Conosciamo meglio le lumache del genere Melanoides, le lumache a tronco di cono che sono presenti in tantissimi acquari, anche se spesso come ospiti indesiderati.
Melanoides tuberculata - Foto tratta da web.forumacvarist.ro
Le lumache della specie Melanoides tuberculata sono molluschi dalla conchiglia a forma conica e allungata, con tipicamente 5 spire che si allargano regolarmente, di colore beige-marroncino con delle screziature verticali rosso-ruggine; l'ultima spira in genere è consumata e/o rotta, da qui sono conosciute come "lumache dal guscio a tronco di cono". Possono raggiungere una lunghezza di 3 - 3,5 cm; hanno un piede molto piccolo, ed una specie di muso appuntito, da cui partono le antenne. In queste foto si vede bene il muso che fuoriesce dalla conchiglia.
Attualmente, secondo il registro WoRMS appartengono al genere più di 30 specie (la tassonomia però è controversa tra i vari studiosi, per cui ci sono versioni differenti):
- Melanoides admirabilis (E. A. Smith, 1880)
- Melanoides agglutinans (Bequaert & Clench, 1941)
- Melanoides angolensis Mandahl-Barth, 1974
- Melanoides anomala (Dautzenberg & Germain, 1914)
- Melanoides bavayi (Dautzenberg & Germain, 1914)
- Melanoides crawshayi (E. A. Smith, 1893)
- Melanoides depravata (Dupuis & Putzeys, 1900)
- Melanoides dupuisi (Spence, 1923)
- Melanoides kainarensis Starobogatov & Izzatullaev, 1980
- Melanoides kinshassaensis (Dupuis & Putzeys, 1900)
- Melanoides kisangani Pilsbry & Bequaert, 1927
- Melanoides langi Pilsbry & Bequaert, 1927
- Melanoides liebrechtsi (Dautzenberg, 1901)
- Melanoides magnifica (Bourguignat, 1889)
- Melanoides manguensis (Thiele, 1928)
- Melanoides mweruensis (E. A. Smith, 1893)
- Melanoides nodicincta (Dohrn, 1865)
- Melanoides nsendweensis (Dupuis & Putzeys, 1900)
- Melanoides nyangweensis (Dupuis & Putzeys, 1900)
- Melanoides nyassana (E. A. Smith, 1877)
- Melanoides pamirica Lindholm, 1930
- Melanoides pergracilis (Martens, 1897)
- Melanoides polymorpha (E. A. Smith, 1877)
- Melanoides psorica (Morelet, 1864)
- Melanoides pupiformis (E. A. Smith, 1877)
- Melanoides recticosta (Martens, 1882)
- Melanoides shahdaraensis Starobogatov & Izzatullaev, 1980
- Melanoides tuberculata (O. F. Müller, 1774)
- Melanoides turritispira (E. A. Smith, 1877)
- Melanoides victoriae (Dohrn, 1865)
- Melanoides voltae (Thiele, 1928)
- Melanoides wagenia Pilsbry & Bequaert, 1927
Le Melanoides sono indistruttibili?
Sono lumache molto robuste, trovate in ambienti degradati, ipossici e inquinati. Sono anche molto tolleranti alla salinità, e tollerano anche un'ampia gamma di temperature, tra i 16 e i 37 C, anche se resistono per qualche tempo in condizioni ancora più estreme, allo 0 termico, e la temperatura letale è elevata, 50°C. Sono meno inclini all'erosione dei gusci, e possono essere allevate anche a pH bassi.
C'è una ricerca americana in cui sono stati valutati quattordici prodotti anti-lumache e il loro effetto sulle Melanoides (Mitchell et al. 2005). Nessuna delle quattordici sostanze chimiche è stata in grado di sterminare tutte le melanoides dopo un'immersione di 10 minuti, e sono state uccise tutte dopo un'ora di immersione solo con due prodotti da laboratorio, altri le hanno uccise tutte dopo un'immersione di 24 ore. Tra i vari trattamenti che non sterminano tutte le lumache ci sono: candeggina pura, etanolo 70%, formaldeide 10%, permanganato di potassio 1000 ppm, solfato di rame. Le lumache sono sopravvissute per un'ora in ambienti con pH a 1.0 e a 13.0. Un'altra ricerca ha studiato la sopravvivenza dell'essiccamento di questa specie: anche dopo 26 mesi di essiccazione, l'1% dei poco più di 500 animali analizzati è rimasto vivo e fertile.
