Questi pesci sono detti anche pesci "quattrocchi" per la particolarissima conformazione dei loro occhi, adatti solo a vasche molto grandi, pensate per soddisfare le loro esigenze.
Anableps dowei - Foto © Visualphotos.com
22.0 cm TL
Il pesce quattrocchi del Pacifico, Anableps dowei, è originario delle acque costiere del Pacifico dal Messico meridionale al Nicaragua. E' una specie gregaria che abita le paludi di mangrovie, le distese fangose di marea e altri ecosistemi salmastri costieri. Durante la bassa marea, strisciano sulla riva per mangiare alghe e altra materia organica. Come altre specie della sottofamiglia Anablepinae della famiglia Anablepidae, è ovovivipara ed ha genitali inclinati a destra o a sinistra, per prevenire la consanguineità.
Il nome "pesce quattrocchi" deriva dal fatto che l'occhio delle specie di Anableps è diviso orizzontalmente da una fascia di tessuto epiteliale. Ha due cornee, due pupille, un unico cristallino a forma di uovo e una retina divisa anch'essa in due sezioni. La lente è ovale e asimmetrica con la parte superiore appiattita come l'occhio umano e la sezione inferiore curva come in molti altri pesci. La cornea superiore è più spessa e arricchita con glicogeno che aiuta eventualmente a proteggerlo dall'essiccazione e dall'irraggiamento UV. Due pieghe orizzontali dell'iride si pensa che riducano i riflessi della superficie dell'acqua.
Questi adattamenti consentono al pesce di vedere sopra e sotto l'acqua contemporaneamente, e siccome non esistono predatori specializzati sugli Anableps, si pensa che la divisione degli occhi si sia evoluta in particolare al fine di consentire loro lo sfruttamento della stretta nicchia ecologica tra gli habitat acquatici e terrestri.
Il genere Anableps, oltre al più famoso Anableps anableps, comprende altre due specie, più raramente disponibili nel mercato acquariofilo. Anableps dowei è nativo dei drenaggi del Pacifico dell'America Centrale dal Messico al Nicaragua. Abita anch'esso habitat influenzati dalle maree, di solito fiumi, e spesso si trova in acqua dolce ad una certa distanza nell'entroterra. Anableps microlepis sembra molto simile a Anableps anableps ma non ha alcuna banda bianca sulla parte superiore del corpo e possiede più squame nella linea laterale (75 vs. 64). La sua ecologia è leggermente diversa, in quanto abita spiagge di sabbia e lagune, anche se vive uno stile di vita molto simile e ha una distribuzione naturale paragonabile.
La famiglia Anablepidae comprende anche generi Oxyzygonectes (monotipico) e Jenynsia (13 specie). Sono membri dell'Ordine Cyprinodontiformes per cui sono legati a Killifish, goodeidi e poecilidi. Quello degli Anableps è l'unico genere ad aver sviluppato la morfologia specializzata dell'occhio, ma anche le specie di Jenynsia sono vivipare.
- Specie che diventa grande: fino a 22 cm
- Specie d'acqua salmastra
- Specie che viene riprodotta in cattività, ma spesso gli esemplari in commercio provengono dalla cattura in natura: Chiedete sempre al negoziante se i pesci che state per comprare sono di cattura o di allevamento
America Centrale: Drenagi del Pacifico, dal Messico meridionale al Nicaragua
Anableps dowei, il 'pesce quattrocchi' del Pacifico, si estende lungo i pendii del Pacifico del Messico meridionale, da Tequisistlan al Nicaragua nordoccidentale (Miller, 1979, 1984). In Messico, la Presa Benito Juarex è stata costruita a 70 km a monte dell'oceano a Tequisistlan e si pensa che ciò abbia molto probabilmente bloccato in modo permanente Anableps dowei a monte della laguna risultante. Trovato anche all'interno del Rio Estero Real, si trova negli affluenti orientali di lagune e canali come il Rio Grande de Mita in Guatemala e a sud fino al Golfo de Fonseca, oltre a penetrare per circa 200 km a monte lungo il Rio Choluteca fino a San Juan de Flores, Honduras.
STATO NELLA LISTA ROSSA IUCN:
LEAST CONCERN (minima preoccupazione)
- Pacific Foureyed Fish: la distribuzione e lo stato della specie in natura, sul sito della IUCN Red List, il più ampio database di informazioni sullo stato di conservazione delle specie animali e vegetali di tutto il mondo.
