informazioni e notizie sulla tassonomia e sulle specie del genere Tylomelania

Tylomelania patriarchalis, con i suoi 12 cm di lunghezza è la specie più grande del genere Tylomelania - Foto © Chris Lukhaup

Dimensioni massime in natura

dai 2 ai 12 cm TL

Descrizione

Dopo una partnership tra il governo indonesiano e ricercatori internazionali, all'inizio di questo secolo ci fu una vasta indagine sulla fauna invertebrata negli antichi laghi dell'isola di Sulawesi (ex Celebes). Zoologi tedeschi (in particolare del Museum für Naturkunde di Berlino) concentrarono i loro sforzi sui laghi del complesso Malili, mentre gli zoologi australiani si concentrarono sul lago Poso.
Furono scoperte decine di nuove specie di gamberetti, granchi e lumache, esclusivi di quella regione, e grazie alla partecipazione di alcuni acquariofili nella squadra tedesca, molte di queste specie sono state riprodotte in cattività e successivamente messe a disposizione del mercato acquariofilo europeo. Tra i gasteropodi, spiccava il genere Tylomelania, che negli ultimi anni è stato importato anche nei negozi del Brasile.

Il genere di lumache d'acqua dolce Tylomelania comprende una cinquantina di specie, alcune descritte molto recentemente. Sono strettamente imparentate con le lumache del genere Melanoides, appartengono infatti entrambe alla superfamiglia delle Cerithioidea; in passato le due specie erano anche considerate appartenenti alla stessa famiglia, Thiaridae, mentre una successiva revisione sistematica le ha separate, ponendo le Tylomelania nella famiglia Pachychilidae.

Presentano però oltre alle somiglianze anche notevoli differenze, in particolare per quanto riguarda l'aspetto riproduttivo: pur essendo entrambe vivipare, cioè partoriscono piccoli vivi e già perfettamente formati, le Melanoides sono ermafrodite e pare anche ermafrodite sufficienti, ossia un esemplare può fare tutto da solo (le lumache ermafrodite non sufficienti devono essere almeno in due per poter generare la prole), mentre le Tylomelania hanno sessi separati, per cui per ottenerne la riproduzione ci vogliono un esemplare femmina e uno maschio, e sono molto poco prolifiche, producono 1-2 piccoli ad ogni ciclo riproduttivo che crescono molto lentamente!

Sembra che le Tylomelania siano minacciate da un parassita del Sulawesi, una sanguisuga che nessuno è ancora riuscito a debellare, anche per il fatto che gli invertebrati sono molto sensibili ai medicinali e vanno usati con molta attenzione. Il parassita viene importato con le Tylomelania di cattura (che son la maggior parte sul mercato) e passa da lumaca a lumaca... le Tylomelania parassitate diventano sempre meno attive fino a morire.

Le specie disponibili nel commercio acquariofilo hanno gusci lunghi e conici, a forma di torre, simili a grandi Melanoides, anche se alcune specie presentano invece gusci ovali (es. Tylomelania neritiformis). La maggior parte hanno gusci rugosi e scolpiti, con linee assiali e/o a spirale, di colore scuro, da bruno-giallastro a nerastro. L'apertura della conchiglia è ovale, e l'opercolo è ovale o tondeggiante, di colore scuro.

Conchiglie di varie specie di Tylomelania - Foto © Thomas von Rintelen

Le dimensioni variano ampiamente da specie a specie, dai 2 ai 12 cm. Anche il corpo è abbastanza somigliante a quello delle Melanoides con un "tronco" (proboscide) sulla testa, piatta e sporgente sopra, come una lingua. Il piede è ovale, piatto e relativamente corto. Presenta tentacoli cefalici di media lunghezza, lateralmente alla base della proboscide. Piccoli occhi scuri sono presenti alla base dei tentacoli.

Di solito camminano con l'ausilio dei tentacoli, prostrandosi, da cui il nome popolare di 'Rabbit snail', lumaca coniglio. Il corpo della maggior parte delle specie è di colore scuro, nero o grigio, ma alcune specie (come Tylomelania towutensis e Tylomelania zeamis) hanno il corpo di colore giallo o arancione, e sono state soprattutto queste ad essere che sono stati riprodotte e selezionate per gli acquari ornamentali. Possono avere un colore omogeneo, oppure presentare strisce sottili o come di pizzo, o a piccoli spot chiari.

