Esperienze di osservazione, cattura e raccolta dei pesci nel loro ambiente naturale, descrizione delle osservazioni del loro comportamento in natura, dell'emozione che si prova nel vedere i pesci nel loro habitat e dell'esultanza per una cattura riuscita.
Tratto e tradotto dall'articolo:
"Collecting Fish in the Niger River Delta, Nigeria, West Africa"
di Vinny Kutty
su Aquarticles (non più online).
Nel 1997 questo articolo ha vinto il premio FAAS come miglior articolo sulla raccolta in natura.
Sono stato un adolescente fortunato. I miei genitori lavoravano per le Nazioni Unite, e di conseguenza ho viaggiato con loro in molti paesi, assorbendo lingue e culture differenti. Allevavo i pesci d'acquario considerati da principianti fin dall'inizio degli anni 70, e quando sono arrivato in Nigeria sono stato abbastanza deluso dal trovare il paese quasi privo di negozi di animali domestici e dei loro soliti assortimenti di guppy e di molly. Così, dal 1980 ho puntato la mia attenzione su fauna e flora non relative agli acquari.
Ben presto, al ritorno negli U.S.A. ho cominciato a frequentare l'università di Purdue, ed è in questo periodo che sono caduto nel buco nero dei Ciclidi. Sono tornato in Nigeria durante l’estate ogni anno fino al 1987.
Il luogo esatto era Port Harcourt, una grande città moderna sul delta del Niger, fiorente grazie ai soldi del petrolio. Si trova nella Nigeria sud-orientale, al 5°N circa dall'Equatore e a circa 160 km dal confine con il Camerun. Il clima è caldo e afoso per 10 - 11 mesi all'anno, tranne poche settimane in dicembre e gennaio, in cui un vento asciutto e polveroso proveniente dal Sahara, chiamato Harmattan, raffredda leggermente l’aria. In quel periodo sembra ci sia la nebbia, mentre in realtà si tratta di fini particelle di polvere. Questo è un buon periodo per catturare pesci, perché gli stagni e le pozze sono poco profondi.
Mentre la maggior parte delle persone, quando si parla della raccolta di pesci in Nigeria, pensa probabilmente ai Pelvicachromis, mi sono accorto che questi pesci in realtà sono difficili da trovare. Erano molto più facili da osservare e studiare le specie di Hemichromis e di varie Tilapia: erano dappertutto! Adesso Tilapia sp. si trova dappertutto nei tropici, a causa dell’introduzione ad opera dell’uomo, ma non c’è ragione di trattare questo gruppo interessante di pesci in maniera secondaria rispetto ai ciclidi. Gli Hemichromis certamente sono popolari, ma le varietà più comuni sono prodotte da incroci nelle riproduzioni in acquario, che spesso vengono venduti come "gioielli turchese".
La gioia che dà la cattura dei pesci in natura è immensa, ma c’è da sapere che per legge non si può tornare di nuovo negli Stati Uniti con i pesci per i tre mesi successivi. Questo mi ha dato l'occasione di osservare gruppi di pesci in natura, catturarne alcuni dopo qualche settimana, inserirli nel mio acquario per osservare i cambiamenti nel loro comportamento causati dall’“addomesticazione”.
La maggior parte dei miei posti di cattura erano intorno al delta del Niger, vicino al lago Oguta, nei pressi del villaggio di Ahoada, e nei numerosi torrenti vicino a Aluu. I fiumi Aluu ed Ahoada sono lunghi più di 30 km ognuno ed hanno migliaia di affluenti, tra fiumi, torrenti e ruscelli, tutti di acqua nera.
Le acque scure danno ad alcuni dei fiumi più grandi un aspetto sinistro. Sono andato spesso a pescare pesci da solo in posti remoti, ed una volta mentre cercavo in uno di questi fiumi sinistri, immerso nell’acqua fino al torace, ho visto un coccodrillo scorrere nell'acqua dalla riva opposta. Un paio di secondi dopo, un’enorme cosa scura passava oltre le mie cosce. Dopo essermi lasciato prendere dal panico, ho scoperto che l'oggetto era soltanto un grande tronco d'albero. Non mi ricordo se me la sono fatta addosso, ma mi sono ricordato che non avevo mai imparato a nuotare quando ero bambino! Sono tornato a stento alla riva, mi sono asciugato, sono tornato a casa, ho imparato a nuotare e sono andato di nuovo nello stesso posto con una cassetta per il pronto soccorso e un grande coltello.
