(Bleeker, 1871)

Splendida specie d'acqua temperata, non facile da trovare in commercio, adatta solo ad acquariofili esperti, non tanto per lo spazio di cui ha bisogno, quanto per le insolite esigenze riproduttive.

Un maschio di Acheilognathus macropterus con la colorata livrea nuziale - Foto © Frank Schäfer (Aquarium Glaser GmbH)

Bitteling
5 - 8 anni

27.5 cm SL

Quella di Acheilognathus macropterus è una specie che appare in commercio in modo irregolare, e dovrebbe essere acquistata solo da acquariofili esperti e con una vasca sufficientemente grande.
E' la specie tipo del genere attualmente non valido Acanthorhodeus i cui i membri sono distinti dagli altri acheilognathidi per il possesso di raggi della pinna dorsale e anale decisamente più ramificati (rispettivamente 15-18 e 10-14,) e un ultimo raggio della pinna dorsale addensato, flessibile solo all'estremo distale.

Fa parte del gruppo di pesci denominati 'bitterling' o 'rodeo' in senso lato. Tutti i bitterling hanno un peculiare modus riproduttivo, si riproducono infatti utilizzando cozze bivalvi come ospiti intermedi per uova e avannotti, e questo è un particolare che desta molta preoccupazione per la loro conservazione in natura, dato il continuo deterioramento degli habitat di acqua dolce, in quanto i bivalvi richiedono una buona qualità dell'acqua.

Data l'ampia distribuzione geografica c'è la possibilità che rappresenti un gruppo di specie strettamente correlate, infatti gli studi genetici indicano l'esistenza di diversi clade distinti. La definizione dei caratteri è quindi un po' vaga, ma si può riassumere così: presenza (o assenza) di corti barbigli; linea laterale completa; squame della linea laterale 35-39; raggi ramificati della pinna dorsale 15 - 18; raggi ramificati della pinna anale 11 - 14; superficie dorsale grigia, fianchi argentei; maschi riproduttori leggermente rosa; striscia laterale grigia che si estende anteriormente al peduncolo caudale; macchia nerastra all'estremità superiore dell'opercolo, che può presentarsi sbiadita nei maschi nuziali; pinna anale nei maschi con bordo bianco distale; pinna anale delle femmine in gran parte incolore con punte biancastre su alcuni raggi; raggi delle pinne pelviche con punte di colore biancastro in entrambi i sessi, più prominenti nei maschi.

Il genere Acheilognathus contiene almeno 39 specie valide ed è quindi il più diversificato all'interno della sottofamiglia nominale Acheilognathinae, e comprende un gruppo di pesci più comunemente indicati come bitterling, la maggior parte dei quali si trovano in Asia orientale, con due specie in Europa.

Anche se la composizione tassonomica di questo assemblaggio è stata oggetto di dibattito. La maggior parte dei ricercatori concordavano fino a poco tempo va nel dire che ci fossero tre generi, Acheilognathus, Rhodeus e Tanakia. Ricerche genetiche successive, oltre a suggerire l'esistenza di due principali clade, uno che comprende Acheilognathus monofiletico e l'altro che comprende Rhodeus e Tanakia, parafiletici. Attualmente i generi riconosciuti nella famiglia Acheilognathidae sono 7, per complessive 70 specie.

Un maschio di Acheilognathus macropterus con la livrea nuziale - Foto © Zhou Hang (Seriouslyfish.com)

Asia: Cina e Vietnam settentrionale

Originario della Cina, della penisola coreana, del Vietnam settentrionale e della Russia sud-orientale, Acheilognathus macropterus è stato introdotto ed è considerato invasivo in Giappone.
In Cina è conosciuto dalle province di Guangdong (fiumi Dong e Bei), isola di Hainan, Yunnan (fiume rosso), Guangdong (Lianzhou e Yangshan), Jiangxi (lago Fanyang), città di Shanghai, Jiangsu (lago Tai), Anhui (Linghuaiguan) , Hubei (Lago Dong, Lago Liangzi, Lago Hong, Shashi), Hunan (Lago Dongting), Shanxi (riserva naturale Zhouzhi) e Heilongjiang (fiumi Songhua e Amur).
La località tipo di Acheilognathus macropterus è "Chang Jiang [fiume Yangtze], Cina".

DATA DEFICIENT

STATO NELLA LISTA ROSSA IUCN:
DATA DEFICIENT (dati carenti)

  • Acheilognathus macropterus: la distribuzione e lo stato della specie in natura, sul sito della IUCN Red List, il più ampio database di informazioni sullo stato di conservazione delle specie animali e vegetali di tutto il mondo.

Ambiente: bentopelagico, acqua dolce e acqua salmastra; clima subtropicale

Acheilognathus macropterus tende a trovarsi in sezioni di fiumi con vegetazione e movimento lento e sembra particolarmente ben adattato a grandi specchi d'acqua stagnante, compresi i bacini artificiali.