Una specie di Tylomelania disponibile nei negozi acquariofili, come tante non ancora descritta scientificamente - Foto © Chris Lukhaup

Distribuzione

Asia: Sono endemiche di Sulawesi, in Indonesia, e la stragrande maggioranza delle specie è ristretta al Lago di Poso e il sistema del lago Malili (composto da Matano e Towuti, e i più piccoli Lontoa (Wawantoa), Mahalona e Masapi). Sembra che non possano sopravvivere ad un'altitudine superiore a circa 700 m.

Habitat

Immagini subacquee del lago Poso, nell'isola di Sulawesi (Celebes) in Indonesia - Video © Chris Lukhaup Crustahunter

Le Tylomelania vivono esclusivamente nell'isola indonesiana di Sulawesi, e si trovano nei grandi laghi ancestrali, Lago Poso e i laghi interconnessi del complesso Malili (Matano, Mahalona, ​​Towuti, Lontoa e Masapi), oltre che in alcuni corsi d'acqua adiacenti. Sono stati identificate 76 specie di Tylomelania che vivono in ambienti lotici (fiumi, il 30% delle specie) o lentici (laghi, il 70% delle specie, metà e metà in ogni sistema lacustre). Nessuna specie di lago si trova nei fiumi e viceversa. Al link seguente una galleria fotografica con gli ambienti dei laghi in Sulawesi sul sito Planeta Invertebrados.

Le specie fluviali si presentano generalmente in grandi popolazioni in cascate di sedimenti calcarei, acque limpide, e dipendono dalle foglie cadute in acqua in decomposizione. Sono generalmente trovate attaccate alla parte inferiore di queste foglie, nutrendosi del biofilm di alghe.

Le varie specie lacustri sono specializzate in substrati rocciosi o sedimentari (sabbia e fango) si trovano ad una profondità fino a 40 m, ma sono più numerose in acque basse, da 1 a 2 m, specialmente con substrato roccioso. Quelle specializzate nei substrati rocciosi si alimentano con le alghe che crescono su queste superfici, presumibilmente diatomee, mentre quelle specializzate in substrati sedimentari si alimentano con i detriti, con distinti modelli di denti nelle radule.

Questi laghi hanno caratteristiche uniche, molto diverse dagli altri grandi laghi continentali. Sono ultra-oligotrofici, con acque limpide di elevata trasparenza e contenuto organico molto basso. Il loro bacino ferruginoso determina la più alta concentrazione di ferro tra i laghi del pianeta, contribuendo anche alla minore disponibilità di fosforo. Queste caratteristiche determinano la più bassa concentrazione di fitoplancton tra i grandi laghi continentali. La temperatura dell'acqua varia tra 27 e 31°C, e il pH va da 7,5 (Poso) a 8,5 (Matano). La durezza è bassa.

Le Tylomelania hanno un alto grado di endemismo, con molte specie che si trovano in aree geografiche molto ristrette, come solo un capo o un'isola di un lago specifico. Hanno anche un alto grado di sintopia, con fino a sette specie che abitano la stessa nicchia ecologica. Alcuni ricercatori le chiamano 'lumache darwiniane' perché rappresentano un modello molto utile per studiare i processi di evoluzione, speciazione e radiazioni adattive.

Tylomelania sp. sul fondo del lago Matano, in Sulawesi, Indonesia - Foto © Chris Lukhaup

Tylomelania sp. sul fondo del lago Matano, in Sulawesi, Indonesia - Foto © Chris Lukhaup

Allevamento

Le Tylomelania ono lumache attive sia di giorno che di notte, anche se hanno movimenti lenti, e possono trascorrere ore a nutrirsi nello stesso posto. I piccoli sono più attivi, mentre gli adulti più anziani possono trascorrere parecchi giorni senza muoversi da un posto. Non apprezzano troppa luce, e preferiscono nascondersi nei luoghi più ombreggiati. Come accennato, ogni specie è altamente specializzata per un tipo di substrato: qualcuna passerà gran parte del tempo a camminare sui vetri (le specie specializzate ai substrati rocciosi), mentre altre rimarranno sul fondo e potrebbero parzialmente seppellirsi (quelle specializzate in substrati sedimentari).

