E' una delle specie di acqua dolce più diffuse, ed è indiscutibilmente un bel pesce. Purtroppo, come è accaduto per altre specie, la grande diffusione li ha resi di 'bassa qualità': gli esemplari in vendita tendono ad essere deboli e ammalarsi molto facilmente
Splendido esemplare di Trichogaster lalius (era Colisa laia) - Foto © Jvarszegi (Wikimedia)
8.8 cm TL il maschio, 6 cm la femmina
Il Trichogaster lalius è una specie di gourami della famiglia Osphronemidae. Descritto da Hamilton nel 1822 come Trichopdus lalius, è universalmente conosciuto da molti anni in acquariofilia come Colisa lalia dopo Vierke 1986. Nella descrizione scientifica, Hamilton non specificò se lalia fosse un sostantivo o un aggettivo, per cui quando Töpfer & Schindler 2009 posero la specie nel genere Trichogaster, considerarono laius un sostantivo e lo lasciarono invariato, come Trichogaster lalius, a differenza di Vierke che lo aveva considerato aggettivo e declinato al femminile per Colisa lalia. In molti testi si abbraccia questa tesi e la specie viene chiamata Trichogaster lalia, essendoTrichogaster femminile. In questo sito ho adottato Trichogaster lalius seguendo Fishbase, uno dei database più completi e attendibili.
Con un colpo di scena, Knight et al. nel 2022 hanno posto Trichogaster lalius come sinonimo di Trichogaster fasciata Bloch & Schneider 1801, il che vuol dire che la specie chiamata prima Colisa/Trichogaster lalia non esiste, è solo un sinonimo di Trichogaster fasciata, mentre i pesci conosciuti finora come Colisa/Trichogaster fasciata sono stati posti nella specie Trichogaster bejeus.
Che dire, sembra che gli studiosi invece di semplificare le cosa cerchino di complicarle: la specie di cui a questa scheda a seconda dell'opinione dello studioso di turno può essere chiamata con cinque nomi diversi: Colisa lalia, Colisa lalius, Trichogaster lalia, Trichogaster lalius e infine Trichogaster fasciata. Gli acquariofili tendono a fare confusione e a recepire i nuovi nomi molto lentamente, ma in certi casi non si può certo dar loro torto...
In attesa di una maggiore chiarezza, per ora qui continuo ad usare Trichogaster lalius.
Il Gourami Nano Trichogaster lalius (ex Colisa lalia) è una delle specie di acqua dolce più diffuse in acquariofilia, spesso ancora indicato con il vecchio nome di Colisa lalia. ed è indiscutibilmente un bel pesce. Ne sono state "create" per il commercio acquariofilo anche varie forme di colorazione diverse, molto popolari, anche se è altamente discutibile se eguaglino la brillantezza della forma naturale.
Purtroppo negli ultimi anni la qualità generale dei Trichogaster lalius in commercio è diminuita notevolmente. Alcuni negozi hanno effettivamente smesso di rifornirsi della specie in quanto non sono in grado di ottenere dall'Estremo Oriente (principalmente Singapore) degli esemplari indenni da malattie e hanno sperimentato perdite elevate. Si ritiene che l'allevamento in massa abbia portato ad una epidemia diffusa di una malattia nota oggi come iridovirus dei gourami nani (Dwarf Gourami IridoVirus, DGIV). Questa specie di Megalocytivirus sembra essere molto contagiosa e finora si è dimostrata incurabile. Uno studio condotto in Australia nel 2006, ha messo in luce che ben il 22% dei gourami nani provenienti da Singapore erano portatori della malattia.
L'apparente suscettibilità dei Trichogaster lalius ad ammalarsi era stata precedentemente attribuita a infezioni batteriche come la tubercolosi ittica e infezioni tipo Nocardia, ma ora sembra che il DGIV possa giocare un ruolo molto significativo. La cosa più preoccupante è che è stato recentemente dimostrato che il DGIV può essere trasmesso ad altre specie che condividono la stessa acqua dei gourami infetti. Va da sé che questi pesci devono essere osservati molto attentamente prima di acquistarli. Evitare gli acquari che contengono esemplari letargici e/o dalla livrea scura. Chiedete da dove vengono, e se ci sono state eventuali perdite in negozio. Vale la pena cercare di trovare un allevatore / riproduttore locale.
