Non sempre identificata correttamente, con il suo nome vengono spesso etichettati ancistrus di specie simili o non ben identificabili, comprati in genere solo come 'mangia-alghe' senza alcun approfondimento delle loro esigenze e necessità
Ancistrus dolichopterus - Foto © Enrico Richter
18 cm SL
I pesci non sono attrezzi: non vanno comprati per la loro presunta funzione di pulitori, ma perché piacciono e perché sono interessanti da osservare. Dobbiamo essere noi a rispettare le loro esigenze, non loro a dover svolgere un lavoro in vece nostra.
E non possono sopravvivere solo con gli scarti degli altri... la maggior parte dei cosiddetti 'pesci pulitori' non supera l'anno di vita in acquario, perché i più tanti muoiono di stenti, letteralmente di fame, per non essere nutriti a sufficienza. Anche loro hanno diritto ad essere nutriti con cibo specifico per le loro esigenze, come qualsiasi altro pesce, non si può pretendere che sopravvivano con gli avanzi degli altri, né fare affidamento su di loro per la 'pulizia' dell'acquario.
Come acquariofili siamo responsabili della vita degli animali che alleviamo, e dobbiamo assicurarci che ognuno riceva la giusta razione del cibo appropriato.
L'idea che i "pesci pulitori" siano indispensabili per mantenere l'equilibrio dell'acquario o che siano in qualche modo "necessari" è totalmente falsa e senza alcun fondamento.
La specie Ancistrus dolichopterus non è sempre identificata correttamente, e con il suo nome vengono spesso etichettati ancistrus di specie simili o non ben identificabili. Il pesce stesso è stato indicato come Ancistrus hoplogenys e contrassegnato con il numero L183. Le immagini e le informazioni che li descrivono in gran parte della letteratura disponibile confermano questa confusione.
Ancistrus dolichopterus si differenzia da tutti gli altri membri del genere Ancistrus dal possesso di 9 raggi molli nella pinna dorsale.
Quello degli Ancistrus è un genere vario, attualmente contenente più di 60 specie valide, distribuite tra Panama in America centrale e il bacino del Río de la Plata, in Argentina. I membri sono distinguibili dagli altri loricaridi dal possesso di spine interopercolari ben sviluppate e dalla mancanza di odontidi sul margine anteriore del muso, che viene invece coperto di tentacoli carnosi.
Molte delle specie sono ancora poco conosciute, e quello più diffuso in commercio, l’Ancistrus comune o Ancistrus sp. non è altro che un ibrido derivante dall’incrocio di più specie differenti, fra cui probabilmente Ancistrus dolichopterus e Ancistrus temmincki. Introdotto in Sudamerica per scopi commerciali, è poi diventato largamente diffuso in molti fiumi del bacino amazzonico.
Sud America: bacino brasiliano superiore e medio del Rio delle Amazzoni e bacini di Rio Negro, Trombetas, Tefé, Madeira e Tapajós. I report però sono spesso inconsistenti e confusi, anche a causa dell'errata identificazione che affligge spesso questa specie.
Ci sono informazioni contrastanti per quanto riguarda la distribuzione di questa specie. Alcuni affermano che Ancistrus dolichopterus sia endemico del medio e basso rio Negro, nello stato di Amazonas, in Brasile, mentre altri affermano che può essere trovato anche in Guyana o che ha una distribuzione più ampia all'interno del bacino amazzonico. La prima sembra molto probabile, gran parte di questa confusione può essere attribuita al fatto che sia stato erroneamente identificato per diversi decenni.
La località tipo di Ancistrus dolichopterus viene indicata semplicemente come "Manaus, Brasile".
STATO NELLA LISTA ROSSA IUCN:
LEAST CONCERN (minima preoccupazione)
- Ancistrus dolichopterus: la distribuzione e lo stato della specie in natura, sul sito della IUCN Red List, il più ampio database di informazioni sullo stato di conservazione delle specie animali e vegetali di tutto il mondo.