Questo fa capire che, una volta inserite in acquario, eliminarle è quasi impossibile. Generalmente però la popolazione di melanoides si stabilizza, basta non sovralimentare e sifonare periodicamente il fondo. Alcuni pesci mangiano questi lumache, come Botiidae, pesci palla e pesci paradiso,, ma le Melanoides hanno gusci più duri e spessi, rendendo difficile la predazione (e ricordate che certi pesci in certe vasche possono fare più danni delle lumache). In natura, vengono spesso usati come agenti di controllo biologico i Leporinus.
Aspetti sanitari
Le Melanoides tubercolata hanno una certa incidenza anche per la salute pubblica, per due motivi: sono il primo ospite intermedio di diversi vermi trematodi, alcuni dei quali parassitano l'uomo, e inoltre vengono utilizzate in alcuni paesi per controllare le lumache che probabilmente portano il parassita Schistosoma mansoni. Le Melanoides tubercolata sono uno degli anelli della catena di trasmissione naturale di Paragonimus westermani e Clonorchis sinensis, vermi patogeni anche per l'uomo. Le lumache inghiottono le uova di questi trematodi, che si sviluppano e ne escono in forme libere che penetrano in circa ottanta specie di pesci e di granchi. Gli uomini si possono infettare mangiando pesci/granchi crudi o poco cotti, come è consuetudine ad esempio nei paesi asiatici.
Come per Planorbidae e Lymnaea, una delle principali cause di introduzione di queste specie in natura (se non la più grande) sono gli acquariofili. Si dovrebbe prestare molta più attenzione di quanto normalmente si fa quando si eliminano l'acqua dei cambi, i residui di potatura d eventualmente il substrato, evitando il loro contatto con i corpi idrici. Ancora di più nel caso delle Melanoides, perché, avendo l'opercolo, possono sopravvivere a lungo fuori dall'acqua, soprattutto se l'ambiente è umido (e parliamo di anni, non di giorni o settimane!!!).
D'altra parte, non vi è alcun rischio sanitario per gli acquariofili nell'allevare queste lumache (il rischio ci sarebbe solo se qualcuno avesse l'abitudine di mangiarsi i propri pesci d'acquario crudi!), anche se è sempre bene ricordare che queste lumache possono ospitare molti altri parassiti dei pesci e di altri animali. Ad esempio, in Texas (USA) un parassita portato da questa lumaca sta mettendo in pericolo una specie in via di estinzione. Per questo rischio, e per non contagiare gli altri ospiti con altre patologie, è sempre meglio evitare di inserire in acquario lumache prelevate in natura.
Paradossalmente, nonostante tutti i rischi descritti sopra, le Melanoides sono state ampiamente utilizzate come agenti di controllo biologico. Poiché sono una specie molto prolifica, in determinate circostanze possono escludere, per competizione, altri molluschi con cui coesistono nello stesso ambiente. Ad esempio nella Repubblica Dominicana e a Porto Rico vengono ancora utilizzate per il controllo biologico sui vettori della schistosomiasi, anche se purtroppo la riduzione delle popolazioni di Biomphalaria, avviene a spese dell'estinzione della malacofauna nativa.
Identificazione
- Conchiglia pesante, con la sommità appuntita e aguzza (talvolta assente a causa dell'erosione). Le dimensioni arrivano al massimo ai 3 cm. Superficie della conchiglia ruvida. Opercolo concentrico
La tassonomia è al solito confusissima, anche perchè la veccia classificazione è in fase di sostituzione con una nuova, basata sui clade e sull'analisi del DNA.