Trichogaster lalius (era Colisa lalia) var. Blue - Foto © Andrè Karwath (Wikimedia)
Trichogaster lalius (era Colisa lalia) var. Neon Red - Foto © Fred Hsu (Wikimedia)
Asia: Pakistan, India e Bangladesh. è il più piccolo ed il più popolare di piccoli gourami che sono stati distribuiti ampiamente fuori delle loro zone native.
Trichogaster lalius (ex Colisa lalia) è ampiamente distribuito attraverso il Pakistan, l'India settentrionale e il Bangadesh. Si presume che record della loro apparente presenza in Nepal e Myanmar siano il risultato di identificazioni errate. Ne esistono popolazioni selvatiche anche in diversi di alti paesi, tra cui Singapore, Stati Uniti e Colombia. Al giorno d'oggi tutti i pesci in vendita nel commercio sono riprodotti in serie allo scopo e è molto improbabile che si incontrino in vendita esemplari catturati in natura.
STATO NELLA LISTA ROSSA IUCN:
LEAST CONCERN (minima preoccupazione)
- Trichogaster lalius: la distribuzione e lo stato della specie in natura, sul sito della IUCN Red List, il più ampio database di informazioni sullo stato di conservazione delle specie animali e vegetali di tutto il mondo.
Ambiente: bentopelagico; acqua dolce; Clima tropicale
Trichogaster lalius (ex Colisa lalia) abita i torrenti dalla corrente lenta, i ruscelli tranquilli ed i laghi con abbondanza di vegetazione
Dimensioni minime dell'acquario: 60x30x30h cm per una coppia di esemplari, a patto che la vasca sia arredata correttamente.
Come la maggior parte degli Anabantoidei, i gourami nani Trichogaster lalius (ex Trichogaster lalius) non apprezzano la corrente o l'acqua turbolenta, per cui bisogna cercare di mantenere la corrente al minimo in qualsiasi allestimento che li contenga, l'ideale è allevarli in un acquario senza filtro, a condizione che venga mantenuta un'ottima qualità dell'acqua.
Staranno meglio in una vasca fortemente piantumata con molte zone ombreggiate e nascondigli. L'aggiunta di un substrato scuro e vegetazione galleggiante è consigliata anche per calmare e rassicurare questi pesci essenzialmente timidi. L'aggiunta di alcuni ramoscelli, rami e foglie secche darà all'allestimento un aspetto molto naturale.
L'aggiunta di un po' di lettiera di foglie secche (sono adatte foglie di faggio, quercia o mandorlo indiano Ketapang, Terminalia catappa; si può usare anche una miscela di tutte e tre) enfatizza ulteriormente la sensazione naturale e, oltre a offrire dei ripari aggiuntivi per i pesci, induce la crescita di benefiche colonie microbiche mano a mano che avviene la decomposizione. Questa microfauna può fornire una preziosa fonte di cibo secondario per gli avannotti, mentre si ritiene che i tannini e altre sostanze chimiche rilasciate dalle foglie in decomposizione siano utili per le specie di pesci d'acqua nera e non.
Le foglie possono essere lasciate nella vasca fino a che non si decompongono completamente o rimosse e sostituite ogni qualche settimana.
Per acidificare e scurire ulteriormente l'acqua si possono usare anche le pignette di ontano, che hanno ulteriori effetti battericidi e antimicotici, non è necessario utilizzare la torba naturale, la cui raccolta è sia insostenibile che dannosa per l'ambiente.
Molto simile alla fibra di torba è la fibra di cocco, che è essenzialmente un sottoprodotto industriale e soprattutto una risorsa rinnovabile; se ne può lasciar cadere qualche manciata nella vasca. Dopo pochi giorni diventerà completamente satura d'acqua e affonderà sul fondo, dove può sembrare davvero efficace. A condizione che venga praticata una buona routine di mantenimento dell'acqua, non dovrebbero verificarsi effetti negativi utilizzando torba o foglie in acquario.
Comunque è una specie abbastanza adattabile e può stare bene anche in acquari ben curati, a condizione che dispongano di sufficienti nascondigli e zone d'ombra. Sono importanti per fornire rifugi per la femmina di fronte alle molestie dei maschi, ma anche perchè in una vasca scarsamente arredata la specie diventa molto più facilmente timida e introversa.
