Il Lago Tanganica, formatosi circa 20 milioni di anni fa nella Rift Valley africana, è uno dei laghi più antichi e profondi al mondo, noto per la sua biodiversità unica. Ospita specie endemiche straordinarie, alcune evolutesi in modo simile a organismi marini, ed è diventato famoso anche per il suo contributo alla comprensione dell'evoluzione.

Tratto e tradotto dall'articolo:
"The African Rift Lakes, part 3 - The ancient waters of Tanganyika"
di Jason Jenkins
su Aquarticles.com

La riva del Lago Tanganica vicino a Kigoma, in Tanzania - Foto © Ikiwaner (Wikimedia)

Il Lago Tanganica, formatosi circa 20 milioni di anni fa nella Rift Valley africana, è uno dei laghi più antichi e profondi al mondo, noto per la sua biodiversità unica. E' un ecosistema stabile che ospita specie endemiche straordinarie, alcune evolutesi in modo simile a organismi marini. Scoperto dagli europei nel 1858 durante la spedizione di Burton e Speke, il lago è diventato famoso anche per il suo contributo alla comprensione dell'evoluzione. La sua relativa inaccessibilità offre ancora molte opportunità di studio e nuove scoperte.

Jason Jenkins in questo articolo racconta che milioni di anni fa, l'Africa sud-orientale è stata divisa in due dagli spostamenti delle placche tettoniche e da un'intensa attività vulcanica. Le fenditure che si sono formate sono oggi conosciute come la Rift Valley. Quando queste enormi fratture nella crosta terrestre si sono riempite d'acqua, nacquero i laghi della Rift Valley. Il primo lago a formarsi è stato il Lago Tanganica.

Il Lago Tanganica si trova tra lo Zaire (ora Repubblica Democratica del Congo) e la Tanzania, con lo Zaire a ovest e la Tanzania a est. A nord, il lago è delimitato dal Burundi, mentre a sud confina con lo Zambia. Formatasi circa 20 milioni di anni fa, il Lago Tanganica è uno dei laghi più antichi del mondo, e forse il più antico. È anche uno dei più grandi corpi di acqua dolce del pianeta. Misura poco più di 420 miglia di lunghezza (circa 676 km) e varia tra 30 e 50 miglia di larghezza (48-80 km) in alcune parti, coprendo un'area di circa 12.700 miglia quadrate (32.900 km²), un po' più grande del Belgio. È incredibilmente profondo, raggiungendo una profondità di 4.700 piedi (1.433 metri), il che lo rende il secondo lago più profondo al mondo, superato solo dal Lago Baikal in Russia.

La temperatura della superficie è solo di circa 3°C più calda rispetto alle acque sul fondo del lago. L'attività vulcanica sul fondo del lago spiega questa piccola differenza di temperatura e causa un alto livello di minerali disciolti. La mancanza di differenze significative di temperatura implica l'assenza di correnti verticali. Senza il mescolamento tra l'acqua profonda e quella superficiale, l'ossigeno non può raggiungere profondità superiori a 300 piedi (91 metri), lasciando le acque profonde o troppo ricche di idrogeno solforato o troppo povere di ossigeno per sostenere la vita (zambiatourism).

Il Lago Tanganica fu scoperto dagli europei nel febbraio del 1858, durante la famosa spedizione di Burton e Speke. Richard Burton e John Speke arrivarono sulle rive del lago a Ujiji, nella parte nord-occidentale della Tanzania. Stavano cercando la sorgente del fiume Nilo. Dopo aver esplorato la parte settentrionale del lago, scoprirono presto che il fiume che pensavano fosse il Nilo era in realtà il fiume Ruzizi. Con loro grande sorpresa, il Ruzizi sfociava nel lago anziché uscirne. Qualche anno dopo, Stanley, un altro esploratore della regione, incontrò il dottor Livingstone e pronunciò la famosa frase: "Dr. Livingstone, I presume" sulla riva di Ujiji.

Ma quello che ha reso famoso recentemente il Lago Tanganica è la sua straordinaria biodiversità. L'ambiente incredibilmente stabile, l'antichità e l'isolamento del lago hanno permesso alla fauna di evolversi in creature uniche e altamente specializzate. La biomassa del lago ha subito un'evoluzione così simile a quella degli oceani che si ritiene che il Lago Tanganica fosse collegato all'Oceano Indiano durante il periodo Giurassico. Tuttavia, questa teoria è stata messa in discussione di recente, soprattutto per l'assenza quasi totale di strati fossili marini nell'intera Africa equatoriale lontana dal mare, di resti di faune giurassiche che potrebbero collegare le forme del Tanganica a quelle di età giurassica accertata nelle regioni vicine. La formazione dell'attuale Rift Valley sembra comunque risalire solo al periodo Terziario.

Osservando gli organismi che abitano il Lago Tanganica, si comprende come sia nata la teoria del collegamento con l'Oceano Indiano. L'immensa dimensione del lago e la sua temperatura quasi uniforme lo rendono estremamente stabile, molto simile agli oceani. Il lago ospita una varietà di specie solitamente associate all'ambiente marino. Tra le forme di vita presenti vi sono pesci palla d'acqua dolce, diverse varietà di lumache sorprendentemente simili alle loro controparti marine, oltre a granchi e molluschi. Anche alcuni ciclidi hanno evoluto caratteristiche simili a quelle dei pesci oceanici. Cyprichromis leptosoma viene talvolta chiamato "ciclide sardina", mentre la famiglia degli Eretmodus si è evoluta in modo molto simile ai ghiozzi marini.

Il Lago Tanganica sta ricevendo un'attenzione crescente grazie alla rapida speciazione dei suoi ciclidi e alla varietà di vita endemica che supporta, anche se, a causa delle sue dimensioni e della relativa inaccessibilità, gran parte del lago rimane ancora inesplorata. Ulteriori studi potrebbero fornirci risposte su come agiscono le forze evolutive.
Per Jason Jenkins è solo questione di tempo prima che vengano scoperte nuove specie e raccolte ulteriori informazioni sulla vita che il lago ha generato. La varietà di specie uniche e le nicchie specializzate che hanno evoluto non possono che suscitare meraviglia su ciò che ancora resta da scoprire.

testo originale in inglese © Jason Jenkins

Riferimenti & Link
  1. "Tanganyika." LoveToKnow 1911 online Encyclopedia. 2003, 2004 LoveToKnow.
  2. Rees, Melinda. Lake Tanganyika. Eco-Resorts.com 2003-2005 http://www.eco-resorts.com
  3. Mortiff, Craig. "Lake Tanganyika and its Diverse Cichlids". Fish Tales, Bermuda Fry-Angle Aquarium Society; Buntbarsche Bulletin. 2003-2005
  4. www.zambiatourism.com. "Lake Tanganyika & Mpulungu" 5.www.ilec.or.jp "Lake Tanganyika"
Ciclidi africani 2 - Africa orientale

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di Wolfgang Staeck e Horst Linke, traduzione in italiano a cura di H. De Jong e, W. Paccagnella

Guida ai ciclidi del Tanganica

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