"Quello che la maggior parte delle persone deve capire, è che questo è un pesce, è un essere vivente, indipendentemente se è di cattura o di allevamento, che deve essere trattato con rispetto e curato nel miglior modo possibile..."
Living on th edge - Foto © Marcus Wallinder
Riporto solo qualche frase letta oggi cercando informazioni per il sito, postate da Patrick Egger in un vecchio thread sul forum di Acquaportal:
...se prendiamo il commercio italiano penso che siano ben l'80% i pesci che provengono da allevamento. Anche perchè le più grandi percentuali ne fanno parte Guppy, Platy, Neon e Scalari. Sono i tipici pesci "da consumo" (brutta parola ma guardando in giro purtroppo è cosi) per la grande massa. Se vai nei negozi delle catene o garden hai prevalentemente questi tipi di pesci colorati, che costano poco e che vengono buttati nel fritto misto dove non vivono neanche a lungo. Sotto questo aspetto è sicuramente meglio che i pesci vengano allevati in acquario. Almeno non mancano alla popolazione selvatica, se si può definire cosi.
Quello che la maggior parte delle persone deve capire, è che questo è un pesce, è un essere vivente, indipendentemente se è di cattura o di allevamento, che deve essere trattato con rispetto e curato nel miglior modo possibile: che vive una vita lunga e magari può anche riprodursi come previsto da madre natura.
A me queste cose danno molto da pensare, soprattutto per come è considerata l'acquariofilia dalla maggior parte delle persone, e soprattutto da chi ha un acquario... come si può dire di allevare con rispetto una creatura di cui non ci si sforza nemmeno di conoscerne caratteristiche e stile di vita, e a volte nemmeno il nome?
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Per approfondire:
L'importanza di comprare solo pesci di provenienza etica e sostenibile, sia che siano d'allevamento che di cattura
Nel progetto Piagaçu Purus le popolazioni locali lavorano con esperti esterni per sviluppare metodi sostenibili di pesca e sviluppare rapporti di commercio equo con gli acquirenti, ricavando un reddito aggiuntivo - Tratto e tradotto da un articolo di Annie Cooper
Chiedete sempre al negoziante se i pesci che state per comprare sono di cattura o di allevamento, e soprattutto da dove provengono.
Articolo di Injaf che spiega come fare ricerche per capire se le specie che stiamo per comprare siano o no minacciate di estinzione in natura, e per scegliere le proprie specie in modo sostenibile - tratto e tradotto da un articolo di Injaf
E' un discorso che ho affrontato molte volte , ma che ribadisco ogni volta che sento qualcuno che scopre per la prima volta che i pesci che ha comprato in negozio sono stati catturati in natura, nel loro habitat naturale, e non allevati e riprodotti in cattività.
Che differenza c'è tra i pesci in commercio catturati in natura, e quelli provenienti dalla riproduzione in allevamento? E quali è meglio preferire quando scegliamo i pesci per il nostro acquario? In realtà questo articolo non ci dà la risposta, ma ci aiuta a trovarla da soli... - tratto e tradotto da un articolo di Injaf
Compra un pesce, salva un albero: questo è il motto del Progetto Piaba, che studia l'impatto sull'ambiente e sugli animali e la sostenibilità sociale del commercio dei pesci amazzonici come pesci d'acquario - traduzione in italiano di un articolo su Projectpiaba.org
Normalmente chi va a comprare dei pesci non si sofferma mai sulla loro provenienza, come se fossero "nati" in negozio, allo stesso modo di chi compra un chilo di mele al supermercato e non si chiede se provengano dall'Italia, dalla Spagna, dalla Cina...
Descrizione di come avviene il prelievo in natura dei pesci dell'Asia Sudorientale, in particolar modo di Balantiocheilos (squaletti), Botia, Arowana e Rasbore, e di quanto sia grande il giro d'affari che c'è dietro, con considerazioni sul commercio acquariofilo importanti per una raccolta sostenibile dei pesci selvatici - traduzione in italiano di un articolo tratto dal sito del Raffles Museum of Biodiversity Research
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