Consigli e suggerimenti per allevarli nella maniera più adatta
Primo piano del muso di un Ancistrus sp. - Foto © Hristo Hristov
Non c'è un negozio di pesci che non abbia in vendita gli Ancistrus, a volte venduti con il nome Ancistrus temminckii o semplicemente come Ancistrus comune. Questi pesci dalla bocca a ventosa della famiglia Loricariidae non superano in genere i 10-12 cm e possono essere acclimatati nella maggior parte degli acquari d'acqua dolce tropicali, in quanto sono molto adattabili, stanno bene in acqua con pH compreso tra 6 e 8, e una durezza di 6-15 GH.
Provengono dal bacino amazzonico, dal Rio Negro, dalle regioni di Madera e Tefé tra le altre, e vivono bene con i Discus. Le escrescenze sulla testa possono espandersi e diventare molto importanti nei vecchi maschi.
Vengono purtroppo spesso venduti e comprati solo come 'pulitori', ma ricordiamo che i pesci non sono attrezzi e non sono gli addetti alle pulizie, è all'acquariofilo che spetta pulire i vetri e il fondo dell'acquario, e che deve provvedere a che tutti i pesci che alleva abbiano la giusta razione di cibo, senza che i pesci del livello superiore ne avanzino, e senza che quelli sul fondo debbano elemosinare le loro briciole. Gli Ancistrus come tutti i loricaridi hanno bisogno di un'alimentazione specifica, in base alle loro esigenze.
Spesso vengono venduti nei negozi di animali anche i 'pleco' che a differenza degli Ancistrus crescono troppo, 40-50 cm, per i comuni acquari domestici. Osservarli attentamente e confrontarli con le foto trovate su siti attendibili può far evitare di trovarsi con dei pesci che diventano più grandi della vasca.
Ad esempio, tutti i loricaridi presentano delle placche ossee lungo i fianchi, che danno loro il soprannome di 'pesci corazzati', ma mentre negli Ancistrus le placche corazzate si adattano a tutto il corpo, compresi i fianchi, formando un'armatura liscia, su un Hypostomus plecostomus, lungo la coda le placche formano un motivo in rilievo: due o tre linee di punte parallele. Nell'articolo di Véronique Ivanov sugli Ancistrus sono presenti dei disegni esplicativi.
Hermione e Barney dimostrano il perché gli Ancistrus sono molto più adatti per la media degli acquari rispetto ai pleco comuni, Pterygoplichthys pardalis - Foto Fishlady (Injaf)
I "veri" Ancistrus temminckii si trovano in Guyana, nella regione di Saramacca, in Suriname e nel bacino del Maroni. Non c'è in realtà una grande esportazione di pesci d'acquario da queste regioni del Sud America, eccetto per delle spedizioni scientifiche e qualche raro caso particolare, per cui appare chiaro che la probabilità che la specie presente nel nostro acquario sia un Ancistrus temminckii è molto bassa.
E' più probabile imbattersi in un Ancistrus dolichopterus, che raggiunge dimensioni simili ed ha le stesse esigenze, per cui parleremo qui genericamente di Ancistrus sp. per indicare le specie commercializzate con tutti questi nomi.
L'allevamento degli Ancistrus sp.
Ancistrus sp. ha bisogno di un acquario di almeno 100 litri, in quanto in età adulta misura una dozzina di cm. Devono esserci grotte, legni o pietre accatastate perché si nasconde per buona parte della giornata, venendo fuori solo la sera e la notte.
Siccome le loro dimensioni superano raramente i 12 cm e sono pesci tranquilli, è possibile combinarli con altri pesci, anche a specie di piccole dimensioni.
Il maschio ha escrescenze simili a corna sulla testa e sul muso, la femmina ne è quasi priva. Il loro corpo è ricoperto da placche ossee e le pinne presentano delle spine, per cui va prestata attenzione a catturarli con i retini, perché si impigliano regolarmente tra le trame della rete. Il metodo migliore nel caso succedesse è quello di lasciare il retino con il pesce immersi nell'acquario, spegnere le luci e allontanarsi: il pesce una volta tranquillo si libererà da solo, e voi non rischierete di fargli male.
Gli Ancistrus sp. cambiano facilmente colore, presentando macchie marmorizzate più chiare o più scure. Questo non è un segnale di malattia, ma sono normali variazioni a causa di stress, dominazione o semplicemente si mimetizzano con gli arredi.
Se si ha cura di variare la loro dieta, gli Ancistrus sp. in genere non mangiano le piante. Sono vegetariani e consumano oltre alle alghe, insalata, lattuga, spinaci, fette di patate, cetrioli, zucchine, gli piacciono anche i piselli, infilati su un bastone, e adorano le banane! E' necessario sbollentare le verdure, o infilzarle con uno spiedino di legno, o ancora legarle con un filo ad un sasso o altro per impedire loro di galleggiare. Si possono far bollire per pochi secondi, o passarle nel forno a microonde, o semplicemente darle crude.
