrati morbidi (lombrichi, lumache, chiocciole (senza guscio) ecc.) e da pesce (latterino) più polpa di gamberetto di laguna (Palaemonetes antennarius). Chironomus e artemia congelati li mangiano, così come il mangime secco, ma da soli non bastano per mantenerle in salute. Possono andar bene anche pezzetti di pollo, ma dato raramente, in quanto non è 'naturale' per loro. Da evitare il pesce di mare, tipo salmone, merluzzo, sogliola...
I primi tempi se devono ancora ambientarsi e mangiano svogliatamente si possono mettere i pezzetti di pesce o di gamberetti su uno stecchino e farglieli sventolare davanti tipo preda, in modo da stimolare il loro istinto predatorio.
Devono fare pasti distanziati, una volta ogni due giorni, o a giorni alterni da giovani, ma sostanziosi; non va dato troppo cibo a ogni pasto: un bel boccone è ampiamente sufficiente.
Stai pensando di comprarle?
Vai alla pagina con i pro e contro dell'allevamento delle rane Xenopus
Si riproduce in acqua; non ci sono testimonianze di riproduzioni in acqua con corrente veloce. Ha un potenziale riproduttivo molto alto. è una specie fortemente opportunistica, e colonizza facilmente anche corpi d'acqua appena creati o apparentemente isolati dalle zone in cui vive abitualmente. Può migrare in grandi numeri quando gli stagni di riproduzione cominciano ad asciugarsi ed il tempo è umido.
Riferimenti & Link
Tutto Quello Che Avreste Sempre Voluto Sapere Ma Non Avete Mai Osato Chiedere...
i messaggi più interessanti tratti da it.hobby.acquari
articolo sulle Xenopus su uno dei siti migliori sugli animali a sangue freddo
Cura, allevamento e riproduzione della rana Xenopus Laevius (Xenopo liscio)
articolo in italiano su Ranamania.it
Aquariophylia 3/2012 "Xenopus laevis: un simpaticissimo rospo acquatico"
in questo articolo su Aquariophylia di Cristiano Papeschi e Linda Sartini potrete trovare utilissime indicazioni per l'allevamento di queste rane acquatiche.
The Encyclopedia of Amphibians: The World of Frogs, Toads, Salamanders and Newts
di Robert Hofrichter, è una risorsa enciclopedica. Il libro è diviso in cinque grandi categorie. La prima sezione riguarda l'evoluzione, la sistematica e la biogeografia, e risponde alle domande su cosa distingue gli anfibi dagli altri animali e perché vivono dove vivono. Le due sezioni più grandi si occupano di biologia, fisiologia, ecologia ed etologia. Le sezioni finali interessano i rapporti degli anfibi con gli esseri umani, sia come icone culturali che come vittime del degrado generale dell'ambiente. Oltre che con fotografie, il libro è ben illustrato con numerose mappe colorate, schemi e illustrazioni che illuminano notevolmente la natura a volte tecnica del testo.
di William E. Duellman e Linda Trueb, questo testo è usato come riferimento attendibile e completo in ogni trattazione sulla biologia anfibia, in quanto spazia in ogni suo dettaglio, comprese ecologia, morfologia, evoluzione. Riccamente illustrato con immagini e fotografie originali e corredato da più di 2.500 riferimenti bibliografici, si è dimostrato indispensabile per i biologi sia professionisti che studenti. Un libro per chi vuole approfondire seriamente la conoscenza degli anfibi
Amphibian: Discover the World of Frogs, Toads, Newts, and Salamanders
di Barry Clarke - Con una serie di fotografie appositamente commissionate, DK Eyewitness Books: Amphibian esamina da vicino l'affascinante storia naturale di rane, rospi, tritoni, salamandre: dalle raganelle dagli occhi rossi e dal verde brillante, alle sorprendenti salamandre nere e gialle, alle minuscole rane di vetro trasparente.
Collegamenti & Legenda
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Per saperne di più...
Informazioni e notizie sull'allevamento in acquario delle rane acquatiche, con descrizione delle specie più diffuse, Hymenochirus e Xenopus, e indicazioni per distinguere una specie dall'altra.
Tutto quello che c'è da sapere sullo xenopo liscio, Xenopus laevis, con molte informazioni utili per un corretto allevamento - articolo di Fabrizio Li Vigni
Gli Xenopus sono tra le poche rane tranquillamente allevabili in acquario, grazie alla loro spiccata preferenza per l'ambiente acquatico. Se si soddisfano le loro poche esigenze, possono vivere a lungo nelle nostre vasche - articolo di Annalisa Plaitano
Consigli e suggerimenti per allevare le rane acquatiche del genere Xenopus nella maniera più adatta, rispettando le loro esigenze
Come favorire e ottenere la riproduzione in acquario delle rane acquatiche del genere Xenopus e come far crescere le larve con successo
Resoconto quasi giornaliero, scandito da bellissime foto, della deposizione, dello sviluppo e della metamorfosi di una nidiata di ranocchie Xenopus laevis albine - tratto e tradotto da un articolo di Elena C. (Gaua)
Racconto di un'esperienza nell'allevamento e nella riproduzione delle rane albine, Xenopus laevis. Prendersi cura delle centinaia di girini è una benedizione o una maledizione? :-) - tratto e tradotto da un articolo di Charles Drew
Resoconto dettagliato di una esperienza di riproduzione delle rane artigliate africane, Xenopus laevis - tratto e tradotto da un articolo di Terry Tankersley
Piccolo compendio di quello che c'è da sapere prima di comprare le rane acquatiche del genere Xenopus, per poterle allevare al meglio, o per non comprarle affatto :-)
Descrizione, informazioni e immagini degli habitat in cui vivono in natura le fameliche rane del genere Xenopus
Esperienza d'allevamento delle rane albine, le Xenopus laevis, con molte notizie e consigli per allevarle e gestirle correttamente - articolo di Luigi Cioffi
Tutto Quello Che Avreste Sempre Voluto Sapere Ma Non Avete Mai Osato Chiedere sull'allevamento e la riproduzione delle rane acquatiche del genere Xenopus, grazie ai messaggi più interessanti di it.hobby.acquari
Arriva il momento in cui i girini di Xenopus laevis si trasformano in vere e proprie rane - Foto © Manuel (Anfibitalia.it)
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