15 - 25°C

Dimensioni minime dell'acquario: 180x60x60h cm per un gruppo di 6-8 esemplari.
L'ideale per gli Acheilognathus macropterus è allestire l'acquario in modo che assomigli ad un fiume/torrente dalla lenta corrente, con un substrato di dimensioni variabili, rocce erose dall'acqua, sabbia, ghiaia fine e  alcuni piccoli massi. Si possono aggiungere anche rami e radici con piante rustiche che possono esservi attaccate, come Microsorum, Bolbitis o Anubias.

Comportamento e compatibilità: Acheilognathus macropterus non è aggressivo, tranne quando è nel periodo riproduttivo. Viste le dimensioni, è possibile che compagni di vasca molto più piccoli possano essere mangiati da pesci adulti.
Dovrebbero stare bene insieme a pesci pacifici di dimensioni simili che richiedano condizioni ambientali comparabili, come Zacco, Sarcocheilichthys, Cobitis, o specie del genere Rhinogobius.

Un maschio di Acheilognathus macropterus con la colorata livrea nuziale - Foto © Frank Schäfer (Aquarium Glaser GmbH)

E' un pesce onnivoro, che in natura preda insetti e loro larve, così come si nutre di alghe e altre piante. In acquario non è difficile da accontentare ed accetta volentieri la maggior parte dei cibi. Come dieta di base si può usare un mangime secco in granuli di buona qualità, che dovrebbe però essere integrato con pasti regolari di piccolo cibo vivo e/o congelato, come chironomus, daphnia, artemia, ecc, per ottenerne la migliore colorazione e condizionamento.

Dimorfismo sessuale

I maschi presentano raggi più estesi nelle pinne dorsali e anale rispetto alle femmine, inoltre i maschi con la livrea nuziale mostrano una colorazione nel complesso più intensa, con una pallida lucentezza rosa metallica, addome scuro, tubercoli nuziali sul muso, e macchie bianche sulla pinna anale. Nelle femmine in livrea nuziale la pinna anale normalmente incolore diventa gialla, ed appare un ovopositore, che può superare gli 8 cm di lunghezza prima della deposizione delle uova.

Femmina di Acheilognathus macropterus con livrea neutra - Foto © H-J Chen (Seriouslyfish.com)

Maschio di Acheilognathus macropterus con livrea neutra - Foto © H-J Chen (Seriouslyfish.com)

Un maschio di Acheilognathus macropterus con la colorata livrea nuziale - Foto © Frank Schäfer (Aquarium Glaser GmbH)

Riproduzione

Gli Acheilognathus macropterus come tutti i bitterling mostrano una insolita simbiosi nella deposizione delle uova, infatti come substrato di deposizione delle uova vengono utilizzati gli spazi interlamellari delle branchie interne ed esterne di cozze viventi della famiglia degli Unionidae. Durante il periodo riproduttivo le femmine sviluppano un lungo ovopositore (lungo circa 8 cm) che viene utilizzato per deporre le uova attraverso il sifone esalante dei mitili. I maschi poi si muovono in modo da rilasciare lo sperma nel sifone inalante delle cozze, per fecondare le uova, mentre difendono aggressivamente la zona contro gli altri maschi. Gli embrioni e gli avannotti appena nati possiedono caratteristiche morfologiche, fisiologiche e comportamentali che permettono loro di rimanere nella cozza ospite fino a quando non raggiungono il nuoto libero, a circa 2-6 settimane dalla nascita, a seconda delle specie.

Le femmine adulte tendono a deporre le uova in più di una cozza nel corso di ogni stagione riproduttiva, e in un'unica cozza possono essere ospitate multiple covate di diverse femmine, e di una o più specie di bitterling.

Sebbene la maggior parte dei bitterling deponga le uova in primavera, alcune specie di Acheilognathus lo fanno in autunno, e gli embrioni dei nuovi nati mostrano lo sviluppo bloccato durante l'inverno. Gli studi effettuati suggeriscono che questo rappresenti una diapausa geneticamente determinata, e che tutte le specie che adottano questa strategia si siano evolute da un antenato comune.
Dal momento che non si sa ancora quale sia la specie autoctona di cozza utilizzata da Acheilognathus macropterus per la riproduzione, è improbabile che per il momento si riesca a farli riprodurre in cattività, anche se potrebbe essere una specie adattabile, dal momento che alcuni bitterling hanno un ospite specifico, che deve essere quello e basta, mentre altre specie non sono così selettive e si 'accontentano' delle cozze che trovano. Ad esempio, nel lago Kasumigaura, in Giappone, dove viene considerata una specie invasiva, si sa che utilizza un bivalve nativo, Unio douglasiae.

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Un maschio di Acheilognathus macropterus con la colorata livrea nuziale - Foto © Frank Schäfer (Aquarium Glaser GmbH)

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