Melanoides granifera - Foto © Stijn Ghesquiere
Melanoides granifera - Foto © Stijn Ghesquiere
Melanoides tuberculata - Foto © Stijn Ghesquiere
In natura sono diffuse principalmente nelle zone tropicali e subtropicali, con una distribuzione piuttosto ampia, che va dall'Africa nord-orientale, dal Marocco e dal Madagascar, fino all'Asia orientale, attraverso Arabia Saudita, Iran, Pakistan, India, Cina meridionale e Indonesia orientale. Sono state inoltre introdotte in tutte le regioni appartenenti all'ecosistema del Golfo del Messico.
La descrizione scientifica iniziale è stata fatta utilizzando esemplari provenienti dall'India, ma analisi filogenetiche successive suggeriscono un'origine africana. Si trova come specie invasiva in tutta la fascia intertropicale del globo, nelle tre Americhe, in Europa e in Oceania. Anche nella loro distribuzione nativa africana, si trovano popolazioni invasive in altre località.
È una delle specie con maggiore capacità di bioinvasione. Sono già state registrate in 19 degli stati che compongono il Brasile, a partire dal 1967, e si ritiene che siano stati liberate dagli acquariofili, in modo analogo a quanto accaduto negli Stati Uniti. Una ricerca recente (2014) condotta a Sergipe mostra che l'acquariofilia continua ad essere un'importante fonte di introduzione e dispersione di questa specie invasiva.
L'habitat naturale delle Melanoides tuberculata consiste in genere in acque poco profonde ( da 1/2 a 1 m.) e con corrente molto debole, dove vivono in un substrato consistente in fango soffice, a volte mescolato a sabbia; è molto resistente al basso tenore d'ossigeno. Viene riportato che in Louisiana nelle zone ricche di detriti e limo tra radici e fitti cespugli di piante acquatiche è stata registrata la presenza di più di 2700 lumache per metro quadrato, e addirittura nelle aree degli estuari dei fiumi in Florida, dominati dalle mangrovie (Rhizophora e Laguncularia racemosa), gli esemplari superano i 37.550 a metro quadrato! (Rif: nis.gsmfc.org).
Sono molluschi notturni, di giorno restano nascosti sotto piante marcescenti o sassi, rintanati sotto il fango o la sabbia.
Tollerano ampi range di valori dell'acqua, e anche un certo grado si salinità; le temperature entro le quali sono diffuse in natura vanno dai 18° ai 25°C., ma viene riportato che esemplari di questa specie sopravvivono agli inverni di Israele sotterrandosi nel fango e ibernandosi.
In acquario queste lumachine vivono nascoste nella ghiaia o nella sabbia che costituisce il fondo, nutrendosi di detriti, resti di mangime e parti di piante marcescenti, mai di piante vive e vegete, insomma di tutto ciò che trovano nel substrato.
Svolgono a mio parere due funzioni molto importanti: la prima è che con il loro passaggio smuovono il materiale di fondo, impedendo la formazione di zone anossiche (se il materiale di fondo si compatta troppo, viene impedito lo scambio d'ossigeno con le zone vicine; si formano così zone dure e scure, di colore quasi bluastro, in cui si formano gas pericolosi per i pesci e la vita stessa dell'acquario, se venissero in contatto con l'acqua e messe in circolo per l'acquario grazie a qualche intervento dell'acquariofilo che smuova il fondo proprio in quella zona). Le zone anossiche naturalmente è molto difficile che si formino in un acquario ben gestito e ricco di piante, le cui radici di per sè attuano uno scambio anche gassoso con il terreno circostante, ma non si sa mai...
L'altra funzione, non meno importante, è quella di essere detrivore, di nutrirsi dei resti del mangime non consumato dagli altri pesci, eliminando quindi una potenziale fonte di inquinamento.
E' per questi motivi, oltre alla loro presenza discreta, che si fa notare solo poco prima dello spegnimento delle luci, essendo principalmente notturna, che da quando ho avuto la fortuna di introdurle, probabilmente grazie a qualche pianta comprata a cui evidentemente era rimasto attaccato qualche piccolo esemplare, nel mio primo acquario, le ho messe anche negli altri, e mi assicuro di non perdere la stirpe :)
I problemi che possono dare le tubercolata in acquario sono che di notte possono predare le uova di ciclidi che depongono in buche sulla sabbia, e che nelle loro perlustrazioni notturne possono scovare le uova deposte in acqua aperta e disperse sul fondo e su piante e arredi da caracidi e ciprinidi (quelle naturalmente che non sono già state mangiate dagli altri pesci e dai genitori stessi).