Comportamento e compatibilità: Trichogaster lalius non è una specie raccomandata per le vasche di comunità, non da ultimo a causa dei suoi facili problemi di salute. Può certamente essere tenuto insieme a numerose altre specie, ma non è esattamente il pesce da comunità "ideale". E' sia timido che territoriale, così in un acquario piccolo deve essere tenuto da solo. L'aggiunta di altri anabantoidei (Betta compresi) o di specie sgargianti come i carassius può far diventare alcuni maschi molto aggressivi, mentre se si tengono con coinquilini più grandi o più vigorosi possono diventare all'opposto eccessivamente timidi e paurosi.
Possono essere una buona scelta banchi non minacciosi di piccoli ciprinidi pacifici come Trigonostigma heteromorpha, molte Rasbora e alcuni Barbus. Anche i Botia, compresi gli Yasuhikotakia sidthimunki o una qualsiasi delle varie specie Pangio possono andare bene, così come i gamberetti, come Neocaridina denticulata. Se la geografia non è un problema, vanno bene anche molti dei tetra normalmente disponibili, sono particolarmente adatti Corydoras e Otocinclus, o anche i pesci arcobaleno più piccoli.
In grandi acquari ogni comportamento territoriale è naturalmente meno evidente e possono essere considerati altri gourami o anche alcuni ciclidi pacifici. I compagni di vasca devono comunque essere scelti sempre con cura, e non devono essere troppo grandi, attivi o aggressivi per non intimidire i nani o competere troppo per il cibo.
Non è generalmente una buona idea tenere i Trichogaster lalius in gruppo, e la specie dovrebbe di solito essere venduta in coppie sessuate. C'è però una tendenza preoccupante nel settore del commercio negli ultimi anni verso acquari che contengono esclusivamente maschi: va sottolineato che l'acquisto di due maschi è una ricetta per il disastro se non si ha un acquario molto grande. L'acquisto di una coppia maschio e femmina è di gran lunga il modo migliore per allevare questa specie, anche se possono sorgere comunque dei problemi in quanto i maschi possono essere molto duri con le femmine.
Trichogaster lalius (ex Colisa lalia) var. 'Cobalt'. Si nota una chiazza senza squame sotto l'opercolo, potrebbe essere un morso di qualche compagno di vasca, ma anche l'inizio di una malattia che può portarlo lentamente alla morte.
Trichogaster lalius (ex Colisa lalia) var. 'Red' - Foto © Hristo Hristov
Specie onnivora, che in natura si nutre di piccoli invertebrati, alghe e aufwuchs. In acquario accetta la maggior parte dei cibi offerti, e un mangime secco di buona qualità è accettabile come alimento di base. La loro dieta va però integrata con pasti regolari di piccoli alimenti vivi e congelati come chironomus e artemie, affinché i pesci rimangano in salute e sviluppino una colorazione migliore.
I maschi sono più grandi e molto più colorati rispetto alle femmine argentee. Inoltre quando maturano sviluppano pinne dorsale e anali più estese rispetto alle femmine. Ci sono diverse varietà di colorazione disponibili in commercio, ma tutti possono essere sessuati molto facilmente usando questo metodo.
Un maschio di Trichogaster lalius (era Colisa lalia) nella forma normale - Foto © Vanina82 (Wikimedia)
Esemplare femmina di Trichogaster lalius (era Colisa lalia)
La riproduzione dei Trichogaster lalius (ex Colisa lalia) non è troppo difficile, anche se i maschi possono essere un po' imprevedibili in termini di comportamento. È necessario impostare un acquario separato dedicato alla riproduzione, di circa 45-60 cm di lunghezza. Non c'è alcuna necessità di utilizzare un substrato, ma può essere utile una manciata o due di fibra di torba. Aggiungere anche alcuni grossi cespugli di ceratophyllum o di altre piante a foglia sottile, e alcune piante galleggianti come la Riccia. Un piccolo filtro a spugna ad aria fornirà una filtrazione adeguata. Di solito è consigliabile abbassare il livello dell'acqua a circa 15-20 cm e aumentare la temperatura a 26-28°C. Anche se questo metodo funziona sicuramente, è stato anche dimostrato che se i pesci sono in buone condizioni si riproducono comunque, basta che gli venga la voglia :)
L'acquario dovrebbe avere il coperchio abbastanza ermetico (alcuni allevatori usano anche la pellicola trasparente per alimenti, al fine di eliminare ogni fessura), in quanto gli avannotti hanno bisogno di accedere ad uno strato di aria calda e umida. Senza questo lo sviluppo dell'organo del labirinto può essere compromesso. Alcuni allevatori sostengono anche che deriverebbero molti vantaggi dall'aggiunta di foglie secche di Ketapang / mandorlo indiano nell'acqua, sia per gli adulti che per gli avannotti.