- Anableps dowei è diffuso sui pendii del Pacifico del Messico meridionale, da Tequisistlan al Nicaragua nordoccidentale. Sebbene sia probabilmente in declino in alcune parti del suo areale a causa della costruzione di dighe e della pesca eccessiva dovuta al suo utilizzo come popolare pesce alimentare, non ci sono informazioni sufficienti per effettuare una valutazione diretta o indiretta del suo rischio di estinzione in base allo stato della sua popolazione. Sono necessarie maggiori informazioni sulle dimensioni della popolazione della specie, sulle tendenze e sulle minacce in tutto il suo areale, ma data la sua ampia distribuzione, è improbabile che affronti una minaccia globale per la popolazione e quindi è valutata come Least Concern.
- Pesce alimentare molto apprezzato in tutto il suo areale, catturato con una rete da lancio, l'intensità di questa pesca è sconosciuta. È degno di nota che gli adulti sfuggono facilmente a queste reti saltando in superficie o tuffandosi e nuotando sott'acqua, con il risultato che vengono catturati principalmente giovani (Miller, 1979). La specie è minacciata dalla costruzione di dighe e dal degrado dell'habitat, come nel caso della Presa Benito Juarex, costruita a 70 km a monte dell'oceano a Tequisistlan. Si pensa quindi che questa specie sia ora molto probabilmente intrappolata permanentemente a monte della laguna creata.
Ambiente demerso, non migratore, acqua dolce, acqua salmastra e acqua marina
Anableps dowei si trova sia in acque dolci, salmastre che marine di circa tre metri di profondità, con substrati di sabbia, limo, fango e massi, acqua da limpida a fangosa e alghe verdi sparse, con una corrente che va da nulla a piuttosto rapida (Miller, 2005). Questa specie abita lagune costiere salmastre, canali (ad esempio, Canal de Chiquimulilla, Guatemala), estuari, fiumi e laghi, ma è stata registrata anche in acqua di mare piena (Regan, 1906-08, Hildebrand, 1925, Fowler, 1917; Miller, 2005). I fiumi centroamericani della provincia ittica del Chiapas-Nicaragua, che ospitano questa specie, contengono una fauna ittica depauperata (Miller, 1966, 1976; Bussing, 1976; Miller, 2005) che ha permesso a popolazioni permanenti nell'entroterra di stabilirsi. In Sud America la specie è più comune nelle zone litorali con fondali fangosi, generalmente adiacenti alle grandi foci dei fiumi. Si trova dal livello del mare fino a 670 m di altitudine (Honduras).
Viaggiando sia a monte che a valle in banchi per lo più di un gruppo di età, questa specie è stata vista nutrirsi di insetti galleggianti in superficie, ma quando ci si avvicina troppo, i banchi rompono le fila saltando direttamente fuori dall'acqua con un angolo ripido, fino ad altezze di circa 0,8 m, rimanendo fuori dalla superficie fino a 1 m. Gli adulti di grandi dimensioni, tuttavia, si trovano singolarmente o in coppia al massimo. Il loro comportamento notturno consiste nello spostarsi in acque molto basse tra le rocce e il giacinto d'acqua, cacciando avidamente piccoli insetti e altri invertebrati appena sopra la superficie dell'acqua saltando in aria Zahl et al. (1977). I maschi adulti di Anableps dowei sono maturi tra circa 95 e 124 mm, le femmine tra 100 e 130 mm, con lunghezze massime di 22 cm TL (maschio) e 34 cm TL (femmina). L'attività riproduttiva è frequentemente osservata nelle lagune durante le alte maree di marzo, che servono anche come aree di nursery protettive per gruppi di giovani che compaiono più tardi (Schwassman, 1971).
Gruppo di Anableps anableps che fanno surf sulle onde vicino alla costa del Suriname - Foto © Klaas-Douwe B Dijkstra (Seriouslyfish.com)
Anableps anableps nel loro ambiente naturale in India - Foto © Anup Deodhar
24 - 28°C
Dimensioni minime dell'acquario: 150x60x25h cm per mezza dozzina di adulti. La superficie è di gran lunga più importante dell'altezza; Anableps dowei comunque non è adatto a tutti gli acquari, ma solo a quelli più grandi. Dato che si sa che in natura è solito riunirsi in grandissimi gruppi con la bassa marea, spesso composti da diverse centinaia di esemplari, è chiaramente più adatto agli acquari pubblici che a quelli privati.