Gli Ancistrus sp. adorano mangiare fibre vegetali, ma non bisogna dimenticare di integrare la loro dieta anche con cibo più carnoso, come chironomus, artemia, gamberi e gamberetti.
A volte si dice che hanno bisogno che nella loro vasca ci siano dei rami o delle radici di legno, mentre in realtà la maggior parte dei loricaridi non hanno bisogno di legno, ma raschiano la patina organica che ci si forma sopra, e che si trova su ogni parte di arredo. Gli unici in grado di assumere sostanze nutrienti sufficienti dal legno sono le specie appartenenti ai generi Panaque e Panaqolus, grazie a specifici batteri presenti nell'intestino.
Le radici possono essere sostituite per esempio da distribuzioni regolari di verdure molto fibrose e/o frutta o da gusci di mezze noci di cocco. Senza essere "mangiate", servono da nascondiglio, posto dove deporre, e da supporto per la crescita di alghe sostegno e micro-organismi.
Gli Ancistrus risentono dell'inquinamento delle acque, e bisogna essere molto attenti con i dosaggi quando si utilizzano trattamenti chimici in acquario, farmaci o altro... Sono anche molto sensibili al rame e ai fosfati.
Dal momento che sono a volte piuttosto territoriali, è più facile mantenerne una coppia o un maschio e 2-3 femmine in una vasca di almeno 200 litri. Per contro, non sono interessati per nulla agli altri pesci della vasca e vivono molto bene negli acquari di comunità.
Avannotti di Ancistrus sp. L144 a pranzo - Foto © Knut Kjesbu (Scotcat.com)
La riproduzione degli Ancistrus sp.
Gli Ancistrus sp. si riproducono facilmente negli acquari di comunità, idealmente ad una temperatura di 26°C. La deposizione delle uova è spesso provocata da un cambio d'acqua di grandi dimensioni con acqua leggermente più fresca e condizionando i pesci con una alimentazione ricca e abbondante, a base di spinaci o altre verdure fresche e chironomus, dafnie o artemia, vivi e/o congelati.
La femmina depone in una grotta buia, come una mezza noce di cocco, una cavità in una radice o sotto un legno e attacca le uova alla parete. Queste ultime sono abbastanza grandi e dal colore che vira verso l'arancione.
E' il maschio che si prende cura delle uova e delle larve, fino a che non hanno raggiunto il nuoto libero, che richiede una buona settimana ad una temperatura di 26°C. Pochi giorni dopo, vediamo i giovani Ancistrus iniziano a muoversi sul fondo della vasca, attaccati contro il vetro e a cercare il cibo. Si può quindi dar loro da mangiare spinaci, cetrioli, insalata sbollentata e zucchine.
Se non ci sono predatori troppo grandi o famelici si possono far crescere i piccoli nella vasca di comunità, perché per loro natura tendono a stare nascosti tra le piante e le decorazioni, nutrendosi della patina algale e dei microrganismi in essa contenuti.
I pesci non sono attrezzi: non vanno comprati per la loro presunta funzione di pulitori, ma perché piacciono e perché sono interessanti da osservare. Dobbiamo essere noi a rispettare le loro esigenze, non loro a dover svolgere un lavoro in vece nostra.
E non possono sopravvivere solo con gli scarti degli altri... la maggior parte dei cosiddetti 'pesci pulitori' non supera l'anno di vita in acquario, perché i più tanti muoiono di stenti, letteralmente di fame, per non essere nutriti a sufficienza. Anche loro hanno diritto ad essere nutriti con cibo specifico per le loro esigenze, come qualsiasi altro pesce, non si può pretendere che sopravvivano con gli avanzi degli altri, né fare affidamento su di loro per la 'pulizia' dell'acquario.
Come acquariofili siamo responsabili della vita degli animali che alleviamo, e dobbiamo assicurarci che ognuno riceva la giusta razione del cibo appropriato.
L'idea che i "pesci pulitori" siano indispensabili per mantenere l'equilibrio dell'acquario o che siano in qualche modo "necessari" è totalmente falsa e senza alcun fondamento.