Ambiente: demerso, acqua dolce; clima tropicale.
Gli Ancistrus dolichopterus abitano corsi d'acqua e affluenti contenenti acque nere e acide. I loro habitat sono caratterizzati soprattutto da acqua scura, tenera e con pH acido. Nella regione di Amazonas, i fiumi scorrono all’interno della vastissima foresta equatoriale, che condiziona molto i parametri dell’acqua. Infatti, una grande quantità di materiale organico, come foglie, rami e tronchi, si deposita sul fondale dei fiumi, e decomponendosi forma uno strato di torbiera, che rilascia in acqua un’alta concentrazione di tannini ed acidi umici, i quali a loro volta rendono l’acqua molto scura ed abbassano il pH a valori acidi. Gli acidi umici riescono anche a stabilizzare il pH, nonostante queste acque abbiano una durezza molto bassa perchè vi sono pochissime rocce calcaree, durezza che si abbassa ulteriormente quando durante l’arrivo delle piogge.
Gli Ancistrus dolichopterus vivono sia in acque più profonde, sia verso le sponde con un livello più basso di acqua, e con meno corrente. Amano rifugiarsi in anfratti fra le rocce, e soprattutto nascondigli fra i tronchi d’albero sommersi.
Dimensioni minime dell'acquario: 120x45x45h cm è il minimo da considerare per l'allevamento di una coppia di esemplari (M+F)
Ancistrus dolichopterus non è difficile da allevare, se si tiene in condizioni ottimali; si consiglia vivamente di allevarlo in un allestimento tipo fiume-acquario, un acquario progettato per simulare un torrente nella giungla, con un substrato di sabbia fine non tagliente, sassi, e soprattutto non devono mancare grovigli di radici, legni e rami che forniscano ripari e zone d'ombra (se non si riesce a trovare legni della forma desiderata, si possono usare tranquillamente pezzi di rami di faggio o di quercia, completamente essiccati e privati della corteccia). Questi pesci adorano nascondesi fra le intersezioni dei legni, e quindi servono anche a garantire loro una maggiore tranquillità.
Mettere delle piante può rilevarsi una scelta azzardata, infatti ci sono buone possibilità che gli Ancistrus dolichopterus vadano a rosicchiarne le foglie, cosa che capita anche con piante coriacee come le Anubias. Molto più utili sono le piante di superficie a crescita rapida, come Salvinia natans, Pistia stratiotes, Limnobium laevigatum, Lemna minor, che servono sia per schermare la luce sul fondo, sia per tenere bassi gli inquinanti in vasca.
L'illuminazione può essere molto debole, e un paio di manciate di lettiera di foglie secche completerebbero l'effetto naturale e fornirebbero ripari aggiuntivi.
Una delle loro necessità fondamentali è di acqua ben ossigenata e con tanto movimento: stanno meglio e decisamente più in salute se allevati in un acquario con una certa corrente dell'acqua, mentre tendono ad avere problemi per carenza di ossigeno se quest'ultimo non è abbondante. Seppur la loro morfologia non è specializzata come quella degli Hillstream loach asiatici, hanno comunque bisogno, se non di un vero e proprio fiume-acquario, almeno di una o due pompe supplementari che diano movimento e ossigenino l'acqua.
Come molti pesci che provengono da acque correnti e da habitat naturali incontaminati, sono intolleranti all'accumulo dei rifiuti organici e richiedono acqua pulitissima per vivere in salute. Per questo motivo non dovrebbero mai essere introdotti in acquari biologicamente immaturi, mentre si adattano più facilmente ad acquari stabili e maturi.
Comportamento e compatibilità: Ancistrus dolichopterus è un pesce relativamente pacifico, ma i maschi adulti sono molto territoriali, generalmente se presi da piccoli e fatti crescere insieme riescono anche a convivere, ma mettere insieme esemplari già adulti è più difficile.