Essendo esposti in natura a livelli di salinità molto variabili, tra 5-30 ‰, anche in acquario la chimica dell'acqua non è una preoccupazione fondamentale; per facilità di manutenzione è normalmente consigliata una densità tra 1,005-1,015. A parte questo, la cosa più importante è la profondità dell'acqua, che non dovrebbe superare i 15 cm; i pesci trascorrono quasi tutto il loro tempo sulla superficie dell'acqua e tornano in superficie come pezzi di sughero se rimangono sommersi per troppo tempo.
Il substrato deve consiste solo di un sottile strato di sabbia fine, con una parte libera e una parte con alcuni rami, legni e/o radici disposti a imitare le radici delle mangrovie che penetrano la superficie dell'acqua. Fornire un paio di scivoli in acqua molto bassa o completamente esposti, usando il substrato o delle rocce piatte, in quanto in particolare gli esemplari giovani abitano queste zone e gli adulti a volte le usano per riposare o per mangiare.
Le piante acquatiche sono a rischio di sopravvivenza in questo tipo di set-up, ma si potrebbe provare con qualche specie resistente come Microsorum pteropus o Anubias sp. legate agli arredi. L'illuminazione deve essere abbastanza intensa durante le ore diurne, per promuovere la crescita di alghe e altro aufwuchs, e va utilizzato un filtro abbastanza grande, in quanto questa specie produce una considerevole quantità di rifiuti. Assicurarsi che il coperchio si adatti perfettamente, in quanto hanno un potente salto, dovrebbe inoltre esserci uno strato d'aria umida al di sopra della superficie dell'acqua.
Comportamento e compatibilità: E' meglio allevare gli Anableps anableps da soli, in quanto possono predare pesci più piccoli, ma in grandi acquari possono essere combinati con pacifici pesci d'estuario. Sono adatti alcuni Poecilia sp. e se la geografia non è un problema possono andar bene anche Monodactylus e ghiozzi bentonici come Stigmatogobius sadanundio. Evitare abitanti di superficie vigorosi, come Toxotes sp. o alimentatori voraci come gli Scatophagus, in quanto questa specie non ha concorrenti naturali e non è abituata a contendersi il cibo con altre specie.
Dovrebbe essere allevato in un gruppo di almeno sei esemplari, preferibilmente una dozzina o più, in quanto può assumere un comportamento molto nervoso in assenza di conspecifici. L'aggressività è rara, se non nelle femmine gravide.
In natura gli Anableps dowei hanno una strategia alimentare unica, fortemente adattata alle condizioni ambientali. Con la bassa marea si alimentano di rado, tranne durante le maree di quadratura, quando vengono consumate carcasse di pesce o piccole quantità di fango; possono essere attaccati insetti terrestri lungo la costa, con i pesci che saltano sulle rive esposte.
Durante l'alta marea, quando i pesci si spostano nei canali inondati per alimentarsi, la maggior parte della dieta è composta da macroalghe rosse (Catanella e Bostrychia spp.), che crescono sulle radici delle mangrovie scoperte vicino al livello medio dell'alta marea. Questa attività si pensa che sia reciprocamente vantaggiosa, in quanto i pesci eseguono una funzione di pulizia che è utile per gli alberi in termini di crescita e produttività. L'acqua nei canali temporanei è molto chiara, rispetto a quella torbida del canale principale, così i pesci utilizzano anche la parte dell'occhio sotto l'acqua per cercare alghe sommerse e altro. Le altre principali fonti di cibo sono insetti terrestri e piccoli granchi della famiglia Grapsidae; questi vengono catturati con attacchi saltando o con i pesci che saltano sulle radici stesse. Si pensa che in realtà l'occhio sopra l'acqua sia sviluppato proprio per consentire ai pesci di sfruttare tali fonti di cibo ad alto contenuto proteico; per esempio, i piccoli granchi salgono sulle radici delle mangrovie per inumidire le branchie e i pesce sono in grado di avvicinarsi furtivamente a loro prima di usare il corpo allungato per lanciarsi in un potente salto. Mangiano anche, in piccole quantità, anfipodi gammaridi, lumache, cozze, vermi.
In cattività viene accettato anche il mangime secco, anche se a volte con un po' di difficoltà, ma non dovrebbero costituire la componente principale della loro dieta, ed è meglio utilizzare un prodotto con Spirulina o simili. Moscerini della frutta Drosophila, Gut-caricato, Chironomus, Artemia e lombrichi tagliati sono eccellenti prelibatezze e sono stati riportati buoni risultati con una ricetta a base di gelatina fatta in casa contenente una miscela di frutti di mare e verdure fresche. Alimentarli due volte al giorno, per imitare il loro ciclo di alimentazione naturale; notare che una dieta povera può essere associata a problemi riproduttivi.