Sono animali longevi, come si può capire dai grandi gusci di alcune specie, ma non ci sono informazioni oggettive sull'età della maturità sessuale o sull'aspettativa di vita.

Bisogna ricordarsi che queste lumache hanno bisogno di parametri dell'acqua molto diversi dalle altre lumache più comuni negli acquari. Richiedono un pH elevato e bassa durezza, e sono molto più sensibili ai composti azotati. Se messe nelle condizioni adatte, sono robuste e mostrano una crescita rapida e percettibile nella diversa colorazione che ha il guscio appena formato, specialmente se le condizioni del nuovo acquario sono diverse da quello precedente.
Anche la riproduzione negli acquari è facile, ma la fecondità è piuttosto bassa, il che può essere vantaggioso, così non c'è il rischio che diventino infestanti. È anche basso il rischio che diventino specie invasive in caso di rilascio accidentale in natura.

Essendo lumache pesanti, con movimenti lenti, bisogna prendere in considerazione la scelta corretta del resto della fauna, evitando animali veloci e voraci, che possono competere nella ricerca di cibo. Ovviamente, bisogna evitare anche i grandi carnivori e i predatori di lumache.
È ancora rara da trovare nei negozi, e costosa, a causa del basso tasso di riproduzione. Tuttavia, è certamente un animale di spicco in qualsiasi acquario di invertebrati di acqua dolce.

Alimentazione

Il loro cibo è composto da alghe, foglie morte e detriti in generale. Si può integrare con mangime per pesci, pastiglie affondanti, spirulina, verdure (carote, pomodori, zucchine) e legumi. Se l'acquario ha abbastanza vegetazione e alghe, non è necessario dar loro da mangiare in grandi quantità, ma è sempre consigliabile garantire una quantità sufficiente e varia di cibo. Pezzi di verdura e legumi (come carote bollite) offerti due volte alla settimana sono di solito sufficienti. 
Anche gli integratori di calcio possono essere un'opzione, essendo specie con un guscio grande e spesso, in rapida crescita. Un'opzione per soddisfare le esigenze di calcio e di altri nutrienti è quella di fornire crostacei del genere Gammarus, facilmente reperibili nei negozi di acquari, dove vengono venduti disidratati come mangime per tartarughe. Se il vostro obiettivo è quello di "pulire" l'acquario dalle alghe, le Tylomelania non sono l'opzione migliore, soprattutto se sono piccole, dal momento che non ne mangiano in grandi quantità.

Sebbene preferiscano le foglie in decomposizione, possono nutrirsi anche delle foglie delle piante ornamentali. Sembra che le piante più adatte, che non vengono mangiate (se le lumache sono ben nutrite) sono: Microsorum pteropus, Vallisneria, Hydrocotyle, Mayaca, Salvinia auriculata, Anubias lanceolata. Altre piante, anche con abbondante cibo disponibile, possono occasionalmente essere sbocconcelate, ma in quantità e frequenza molto basse, senza causare danni significativi all'aspetto dell'acquario, ad esempio Utricularia gibba, Lemna, Spirodela, Nitella.

Dimorfismo sessuale

A differenza delle Melanoides, le Tylomelania hanno sessi separati, quindi se si vuole farle riprodurre, per avere delle nascite bisogna possedere sia maschi che femmine, sessualmente maturi. Le femmine tendono ad essere più grandi dei maschi.

Grande sacco d'uovo di Tylomelania sp. - Foto © Sarah Elmassian (Planeta Invertebrados)

Piccoli di Tylomelania sp. in acquario - Foto © Sarah Elmassian (Planeta Invertebrados)

Piccoli di Tylomelania sp. in acquario - Foto © Sarah Elmassian (Planeta Invertebrados)

Riproduzione

La caratteristica più sorprendente delle Tylomelania è la loro strategia riproduttiva, basata sulla gestazione uterina, con un alto tasso di investimento materno ("k-strategy"). Sono ovovivipare, ovvero partoriscono prole viva e completamente formata. Le femmine hanno un gonodotto (ovidotto) modificato nella forma di una sacca uterina, dove vengono conservati uova ed embrioni, e dove si sviluppano. Cioè, in un compartimento anatomico diverso dai Thiaridae (come le Melanoides), dove gli embrioni si sviluppano in un sacco sub-melanico. La fecondazione è interna, attraverso uno spermatoforo.

