Pochi sanno che molti freddi laghi artici sfoggiano una ricca vegetazione, disposta nei più spettacolari paesaggi subacquei, che potrebbero benissimo essere il risultato dell'opera di un artista di talento.
Tratto e tradotto dall'articolo:
"Spectacular underwater landscapes of arctic lakes"
di Ole Pedersen e Klaus Peter Brodersen
pubblicato in passato sul sito della Tropica Aquarium Plants
Praterie infinite di vegetazione acquatica nel lago Ferguson, Groenlandia. Questo lago ospita una grande popolazione di Potamogeton praelongus, che dà vita ad un paesaggio subacqueo che potrebbe sembrare quello di un mare tropicale - Foto © Tropica.com
La maggior parte delle persone sa quale sia il grande spettacolo dei laghi e degli stagni tropicali imitati negli acquari da esposizione. Pochi tuttavia sanno che molti freddi laghi artici sfoggiano una ricca vegetazione, disposta nei più spettacolari paesaggi subacquei, che potrebbero benissimo essere il risultato dell’opera di un artista di talento.
In questo articolo di Ole Pedersen e Klaus Peter Brodersen viene raccontato proprio questo. Le estati della Groenlandia sud-occidentale sono corte ma frenetiche. I laghi e gli stagni nella zona di Kangerlussuaq (nelle mappe più vecchie Søndre Strømfjord) per la maggior parte dell'anno sono coperti da una lastra di ghiaccio spessa più di un metro. Ma, per la fine di maggio, il sole è sufficiente caldo da fondere il ghiaccio, e da questo momento la vegetazione acquatica ha da affrontare una stagione di tre mesi per germogliare, crescere e riprodursi. Questo è possibile soltanto perché la luce è disponibile 24 ore al giorno durante questo periodo, e quindi la luce disponibile totale nella stagione di crescita può essere grande quasi quanto quella delle regioni temperate dell’Europa settentrionale.
Contrariamente quanto crede la maggior parte della gente, i laghi e gli stagni della Groenlandia sud-ocidentale non sono necessariamente biotopi freddi e senza interesse, inadatti alla vegetazione sommersa. La zona intorno a Kangerlussuaq offre quasi qualsiasi tipo di biotopo all'interno di una temperatura estiva media da 5 a 15°C. Il paesaggio è disseminato di laghi e stagni con un naturale dislivello climatico che inizia dalle acque molto fredde e melmose vicino ai ghiacciai interni in cui la temperatura dell'acqua è soltanto pochi gradi sopra allo zero ed ha una conducibilità inferiore ai 5 µS cm 1. Spostandosi verso occidente in direzione dei fiordi, le acque di superficie gradualmente diventano più calde e non è insolito trovare piccoli stagni riparati con una fitta vegetazione, che raggiungono anche i 15-20°C durante i mesi di luglio e agosto.
Stagni
Molti stagni sono biotopi temporanei che si prosciugano spesso durante l'estate. Sono in genere poco profondi e si riscaldamento facilmente nei primi mesi dell'estate, e la vegetazione di questi stagni non è molto diversa dal tipo di vegetazione che si trova nelle regioni più temperate dell'Europa settentrionale.
Descrivendo la vegetazione dominante degli stagni, Ole Pedersen e Klaus Peter Brodersen indicano che è composta quasi interamente dalla pianta acquatica forse più comune della regione, Hippuris L. vulgaris. Come una pianta anfibia si è adattata perfettamente ai livelli oscillanti dell'acqua in molti degli stagni temporanei. All'inizio della stagione, quando il livello dell'acqua è ancora alto, Hippuris vulgaris produce le più belle foglie acquatiche, che non assomigliano a nessun'altra pianta acquatica d'acqua temperata. Avvicinandosi alla superficie dell'acqua, la pianta comincia a produrre foglie emerse che a prima vista possono sembrare abbastanza simili alle foglie emerse, per esempio, del Myriophyllum. Hippuris vulgaris è molto competitivo e nelle fosse piene d'acqua del paesaggio può tranquillamente formare un fitto tappeto che permane per parecchie settimane dopo che l'acqua è completamente evaporata.
Laghi caldi poco profondi e laghi con stratificazione termica in Groenlandia - Foto © Tropica.com
Negli stagni permanenti le varie specie di Potamogeton diventano più frequenti. In particolare, Potamogeton filiformis Pers abbonda in alcuni stagni e questa pianta minuscola e delicata può produrre un'inflorescenza che raggiunge la superficie dell'acqua anche da una profondità di un metro. Si possono anche trovare delle specie di Myriophyllum, Chara e Batrachium, ma esse costituiscono la maggior parte della vegetazione. Infine, dalla metà di luglio diventa comune l'inflorescenza spettacolare di Menyanthes trifoliata (L.), che può formare un fitto tappeto di bellissimi fiori che da distante sembrano assomigliare all'inflorescenza di Eichhornia crassipes (Mart.) Solms-Laubach, il giacinto d'acqua.
