Un gruppo di acquariofili indiani trascorre un lungo weekend sul Ghats occidentale osservandone gli ecosistemi, con particolare attenzione alle piante acquatiche. Con descrizione e foto dei biotopi e delle piante acquatiche osservate
Tratto e tradotto dall'articolo:
"Photo Feature: Bhadra Wild Life Sanctuary"
di R. R. Sriram
su Aquarticles (non più online).
Sviluppo lussureggiante delle piante acquatiche in uno degli stagni a Bhadra, India - Foto © Beta Mahatvaraj (Bhadra, Santuario di Vita Selvatica)
Un lungo fine settimana, divertimento ed entusiasmo, e un viaggio molto lungo e noioso fino ai Ghati occidentali. Questa è l’esatta descrizione del viaggio di piacere che RR. Sriram ha fatto al Santuario di vita selvatica di Bhadra con un gruppo di amici e che racconta in questo articolo.
- Data: Novembre 2004
- Luogo: Santuario Di Vita Selvatica Di Bhadra
- Squadra da Chennai: Ravi, Beta, Venket, Karthik, Ravindran e RR. Sriram
- Squadra da Bangalore: Adip e Shankar
Il fine settimana a Diwali è stato un'occasione per stare 4 giorni fuori dalla routine lavorativa. La sezione del club acquariofilo di Chennai stava progettando da molto tempo di attraversare in auto i Ghati occidentali per studiarne gli ecosistemi presenti. Questo lungo fine settimana ha dato loro una buona occasione per guidare insieme e divertirsi. Hanno esposto tutti le loro idee sui posti da visitare e dopo alcuni giorni hanno deciso di andare in un luogo chiamato Kadur. Kadur è il posto dove Bhadra e Tunga si incontrano e si trasformano nel fiume Tungabhadra (un tributario del fiume Krishna). Hanno fatto qualche ricerca con le reti ed hanno scoperto che Kadur ha corpi d'acqua in abbondanza ed è uno dei posti in India dove più probabilmente si possono trovare i Barbus, in particolare il Barbus di Narayani (ora Pethia narayani), che quasi tutti desideravano avere nella propria vasca. Inoltre durante il viaggio si sono uniti anche Adip e Shankar di Bangalore, in quanto il gruppo è passato anche attraverso tale città.
Si sono incontrati tutti a casa di Ravi il 12 novembre alle 13:00 circa. C’erano state forti piogge costanti tra l’11 e il 12 e hanno iniziato il viaggio proprio durante uno dei più forti acquazzoni che hanno frustato Chennai in quella stagione. La guida verso i dintorni di Chennai è durata quasi 1 ora, a causa delle strade malridotte e della pioggia insistente. Sono arrivati alla strada principale quasi alle 14:30 del pomeriggio e l'intero percorso per Bangalore era stato privo di eventi rilevanti. Per andare a Bangalore hanno preso la strada di Chitoor anziché la strada di Hosur. La strada era abbastanza decente e sono riusciti a raggiungere prima Bangalore, anche facendo parecchie soste lungo il percorso.
Hanno raggiunto Bangalore intorno alle 21:00, sono passati a prendere Shankar a casa sua e sono andati a casa di Adip la cui madre ha preparato un pasto buono e nutriente per tutte le persone stanche e affamate di Chennai. A casa di Adip si è unito per la cena Trevor, che ha chiamato anche Nag. Nag ha dato loro la clamorosa notizia che a Kadur non c’era acqua, e che sarebbe stato meglio andare in un posto chiamato Bhadra, che è un santuario delle tigri. Kadur e Bhadra si trovano nella stessa regione di Karnataka, cioè Chikmagalur. Chikmagalur è a circa 370 Km da Bangalore e la strada attraversa alcuni luoghi storici ed archeologici. Hanno avuto indicazioni sul percorso da Nag ed Hanno deciso cambiare il luogo della riunione a Bhadra.
Beta, Ravi e Venket sono rimasti a casa di Adip. Trevor nel frattempo ha prenotato una stanza nel Koramangla Club per i rimanenti (Ravi, Karthik e Sriram) dove sono andati dopo il sontuoso pasto. Hanno acconsentito tutti a trovarsi a casa di Adip alle 6:30 del mattino per guidare verso Bhadra. I due esperti nella riproduzione (Beta ed Adip) sono rimasti svegli a lungo a discutere sulle tecniche per la riproduzione e scambiandosi informazioni sui pesci che allevavano.