Per approfondire:
Descrizione e foto dei vari tipi di Hypostomus in commercio, con tentativo di identificazione e indicazioni per l'allevamento - tratto e tradotto da un articolo di Darren Stevens
Descrizione con belle foto delle varie specie di Baryancistrus diffuse e conosciute in acquariofilia, con indicazioni per l'allevamento e il riconoscimento - tratto e tradotto da un articolo di Darren Stevens
Descrizione e foto delle specie di Pterygoplichthys più comunemente in commercio, con indicazioni per allevamento e riconoscimento - tratto e tradotto da un articolo di Darren Stevens
Presentazione con belle foto delle specie di Panaque e Panaqolus diffuse in ambito acquariofilo, con indicazioni per il loro allevamento in acquario ed il riconoscimento - tratto e tradotto da un articolo di Darren Stevens
Per chi è convinto che i "pesci-ventosa" siano sempre e solo dei mangia-alghe, in questo articolo vengono presentati e descritti due splendidi loricaridi che sono prettamente carnivori, contrariamente a quanto si pensa comunemente - tratto e tradotto da un articolo di Darren Stevens
Descrizione e foto delle specie di Hemiancistrus e di Peckoltia più comunemente in commercio, con indicazioni per allevamento e riconoscimento - tratto e tradotto da un articolo di Darren Stevens
Descrizione e bellissime foto delle specie di Hypancistrus più diffuse e conosciute in acquariofila, con indicazioni per distinguerle dalle altre specie - tratto e tradotto da un articolo di Darren Stevens e Firenzenz
Messo in pericolo dall'eccessiva cattura in natura e dalla costruzione di dighe idroelettriche nel suo habitat, lo splendido Hypancistrus zebra rischia di scomparire in natura e sopravvivere solo negli acquari pubblici e privati
Consigli e suggerimenti generali per allevare i Loricaridi nella maniera più adatta, rispettando le loro esigenze
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Consigli e suggerimenti generali per allevare gli Otocinclus nella maniera più adatta, rispettando le loro esigenze
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Allevamento in acquario dei piccoli Otocinclus, che hanno bisogno di acquari ben maturi, con acqua pulita e ben ossigenata - tratto e tradotto da un articolo di Lynn McMullen
Elenco con foto delle specie di Ancistrus più diffuse in ambito acquariofilo, con un tentativo di identificazione di queste specie, molto simili le une alle altre - tratto e tradotto da un articolo di Darren Stevens
Articolo sull'alimentazione dei pesci della famiglia Loricariidae, suddivisi in base ai diversi cibi che devono mangiare, non sono infatti tutti vegetariani o mangia-alghe come molti pensano - tratto e tradotto da un articolo di Mats Petersson
Seconda parte di un articolo sull'alimentazione dei Loricariidae, in cui si spiega quali gruppi di pesci mangiano quale tipo di cibo, in modo da poter capire cosa gradirà mangiare ogni genere - tratto e tradotto da un articolo di Mats Petersson
Tutto Quello Che Avreste Sempre Voluto Sapere Ma Non Avete Mai Osato Chiedere sull'allevamento e la riproduzione dei Loricaridi, grazie ai messaggi più interessanti di it.hobby.acquari
Tutto Quello Che Avreste Sempre Voluto Sapere Ma Non Avete Mai Osato Chiedere sull'allevamento e la riproduzione degli Otocinclus, grazie ai messaggi più interessanti di it.hobby.acquari
Riferimenti & Link
Tutto Quello Che Avreste Sempre Voluto Sapere Ma Non Avete Mai Osato Chiedere...
i messaggi più interessanti tratti da it.hobby.acquari
articolo di Véronique Ivanov con descrizione di esperienze personali nell'allevamento e nella riproduzione degli Ancistrus
la scheda completa su Seriouslyfish.com
articolo completo in italiano sul sito di Balabam, tutto sull'allevamento in acquario dei pesci da fondo
Edizione Inglese di Hans C Evers e Ingo Seidel, a cura di Hans A Baensch - libro molto dettagliato, con molte foto utili all'identificazione degli esemplari, informazioni sull'allevamento e la riproduzione in acquario delle specie, e una grande sezione dedicata alle informazioni sui vari biotopi.
Edizione Inglese di Erwin Schraml e Frank Schafer
Loricariidae - The Most Beautiful L-numbers (AQUALOG Special)
Edizione Inglese di Ulrich Glaser
Taxa principali
Non sempre identificata correttamente, con il suo nome vengono spesso etichettati ancistrus di specie simili o non ben identificabili, comprati in genere solo come 'mangia-alghe' senza alcun approfondimento delle loro esigenze e necessità
Dall'aspetto un po' strano, non è il pesce più semplice da mantenere vivo in acquario, in quanto ha necessità piuttosto specializzate, senza contare che spesso viene comprato come 'mangia-alghe' senza ulteriori approfondimenti
E' l'onnipresente 'Ancistrus', presente in tutti i negozi d'acquari, riprodotto commercialmente su larga scala, e comunemente comprato come 'mangia-alghe' senza approfondire ulteriormente quali siano le sue necessità ed esigenze d'allevamento.
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