Vicino a Kangerlussuaq si trovano un paio di laghi interessanti, a circa 25 km ad ovest dei ghiacciai interni. Il lago Ferguson è relativamente profondo (più di 80 m) e serve da riserva d'acqua locale per la città. Il lago è sufficientemente riparato per sviluppare una stratificazione termica stabile durante i mesi estivi e l'epilimnio (lo strato d'acqua superficiale) si riscalda fino a circa 12°C, formando un ambiente ideale per le specie più grandi di piante acquatiche.
La pianta più comune in questo lago è forse Potamogeton praelongus Wulf. Nel lago Ferguson forma fitti prati subacquei che crescono qualche cm al giorno durante l'estate. Potamogeton praelongus può crescere fino ad un'altezza di più di cinque metri, ma nei laghi artici supera raramente il metro e mezzo.
In Groenlandia un ceppo non è necessariamente la prima cosa che si pensa di incontrare sott'acqua - Foto © Tropica.com
La parte forse più spettacolare del lago Ferguson per i due autori dell'articolo, Ole Pedersen e Klaus Peter Brodersen, è la piccola laguna poco profonda davanti allo scolo del lago che alimenta una splendida cascata che cade per 80 m giù dal fiordo. La laguna ospita una variegata prateria di Hippuris vulgaris, Potamogeton praelongus ed alcuni muschi acquatici che non abbiamo ancora identificato (superficialmente, tuttavia, assomigliano alle specie di Drepanocladus e di Fontinalis). La ricca vegetazione acquatica ha invaso la maggior parte di quello che rimaneva di una base aerea militare americana. Barili d'olio, pali del telefono, cerchioni e gomme sono sparsi all'esterno dell'intera zona e tutte queste cose abbandonate costituiscono un singolare sfondo per una sbalorditiva vegetazione sommersa.
Lo Spinarello (Gasterosteus aculeatus) ed il Salmerino (Salvelinius alpinus) sono gli unici pesci nel lago Ferguson, ma sono presenti in grande numero. Le larve dei moscerini non mordaci (Chironomidae), degli scarabei d'acqua (Dysticidae) e delle lumache Lymnaea dominano la comunità di invertebrati e beneficiano tutti della fitta vegetazione subacquea che crea una superficie veramente ampia il cui biofilm nutritivo diventa un'importante base di nutrimento, oltre a fornire riparo.
In Groenlandia un ceppo non è necessariamente la prima cosa che si pensa di incontrare sott'acqua. Tuttavia, gli Americani hanno usato molti dei laghi e degli stagni nella zona di Kangerlussuaq come discariche locali. Le piante sono la forma sommersa di Hippuris vulgaris e due specie di muschi acquatici.
Paesaggio subacqueo nel lago Jean in Groenlandia. Questo è il lavoro della natura. non il prodotto di un artista di talento. Sono visibili almeno quattro specie: due specie di muschi acquatici, Potamogeton filiformis e Hippuris vulgaris (le lunghe piante sottili sullo sfondo) - Foto © Tropica.com
Circa 15 chilometri a nord ovest di Kangerlussuaq, vicino a Kelly Ville, si trova il lago abbastanza poco profondo di Jean. Anche il lago Jean sviluppa una stratificazione termica stabile, ma il lago è sia più piccolo che riparato di quello di Ferguson e quindi l'epilimnio diventa più caldo durante l'estate. Il lago è un po' più ricco di sostanze nutritive in confronto al lago Ferguson, ed è presente una ricca vegetazione subacquea.
Ad una profondità di oltre 9 metri il paesaggio subacqueo è dominato dai piccoli camini costruiti dalle larve del chironomidi, ma la vegetazione raggiunge la profondità di 8 metri, in cui una fascia di Chara sp. forma un folto prato. La zona di Chara è sostituita da varie specie di Elodeidi quale Myriophyllum spicatum L., Potamogeton praelongus, Potamogeton pusillus (L.) Dandy & Thaylor, Potamogeton filiformis e varie specie di muschi acquatici. Tutte insieme formano uno fra i più bei paesaggi subacquei, molto lontano da quello che la maggior parte della gente associa ad un lago artico.