Ero entusiasta ma incosciente.
Il mio entusiasmo per i viaggi e la raccolta di pesci si può paragonare a quello di Heiko Bleher, ma io non sono Heiko Bleher. Le cose spesso diventano paurose quando siete da soli nella giungla per ore, e la vostra mente comincia a giocarvi strani scherzi. Quando ho capito queste cose, quasi sempre uscivo dall'acqua e mi appostavo per l'osservazione dei pesci fuori dall'acqua, sulla terraferma. Sono scampato alla Bilharzia, ma non per conoscenza; è un parassita trasmesso attraverso le lumache. Se siete in Africa e cominciate a urinare sangue, dovrete probabilmente fare il trattamento per la Bilharzia.
E' difficile non apprezzare l'importanza della fauna non-ciclidi e della flora acquatica in natura. Nell'acquistare i ciclidi in un negozio d’animali, è facile ignorare altri gruppi di pesci e comprare i ciclidi, ma in natura, i ciclidi fanno parte di un quadro più grande.
Ho raccolto anche Synodontis sp., Clarias sp., Malapterus, (Electric Catfish) Ho afferrato un Malapterus catturato usando un gancio metallico e mi è rimasta una striatura nelle mani bagnate. Entusiasta ma incosciente.
L'unico Anabantide che ho catturato ripetutamente era Ctenopoma kingsleyae (un bel pesce marrone). Naturalmente, si trovano sempre molti Aphyosemion sp. ed Epiplatys sp. ma poiché non avevo spazio per alloggiare i killi, (ahem) li usavo solo per alimentare i miei adorati Hemichromis fasciatus. La polizia dei Killi è sulle mie tracce da 10 anni per questo! Tutto quello che ho da dire è: prospettiva!
Per quanto riguarda i Caracidi, il pesce più comune era Brycinus longipinnis. Penso che sia venduto come "Tetra africano dalle pinne lunghe" (Long Finned African Tetra) nel commercio di animali domestici. Ancora mi stupisco di come questi pesci arrivino ai negozi di animali domestici; io non sono mai riuscito a tenerli in vita abbastanza nemmeno per portarmeli a casa. A mio parere, erano i pesci più difficili da trasportare.
Ho saputo che c’erano raccoglitori di pesci d'acquario che lavoravano nella zona, ma per avere i contatti ed i numeri di telefono, avrei dovuto corrompere delle persone. No grazie. Inoltre sono riuscito a catturare un esemplare di Polypterus sp. ed alcuni Mudskippers (saltafango, Periophthalmus sp.) nell'isola di Buguma, a sud di Port Harcourt. Se scendete dalla vostra barca sopra le “case” dei saltafango, affondate rapidamente di circa 5 cm nell'argilla; è un modo originale per perdere le scarpe.
Per quanto riguarda i ciclidi, ho visto tantissimi Tilapia nilotica (ora Oreochromis niloticus niloticus) e Hemichromis fasciatus. Queste due specie condividono una storia interessante. Si sa che Hemichromis fasciatus attacca le Tilapia mentre custodiscono gli avannotti e se li mangiano. Inoltre sono considerati pesci solitari e cattivi, ma nella mia esperienza nell’osservare questi predatori, li ho visti girare in gruppetti o in coppie in riproduzione. Questi pesci sembrano formare legami di coppia notevolmente stabili, sia in natura che in cattività. Davvero molto raramente ho osservato in natura individui solitari.
Ho scoperto che sono cacciatori di gruppo: uno di loro distrae i genitori Tilapia e gli altri attaccano in gruppo e divorano gli avannotti. Non so se tale comportamento è stato segnalato anche in altri ciclidi, ma non conosco nemmeno qualcuno che studi direttamente il comportamento e le abitudini alimentari di questi pesci in natura.