Le femmine diventano considerevolmente più grandi dei maschi, i quali sono in possesso di un gonopodio prominente. Questo ha una struttura diversa da quella osservata nei poecilidi, avendo una struttura tubolare.
Le specie di Anableps sono vivipare e l'accoppiamento di solito presenta pochi problemi a patto di avere un gruppo con sessi misti. L'apertura genitale della femmina è coperta da una piega della pelle nota come foricula, e la maggior parte della letteratura acquariofila indica che sia questa e che il gonopodio dei maschi siano naturalmente orientati verso sinistra o verso destra, a seconda dell'individuo. Questo dovrebbe significare che i maschi con il gonopodio orientato verso destra dovrebbero riuscire ad accoppiarsi solo con le femmine con la piega orientata sul lato sinistro e viceversa. Tuttavia i membri di SeriouslyFish che hanno allevato questa specie hanno scoperto che il gonopodio in una certa misura è flessibile, il che significa che è possibile che i maschi possano accoppiarsi con qualsiasi partner. Certo, se la prima teoria fosse vera allora i pesci avrebbero il 50% in meno di possibilità di trovare un partner adatto rispetto ad altri ovovivipari, anche se forse occupano una nicchia ecologica unica tale da non aver subito il collo di bottiglia evolutivo.
La gestazione dura circa 12 settimane e l'appetito delle femmine durante questo periodo aumenta in modo significativo. Appena prima del parto diventano ostili verso qualsiasi altro compagno di vasca e tenteranno di trovare un posto tranquillo per rilasciare i piccoli. Questi sono completamente formati, misurano intorno ai 40-50 mm e sono in grado di accettare immediatamente bocconi di cibo piuttosto grandi. Molti allevatori hanno avuto problemi con piccoli che sono nati prematuramente, spesso con sezioni dell'intestino sporgenti attraverso un'apertura dell'addome. Questo li rende suscettibili alle infezioni, ma in alcuni casi sono stati salvati spostandoli in un acquario separato contenente acqua sterile. Non si sa se tali problema sia dovuto alla qualità dell'acqua, alla dieta, alla maturità sessuale o allo stress, ma si consiglia comunque di isolare le femmine gravide e offrire loro una dieta molto varia, che contenga sia elementi ad alto contenuto proteico che alghe.
Taxa principali
Tra le specie più particolari e di difficile allevamento nell'acquario salmastro, ci sono questi pesci straordinari, detti anche pesci "quattrocchi" per la particolarissima conformazione dei loro occhi, adatti solo a vasche molto grandi, pensate per soddisfare le loro esigenze.
Questi pesci sono detti anche pesci "quattrocchi" per la particolarissima conformazione dei loro occhi, adatti solo a vasche molto grandi, pensate per soddisfare le loro esigenze.
Specie particolare e difficile da trovare ed allevare, è tra i pesci detti "quattrocchi" per la particolarissima conformazione dei loro occhi
Riferimenti & Link
la scheda su Fishbase
pagina sulla wikipedia inglese
scheda con informazioni tecniche e distribuzione in natura su GBIF-Global Biodiversity Information Facility
la distribuzione e lo stato della specie in natura, sul sito della IUCN Red List, il più ampio database di informazioni sullo stato di conservazione delle specie animali e vegetali di tutto il mondo.
AQUALOG Special, Brackish-Water Fishes: All About Species, Care and Breeding
Edizione inglese di Frank Schäfer, l'Aqualog Special - Brackish-Water Fishes è tutto dedicato alle specie d'acqua salmastra, con foto, allevamento e riproduzione
Edizione Inglese di Neale Monks - Da New York City all'entroterra australiano, l'acqua dolce incontra il mare e crea uno degli ambienti più dinamici della terra: l'acqua salmastra. Anche se la popolarità dei pesci che vivono in queste acque è cresciuta, si sa molto poco di loro. Finora. Questo libro è una guida preziosa in un mondo spesso esotico e in gran parte poco esplorato di pesci unici.
Edizione Inglese di Brian Takeshi - In questa guida completa, si svelano i segreti dei pesci d'acqua salmastra, facendo luce sui loro straordinari adattamenti, sul significato ecologico e sugli ostacoli che incontrano nei loro regni sottomarini. Inoltre, si approfondisce l'incantevole fascino di mantenere i pesci d'acqua salmastra negli acquari domestici.
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