Dopo una dormita tanto piacevole quanto necessaria, il gruppo si è alzato alle 5:30 e anche Shankar è arrivato dal Club alle 6.00 am. Ravi, Karthik, Shankar e Sriram sono andati a casa di Adip alle 6:30 circa ed hanno scoperto che nessun di loro era pronto, perciò hanno dovuto aspettarli per più di un'ora (il primo ritardo). Quando sono partiti dalla casa di Adip erano quasi le 8:00 di mattina.
La strada presa era quella di Tumkur, che attraversa Halebed, Belur, Hassan e quindi Chikmagalur. Dalle 9:30 Venket ha iniziato a brontolare per la fame, cosa che fa all'incirca ogni due ore, così si sono fermati in un motel sul bordo della strada, in cui hanno mangiato una rapida colazione. La strada era abbastanza bella e stavano coprendo di buon passo la distanza da Chikmagalur.
Grande lago a circa 40 Km da Hassan verso Bhadra, India - Foto © Beta Mahatvaraj (Bhadra, Santuario di Vita Selvatica)
A circa 40 Km da Hassan hanno incontrato un lago enorme, del quale hanno voluto verificare pesci e piante. Il lago era un po' lontano dalla strada ma siccome avevano un 4x4 hanno guidato verso il letto del lago. Non c’era nulla di interessante e gli hanno girato intorno guadando attraverso l'acqua.
Sulla riva esterna del lago hanno trovato alcune piante acquatiche.
Potamogeton sp. raccolta in uno degli stagni a Bhadra, India - Foto © Beta Mahatvaraj (Bhadra, Santuario di Vita Selvatica)
Lemna minor e Salvinia sp. in uno degli stagni a Bhadra, India - Foto © Beta Mahatvaraj (Bhadra, Santuario di Vita Selvatica)
Potamogeton sp. emerso e sommerso in uno degli stagni a Bhadra, India - Foto © Beta Mahatvaraj (Bhadra, Santuario di Vita Selvatica)
Alcune lumache e alcuni granchi nelle pozze alimentate dalla pioggia a Bhadra, India - Foto © Beta Mahatvaraj (Bhadra, Santuario di Vita Selvatica)
Una specie sconosciuta di Myriophyllum in uno degli stagni a Bhadra, India - Foto © Beta Mahatvaraj (Bhadra, Santuario di Vita Selvatica)
Pianta dall’aspetto interessante e che potrebbe essere un’ottima pianta da primo piano, ma che non siamo riusciti ad identificare, in uno degli stagni a Bhadra, India - Foto © Beta Mahatvaraj (Bhadra, Santuario di Vita Selvatica)
Chara spp. algae in uno degli stagni a Bhadra, India - Foto © Beta Mahatvaraj (Bhadra, Santuario di Vita Selvatica)
Alcuni degli stagni che abbiamo verificato per primi a Bhadra, India - Foto © Beta Mahatvaraj (Bhadra, Santuario di Vita Selvatica)
Un'altra pianta acquatica che non abbiamo identificato in uno degli stagni a Bhadra, India - Foto © Beta Mahatvaraj (Bhadra, Santuario di Vita Selvatica)
Sviluppo lussureggiante delle piante acquatiche in uno degli stagni a Bhadra, India - Foto © Beta Mahatvaraj (Bhadra, Santuario di Vita Selvatica)
Fiori di ninfee e di Ottelia alismoides in uno degli stagni a Bhadra, India - Foto © Beta Mahatvaraj (Bhadra, Santuario di Vita Selvatica)
Alcune foglie di Ottelia alismoides erano di colore rosso e di differenti dimensioni in uno degli stagni a Bhadra, India - Foto © Beta Mahatvaraj (Bhadra, Santuario di Vita Selvatica)
In un altro stagno le foglie di Ottelia alismoides erano verdi e di forma diversa, a Bhadra, India - Foto © Beta Mahatvaraj (Bhadra, Santuario di Vita Selvatica)
Marsilea quadrifolia (trifoglio d'acqua) cresceva abbondantemente sul terreno bagnato intorno agli stagni di Bhadra, India - Foto © Beta Mahatvaraj (Bhadra, Santuario di Vita Selvatica)
Aponogeton natans e Vallisneria spiralis in uno degli stagni a Bhadra, India - Foto © Beta Mahatvaraj (Bhadra, Santuario di Vita Selvatica)
Con loro grande sorpresa c’erano pochissimi pesci. C’erano comunque moltissimi girini. Questo Barbus è stato l’unico pesce che hanno pescato in uno degli stagni.