La coppia adulta va condizionata con una dieta a base di cibo vivo e congelato, quindi quando la femmina sembra essere molto gonfia e matura per le uova, si può aggiungere all'acquario di deposizione. Dopo qualche giorno si può aggiungere il maschio, meglio durante le ore di buio. Se tutto va secondo i piani il maschio dovrebbe presto iniziare a costruire il suo nido di bolle sulla superficie dell'acqua. Piccoli pezzi di materiale vegetale vengono poi utilizzati per rafforzare la struttura, con una sequenza comportamentale piuttosto sorprendente da osservare. Durante questo processo il maschio attacca la femmina se la scorge nella zona, ragione per cui l'aggiunta di piante è essenziale per avere successo. Una volta che il nido è completo si dovrebbe vedere un cambiamento nel comportamento dei pesci: il maschio cessa di essere aggressivo verso la sua potenziale compagna, e la femmina inizia a giocare il ruolo dominante, portando il maschio sotto il nido spingendolo con il muso e accarezzandolo sul ventre con le "antenne". La deposizione delle uova avviene sotto il nido nel tipico "abbraccio" degli anabantoidei, con il maschio che si avvolge attorno alla femmina e con uova e sperma che vengono rilasciati contemporaneamente. La coppia poi si separa e la femmina, svuotata di energia, scende al fondo della vasca. Le uova sono galleggianti e vengono raccolte dal maschio che le ripone all'interno del nido. Questa sequenza può essere ripetuta più volte, con un certo tempo di riposo tra ogni deposizione, finché la femmina è deposto tutte le uova.
Dopo che la deposizione è terminata, il maschio assume la responsabilità di custodire e curare la covata. Diventa completamente intollerante nei confronti della sua compagna e a questo punto dovrebbe essere rimossa per la sua sicurezza. Il tempo di schiusa dipende dalla temperatura, ma di solito si verifica entro 36 ore, ed è segnalata dal disgregarsi del nido di bolle. L'osservazione attraverso una lente di ingrandimento dovrebbe rivelare centinaia di piccoli avannotti. La maggior parte dei maschi può essere lasciata con gli avannotti per il primo paio di giorni, finché non hanno esaurito il loro sacco vitellino. E' davvero una questione di scelta personale se lasciare il maschio con gli avannotti fino a che raggiungono il nuoto libero o spostarlo subito dopo la schiusa.
I giovani gourami sono assolutamente piccoli e richiedono cibo tipo infusori per la prima settimana più o meno, fino a quando sono abbastanza grandi per accettare microworm o naupli di Artemia. Si avrà bisogno di almeno un paio di vasche per l'allevamento già pronte e funzionanti, al fine di separare gli avannotti più grandi dai più piccoli man mano che crescono, per evitare episodi di cannibalismo o semplicemente che i più piccoli non riescano ad accedere al cibo. Ogni covata può contare fino a 700 uova.
Taxa principali
Non si vede spesso in vendita nei negozi acquariofili, anche se è un pesce bello e tranquillo. Il nome comune di "Giant Gourami" non è particolarmente adatto alle sue dimensioni, supera raramente i 10 cm di lunghezza.
Conosciuto come Colisa chuna fino a poco tempo fa, è uno splendido piccolo pesce d'acqua dolce, molto diffuso nel commercio acquariofilo per la sua natura pacifica e la relativa adattabilità
Splendido pesce d'acqua dolce, facile da allevare e di indole pacifica, è molto meno diffuso del congenere Trichogaster lalius (ex Colisa lalia), anche se sarebbe molto più adatto di quest'ultimo all'allevamento in acquario.
