Chiamati "caridine nostrane" per la loro somiglianza con le Caridina multidentata, non sono in realtà adatti ai comuni acquari domestici.

Palaemonetes antennarius - Foto © Farschad Farhadi (Ittiofauna.org)

Autore
H. Milne Edwards, 1837
Descrizione

Descritti come Palaemon antennarius, spostati nel genere Palaemonetes, e riconvalidati recentemente come Palaemon, sono detti anche gamberetti nostrani o caridine nostrane, vista la loro somiglianza con le caridine.

Non appartengono più alla famiglia degli Atyidae ma a quella dei Palaemonidae, e vivendo nei nostri fiumi e laghi è chiaro che preferiscono temperature molto più fresche di quelle adatte alla Caridina japonica.

L'aumento della richiesta di Caridine ha determinato anche una aumento delle sue vendite, ma questi gamberetti non andrebbero venduti e tantomento comprati per i comuni acquari: vi allego un messaggio di G. Camera Roda, un esperto della fauna ittica italiana, che ho letto su it.hobby.acquari

I Palaemonetes antennarius arriveranno si o no a 5 cm da adulti, inoltre si tratta di gamberetti non tropicali bensi' nostrani, che tra l'altro in alcune acque sono pure protetti.
In alcune zone sono tuttavia presenti in abbondanza (anche vicino alla mia citta') e con un retino chi li pesca (probabilmente illegalmente) puo' catturarne decine in pochi passaggi. So che vengono talvolta utilizzati come esca, ad esempio per i persici reali.
Nella mia pozza in giardino stanno benone e nella buona stagione si riproducono senza problemi.

In acquario invece vivono, per quanto ne so io, solo alcuni mesi anche se l'acquario e' refrigerato.
In effetti apparentemente sembrano stare molto bene e mangiano tranquillamente ed abbondantemente, ma prima o poi muoiono.

Anche la riproduzione in acquario (ad eccezione forse di acquari molto molto grandi) sembra essere problematica.
Le cause non sono ancora del tutto chiare, come anche discusso in un vecchio articolo di Aquarium.


Anonimo dal Garda
ciao, io li ho presi sul lago di Garda in piena estate, la maggior parte sono morti subito ma alcuni se la sono cavata e tra questi una femmina che ha deposto e sono nati 5 piccoli palaemonetes che sono diventati grandi nel giro di un'estate. Sarebbe bello riuscire a capire cosa influenzi una così alta mortalità tra gli individui. Il sale senza dubbio aiuta ma nel Garda le quantità di NaCl sono praticamente inesistenti e per quanto riguarda la durezza so che vivono anche in ambienti con acque particolarmente tenere. Mi sento di dire invece che una buona copertura algale di ogni tipo e l'inserimento in vasca di creaturine che vadano a sviluppare una numerosa microfauna nella vasca sono molto di aiuto a questi gamberetti... Ho trovato vincente questa soluzione nella vasca dove avevo isolato la femmina che avevo riempito con creaturine prese da un laghetto, piante di lago poco o per nulla lavate e qualche gammarus, e anch'essi mi sono sopravissuti senza problemi ....
qpateso
Io i gamberetti li ho in un laghetto in giardino insieme a 3 pesci rossi e gambusie. Li ho da 7 anni e si riproducono regolarmente. Purtroppo non sono in grado di capire il rapporto mortalità/riproduzione, ma sono sempre presenti in numero elevato. Calano leggermente nel periodo invernale, probabilmente quando non si riproducono. L'acqua che utilizzo proviene direttamente da un pozzo a camicia di 11 metri, ha nitrati e nitriti assenti, pH 7,3 ma durezza molto elevata.
Silvio
ciao! sn un ragazzo di Foggia, Puglia, e anke io ho avuto esperienze cn Palaemonetes antennarius. Qndo ero piccolo le andavo sempre a pescare (in estate) in un fiumetto ke si trova in una localita' in provincia della mia citta', Siponto (comune di Manfredonia). In questa zona ce ne sono davvero tante! Avendo sempre avuto sin da piccolo propensioni x l'acquariofilia ho tentato d allevarle piu' volte in acquari cercando d ricreare un biotipo "fiumetto" inserendo anke gambusie (specie americana-simile al guppy-inserita nella nostra regione x combattere la malaria durante la bonificazione del "Tavoliere delle Puglie") lumakine varie raccolte, ecc. qndi mantenendo sempre temperature basse. Ma niente, anke dp mesi ke vivevano e mutavano anke puntualmente morivano... nn avevo mai pensato alla salinita' ke ha suggerito "Dalla Via". leggendo il suo articolo mi e' venuto in mente appunto ke dove le catturavo io era a circa 100 metri da dove il fiume sfociava nel mare, una zona qndi influenzata dalle maree. Devo dire ke purtroppo ultimamente nn se ne vedono piu' molte cm una volta, un vero peccato...:( a differenza invece delle gambusie ke invece hanno invaso tutto! :) un saluto a tutti!
Dalla Via
La sopravivenza di P.antennarius dipende dalla durezza dell'acqua, dal suo contenuto di calcio o in compensazione dalla concentrazione di NaCl. Non avendo a disposizione l'acqua idonea - una soluzione puo' essere l'aggiunta di ca. 3grammi di NaCl (sale da cucina, megli sale marino) per litro d'acqua.
Maggiori dettagli vedasi in: Dalla Via G.J. (1986)Ecological zoogeography of Palaemonetes antennarius (Crustacea, Decapoda).
Archiv for Hydrobiologie 106(2), 251-262
Vedasi anche l'articolo in: Dalla Via G.J. (1985) Il gamberetto d'acqua dolce, Palaemonetes antennarius. Acquario 7-8/85, 56-60
Mariaelena (LI)
Ciao, purtroppo devo confermare che i palaemonetes non sopravvivono a lungo, me ne sono morti 5 dopo tre mesi in cui sembravano stare benissimo... ;(

Taxa principali

Chiamati "caridine nostrane" per la loro somiglianza con le Caridina multidentata, non sono in realtà adatti ai comuni acquari domestici.

Brazilian yellow ghost shrimp
Il nome di Palaemon pantanal non esiste tassonomicamente, anche se viene usato per gamberetti provenienti dal Sud America nel mercato acquariofilo
Dimensioni max: fino a 5 cm
Temperatura: 21 - 27°C
Riferimenti & Link

Aggiungi un commento

Il contenuto di questo campo è privato e non verrà mostrato pubblicamente.

Testo semplice

  • Nessun tag HTML consentito.
  • Linee e paragrafi vanno a capo automaticamente.
  • Indirizzi web ed indirizzi e-mail diventano automaticamente dei link.
Protected by Spam Master