Una specie di Barbus raccolta in uno degli stagni a Bhadra, India - Foto © Beta Mahatvaraj (Bhadra, Santuario di Vita Selvatica)
Il gruppo ha trascorso circa 1 ora ad osservare ed identificare alcune delle piante acquatiche. Ravi e Shankar hanno avuto la brillante idea di esaminare il letto del lago con il 4x4 e giravano in tondo controllando tutte le opzioni disponibili. Durante uno dei giri sono caduti in una piccola fossa ad alta velocità e quando ne sono usciti c’era un simpatico rumore che proveniva dal veicolo, e la guida non era più maneggevole. Siccome Hassan era soltanto a 40 km, hanno deciso di controllare là il veicolo ed anche di mangiare. Dal lago a Hassan hanno guidato a bassa velocità, in modo che non si verificasse nessun incidente. Una volta raggiunta Hassan sono andati immediatamente da un meccanico che ha identificato il problema. Il silenziatore era uscito dal suo posto e si era rotto un bullone. Ci sono volute più di 3 ore per la riparazione ed hanno pranzato a Hassan alle 3:30 pm circa.
Da Hassan in poi la guida è stata molto piacevole e dopo circa 30 km hanno raggiunto Halebid, un tempio antico ed ora luogo archeologico. Sono scesi sul bordo della strada per 10 minuti ed hanno scattato alcune immagini del luogo, meravigliandosi della sua costruzione e conservazione.
Tempio di Halebid a Bhadra, India - Foto © Beta Mahatvaraj (Bhadra, Santuario di Vita Selvatica)
Un giardino presso il Tempio di Halebid a Bhadra, India - Foto © Beta Mahatvaraj (Bhadra, Santuario di Vita Selvatica)
Altri 30 km più in là hanno raggiunto Belur, un altro tempio antico, ma questa volta non si sono fermati a guardarlo per via del ritardo. Sulla strada per Chikmagalur hanno incontrato un giardino con fiori di velluto ed un altro con fiori rosso scuro. Era meraviglioso vedere questi giardini dai vividi colori.
Hanno raggiunto Chikmagalur alle 18:30 della sera ed hanno cominciato ad arrampicarsi per le colline verso il santuario della fauna selvatica di Bhadra. Il panorama sarebbe stato splendido e stupefacente se fossero arrivati nel pomeriggio, ma poiché stava scurendo, potevano vedere pochissimo oltre alla strada.
Il santuario della fauna selvatica di Bhadra è a circa 50 km da Chikmagalur, ma in auto ci vogliono circa 1 ora e mezza, a causa delle curve. Hanno raggiunto la casa per ospitare i visitatori alle 8 circa della sera, ma hanno scoperto che c’era disponibile soltanto un cottage. Dormirci in otto sarebbe stata dura. Il guardiano ha detto però che c’era una prenotazione, ma la persona non era arrivata. Se non fosse ancora arrivata entro le 10:00 gli avrebbe assegnato anche quel cottage. Non hanno avuto altra scelta che aspettare. L'intera zona del santuario non aveva elettricità e per viaggiare di notte ci volevano lanterne e torce.
Hanno ordinato il pranzo. Si sono seduti nella sala d’aspetto, mentre veniva buio. Improvvisamente tutte intorno sono apparse le lucciole, e Ravindran è riuscito a catturarne una. Hanno persino scattato una foto alla lucciola, è venuta molto bene. Hanno aspettato altri 30 minuti prima che arrivasse la cena. Eravano molto affamati e stanchi dopo la guida per quasi 14 ore, e tutto quello che volevano fare era di riposarsi e dormire. Il cuoco li ha informati che durante la notte fra i cottage degli ospiti passavano elefanti e a volte anche leopardi, gatti selvatici e serpenti. Ha raccomandato di chiudere bene tutte le porte e le finestre prima di dormire. La cena era squisita ma molto semplice. Focaccia, riso, curry.
