Dal sito della Tropica, forse la più grande azienda coltivatrice e venditrice di piante d'acquario, il resoconto di un viaggio nel sud est asiatico, alla ricerca del biotopo naturale di Pogostemon helferi, e alla ricerca di nuove piante acquatiche o di nuove varietà o forme di piante già conosciute più adatte alla coltivazione in acquario. Oltre alla descrizione e alle foto degli ambienti naturali, si esplicitano anche i motivi di fondo della ricerca e dei viaggi di raccolta.
Tratto e tradotto dall'articolo:
"Tropica's expeditions"
di Claus Christensen, Troels Andersen e Ole Pedersen
sul sito Tropica Aquarium Plants
Il ponte sul fiume Kwai è in realtà un ponte di calcestruzzo, non di legno come nel film - Alla ricerca del biotopo di Pogostemon helferi - Foto © Tropica.com
Questa è la prima parte del rapporto di una spedizione nella regione di confine fra il Myanmar (Birmania) e la Thailandia di Claus Christensen, Troels Andersen e Ole Pedersen, a novembre del 2007. Era una spedizione verso un interessante sistema fluviale nel distretto nord occidentale della foresta in una zona montagnosa, soprattutto per cercare l’areale in cui è stata trovata Pogostemon helferi, ma anche per cercare l’areale di altre emozionanti piante per gli acquari.
L'obiettivo primario della spedizione era di trovare il biotopo di Pogostemon helferi. Per ottenerlo, Christensen, Andersen e Pedersen hanno viaggiato da Bangkok verso il confine birmano sulla strada principale 323 a Kanchanaburi.
E’ il posto dove scorre il fiume Kwai, immortalato nel vecchio film sulla seconda guerra mondiale "Il ponte sul fiume Kwai". In realtà, è un ponte concreto e non di legno, e non è mai stato fatto saltare in aria come si racconta nel film. La ferrovia ed il ponte sono stati invece costruiti dai prigionieri di guerra inglesi e americani catturati dai giapponesi durante la seconda guerra mondiale.
Attualmente, la ferrovia continua lungo il fiume attraverso il "passaggio delle tre pagode" e fino a Rangoon in Myanmar (Birmania).
Christensen, Andersen e Pedersen hanno continuato sulla strada 323 lungo il fiume che attraversa la strada alcuni chilometri dal famoso passo. Questo è il punto preciso dove è stata trovata Pogostemon helferi nel 1992 dall’acquariofilo thailandese Nonn Panitvong. E’ cresciuto nella zona e, insieme ad altri acquariofili thailandesi, studia molto attivamente la campagna della Thailandia, i suoi pesci e le sue piante. Il Pogostemon helferi è chiamato con il nome locale di "Dao Noi", che significa piccola stella.
Il gruppo ha visitato il biotopo alla conclusione della stagione delle piogge e a prima vista hanno avuto paura che la profondità dell'acqua e la forte corrente avrebbero impedito loro di trovare di nuovo la pianta.
Per prima cosa hanno cercato lungo la riva a nord del fiume. Dopo i primi 500 m hanno trovato la Cryptocoryne crispatula, ma non la pianta per la quale erano venuti. Hanno avuto maggior fortuna sulla riva a sud. La pianta era cresciuta in una grande zona (circa 50 x 20 m) sia sopra che sotto l'acqua. E’ stato un momento formidabile! Si sono dilettati a cercarla di nuovo e, non da ultimo, a vederla crescere magnificentemente nel suo ambiente naturale.
Sotto la superficie, Pogostemon helferi forma cespugli attraenti e compatti nell'acqua che scorre velocemente, in Thailandia - Foto © Tropica.com
In Thailandia fra la Pogostemon helferi la spedizione ha trovato anche Cryptocoryne crispatula, che aveva lamine fogliari insolitamente piccole e strette nella veloce corrente dell'acqua - Foto © Tropica.com
Christensen, Andersen e Pedersen hanno continuato verso il nordest ed il leggendario collegamento con la Birmania, il "passaggio delle tre pagode". La strada da qui portava indietro verso Kachanaburi prima di arrivare a nord nella provincia di Tak, a ovest di Mae Sot, da dove hanno seguito il confine birmano a nord di Mae Hong Son e il loro obiettivo, la città di Chiang Mai. Da Tak a Chiang Mai, hanno guidato attraverso centinaia di tornanti, scavalcato passi e attraversando valli con innumerevoli soste presso fiumi, corsi d'acqua, dighe e laghi, ed hanno trovato molte piante emozionanti.
Soltanto il tempo dirà se fra di loro ci saranno dei classici.
Percorso della spedizione di Tropica: Alla ricerca del biotopo di Pogostemon helferi - Foto © Tropica.com
Tropica ha una tradizione di vecchia data nel visitare i posti dove crescono le piante acquatiche. I primi viaggi sono stati fatti agli inizi degli anni 70 e da allora abbiamo visitato i quattro quarti del globo. Più di 50 paesi differenti in totale (soprattutto nei tropici) ed in diverse centinaia di biotopi delle piante acquatiche! Dal Brasile ad ovest alla Nuova Zelanda ad est, e dalla Svezia a nord al Sudafrica a sud.