La riproduzione è continua, non ci sono prove di stagionalità. Gli embrioni vengono prodotti continuamente e si sviluppano nelle sacche uterine delle femmine, dove i piccoli più grandi e più sviluppati si trovano nella parte anteriore. Sono avvolti in un grande volume di materiale nutritivo prodotto da una grande ghiandola albuminosa. Non c'è alcun trasferimento diretto di nutrienti dalla madre all'embrione, per mezzo di un corrispondente del cordone ombelicale, il che classifica questi gasteropodi come ovovivipari e non come vivipari. 
La gestazione è abbastanza lunga, ogni femmina incinta contiene un numero relativamente piccolo di piccoli, che si sviluppano fino a raggiungere grandi dimensioni. I giovani di alcune specie sono i più grandi tra i gasteropodi vivipari, raggiungendo quasi 2 cm alla nascita. Nascono con conchiglie ben formate, con più giri. La capsula dell'uovo è sferica, costituita da una sottile membrana bianca traslucida, che si dissolve e si rompe rapidamente. Negli esemplari catturati in natura, circa l'80% delle femmine aveva embrioni che si stavano sviluppando. In generale, le specie più grandi hanno embrioni sempre più grandi nella loro sacca uterina. Di conseguenza, gli embrioni più grandi sono stati trovati nella specie più grande, Tylomelania patriarchalis, con un guscio embrionale di 17,5 mm in una femmina dal guscio di 90 mm. Al contrario, il più alto numero di giovani è stato trovato in una specie fluviale di medie dimensioni, Tylomelania robusta, in cui una femmina di 40 mm conteneva 39 giovani con una lunghezza massima di 4,8 mm. 
Sembra essere un genere che si ibrida facilmente, con diverse segnalazioni di incroci tra specie diverse, sia in natura che in acquario. Non è ancora noto se la prole siano fertili o meno.

Taxa principali

Lumaca che in natura ha uno spesso strato di calcare sulla conchiglia, che però non si forma in cattività

Rabbit Snail

Molto simili alle Melanoides ma nel contempo anche molto diverse, sono lumache dall'aspetto e dalla colorazione sorprendente, alcune specie diventano anche molto grandi (12 cm di lunghezza totale)

Dimensioni max: dai 2 ai 12 cm TL
Temperatura: 25 - 30°C
Riferimenti & Link
Lumache e Bivalvi d’acqua dolce e salmastra

Lumache e Bivalvi d’acqua dolce e salmastra

"Organismi onnipresenti, le lumache spesso vengono svalutate e non apprezzate dagli acquariofili, specialmente negli acquari d'acqua dolce. Il motivo di tale comportamento sono alcune leggende metropolitane secondo le quali le lumache si riproducono a dismisura, provocando una vera e propria infestazione nelle vasche di chi le ospita, inoltre si vocifera che questi animali mangino le piante... tutto sbagliato!"
Un manuale scritto da Narcissa Ewans, in cui descrive dettagliatamente numerose specie di Gasteropodi in tutte le loro varianti e dà vari consigli su come allevarle, con lo scopo di sensibilizzare ed informare gli aspiranti allevatori ad un approccio etico e sostenibile verso le specie che ospitano nelle loro vasche. Per un allevamento consapevole e responsabile.

The Complete Snail Care Manual

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Edizione Inglese di Dr M. Reagan - Questo libro tratta un'ampia varietà di argomenti relativi alla cura delle lumache, tra cui l'identificazione delle specie, l'acquisto e la cura di loro, la creazione dell'habitat ideale, l'alimentazione e la fornitura di acqua, la pulizia dell'acquario, il mantenimento della salute delle lumache, la riproduzione e molto altro ancora.

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Guida con disegni, foto e descrizioni per identificare e distinguere le varie specie di lumache acquatiche - tratto e tradotto da un articolo di Stijn Ghesquiere

Tylomelania sp. 'Rabbit Snail' - Foto © Chris Lukhaup

Tylomelania sp. 'Yellow Rabbit' e sp. 'Yellow Spotted Rabbit' © Hristo Hristov