Finito di cenare alle 22:00, li hanno informati che la persona che aveva prenotato il cottage era arrivata, e così si sono dovuti dividere la stanza in otto. Sono andati al loro cottage (con letti supplementari) si sono sistemati e addormentati immediatamente. Shankar aveva avvertito che chiunque russasse sarebbe stato buttato fuori, ma eravamo tutti così stanchi che nessuno si è preoccupato di chi russava (Sriram ammette di essere principalmente lui). Alla mattina tuttavia, Shankar lo ha sgridato, dicendo che non era riuscito a dormire per tutta la notte.
Bhadra, Santuario di Vita Selvatica in India - Foto © Beta Mahatvaraj (Bhadra, Santuario di Vita Selvatica)
Bhadra, Santuario di Vita Selvatica in India - Foto © Beta Mahatvaraj (Bhadra, Santuario di Vita Selvatica)
Al mattino tutti, tranne Ravi e Sriram, sono andati a fare un giro sulla montagna, e ne sono ritornati con le sanguisughe attaccate ai piedi.
Sanguisuga molto comune a Bhadra, Santuario di Vita Selvatica in India - Foto © Beta Mahatvaraj (Bhadra, Santuario di Vita Selvatica)
Ravindran, Beta e Adip avevano un sacco di sanguisughe, mentre Karthik nessuna. Hanno fatto tutti il bagno nelle acque fredde ghiacciate e alle 9:00 di mattina sono partiti per Chikmagalur. Questa volta c’era piena luce diurna e hanno potuto godersi il paesaggio mostrato da Madre Natura.
Bhadra, Santuario di Vita Selvatica in India - Foto © Beta Mahatvaraj (Bhadra, Santuario di Vita Selvatica)
Bhadra, Santuario di Vita Selvatica in India - Foto © Beta Mahatvaraj (Bhadra, Santuario di Vita Selvatica)
Bhadra, Santuario di Vita Selvatica in India - Foto © Beta Mahatvaraj (Bhadra, Santuario di Vita Selvatica)
Bhadra, Santuario di Vita Selvatica in India - Foto © Beta Mahatvaraj (Bhadra, Santuario di Vita Selvatica)
Bhadra, Santuario di Vita Selvatica in India - Foto © Beta Mahatvaraj (Bhadra, Santuario di Vita Selvatica)
C’era un piccolo ruscello che scorreva fra le montagne ed era impressionante. Non ci sono parole per descrivere la bellezza della flora e della fauna presenti sui fianchi della montagna.
Hanno trovato persino alcuni ragni dall’aspetto colorato ed interessante!
Hanno raggiunto i piedi delle colline alle 10:30 circa, ed hanno fatto colazione lì. Hanno cominciato a guidare di nuovo verso Chikmagalur ed hanno raggiunto Bangalore alle 16:30 della sera. La guida è stata abbastanza piatta, tranne per il fatto che Venket brontolava per la fame ogni 2 ore circa. Sono andati a casa di Shankar dove lo abbiamo lasciato, quindi a casa di Adip dove abbiamo lasciato anche lui. Sriram voleva vedere i suoi pesci e le sue vasche, perciò hanno trascorso un po’ di tempo lì, guardando e facendo foto ai suoi pesci, assolutamente adorabili e meravigliosi.
Hanno cominciato a tornare di nuovo verso Chennai alle 18:00 della sera, pensando di raggiungere Chennai in 5 ore prendendo la strada di Hosur. Dopo avere viaggiato per circa 100 km la strada è diventata molto brutta e ci è voluto più tempo perchè guidavano lentamente. Avrebbero dovuto prendere la strada di Chittoor, che avrebbe reso il viaggio più facile e avrebbero potuto raggiungere prima Chennai.
