Descrizione con schema dell'anatomia delle Caridine

La Caridina multidentata (ex Caridina japonica) è caratterizzata dall'avere il corpo quasi trasparente, che lascia intravedere gli organi interni. Sul dorso diventa leggermente più scura ed è presente una linea bianco crema che va dalla testa alla coda a ventaglio. Lateralmente sono presenti delle file di puntini rosso ruggine, che sono quasi perfettamente tondi nei maschi, mentre sono leggermente allungati, simili quasi a dei trattini, nelle femmine.
Sono provviste di piccolissime chele, che usano per afferrare il cibo e per portarne i frammenti alla bocca.
Qui sopra potete vedere una bella immagine in "sezione" di una caridina, in cui si possono vedere le caratteristiche della sua struttura corporea, suddivisa in due parti: la parte anteriore, il cefalotorace, è costituito dalla fusione tra testa e torace, mentre la parte posteriore, l'addome, è suddiviso in vari segmenti.
Nel cefalotorace, protetti dal carapace, una robusta corrazza contenente chitina (una sostanza organica azotata, talvolta impregnata di sali minerali e sostanze coloranti), si concentrano gli organi vitali del crostaceo: cervello, cuore, stomaco, vescica natatoria, testicoli nel maschio e sacca ovarica nelle femmine. La sacca ovarica, di colore scuro, è ben visibile dietro la testa delle femmine come una grande macchia scura, ed è uno dei segnali di dimorfismo sessuale.
Il carapace ha un prolungamento anteriore, sopra gli occhi e la bocca, chiamaro rostro.
Sia i segmenti toracici che quelli addominali sono provvisti oguno di un paio di appendici; nel torace esse hanno una funzione deambulatoria, ed il primo paio è trasformato in piccole chele, dette massillipedi, di cui il gamberetto si serve per raccogliere il cibo e portarlo alla bocca.
Le appendici addominali hanno invece una prevalente funzione natatoria, e vengono chiamate infatti appendici natatorie o pleopodi.
All'interno dell'addome è presente l'intestino, che va dallo stomaco nel carapace all'ano subito prima della coda a ventaglio, o telson, e che cambia colore a seconda degli alimenti che vengono mangiati. Questi cambiamenti nella colorazione sono visibili, grazie alla trasparenza del corpo della caridina.
Nella parte della bassa dell'addome vi sono le appendici natatorie, tra le quali vengono trattenute dalla femmina le uova fecondate.
La Caridina japonica può raggiungere in acquario, dove si nutre anche dei resti del mangime degli altri pesci (quando non riesce a fregarselo e papparselo tutto lei) dimensioni intorno ai 6 cm.
Se l'alimentazione invece è costituita da sole alghe e detriti vegetali, come in genere in natura, in genere non vengono superate le dimensioni di 5 cm.
La loro aspettativa di vita, se ben allevate e nutrite, è di 7 o 8 anni. Sembra che diventando anziane le caridine tendano a colorarsi di arancione, per diventare di un arancione vivo poco prima di morire.

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- Aquariophylia 6/2012 "Caridine: origine e anatomia"
- in questo numero di Aquariophylia c'è un articolo di Fabrizio Volante in cui viene descritta e spiegata anche con disegni l'anatomia delle caridine più comuni.
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