Non è uno spettacolo splendido quello del lago Ferguson in Groenlandia? Alcuni sottili steli di Hippuris vulgaris mescolati elegantemente con Potamogeton praelongus su un folto tappeto di muschi acquatici. Sullo sfondo sono visibili un paio di spinarelli - Foto © Tropica.com
Laghi profondi, freddi e poveri di nutrienti
Molti dei laghi nella zona di Kangerlussuaq ancora non hanno un nome. Uno dei più interessanti di questi laghi senza nome è un lago nel gruppo di quelli che la gente locale chiama “I Laghi lunghi”. Alcuni anni fa, questi laghi potevano essere raggiunti soltanto grazie agli elicotteri. Tuttavia è stata costruita una nuova strada per servire da test di prova per la fabbrica di automobili tedesca Volkswagen, li che ora rende più facile accedervi. Come nome di riferimento conveniente, abbiamo chiamato uno dei laghi Niko, dal nome di Niko Willemse, uno scienziato olandese che studiò questo lago alcuni anni fa.
Il lago Niko è profondo, freddo ed orientato da est verso ovest, che è la direzione prevalente del vento nella zona. Di conseguenza, non sviluppa probabilmente mai una stratificazione termica stabile e le temperature massime estive sono intorno ai 5°C. Il lago è estremamente povero di nutrienti e la vegetazione dominante è un fitto tappeto di muschi acquatici a profondità maggiori di 2 metri, dove non arriva il ghiaccio durante l'inverno. In acqua meno profonda sono sporadicamente presenti popolazioni sparse di Potamogeton filiformis e Hippuris vulgaris, principalmente vicino a grandi massi che forniscono un po' di riparo dalle ingiurie del ghiaccio.
Il lago Niko ospita una folta popolazione di gamberetti (Branchinecta paludosa), un crostaceo grande 1 cm che nuota rovesciato sul dorso mentre filtra l'acqua. Sono estremamente abbondanti appena sopra il fondale, il che probabilmente indica che il lago Niko non ha popolazioni significative di spinarelli o salmerini artici.
Una prova curiosa dell'estrema povertà di nutrienti dell'acqua fredda del lago Niko è il vigoroso sviluppo di microalghe intorno a quello che rimane di una renna abbandonato nell'acqua dai cacciatori. Dopo averle colpite con i fucili solitamente le renne vengono tagliate a pezzi sul posto e le parti di nessun valore vengono abbandonate nei dintorni. I rifiuti organici possono finire nell'acqua e questo stimola i produttori primari, principalmente microalghe, mentre la materia organica viene decomposta e le sostanze nutritive vengono rilasciate lentamente nei dintorni.
I resti di una zampa di renna nel lago Niko, in Groenlandia, estremamente povera di nutrienti - Foto © Tropica.com
L'acqua del lago Niko è estremamente povera di nutrienti e persino in piena estate non si forma nessun biofilm significativo sulle pietre e sulle superfici delle piante. In questo caso, tuttavia, quando il tessuto si decompone vengono liberate delle sostanze nutritive inorganiche e le microalghe verdi prosperano nelle vicinanze immediate delle ossa. La scarsa vegetazione di piante acquatiche è dominata dalle Potamogeton filiformis.
Laghi salini
La zona intorno a Kangerlussuaq è ben nota per i laghi di oligosalini costituiti da un equilibrio negativo tra evaporazione/precipitazioni. Spesso i laghi sono riconoscibili facilmente dalla linea fossile con la caratteristica vegetazione (per esempio la crocifera Braya linearis Rouy) e una conducibilità dell'acqua fra i 2000-4000 µS cm 1. I laghi sono permanentemente stratificati a causa di una forte stratificazione termica e chimica e il fondo del lago nelle zone profonde è coperta da batteri viola sulfurei ben adattati alle condizioni anossiche dell'acqua negli strati più bassi.
Tuttavia recentemente i laghi sono stati esposti ad un aumento significativo del livello dell'acqua e questo ha causato una situazione dove l'acqua di superficie è abbastanza torbida, a causa della vegetazione terrestre, ora sommersa, in decomposizione. Inoltre gli argini si stanno seriamente corrodendo in parecchi punti, il che causa oltretutto l'intorbidimento dell'acqua quando le fini particelle di argilla sono in sospensione nella colonna d'acqua.
