Qual è la risposta più odiosa, nonché del tutto errata, da dare a chi si lamenta di avere troppe lumachine in vasca? "Inserisci uno o due Botia"!!!!
Marge, esemplare adulto di Chromobotia macracanthus di 30 cm di lunghezza - Foto © Emma Turner (Loaches Online)
Ho appena messo il link per l'uscita del nuovo numero di Aquariophylia, ma dopo averlo letto sono un po' demoralizzata e molto sconsolata... Finito di leggere l'editoriale, dove si incita a far pubblicità alla rivista in ogni dove, sono passata alla rubrica della posta e... mi sono cascate le braccia. A un lettore che chiedeva consiglio su come debellare le lumachine che infestano il suo acquario, la risposta è stata la più odiosa e sbagliata possibile: "inserisca uno o due Botia!"
Campagna informativa multilingue partita da Loaches Online sulle esigenze di spazio dei Chromobotia macracanthus, allo scopo di sensibilizzare soprattutto i negozianti, per spingerli a dare informazioni più reali e veritiere sui botia pagliaccio, senza limitarsi a "mangia-lumache" ma specificando le dimensioni che raggiungono, e che vanno allevati in gruppo e in acquari grandi - Scarica il poster in italiano in pdf - sul sito di Loaches Online potete trovare il poster in lingue diverse
Ma che cavolo, come "inserisca uno o due Botia"????? quasi cado dalla sedia, da una rivista che si vuole proporre come punto di riferimento degli acquariofili proprio non me lo sarei mai aspettata, anche se il fatto che considerano i Carassius come pesci di serie B mi avrebbe dovuto preparare a tutto... ma questo è molto peggio, una risposta così sarebbe stata sommersa di proteste in qualsiasi forum o newsgroup, anche il più superficiale, parlo non tanto di consapevolezza acquariofila, ma proprio del più elementare buonsenso...
Come si fa a consigliare di comprare un qualsiasi pesce, quando non si ha nessuna indicazione né di come sia l'acquario né dei pesci già presenti dentro, in quanto chi scrive non dice nulla, se non che ci sono molte lumachine?
Ma come si fa a consigliare dei pesci, e soprattutto dei Botia, così a vanvera, sprofondandosi in elogi della loro efficienza come mangia-lumache, senza avvertire minimamente del fatto che tutti i Botia hanno un carattere molto particolare, vivace e turbolento, e che se non sono alloggiati a dovere possono dare molti problemi, molti di più che le lumache? Perché non avvisare che tra i botia ci sono specie come i Chromobotia macracanthus, che per quanto stupendi come livrea superano i 30 cm di lunghezza?
Inoltre i botia sono pesci gregari, che vivono in gruppo, consigliare di comprarne 1 o 2 come si fa nella rivista è completamente sbagliato, tutte le specie devono essere tenute in gruppi di 5 o 6, altrimenti o si isolano e stanno sempre nascosti o diventano ancora più turbolenti e aggressivi, come reazione al non essere allevati nella maniera adatta.
Sono poi pesci molto longevi, possono vivere per 20-30 anni, non è che appena mangiate tutte le lumache muoiono così potete togliervi il problema di avere dei pesci incompatibili con la maggior parte di quelli in commercio...
Basta fare una ricerca sul web, andando a vedere nei forum con esperienze d'allevamento vere e non nelle solite schede che non dicono nulla, per trovare decine di esperienze negative avute con i Botia: lo stress continuo per altri pesci più tranquilli provocato dal loro temperamento, la loro famelicità al momento del pasto che lascia a bocca asciutta gli altri pesci, l'impossibilità di far sopravvivere uova/avannotti degli altri pesci che si sperava invece di riprodurre, piante rovinate, occhi di neon e altri inoffensivi pesciolini cavati dalle orbite...
Non ha problemi solo chi li alleva informandosi e rispettandone le esigenze, loro e degli altri pesci: vanno allevati in gruppo, in vasche grandi perché hanno bisogno di muoversi molto (anche le specie più piccole), con compagni di vasca dal temperamento simile al loro, come barbus o puntius ad esempio. Allevati come si deve, i botia possono dare enormi soddisfazioni, la più grande secondo me è ottenerne la riproduzione, che riesce in cattività in rarissimi casi e con pochissime specie.
Inserire uno o due botia in una vasca di comunità al solo scopo di mangiare le lumache è quindi sconsigliatissimo, come ho sempre cercato di far capire da tempo, non solo io ma per fortuna molti altri acquariofili su newsgroup e forum, ed è frustrante a dir la verità vedere anni di sforzi comuni vanificati dalle poche righe di una rivista...
Poco ci manca che gli autori di tale risposta consiglino addirittura i Tetraodon per debellare le lumache: per fortuna loro e dei pesci a cui sarebbero capitati assieme, secondo loro non sono all'altezza dei Botia :(
E allora, diciamoci la verità: se nell'acquario ci sono troppe lumache non è il caso né di inserire pesci che le mangino, né di usare prodotti chimici, ma è invece il caso di rivedere al più presto il modo in cui è gestito. Le lumache prosperano se trovano tanto cibo a disposizione, mentre se ne trovano poco il loro numero cala inesorabilmente. Quindi se avete troppe lumache basta rivedere le razioni di cibo che date ai vostri pesci e sifonare bene e spesso il fondo affinché non rimangano troppi residui: ci vorrà più tempo, è vero, ma il numero di lumache calerà naturalmente e voi non vi ritroverete in vasca pesci ingestibili di cui non sapete più che fare o scorie di prodotti chimici pericolosi.
Riferimenti & Link
Poster informativo sulle dimensioni e sull'allevamento dei Chromobotia macracanthus elaborato da Loaches Online, dove potete trovare il poster in molte altre lingue.
Edizione Inglese di Mark MacDonald - Un libro purtroppo solo in inglese, co-scritto dal team di Loaches Online, il che vale già come una garanzia di informazioni veritiere, derivate dall'effettiva conoscenza ed esperienza con i cobitidi.
Edizione Inglese di Paul V. Loiselle - Guida in inglese sull'allevamento di molte specie di botia, cobitidi e pesci gatto, con molti articoli che affrontano i temi comuni da tener presenti con queste specie.
Edizione Inglese di Braz Walker
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Taxa
Del tutto inadatti ai comuni acquari domestici, nonostante siano praticamente onnipresenti nei negozi, che vendono i Chromobotia senza fornire quelle che dovrebbe essere considerate informazioni essenziali riguardanti la loro cura a lungo termine
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