E' una delle specie di acqua dolce più diffuse, ed è indiscutibilmente un bel pesce. Purtroppo, come è accaduto per altre specie, la grande diffusione li ha resi di 'bassa qualità': gli esemplari in vendita tendono ad essere deboli e ammalarsi molto facilmente
Riferimenti & Link
Tutto Quello Che Avreste Sempre Voluto Sapere Ma Non Avete Mai Osato Chiedere...
i messaggi più interessanti tratti da it.hobby.acquari
la scheda su FishBase
la scheda esauriente su Seriouslyfish.com
Knight, J. & Nallathambi, Moulitharan & Balaji, Vijaykrishnan & Jayasimhan, Praveenraj. (2022) Journal of Fish Biology 101(3) DOI:10.1111/jfb.15191
articolo di Sergio Ardis su Acquaportal.it con esperienza particolareggiata di riproduzione dei Colisa lalia, ora Trichogaster lalius, con splendide foto dell'accoppiamento, delle uova e degli avannotti
Un “evergreen” per tutti gli acquariofili “Trichogaster lalius” ex Colisa lalia
articolo su Acquaportal.it con molte informazioni e foto
Purtroppo non esiste in italiano, ma Labyrinth Fish - The Bubble-Nest-Builders è uno dei libri migliori che riguardano l'identificazione, la cura e la riproduzione dei labirintidi, sia asiatici che africani. Forse le foto sono un po' poche per aiutare nell'identificazione precisa degli esemplari, ma in quanto ai testi a mio parere è quanto di meglio si possa trovare.
Le Guide di Aquarium - Trichogaster & C. - Tutto su trichogaster, colisa e sphaerichthys
di Marco Affronte, Le Guide di Aquarium - Trichogaster & C. è na guida facile e completa sull'allevamento e la riproduzione in acquario di Trichogaster, Colisa e Sphaerichthys, con notizie sulla sistematica, le caratteristiche, i biotopi, l'allestimento dell'acquario
Aqualog All Labyrinths, Bettas, Gouramis, Snakeheads and Nandids
Edizione Inglese - di Frank Schafer
Collegamenti & Legenda
Commenti
Per saperne di più...
Presentazione di cinque pesci considerati in genere pesci da acquario di comunità, ma con delle esigenze che non ne fanno affatto dei perfetti pesci da comunità - tratto e tradotto da un articolo di Neale Monks
Splendidi esemplari di Trichogaster lalius (ex Colisa lalia) nella colorazione normale e nella varietà 'Red' - Foto © Hristo Hristov
Trichogaster lalius (ex Colisa lalia), var. Blue in acquario - Foto © Massimo Macciò
On the identity of the banded gourami Trichogaster fasciata with notes on the taxonomic status of Trichopodus bejeus (Teleostei: Perciformes: Osphronemidae) - Knight, J. & Nallathambi, Moulitharan & Balaji, Vijaykrishnan & Jayasimhan, Praveenraj (2022)
Racconto di un'esperienza personale della riproduzione dei Gourami nani, Trichogaster lalius ex Colisa lalia, e nella crescita degli avannotti - tratto e tradotto da un articolo di Malakye
Studio che vuole rispondere ad una domanda in sospeso nella biologia animale: se i pesci siano capaci di comportamenti complessi, come il gioco - tratto e tradotto da un articolo di Eisenbeiser, Serbe-Kamp, Gage, Marzullo
Sequenza fotografica della deposizione dei Trichogaster lalius (ex Colisa lalia) - Foto © Wiljo Jonsson
Consigli e suggerimenti per l'allevamento e la riproduzione degli ex Colisa lalia
Consigli e suggerimenti per la riproduzione degli ex Colisa lalia
Considerazioni sui cambiamenti tassonomici della specie conosciuta comunemente come Colisa lalia, e che sembra che in base a recenti studi sia da chiamare Trichogaster fasciata - tratto e tradotto da un articolo di Frank Schafer
Tutto Quello Che Avreste Sempre Voluto Sapere Ma Non Avete Mai Osato Chiedere sui Labirintidi, grazie ai messaggi più interessanti di it.hobby.acquari
Tutto Quello Che Avreste Sempre Voluto Sapere Ma Non Avete Mai Osato Chiedere sui pesci del gruppo dei Labirintidi, grazie ai messaggi più interessanti di it.hobby.acquari
Khao Sok, un corso d'acqua nella foresta della Thailandia habitat di Trichogaster e Trichopodus e di molti altri labirintidi - Foto © Rhett A. Butler
Consigli e suggerimenti generali per allevare i pesci del gruppo dei labirintidi nella maniera più adatta, rispettando le loro esigenze
Tutto Quello Che Avreste Sempre Voluto Sapere Ma Non Avete Mai Osato Chiedere sulla riproduzione dei Colisa lalia, oggi Trichogaster lalius, grazie ai messaggi più interessanti di it.hobby.acquari
Commenti2
Vorrei inserire una coppia…
E' meglio lasciare stare, se…
E' meglio lasciare stare, se hai letto la scheda dovresti anche capire il perché.