Hanno raggiunto Chennai alle 1:00am e Ravi ha portato a casa Sriram per primo (probabilmente lo stava facendo diventare matto), quindi ha lasciato Karthik e quindi se ne è andato a casa, nel percorso ha accompagnato a casa anche Beta e Venket. Ravindran aveva parcheggiato la sua bici a casa di Ravi, l’ha presa ed è tornato anche lui a casa sua.
Questa è la fine della lunga storia del viaggio al santuario della fauna selvatica di Bhadra. Per la maggior parte del viaggio hanno guidato senza poter fermarsi in nessun posto, perché avevano poco tempo. Hanno deciso che d'ora in poi, se progetteranno un viaggio così lungo, dovranno partire presto, andare in posti più vicini per trascorrere più tempo a documentarsi sulle piante acquatiche e sui pesci.
Testo originale in inglese © Sriram e Beta - indianaquariumhobbyist.com - Foto © Beta Mahatvaraj
Riferimenti & Link
articolo su Practical Fishkeeping con descrizione, foto e video dei biotopi naturali di un grande lago a Rekawa sulla costa meridionale dello Sri Lanka
articolo con foto ed indicazione di piante e pesci endemici sui biotopi dell'India e del Bangladesh
Biotopi di Bleher. Spedizioni in habitat acquatici. Biotopi acquatici in natura. Acquario biotopo.
Edizione italiana - di Heiko Bleher (Autore), R. Bulla (a cura di), G. Iovino (Traduttore) Questo libro include alcune delle 908 spedizioni che fino ad oggi ho effettuato, nelle parti più remote del pianeta, e migliaia di foto, indigeni, flora e fauna di sopra e sott'acqua, di cui ho dato oltre 40 riassunti dettagliati di come ricrearlo in acquario. Inoltre ci sono molte descrizioni dei biotopi acquatici di tutto il mondo.
Bleher's biotopes. Expedition to aquatic habitats, aquatic biotopes in nature, biotope aquarium
Edizione Inglese - di Heiko Bleher, il libro ha 460 pagine e migliaia di foto, comprende la descrizione di circa 50 paesi e lo stato del proprio ambiente acquatico oggi, compresa la descrizione dettagliata di fiumi e laghi più di 500 con circa 2500 specie di pesci citati e riportati (molti nuovi), e quasi 500 nomi diversi di piante acquatiche.
Aquascaping: A Step-by-Step Guide to Planting, Styling, and Maintaining Beautiful Aquariums
Edizione Inglese - di George - Farmer - una guida passo passo per piantare, modellare e mantenere bellissimi acquari subacquei, l'esperto di acquari con piante George Farmer insegna come creare il paesaggio acquatico perfetto.
Edizione Inglese - di Kasidit Wannurak - il biotopo o acquario d'acqua nera, con un pH relativamente basso o un'elevata acidità, è il preferito di molti tipi di bellissimi pesci.
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Per approfondire:
Video e foto degli Etroplus, i ciclidi indiani, ripresi nel loro ambiente naturale, pubblicati sulla pagina facebook di Fishplore.com
Descrizione, informazioni e immagini degli habitat in cui vivono in natura i Danio
Viaggio alla ricerca dell'inafferrabile Dawkinsia denisonii (ex Sahyadria/Puntius denisonii), una splendida specie del cui habitat si conosce pochissimo - tratto e tradotto da un articolo di Madan Subramanian
Viaggio esplorativo in un fiume indiano vicino a Bangalore, alla ricerca di pesci e piante da prelevare in natura e provare a far riprodurre in acquario - tratto e tradotto da un articolo di Hayath
Viaggio sul fiume Ichamati, in India, di un gruppo di amici alla ricerca di pesci, piante e materiale con cui arredare l'acquario - tratto e tradotto da un articolo di Ravi Chandran
Beta deve recarsi a Bangalore, città nel centro dell'India meridionale tropicale, per il matrimonio di un amico. Ne approfitta per passare una giornata a catturare i pesci nativi con i membri della locale associazione acquariofila. Un sacco di grandi foto - tratto e tradotto da un articolo di Beta Mahatvaraj
Reportage fotografico della ricerca, dell'avvistamento e infine della cattura di Etroplus canarensis, il ciclide più raro delle tre specie presenti in India. Belle foto e descrizioni degli ambienti naturali in cui vive - tratto e tradotto da un articolo di Ravi Chandran
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