Vivendo nel fondo, è possibile averne delle vere e proprie infestazioni, ossia vedere il loro numero crescere vertiginosamente, fino a che sembra quasi di avere più lumache che sabbia, ma dovendo vivere tutte lì in genere dopo un po' si autoregolano da sole, e la popolazione regredisce spontaneamente a numeri più accettabili; va da sè che per prevenire tali infestazioni basta una gestione più attenta della vasca: se il loro numero cresce vuol dire che tutte trovano da mangiare, e allora basta dare meno mangime ai pesci, e assicurassi che lo mangino tutto loro, senza che ne vada a finire sul fondo.
Si dice in molti siti che le melanoides vengono usate come campanello d'allarme per le condizioni dell'acqua, in quanto in condizioni di forte inquinamento o carenza di ossigeno escono dal fondo per andare a galla a respirare, ma questo non corrisponde del tutto al vero: intanto, le melanoides sono così robuste e indistruttibili che se cercano di scappare loro dalla vasca per le condizioni dell'acqua, gli altri abitanti dovrebbero essere già morti da un pezzo, altro che campanello d'allarme... e poi è molto facile vedere queste 'migrazioni' verso la superficie dell'acqua, specialmente di notte, perché lì vanno a riprodursi, senza che ci sia nell'acqua qualcosa che non vada.
Inoltre la presenza sulla superficie dell'acqua di uno strato proteico consistente (cosa che non di rado si verifica in acquario, specie se sovralimentiamo e abbiamo tante lumache) è una cosa che le attira, infatti come tutte le lumache sono capaci di nuotare "sul dorso" strisciando sulla superficie dell'acqua come se fosse anch'essa una lastra di vetro, per nutrirsi di questo strato proteico. E' veramente strano vederle così a testa in giù, le prime volte pensavo che fossero morte, ma basta un'osservazione più attenta per capire che sono sanissime ed affamate :-)))
Contrariamente a quanto spesso si dice, le Melanoides NON sono ermafrodite, ma hanno sessi separati. La diceria che siano ermafrodite deriva dal fatto che pur essendo le femmine in grado di riprodursi sia per partenogenesi che per via sessuale, preferiscono quasi sempre riprodursi quasi sempre per partenogenesi, generando copie di se stesse senza bisogno di fecondazione. Sono vivipare (in realtà ovovivipare), non depongono uova ricoperte o meno da sostanze gelatinose come le altre lumache, ma le uova vendono trasferite in una sacca di covata all'interno del corpo, dove si sviluppano fino alla schiusa, quando vengono partorite fino a 50-70 micro-lumachine già formate, lunghe da 1 a 2 mm, con un proto-guscio formato da due spirali. Sono copie perfette dei genitori, già in grado di alimentarsi con detriti come loro, e raggiungono rapidamente la maturità sessuale, iniziando a riprodursi già a circa 10 mm di lunghezza.
Potendo riprodursi sia sessualmente che per partenogenesi, ne basta un singolo esemplare perché possa riprodursi. Questi sono i motivi per cui a volte il loro numero cresce incontrollatamente, mentre per le altre è più difficile, in quanto le uova rimangono per molto tempo alla mercé degli altri pesci e delle altre lumache stesse, che se ne cibano.