Nella maggior parte dei laghi della Groenlandia, l'acqua è estremamente pulita. In questo caso, la foto proviene dal lago Jean e potrebbe quasi sembrare presa sopra la superficie dell'acqua - Foto © Tropica.com
Una pianta, tuttavia, riesce a trarre beneficio da questa situazione, ed è l'anfibia Triglochin palustris L., che, per esempio, intorno a Braya forma un folto prato a cominciare da una profondità di 30 cm e per coprire tutto fino a 20 cm sopra il livello dell'acqua. Le foglie sommerse hanno una forma molto più a falce e sono più tenere delle foglie emerse, e in acque molto poco profonde forma persino popolazioni di fiori sommersi. La vera vegetazione acquatica probabilmente soffre per la luce offuscata e soltanto Myriophyllum spicatum forma qualche cespuglio in acqua poco profonda.
Kangerlussuaq è la porta della Groenlandia, così come piace chiamarlo ai locali. Andandoci in buone condizioni atmosferiche, si nota che l'intera zona è cosparsa di centinaia di stagni e laghi. Si possono riconoscere almeno tre tipi di acque dall'aspetto, senza bisogno di strumenti per testarle e macchina fotografica subacquea: i laghi grigi e melmosi vicino ai ghiacciai interni, i laghi freddi, limpidi e blu profondo, e gli stagni e laghi verdastri in cui le alte temperature estive permettono lo sviluppo di una biomassa significativa di autotrofi acquatici. Se andrete mai in Groenlandia, non mancate l'occasione di rimanere alcuni giorni nella zona di Kangerlussuaq, e se possedete una macchina fotografica subacquea, dovrebbe sempre fare parte del pacchetto giornaliero.
Hippuris vulgaris. Coda di Mare, la pianta acquatica più comune in Groenlandia
Questa pianta molto competitiva è presente in quasi ogni corpo d'acqua in Groenlandia, dalle acque più fredde e lattiginose ai piedi dei ghiacciai, agli stagni caldi e temporanei nell'Artide inferiore. Parte del motivo di questo grande successo ecologico è probabilmente il fatto che Hippuris vulgaris è una vera pianta anfibia, che prospera sommersa tanto bene come emersa. Nei numerosi stagni temporanei continua a crescere anche quando l'acqua evapora tutta durante l'estate.
Più vicino allo strato di ghiaccio, la pianta semplicemente non sviluppa le tipiche foglie sommerse, a causa delle condizioni di luce molto sfavorevoli nell'acqua fangosa e torbida. Invece, le rigide foglie emerse si regolano con internodi estremamente lunghi, che servono ad innalzare la pianta sopra il livello d'acqua per prendere al meglio tutta la luce possibile.
Fioritura emersa di Hippuris vulgaris, in Groenlandia - Foto © Tropica.com
Sui getti emersi spuntano piccoli fiori poco evidenti. I singoli fiori sono molto piccoli ma un ramo emerso molto folto di Hippuris vulgaris può comunque apparire di un bel colore rosso quando tutti i getti fioriscono, a luglio ed agosto.
Foto subacquea della varietà verde e rossa di Hippuris vulgaris, in Groenlandia - Foto © Tropica.com
Ole Pedersen e Klaus Peter Brodersen hanno trovato Hippuris vulgaris sommersa in due varietà di colore. una varietà verde e una rossa. E' poco chiaro se il colore abbia un'importanza ecologica, ma è stato ipotizzato che il colore rosso, che più probabilmente è dovuto ad un elevato contenuto di antocianina, possa svolgere un ruolo attivo nell'assorbimento delle radiazioni UV nocive presenti in quantità elevate nella limpida atmosfera artica. I due autori dell'articolo non hanno mai osservato nessuna delle forme verdi nelle popolazioni emerse, il che indica davvero che la forma rossa ha un tasso migliore di sopravvivenza dovuto alla sua più alta idoneità all'ambiente terrestre.
Gli autori
Ole Pedersen ([email protected]) lavora come professore associato al Laboratorio Biologico d'acqua dolce (www.fbl.ku.dk), Università di Copenhaghen, in cui lavora all'ecologia e alla fisiologia delle piante acquatiche. Anche Klaus Peter Brodersen ([email protected]) è professore associato al Laboratorio Biologico d'acqua dolce e lavora alla paleo limnologia. All'attuale progetto nella Groenlandia sud-occidentale studia i fossili rimasti nei sedimenti lacustri di capsule dalle minuscole larve acquatiche per valutare nel tempo i cambiamenti climatici ed ecologici dall'ultima era glaciale ad oggi; un progetto scientifico promosso dalla National Danish Science Foundation.
Testo originale in inglese e foto © © Ole Pedersen e Klaus Peter Brodersen
Tropica Aquarium Plants
Riferimenti & Link
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