Spesso incontro persone che considerano l'acquario una prigione per pesci. Come mai molti hanno questa idea dell'acquariofilia?
L'Acquario dei Tritoni, i Pleurodeles waltl (il Betta splendens in basso a sinistra è solo di passaggio, i tritoni sono appena stati comprati)
Spesso incontro persone che considerano l’acquario una prigione per pesci, ed ovviamente i proprietari d’acquari come persone insensibili che tengono prigionieri degli animali per puro diletto personale. Come mai molti hanno questa idea dell’acquariofilia? Mi viene da pensare, come chi odia i cani al 99,9% la colpa è dei padroni dei cani, che non raccolgono le cacche, che lasciano i cani liberi senza guinzaglio, ecc., così dev’essere anche per l’acquariofilia: se la maggior parte delle persone tengono acquari solo per avere un oggetto decorativo in salotto, o per diletto personale, senza sapere neppure il nome dei pesci che hanno messo dentro, è chiaro che l’immagine dell’acquariofilo che ne viene fuori non è esattamente edificante…
Anche il fatto che quando si dice di “avere” un gatto, un cane, un canarino, un qualsiasi altro animale, si sottintende allevarlo, amarlo, insomma un rapporto affettivo prima di ogni altra considerazione, mentre “avere un acquario” è considerato un puro “hobby”, un passatempo simile al collezionismo, svincolato da ogni riferimento all’allevamento amorevole di animali da compagnia, è indicativo di come venga considerata l’acquariofilia.
In realtà , le motivazioni che dovrebbero spingere ad allevare dei pesci dovrebbero essere quelle di avere un REALE interesse all’allevamento di QUEI pesci, cioè sceglierli accuratamente, valutando quanto si è interessati a loro, se si è in grado di dar loro un ambiente adatto a soddisfare le loro esigenze, sia a breve che a lungo termine. L’acquario non dovrebbe essere una prigione, ma un “ambiente controllato” cioè effettivamente adeguato all’allevamento di quelle particolari specie, di quei particolari pesci che si sono scelti, preferendoli a tutti gli altri. Si dovrebbe avere un reale interesse, un reale amore per i pesci scelti, da sentirsi obbligati ad allevarli al meglio, e questo presuppone una reale conoscenza di quali siano le loro caratteristiche ed esigenze, a partire dalle dimensioni raggiunte da adulti, dall’età a cui possono arrivare, per arrivare ai valori dell’acqua, all’ambiente acquario, ai compagni di vasca.
E soprattutto, si dovrebbe considerare più seriamente di quanto di solito non si fa il periodo per cui ci si dovrà prendere cura dei pesci che si comprano: ci sono pesci che vivono pochi anni, moltissimi altri che vivono per qualche decennio, e non è giusto nè etico comprarli solo per il gusto di allevarli per un po', osservarne magari la riproduzione e poi darli via per passare ad altri pesci, e men che meno fare come alcuni che prendono pesci destinati a diventare molto grandi, troppo per la vasca in cui intendono metterli, e che li restituiscono al negoziante per prenderne altri più piccoli una volta cresciuti troppo... ma verrebbe loro mai in mente di fare così anche con i cani?
Quando si compra un pesce o una qualsiasi altra creatura acquatica bisognerebbe avere ben chiara l'intenzione di prendersene cura fino a quando non morirĂ per cause naturali dopo aver vissuto per la sua intera vita nella nostra vasca, e quindi bisognerebbe avere chiare sia le dimensioni che dovrĂ raggiungere, sia per quanti anni dovrĂ stare nella nostra vasca, sotto le nostre amorevoli cure. E, detto per inciso, ci sono molti pesci che vivranno per molti piĂą anni rispetto ad esempio a cani e gatti!
Riferimenti & Link
di Helmut Stallknecht, trasmette la gioia che l'autore prova ciascun giorno alle prese con i suoi numerosissimi acquari. Tra le pagine, tanti aneddoti e un'infinitĂ di suggerimenti e consigli pratici e utili sia sulle piante d'acquario sia sui suoi abitanti, in particolare sulle abitudini di allevamento e riproduzione delle singole specie, il tutto corredato da tante belle fotografie a colori.
di Konrad Lorenz, tradotto da Laura Schwarz. Che i pesci possano essere estremamente passionali; che le tortore siano più feroci dei lupi con gli animali della propria specie; che un’oca possa credere di appartenere alla specie umana, e in particolare di essere la figlia dello scienziato che l’ha covata: ecco alcune delle sorprese che avranno i lettori di questo libro. Lorenz è stato uno dei padri fondatori dell’etologia, ma soprattutto ha saputo vivere con gli animali, con una curiosità , un’affettuosità verso ogni creatura, un senso del gioco e un dono del raccontare le loro storie che mai ha manifestato così compiutamente come nell’Anello di Re Salomone.
di Maurizio Gazzaniga, a cura di AcquaPortal - Ogni acquario, sia esso d'acqua dolce temperata o tropicale, cela al suo interno un intero universo di vita, difficile se non addirittura impossibile da immaginare e caratterizzato da infinite sfaccettature. Tra i suoi vetri, infatti, si nasconde un numero imprecisato di specie appartenenti ad almeno cinque dei sei regni in cui oggigiorno si è abituati a suddividere il mondo dei viventi. In questo libro scoprirete questo meraviglioso mondo nascosto.
di Francesco Guarnieri e Giorgio Melandri - Una guida semplice, con le informazioni corrette, illustrata con tante fotografie e disegni, completa ed esauriente. Conoscere l'acquario per avere solo soddisfazioni dall'ecosistema più completo e interessante che possiamo tenere in casa e per avvicinare la natura attraverso un hobby bellissimo e pieno di vita. L'acquario è una piccola sfida che solo la conoscenza può farvi vincere.
di Ivan Nicola Colaluca. Chi ha detto che per avere l'acquario che desideriamo serva spendere una fortuna e sfinirsi nell’apprendere tutte le nozioni possibili? In questa breve ma esauriente guida, pensata per principianti, troverete strumenti semplici e pratici, per poter avviare e gestire un acquario.
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Per approfondire:
Editoriale di Giorgio Melandri riguardo un tema che mi sta molto a cuore: il tema dell'acquariofilia come semplice passione per un "soprammobile semovente" o come interesse vero e naturale per le creature acquatiche?
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