Ho visto che la letteratura acquariofila dichiara che la loro dimensione massima dovrebbe essere di circa 30 cm, ma il più grande esemplare che ho visto era 17 cm coda compresa. Questi pesci sono i Velociraptor della famiglia del ciclidi: veloci, feroci, di medie dimensioni e molto "intelligenti".
In cattività sono estremamente intolleranti nei confronti dei conspecifici dello stesso sesso, e volevo scoprire quale fosse il rapporto tra i due sessi nei gruppi nomadi di questi pesci che ho osservato in natura.
Una volta ho liberato un esemplare in cattività di nuovo dentro al fiume di Ahoada e ho osservato che è stato fermo per quasi un'ora, fino a che un gruppo di conspecifici gli è nuotato vicino, al che si è unito al gruppo.
Divorano le giovani Tilapia di quasi un terzo delle loro dimensioni corporee ed il loro rapporto con Tilapia nilotica in cattività è completamente accattivante. Entrambi questi pesci sembrano possedere un grande vocabolario nel linguaggio del corpo reciprocamente comprensibile. Si nota una comunicazione costante anche se le due specie sono alle due estremità opposte dell'acquario. Le Tilapia sembrano riconoscere gli Hemichromis fasciatus e di conseguenza colpiscono questi ultimi, ma vittima e carnefice sembrano rassegnati a questo destino.
Ho osservato un comportamento di riconoscimento (?) simile in uno dei miei Crenicichla proteus (Pike cichlids) a casa. Le Crenicichla depongono frequentemente e sono alloggiate con alcuni ciclidi relativamente pacifici come Biotodoma cupido e Laetacara thayeri. Avevo aggiunto nell’acquario due specie di caracidi, degli Hyphessobrycon herbertaxelrodi (Black neon) e dei tetra micro-predatori, Crenuchus spilurus, delle stesse dimensioni. Mentre entrambi i caracidi sarebbero stati un bel boccone per le Crenicichla, gli Hyphessobrycon sono stati mangiati subito, mentre i Crenuchus sono stati tollerati, fino a che le Crenicichla non hanno deposto le uova. Una volta deposte le uova, i tetra predatori sono stati bersagliati con continui attacchi (più dei ciclidi) e alla fine sono stati uccisi, ma non sono stati mangiati! Perché due caracidi delle stesse dimensioni sono stati trattati diversamente? I genitori “riconoscono” i potenziali predatori della loro prole, ma su quali caratteristiche basano il loro “giudizio”? Gli altri ciclidi, nel frattempo, sono stati tenuti in stato di sottomissione, tanto che gli avannotti delle Crenicichla potevano quasi pascolare sul muco del dorso del Biotodoma.
Ma torniamo di nuovo ai ciclidi nigeriani: purtroppo non ho visto molte specie di Pelvicachromis. Ho raccolto qualche esemplare della forma blu di Pelvicachromis pulcher. Li ho trovato insieme a Hemichromis cristatus, Brycinus longipinnis, Ctenopoma kingsleyae ed alcune specie di Epiplatys. L'habitat non era d’acqua nera. L'acqua era chiara, fredda (24°C) e tenera, con un pH di 6.5. Preferivano lo stesso habitat di Hemichromis cristatus, setacciando la melma vicino alla vegetazione per raccogliere il cibo. Si avventuravano un po’ nelle zone sabbiose aperte, ma tornavano immediatamente a nascondersi nella vegetazione se mi avvicinavo. Hemichromis cristatus era un po’ meno pauroso, e rimaneva più facilmente sopra la sabbia chiara. Ho visto quasi sempre queste due specie nella regione settentrionale del delta, negli stagni presso la riva del fiume, e il posto migliore per osservarli erano le vicinanze del lago Oguta, a circa 80 km a nord di Port Harcourt.
Mi ricordo chiaramente di una roccia sporgente, sulla quale salivo per osservare i pesci; ero solito rimanere seduto là per delle ore, con il sole equatoriale che batteva sul mio dorso nudo. In qualche modo, non ricordo nulla riguardo il calore e l'umidità. Però non avrei voluto essere in nessun altro posto al mondo. Quelli sono stati i giorni migliori della mia vita, vecchio abbastanza da godermi la vita e giovane abbastanza per non avere alcuna preoccupazione. La purezza, la pace e la serenità del posto mi sono sempre in mente da quel giorno.
