Cambi d'acqua sì o cambi d'acqua no? E se si ogni quanto si cambia l'acqua? e quanta? Sono tra le domande che generano più confusione tra chi ha un acquario da poco, non tanto per le domande, ma per le risposte: ogni acquariofilo "scafato" a cui le farete, vi darà delle risposte diverse.
Cambi d'acqua sì o cambi d'acqua no? E se si ogni quanto si cambia l'acqua? e quanta? Sono tra le domande che generano più confusione tra chi è agli inizi ed ha un acquario da poco, non tanto per le domande, ma per le risposte: ogni acquariofilo "scafato" a cui farete queste domande, vi darà delle risposte diverse.
Ci sono i sostenitori dei cambi d'acqua sempre e comunque, che ogni settimana cambiano religiosamente una percentuale del volume dell'acqua, chi la cambia una volta ogni due settimane, chi fa un cambio magari più massiccio una volta al mese, chi la cambia una-tantum quando gli sembra ad occhio che ce ne sia bisogno, e chi si limita a rabboccare e l'acqua non la cambia mai, considerandolo un errore imperdonabile.
E, naturalmente, ognuno è convinto che il metodo scelto sia il migliore e quello che dà i migliori risultati in termini di gestione della vasca e salute dei pesci.
Decidere chi ha torto e chi ha ragione in questo caso non è solo difficile, ma in definitiva secondo me di nessuna importanza: quello che secondo me è importante è che, cambi d'acqua o no, i pesci siano in perfetta salute.
Io sinceramente sono per i cambi d'acqua, nessuno mi convincerà mai che si possa paragonare l'acqua che sta tra i vetri dell'acquario a quella di un fiume o di un lago, ma nemmeno di una palude, per quanto stagnante sia. E questo lo sa chi mi scrive perché i suoi pesci stanno male, la prima cosa che dico è di metterli nelle condizioni il più possibile vicine a quelle che troverebbero in natura, e quindi di cambiare l'acqua, finché stanno male, poca ma molto spesso, per abbassare la carica batterica senza stravolgerne i valori.
Inoltre, sempre secondo me, non cambiare l'acqua funziona se la strategia è adottata ad hoc, per un acquario appositamente allestito e gestito. Spesso chi non ha esperienza prende superficialmente il consiglio di non cambiare l'acqua, e lo adotta come metodo per fare meno fatica nella gestione di acquari per nulla adatti, con poche piante e troppi pesci... in realtà non cambiare l'acqua non significa affatto fare meno fatica, ma in un certo senso bisogna farne anche di più :)
Vi propongo a questo proposito la lettura di questo articolo di Rox su Acquariofilia Facile:
Naturalmente, il punto di vista è diametralmente opposto al mio, e cioè che i cambi d'acqua sono da fare proprio quando tutto il resto non ha funzionato, e quindi evidenziano il 'fallimento' della gestione dell'acquario, che non è riuscito a mantenere l'equilibrio tanto cercato.
Questo punto di vista è molto ben argomentato, e può chiarire le idee, in un senso o nell'altro, a chi non ha ancora ben chiaro come vuol gestire l'acquario, perché spiega efficacemente come quella di non cambiare l'acqua sia una scelta consapevole e che implica una gestione ad hoc della vasca, e non dettata da semplice pigrizia, come la bolla chi non ha mai approfondito l'argomento.
Sono molti gli acquariofili che hanno scelto questa strategia di gestione dell'acquario, con ottimi risultati, e cioè con i pesci in perfetta salute: se le creature che alleviamo mostrano la loro migliore colorazione e i loro comportamenti naturali, e vivono per la loro normale aspettativa di vita, è il segnale che, qualsiasi sia il metodo di gestione scelto, l'equilibrio del nostro piccolo 'ecosistema' è stato raggiunto.
Riferimenti & Link
l'articolo di Rox con le considerazioni sui cambi d'acqua e sull'interessante libro di Diana Walstad

di Helmut Stallknecht, trasmette la gioia che l'autore prova ciascun giorno alle prese con i suoi numerosissimi acquari. Tra le pagine, tanti aneddoti e un'infinità di suggerimenti e consigli pratici e utili sia sulle piante d'acquario sia sui suoi abitanti, in particolare sulle abitudini di allevamento e riproduzione delle singole specie, il tutto corredato da tante belle fotografie a colori.

