Resoconto di un'esperienza di riproduzione delle Caridina, non andata a buon fine
Primo piano delle uova ancora appese al ventre di una femmina di Caridina multidentata - Foto © Planetinverts.com
Come già accennato nella pagina dedicata alle riproduzione della Caridina japonica, mio fratello Massimo quando ha scoperto che due delle sue caridine avevano il ventre pieno di uova, le ha isolate in un vaschetta tutta per loro.
La vaschetta ha la capacità di una ventina di litri scarsi, ci sono una cryptocoryne abbastanza grande, qualche stelo di cabomba e 4 sassetti di tipo lavico ricoperti di muschio di Giava. Il filtro, incorporato alla vasca, abbiamo deciso di lasciarlo spento, per non "frullare" le eventuali piccolissime larve. L'illuminazione è costituita da un neon da 15w.
Valori dell'acqua (di rubinetto): pH 7 - KH 3 - GH 4.
Per ovviare alla mancanza del filtro, faremo dei piccoli cambi tutti i giorni, con acqua identica a quella della vaschetta.
23 agosto 2004 - Le due caridine hanno ancora le uova, ma si intravedono, osservando attentamente, dei puntolini bianchi, con attaccato un filo corto e sottilissimo, che immaginiamo essere qualche uova già schiusa
28 agosto 2004 - Le due caridine non hanno più uova, e la vaschetta è piena di puntolini bianchi, la maggior parte dei quali passa il suo tempo a pelo d'acqua, fermi, ogni tanto fanno dei movimenti scattanti, a zig-zag.
Massimo non ha preparato l'acqua verde, come gli avevo spiegato, dopo averlo convinto che nella vaschetta tanto da mangiare non c'era (comunque è avviata da circa un annetto, quindi avrebbe potuto esserci qualche microfauna) anche considerato il loro grande numero, ed ha deciso di alimentare larve con una specie di brodaglia, ottenuta facendo sciogliere del mangime in polvere per avannotti in un po' d'acqua.
Probabilmente a causa dei nutrienti sciolti nell'acqua, la vaschetta si sta popolando di una fauna disparatissima:
- lumachine del genere Planorbis e Melanoides tubercolata si stanno moltiplicando, e stanno diventando sempre più grosse;
- prima pochi e sparuti, ma stanno diventando sempre più tanti, dei vermicellini bianchi, sottili quasi come un capello e lunghi sul mezzo cm., che abbiamo dapprima identificato come planarie.
Successivamente, vedendo le foto su Google delle planarie, e vedendone altre sempre su Google di Nematodi, ci è venuto il dubbio che invece non si tratti di una qualche specie di nematode, appunto... in effetti dalla forma del corpo sembrano più questi ultimi, anche se in genere negli acquari appaiono più facilmente le planarie.
Questi vermetti ci hanno molto incuriositi, e con le informazioni trovate su di loro ho messo su una paginetta, dal titolo "Planarie o Nematodi?".












Dopo un mese e mezzo, purtroppo nella vasca c'era di tutto, tranne caridine... :-(
Planorbis, planarie, melanoides, animaletti microscopici che sembravano cyclops, di tutto di più, ma ormai se ci fossero state delle larve di caridina vive avrebbero dovuto essere abbastanza grosse da poterle riconoscere, per cui sia io che lui abbiamo perso ogni speranza.
Ha tolto le due mamme, ormai da tempo senza uova, e ha messo i Badis badis a fare festa grande :-)
Per approfondire:
Come favorire e ottenere la riproduzione delle Caridina e come far crescere le larve con successo
Tutto Quello Che Avreste Sempre Voluto Sapere Ma Non Avete Mai Osato Chiedere sull'allevamento delle Caridine, grazie ai messaggi più interessanti di it.hobby.acquari
Riferimenti & Link
Tutto Quello Che Avreste Sempre Voluto Sapere Ma Non Avete Mai Osato Chiedere...
i messaggi più interessanti tratti da it.hobby.acquari
- Caridina Japonica - Esperienze di riproduzione
- sul sito del CIR, il Club Ittiologico Romano, si può scaricare un documento in PDF di Emiliano Della Bella, con tutto o quasi quello che riguarda la Caridina, con bellissime foto
- Riproduzioni: Caridina japonica
- articolo con belle foto di Andrea Margutti sul sito dell'AFAE, che ha riprodotto le caridina in acqua salmastra
- Alla scoperta della Caridina japonica
- articolo di Simone Bianco su Acquaportal con splendide foto della riproduzione, avvenuta in acqua dolce
- Esperienze di riproduzione con la Caridina japonica
- in questo articolo Enrico Dutti racconta le sue riproduzioni mancate in acqua salmastra, ve lo metto perchè dagli errori, sia propri che altrui, si possono imparare molte cose :-)
- Rapport d'èlevage: Caridina japonica
- Resoconto della riproduzione e della crescita delle larve in acqua salmastra, in francese
- Caridina multidentata (ex japonica)
- articolo su Acquariofiliafacile che da alcuni consigli per la riproduzione delle Caridina in acqua salmastra
Commenti
Taxa principali
Specie di Caridina molto comuni, in particolare nella varietà 'Green'
Una caridina del Sulawesi che prende il nome dall'azienda tedesca Dennerle, sostenitrice della spedizione che ha portato alla descrizione scientifica della specie
La caratteristica principale di questa specie è il lungo rostro di colore rosso o rosa scuro
Gamberetti dalla livrea molto variabile
Più conosciuta con il vecchio nome di Caridina japonica, è stata una tra le prime caridine apparse in gran numero in commercio.
Ha il nome comune di Ninja shrimp, gambero Ninja, per la rapidità dei suoi movimenti e le svariate varietà di colorazione
Una tra le forme di Caridina da più lungo tempo in commercio e sempre tra le più diffuse
E' una specie molto simile a Caridina japonica, ma più piccola.
Sembra che il nome corretto della specie sia Caridina cf. cantonensis
Splendida e coloratissima specie di gamberetto d'acqua dolce, adatta solo ad acquariofili esperti
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