Taxa principali
Sono tra le più onnipresenti lumache "infestanti" degli acquari, insieme solo forse alle Planorbis, ma sicuramente sono più utili che dannose :)
Riferimenti & Link
Tutto Quello Che Avreste Sempre Voluto Sapere Ma Non Avete Mai Osato Chiedere...
i messaggi più interessanti tratti da it.hobby.acquari
scheda molto approfondita e con molte foto su Planeta Invertebrados
Melanoides tubercolata: nessuno la vuole ma tutti ce l'hanno!
articolo sul sito del GAS in cui Giuseppe Tarantino prende le difese di questo bistrattato e sottovalutato abitante di molti acquari
sul sito del GAS, un articolo interessante di Francesco Denitto, in cui descrive un ecosistema acquario funzionante egregiamente proprio grazie alla presenza di lumache, Melanoides e Planorbis
descrizione della distribuzione in Africa delle Melanoides, con descrizione degli habitat naturali dove vengono ritrovate
articolo in inglese che esamina gli effetti negativi dell'invasione di un ecosistema da parte di una specie non nativa (Melanoides tubercolata), specialmente negli ambienti acquatici. Le conseguenze di queste invazioni sono perdita di biodiversità e cambiamenti nella struttura dell'ecosistema.
scheda in inglese con tassonomia, distribuzione e parassiti di cui può essere portatrice la Melanoides.
studio sulla popolazione delle Melanoides in un'area naturale
studio degli effetti sulla salute umana dopo l'introduzione delle Melanoides in Nuova Zelanda
"Organismi onnipresenti, le lumache spesso vengono svalutate e non apprezzate dagli acquariofili, specialmente negli acquari d'acqua dolce. Il motivo di tale comportamento sono alcune leggende metropolitane secondo le quali le lumache si riproducono a dismisura, provocando una vera e propria infestazione nelle vasche di chi le ospita, inoltre si vocifera che questi animali mangino le piante... tutto sbagliato!"
Un manuale scritto da Narcissa Ewans, in cui descrive dettagliatamente numerose specie di Gasteropodi in tutte le loro varianti e dà vari consigli su come allevarle, con lo scopo di sensibilizzare ed informare gli aspiranti allevatori ad un approccio etico e sostenibile verso le specie che ospitano nelle loro vasche. Per un allevamento consapevole e responsabile.
Apple Snails in the Aquarium: Ampullariids : Their Identification, Care, and Breeding
Edizione Inglese di Gloria Perrera e Jerry G. Walls
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Edizione Inglese di Dr M. Reagan - Questo libro tratta un'ampia varietà di argomenti relativi alla cura delle lumache, tra cui l'identificazione delle specie, l'acquisto e la cura di loro, la creazione dell'habitat ideale, l'alimentazione e la fornitura di acqua, la pulizia dell'acquario, il mantenimento della salute delle lumache, la riproduzione e molto altro ancora.
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Edizione Inglese - di Chris Lukhaup e Reinhard Pekny - Manuale completo, ricco di suggerimenti pratici e informazioni, non solo fornisce agli allevatori di invertebrati d'acqua dolce le conoscenze di base su queste affascinanti creature, ma è adatto anche ad acquariofili esperti che desiderano scoprire cose nuove e informazioni aggiuntive sugli habitat naturali, sulle specie speciali esigenze alimentari o allevamento in cattività. Gamberetti, gamberi, granchi, anomuri, vongole e lumache: questo manuale completo presenta tutte le specie importanti in commercio, con foto mozzafiato.
Collegamenti & Legenda
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Per saperne di più...
Guida con disegni, foto e descrizioni per identificare e distinguere le varie specie di lumache acquatiche - tratto e tradotto da un articolo di Stijn Ghesquiere
Presenti in moltissimi acquari, spesso non intenzionalmente, le lumache acquatiche non solo non sono pericolose, ma secondo me fanno molto bene al sistema acquario, svolgendo molte funzioni utili e positive.
Le lumache possono essere molo piacevoli da avere in acquario, ed hanno abitudini e comportamenti molto interessanti da osservare - tratto e tradotto da un articolo di Richard Brown
Tutto Quello Che Avreste Sempre Voluto Sapere Ma Non Avete Mai Osato Chiedere sulle Lumache acquatiche, grazie ai messaggi più interessanti tratti da it.hobby.acquari
Tutto Quello Che Avreste Sempre Voluto Sapere Ma Non Avete Mai Osato Chiedere sulle lumache del genere Melanoides, grazie ai messaggi più interessanti tratti da it.hobby.acquari
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