di Konrad Lorenz, tradotto da Laura Schwarz. Che i pesci possano essere estremamente passionali; che le tortore siano più feroci dei lupi con gli animali della propria specie; che un’oca possa credere di appartenere alla specie umana, e in particolare di essere la figlia dello scienziato che l’ha covata: ecco alcune delle sorprese che avranno i lettori di questo libro. Lorenz è stato uno dei padri fondatori dell’etologia, ma soprattutto ha saputo vivere con gli animali, con una curiosità, un’affettuosità verso ogni creatura, un senso del gioco e un dono del raccontare le loro storie che mai ha manifestato così compiutamente come nell’Anello di Re Salomone.

di Maurizio Gazzaniga, a cura di AcquaPortal - Ogni acquario, sia esso d'acqua dolce temperata o tropicale, cela al suo interno un intero universo di vita, difficile se non addirittura impossibile da immaginare e caratterizzato da infinite sfaccettature. Tra i suoi vetri, infatti, si nasconde un numero imprecisato di specie appartenenti ad almeno cinque dei sei regni in cui oggigiorno si è abituati a suddividere il mondo dei viventi. In questo libro scoprirete questo meraviglioso mondo nascosto.

di Francesco Guarnieri e Giorgio Melandri - Una guida semplice, con le informazioni corrette, illustrata con tante fotografie e disegni, completa ed esauriente. Conoscere l'acquario per avere solo soddisfazioni dall'ecosistema più completo e interessante che possiamo tenere in casa e per avvicinare la natura attraverso un hobby bellissimo e pieno di vita. L'acquario è una piccola sfida che solo la conoscenza può farvi vincere.

di Ivan Nicola Colaluca. Chi ha detto che per avere l'acquario che desideriamo serva spendere una fortuna e sfinirsi nell’apprendere tutte le nozioni possibili? In questa breve ma esauriente guida, pensata per principianti, troverete strumenti semplici e pratici, per poter avviare e gestire un acquario.
Per approfondire:
Avere un acquario non significa avere un soprammobile pieno d'acqua e di pesci di cui non si sa neanche il nome, ma è vero e proprio allevamento di esseri viventi, che per rimanere in salute hanno bisogno che i loro bisogni vengano rispettati
Avere un acquario non significa avere un soprammobile pieno d'acqua e di pesci di cui non si sa neanche il nome, ma è vero e proprio allevamento di esseri viventi, che per rimanere in salute hanno bisogno che i loro bisogni vengano rispettati
Si, lo so che cuccioli non è il termine esatto, ma rende l'idea per chi compra pesci in negozio pensando che rimarranno per sempre così come li ha comprati
Bisogna informarsi bene prima di comprare dei pesci per il proprio acquario, perché non tutti sono adatti al nostro acquario
Avere un acquario non significa avere un soprammobile pieno d'acqua e di pesci di cui non si sa neanche il nome, ma è vero e proprio allevamento di esseri viventi, che per rimanere in salute hanno bisogno che i loro bisogni vengano rispettati
Avere un acquario non significa avere un soprammobile pieno d'acqua e di pesci di cui non si sa neanche il nome, ma è vero e proprio allevamento di esseri viventi, che per rimanere in salute hanno bisogno che i loro bisogni vengano rispettati
Articolo molto ben fatto e approfondito sulle malattie dei pesci d'acquario, sulle loro cause e su come eliminarle, con consigli pratici molto utili. Da leggere possibilmente PRIMA di allestire l'acquario, non dopo, quando ormai i danni sono fatti - articolo di Taro su Aquaexperience.it
Perché è così importante fare ricerche e quali informazioni bisogna cercare PRIMA di comprare qualsiasi pesce o creatura acquatica - tratto e tradotto da un articolo di Suey (Injaf)
Quando si tratta di allestire un acquario, soprattutto i principianti hanno delle difficoltà su questioni che, a un iniziato, sembrano banali, ma che, evidentemente, tanto banali non sono. Per cui, ecco un elenco dei punti più ostici per chi inizia questa affascinante avventura - articolo di Walter Peris
I pesci non sono il ramo stupido dell'albero genealogico degli animali. Più li studiamo, più scopriamo che essi sono in grado di apprendere procedure complesse e risolvere problemi
Avere un acquario non significa avere un soprammobile pieno d'acqua e di pesci di cui non si sa neanche il nome, ma è vero e proprio allevamento di esseri viventi, che per rimanere in salute hanno bisogno che i loro bisogni vengano rispettati
Analisi dettagliata e completa di un falso mito acquariofilo che purtroppo è molto diffuso e che come vedremo deriva da una mancata o superficiale conoscenza delle esigenze dei pesci che vogliamo allevare - tratto e tradotto da un articolo di INJAF
Avere un acquario non significa avere un soprammobile pieno d'acqua e di pesci di cui non si sa neanche il nome, ma è vero e proprio allevamento di esseri viventi, che per rimanere in salute hanno bisogno che i loro bisogni vengano rispettati
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