Le spedizioni ai laghi ed ai corsi d'acqua in paesi esotici hanno molti scopi, tra i quali:
- trovare nuove piante a favore dell'hobby dell’acquariofilia
- trovare nuove varietà di piante già familiari, che siano più adatte alla coltivazione in acquario o alla produzione
- Aumentare la conoscenza delle zone naturali di sviluppo delle piante ed usare questa conoscenza per fornire consigli migliori, con articoli, cataloghi, Internet e conferenze
- ma anche perché uno dei nostri hobby è viaggiare per il mondo e siamo profondamente affascinati dalla natura e dalle culture dei paesi che visitiamo
Come sono progettate le spedizioni?
- il modo più semplice è di seguire i raccoglitori locali di pesci e piante, ma con un occhio rivolto all’acquariofilia. Piante acquatiche che i locali considerano erbacce possono invece diventare dei classici in acquario. Questo potrebbe essere paragonato alla gente proveniente da remote regioni che cadono in estasi davanti ai denti di leone quando visitano la Danimarca.
- progettiamo solitamente le spedizioni nei posti dove i botanici hanno trovato in precedenza piante collegate alle piante acquatiche già conosciute. Purtroppo loro portano solo raramente piante viventi indietro; nella maggior parte dei casi riescono soltanto a prendere piante secche o piante conservate in alcool come documentazione.
- le spedizioni possono anche andare in zone dove sono state trovate le specie conosciute. In questi posti, cerchiamo le varietà di queste specie che sono più adatte alla coltivazione in acquario, ma anche aggiungere nuovi geni alla produzione per evitare l'inbreeding.
- altri evidenti obiettivi per le spedizioni sono quelli conosciuti come "punti caldi", dove possono essere trovati molti nuovi piante ed animali. Questi potrebbero essere posti che sono stati impossibili da visitare per molti anni, a causa di circostanze politiche o relative ai trasporti. Ma ci possono anche essere zone che sono state isolate geograficamente per migliaia di anni, nelle quali natura funziona come "zona pionieristica" per piante ed animali, quindi permettono la presentazione di nuove specie.
- per concludere, quando visitiamo paesi con biotopi esotici trascuriamo raramente un'occasione in relazione al commercio, alle conferenze, o alle feste.
Le nuove piante sono davvero nuove?
Lilaeopsis mauritiana - Foto © Tropica.com
Sfortunatamente, questo è molto raro! I botanici solitamente avranno già scoperto la pianta e sarà già stata registrata negli Erbari dei musei intorno al mondo.
Ma Tropica ha contribuito a trovare specie completamente sconosciute, come Lilaeopsis mauritiana, nelle isole Mauritius. E’ davvero eccitante quando accade! E dove in particolare è interessata la Lilaeopsis mauritiana, il ritrovamento ha portato ad aggiungere un nuovo continente alla distribuzione della famiglia delle ilaeopsis e quindi ha creato un collegamento fra i ritrovamenti di ilaeopsis in Sudamerica a ovest e in Asia ad est.
I botanici possono avere una conoscenza delle piante. ma non sono necessariamente acquariofili. Ci sono molte migliaia di specie di piante acquatiche che nessuno ancora ha tentato di usare negli acquari e che spesso non sono state neppure portate in Europa. In altri casi, ci possono essere specie conosciute, ma semplicemente in nuove varietà, a causa delle differenti condizioni di crescita da biotopo a biotopo. Tali varietà geografiche possono differire nella forma, nel colore e nella capacità di crescere nelle condizioni che le offriamo nei nostri acquari.
Le piante che cerchiamo spesso sono quelle che possono svilupparsi con meno luce ed in acqua dura. Ugualmente, anche le varietà di colore sono molto attraenti. Un esempio di una specie di pianta trovata in molte varietà è Hygrophila corymbosa.
Testo originale in inglese © Claus Christensen, Troels Andersen e Ole Pedersen
Tropica Aquarium Plants
Riferimenti & Link
Tutto Quello Che Avreste Sempre Voluto Sapere Ma Non Avete Mai Osato Chiedere...
i messaggi più interessanti tratti da it.hobby.acquari
il sito delle piante Tropica, da cui è tratto l'articolo
Di Christel Kasselmann, Edizioni Primaris, un libro che non dovrebbe mai mancare ad un acquariofilo che coltiva le piante: tantissime le specie descritte sia nel loro habitat naturale, sia nella coltivazione in acquario, con indicazioni pratiche utilissime per farle rendere al meglio.
Ecology of the Planted Aquarium: A Practical Manual and Scientific Treatisex
Di Diana Walstad, Edizioni AquaEdì, è la versione in inglese, in quanto quella in italiano sembra ormai introvabile, di un libro dedicato alla coltivazione delle piante in un acquario dalla conduzione molto particolare, low-cost.
di Hansmartin De Jong, Come coltivare le piante d' acquario, Quattro regole fondamentali per coltivare le piante in acquario, La scelta delle piante giuste, Come evitare la crescita delle alghe, Piante in perfetta armonia con i pesci.
di Gerhard Brunner e Peter Beck, le specie più coltivate e raccomandate per l'acquariofilo
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Per approfondire:
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