Ci sono pesci che non mangeranno mai il mangime secco, e se si comprano è obbligatorio nutrirli con cibo vivo, altrimenti li condanneremmo a morte...
Copepode - Foto © Marcus Wallinder
Questa sezione ha fatto inorridire diverse persone, che si chiedono perché amare i pesci e "mandare al macello" creature più piccole, più brutte forse, ma non per questo meno degne di rispetto. In effetti dare da mangiare un'artemia a un pesce potrebbe essere paragonato a dare un topolino ad un serpente, anche se molto da distante (il topolino ha sentimenti come la paura, l'artemia no), ma qui non si vuole incitare a usare cibo vivo invece che mangimi, anzi al contrario preferisco dare sempre mangime secco, anche perché igienicamente più controllato, integrato magari da verdure e/o altri alimenti, ai pesci che lo accettano volentieri. Se per loro non c'è differenza tra secco e vivo, non ha senso dar loro da mangiare altri esseri viventi.
Il discorso cambia quando si decide, per qualsiasi motivo, di allevare pesci che che non accettano il mangime secco, o si fanno riprodurre pesci i cui avannotti o non accettano il secco o sono troppo piccoli per assumerlo: in questo caso il ricorso al cibo vivo è indispensabile per la loro sopravvivenza, e deve essere usato; del resto chi si prende un animale da allevare deve assumersi la responsabilità di farlo al meglio (do per scontato che chi si prende un animale lo fa per il piacere di allevarlo e non per quello perverso di vederlo divorare creature vive).
Ci sono parecchi pesci, regolarmente in commercio, che si si adattano con molta difficoltà, o non si adattano per nulla, a mangiare mangime secco, alcuni si possono convincere a mangiare cibo surgelato, ma ci sono specie che se non viene fornito qualcosa di vivo da mangiare, si lasceranno morire di insedia piuttosto che mangiare cose morte.
Volevo segnalarvi, a proposito del cibo vivo, due utilissime realizzazioni del GAEM:
- innanzitutto il fondamentale manuale "Parameci, enchitrei & Co. - Il cibo vivo in acquario" a cura di Erica Damiolini, con informazioni tratte da vari libri e pubblicazioni, integrate dall'esperienza diretta dell'autrice e di altri acquariofili. Si parte dal motivo per cui il cibo vivo è così importante nell'alimentazione dei pesci, per trattare in modo particolareggiato ed esaustivo, e soprattutto nei termini pratici dell'allevamento casalingo, di Infusori, Parameci, Rotiferi, Dafnia, Moina, Chironomus, Artemia salina, anguillola dell'aceto, microvermi, anellidi, Enchitrei, Tubifex e Drosophile.
- L'altra cosa utile, almeno per un'imbranata come me :-) è la spiegazione tramite video di come procedere per realizzare una coltura di infusori, che si trova, oltre alle bellissime riprese della riproduzione di molti pesci, nella cassetta della Serata Gaem 20/06/2000 "La riproduzione dei pesci in acquario". Incredibile è anche la ripresa di un avannotto microscopico di neon che si mangia un altrettanto microscopico infusore! (un vero peccato l'audio in certi punti quasi incomprensibile).
Naturalmente manuale e videocassetta sono disponibili non solo per gli associati Gaem, ma per chiunque li richieda.
Qui sotto un elenco parziale degli invertebrati utilizzati più comunemente come cibo per i pesci; oltre a questi ricordo che per le larve piccolissime di alcune specie si può utilizzare l'acqua verde o fitoplancton
Taxa
L'artemia salina, o meglio i naupli d'artemia, sono tra i cibi vivi di più facile allevamento, perchè basta comprare le cisti, metterle in uno schiuditoio e aspettare qualche giorno perchè nascano; più difficile è fare un allevamento di artemie.
I Bigattini o cagnotti, larve della mosca carnaria, e le camole della farina, sono vermotti bianchi da fornire come cibo vivo ai pesci più grandi
I chironomus sono più semplicemente le larve di insetti molto simili alle zanzare, e costituiscono un alimento molto proteico, graditissimo a tutti i pesci onnivori e carnivori.
Cibo vivo molto piccolo, adatto anche agli avannotti troppo piccoli per i naupli d'artemia
La Daphnia, o Dafnia, è sicuramente il crostaceo più conosciuto tra gli acquariofili, in quanto è l'alimento naturale per i pesci più antico
Gli Enchitrei, o grindal, sono un cibo vivo molto utilizzato per svariate specie di pesci che non accettano il mangime secco, o per avannotti già abbastanza grandi da poterli mangiare.
Le Fairy shrimps, in particolare Eubranchipus vernalis, sono simili alle Artemie ma un po' più difficili forse da allevare.
Conosciamo meglio gli infusori, una gamma di piccoli organismi che si possono utilizzare come cibo per gli avannotti appena nati molto piccoli
I comuni lombrichi di terra del genere Lumbricus sono un cibo vivo molto proteico da dare ai pesci più grandi
I Panagrellus redivivus sono i famosi 'Microworms' utilissimi per riuscire a far crescere avannotti ancora troppo piccoli per accettare i naupli d'artemia.
I Triops sono considerati la più antica specie animale vivente, e chi li alleva lo fa in realtà per vero e proprio piacere personale dell'allevamento, come quando si allevano i pesci, cioè per osservarli e 'studiare' il loro comportamento.
I Tubifex sono un cibo vivo molto apprezzato dai pesci. ma vanno offerti con molta cautela...
Le anguillole dell'aceto sono dei Nematodi della specie Turbatrix aceti che vivono in ambienti acidi, come appunto l'aceto. Sono un cibo vivo molto piccolo, adatto agli avannotti
Riferimenti & Link
il portale di Matteo Rancan da cui partono diverse sezioni Lab con foto, indicazioni, consigli per la coltura di tantissimi microrganismi
Cibo vivo per pesci d’acquario: benefici e specie migliori da allevare
articolo di Matteo Rancan sui benefici e i tipi di cibo vivo per le creature d'acquario
articolo su acquariofilo.net con una panoramica su come allevare molte specie di cibo vivo
Manuale sulla coltura e sull'utilizzo del cibo vivo in acquario
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Per approfondire:
Cibo vivo per i nostri pesci: come preparare una coltura di acqua verde, utile per l'alimentazione di larve e avannotti piccolissimi
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