[Nota dell'autore nel 1998: "essendo stato in Amazzonia dopo aver scritto questo articolo, penso che posso aggiungere un paio di altri luoghi in cui starei altrettanto bene"].
Oltre al Pelvicachromis pulcher, non ho visto nessun altro esemplare del genere. Sono sicuro che è stato a causa del fatto che non ho guardato nel posto giusto, o forse non ho capito quale fosse il loro habitat preferito. Lo stesso è accaduto con Chromidotilapia guntheri: gli unici esemplari che ho visto erano adulti quasi morti che alcuni ragazzi locali avevano appena pescato. Bene, sarà per la prossima volta.
Un'altra specie di Hemichromis che ho allevato è stato Hemichromis elongatus. Per ulteriori informazioni su questa specie, guardate il Buntbarsche Bulletin (Giornale della American Cichlid Association) n. 162 dell'estate del 1994. Se riuscite a leggere quell'articolo, ricordate che le foto erano titolate in modo errato come Hemichromis fasciatus, annullando lo scopo dell'articolo. Gli avannotti provenienti dalle loro deposizioni sono stati distribuiti nella zona intorno a Tampa Bay, in Florida, dove vivevo allora. Purtroppo, non sono ancora riuscito a vedere esemplari importati di Hemichromis fasciatus. A meno di richieste contrarie, i raccoglitori locali di pesci si gettano verso le specie gradevolmente colorate e continueranno ad esportare (nell'hobby) le specie comuni.
Ho allevato anche Hemichromis cristatus, raccolto negli stagni vicino al fiume Igbo. Erano pesci deliziosi, con una splendida colorazione e una disposizione molto accettabile. Li alimentavo con larve vive di zanzara, chironomus e lombrichi vivi; raccoglievo tutti gli alimenti giornalmente nel mio prato dietro casa. Hanno imparato a mangiare i lombrichi dalle mie mani dopo 3 giorni che li avevo catturati in natura! Questa specie sembra prendere piede in una parte crescente degli acquariofili degli U.S.A., ma penso che meriterebbe un pubblico più largo.
Un'osservazione interessante su Tilapia zilli: ne ho allevato una coppia ed alcuni giovani in un acquario da 150 litri. Il maschio per una qualche ragione era sempre in preda al panico e dava colpi nei vetri dell’acquario o sarebbe saltato fuori dalla vasca, se fosse stata scoperta. Ho considerato la possibilità che lo spaventassero le bolle d’aria, in quanto le suddette reazioni negative accadevano soltanto dopo circa 15 minuti che avevo acceso l’aeratore. La femmina non aveva nessun problema, e dopo circa un'ora che avevo spento l’aeratore, il maschio ha iniziato di nuovo a comportarsi normalmente. Non so se fosse l'aumento dell’ossigeno o la diminuzione dell’anidride carbonica che dava fastidio ai pesci. Così, per mantenere abbastanza ossigenata la vasca, accendevo l’aeratore a intervalli di 15 minuti alcune volte durante il giorno. Vorrei sentire qualsiasi spiegazioni voi possiate avere.
Non sono più stato in Nigeria dal 1987 e sicuramente mi mancano la sua purezza e la sua vita selvatica, o ciò che ne rimane.
Testo originale in inglese © Vinny Kutty
Riferimenti & Link
descrizione molto particolareggiata del biotopo naturale dei Pelvicachromis nell'Africa Occidentale
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Per approfondire:
Descrizione di come allestire un acquario che riproduca l'ambiente di una palude dell'Africa meridionale, con foto del biotopo naturale - tratto e tradotto da un articolo di Rhett A. Butler
Descrizione dell'allestimento di un acquario che riproduca il biotopo dei fiumi dell'Africa occidentale e centrale, dove vivono tra gli altri anche i Pelvicachromis - tratto e tradotto da un articolo di Rhett A. Butler
Descrizione dell'allestimento di un acquario che riproduca il biotopo proprio del lago Tanganica - tratto e tradotto da un articolo di Rhett A. Butler
Come allestire un acquario biotopo che riproduca gli habitat delle rapide dei fiumi africani, in particolare del Congo - tratto e tradotto da un articolo di Rhett A. Butler
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