Normalmente chi va a comprare dei pesci non si sofferma mai sulla loro provenienza, come se fossero "nati" in negozio, allo stesso modo di chi compra un chilo di mele al supermercato e non si chiede se provengano dall'Italia, dalla Spagna, dalla Cina...

L'acquario d'acqua dolce di Massimo Macciò

Vi segnalo questo articolo in inglese su PracticalFishkeeping:

E' una lunga considerazione sul fatto che normalmente chi va a comprare dei pesci non si sofferma mai sulla loro provenienza, come se fossero "nati" in negozio, allo stesso modo di chi compra un chilo di mele al supermercato e non si chiede se provengano dall'Italia, dalla Spagna, dalla Cina... Mentre per i prodotti al supermarket però qualcuno (sempre di più a dir la verità) la provenienza la guarda, per i pesci quasi nessuno si chiede dov'erano prima di arrivare in negozio...

E sarebbe importante invece chiederlo al negoziante, anche per non avere la spiacevole sorpresa di molti, che non possono credere di avere in vasca pesci catturati in natura, avendoli comprati senza fare alcuna richiesta, dando per scontato che i pesci fossero stati allevati in qualche posto imprecisato apposta per la vendita...

Si apre così il dibattito tra chi è "wildy", cioè a favore dei pesci catturati in natura, e chi è "farmy", cioè a favore dei pesci allevati nelle grandi farm appositamente per la vendita. Per i primi, i pesci di cattura sono più sani e più colorati di quelli allevati, per i secondi catturare pesci in natura è un inutile scempio, che ha portato molte specie a rischiare l'estinzione, e che va quindi evitato a tutti i costi.

Ci sono dei pro e dei contro in tutte le cose, i pesci catturati in natura possono essere più sani, ma possono avere molte difficoltà di addattamento, ad esempio ad abituarsi a mangiare il cibo secco, mentre di contro i pesci d'allevamento possono essere più deboli a causa dell'allevamento intensivo, dove a volte si usano medicinali per assicurare il massimo rendimento (vedi i guppy, una volta esempio di pesce robusto e ora di pesce malaticcio), ma sono di contro già abituati alla vita in cattività, e soprattutto non sono stati tolti alla natura, non si è impoverito un ambiente naturale per finire in vasche dove magari muoiono dopo soli pochi mesi a causa dell'incuria o degli errori dell'acquariofilo di turno...

Più che scatenare un dibattito su se sia più giusto comprare pesci d'allevamento che di cattura, io vorrei chiedere a tutti quelli che vanno in negozio a comprare pesci, di chiedere al negoziante se i pesci che vi interessano sono d'allevamento o di cattura, e da dove provengono esattamente. Se andaste a comprare un cane, vi accertereste che non provenga da allevamenti dell'est, dove non vengono neppure vaccinati? Per i pesci, comportatevi di conseguenza: chiedete da dove provengono.

Non dimentichiamo che i pesci, sia di cattura che di allevamento, arrivano in negozio dopo viaggi lunghissimi, estenuanti, con un tasso di mortalià altissimo... Se ci informiamo della provenienza dei pesci, possiamo preferire quelli che vengono più da vicino, ci sono allevamenti anche in Italia, e un pesce che arriva dall'Italia è senz'altro meno stressato di uno che arriva dall'Asia o dall'America latina...

I pesci di cattura non vanno demonizzati, vanno comprati con la coscienza di aver preso pesci tolti dall'ambiente naturale, ma tante specie che ora vengono allevate non lo sarebbero se non ci fossero state le prime importazioni dalla natura... Allo stesso modo, non vanno demonizzate le farm, perchè accanto a quelle che usano medicinali e selezioni sempre più spinte, ci sono quelle che lavorano in modo etico e sostenibile. Basta solo informarsi!

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Per approfondire:

L'importanza di comprare solo pesci di provenienza etica e sostenibile, sia che siano d'allevamento che di cattura

Compra un pesce, salva un albero: questo è il motto del Progetto Piaba, che studia l'impatto sull'ambiente e sugli animali e la sostenibilità sociale del commercio dei pesci amazzonici come pesci d'acquario - traduzione in italiano di un articolo su Projectpiaba.org

Nel progetto Piagaçu Purus le popolazioni locali lavorano con esperti esterni per sviluppare metodi sostenibili di pesca e sviluppare rapporti di commercio equo con gli acquirenti, ricavando un reddito aggiuntivo - Tratto e tradotto da un articolo di Annie Cooper

Chiedete sempre al negoziante se i pesci che state per comprare sono di cattura o di allevamento, e soprattutto da dove provengono.

Articolo di Injaf che spiega come fare ricerche per capire se le specie che stiamo per comprare siano o no minacciate di estinzione in natura, e per scegliere le proprie specie in modo sostenibile - tratto e tradotto da un articolo di Injaf

E' un discorso che ho affrontato molte volte , ma che ribadisco ogni volta che sento qualcuno che scopre per la prima volta che i pesci che ha comprato in negozio sono stati catturati in natura, nel loro habitat naturale, e non allevati e riprodotti in cattività.

Che differenza c'è tra i pesci in commercio catturati in natura, e quelli provenienti dalla riproduzione in allevamento? E quali è meglio preferire quando scegliamo i pesci per il nostro acquario? In realtà questo articolo non ci dà la risposta, ma ci aiuta a trovarla da soli... - tratto e tradotto da un articolo di Injaf

"Quello che la maggior parte delle persone deve capire, è che questo è un pesce, è un essere vivente, indipendentemente se è di cattura o di allevamento, che deve essere trattato con rispetto e curato nel miglior modo possibile..."

Descrizione di come avviene il prelievo in natura dei pesci dell'Asia Sudorientale, in particolar modo di Balantiocheilos (squaletti), Botia, Arowana e Rasbore, e di quanto sia grande il giro d'affari che c'è dietro, con considerazioni sul commercio acquariofilo importanti per una raccolta sostenibile dei pesci selvatici - traduzione in italiano di un articolo tratto dal sito del Raffles Museum of Biodiversity Research

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