Verso altri pesci non ci sono grossi problemi di convivenza, anche se in fase di riproduzione la loro aggressività aumenta molto e difficilmente fanno avvicinare dei pesci alla tana.
23 – 28°C
Durezza: Gh: 4-8 - Kh: 3-6
Variare i valori secondo l'alternarsi delle stagioni: stagione secca con temperature più basse e acqua più dura, e stagione delle piogge con acqua più tenera e temperature più alte.
Gli esemplari selvatici di Ancistrus dolichopterus sono probabilmente onnivori, ma con una preferenza per gli invertebrati acquatici e simili; comunque bisogna ricordare che per loro l’apporto di fibre è molto importante, spesso proprio per carenza di fibre vanno a rosicchiare le foglie delle piante. Soprattutto da piccoli sono degli ottimi alghivori, poi man mano che crescono tendono a snobbare le alghe.
In acquario stanno al meglio quando viene loro offerta una dieta varia, che comprenda verdura fresca, che può essere benissimo somministrata cruda, come zucchina, cetriolo, carota, spinaci, bietole, ecc, anche la frutta è molto gradita; accettano ben volentieri il mangime secco affondante, alternato a cibo congelato come Daphnia congelata, larve di zanzara, chironomus e gamberi / gamberetti, ad esempio.
I pastoni fatti in casa che utilizzano una miscela di ingredienti naturali legati con gelatina sono molto utili, in quanto possono essere personalizzati per contenere verdure fresche, Spirulina e ingredienti più carnosi.
Molti allevatori asseriscono che sia molto importante per la loro alimentazione la presenza di legni in acquario, da cui i pesci ricavano la LIGNINA, che serve ad agevolare i processi digestivi di alcuni Loricaridi, fra cui gli Ancistrus , i Panaque, i Panacolus, i Pterygoplychthys, ecc.
Generalmente è preferibile alimentari a luci spente, quando i pesci diventano più attivi.
L'importante è che il cibo arrivi alla loro portata prima che se lo mangino gli altri abitanti dell'acquario: bisogna sempre controllare che tutti i pesci mangino la giusta razione di cibo!
Nonostante questi pesci come tutti i mangia-alghe siano comprati come pesci pulitori, non si nutrono di avanzi, ma hanno bisogno di una dieta varia e abbondante per sopravvivere.
Una delle principali cause di morte dei cosiddetti "mangia-alghe" nelle vasche degli "acquariofili" è il denutrimento, gli stenti, muoiono letteralmente di fame, perché si pensa erroneamente che possano bastargli le poche e misere alghe di un acquario domestico o quelle poche briciole che avanzano gli altri pesci...
in realtà hanno bisogno di mangiare esattamente come tutti gli altri abitanti dell'acquario!
Come acquariofili siamo responsabili della vita degli animali che alleviamo, e dobbiamo assicurarci che ognuno riceva la giusta razione del cibo appropriato.
In nessun caso bisogna aspettarsi che sopravvivano solo grazie agli 'avanzi' degli altri abitanti dell'acquario, o si può fare affidamento su di loro per la 'pulizia' dell'acquario.
Negli Ancistrus dolichopterus L183 si può riconoscere il sesso con certezza solo nei pesci adulti, quando i maschi sviluppano gli odontidi sulle pinne pettorali e sull'opercolo, e le escrescenze su tutta la testa. Negli esemplari di Ancistrus comune è più semplice individuare il sesso, perchè le femmine sono prive del tutto di escrescenze, quindi anche gli esemplari sub-adulti possono essere sessati; invece per gli Ancistrus dolichopterus è più difficile perché anche le femmine formano delle spine sul muso, e quindi bisogna aspettare la taglia adulta quando le escrescenze dei maschi saranno ben sviluppate.
Il dimorfismo sessuale in Ancistrus dolichopterus L183 è individuabile anche attraverso l’osservazione della corporatura, infatti i maschi hanno una forma più snella, ed una pancia più piatta; le femmine invece hanno i fianchi più larghi, e la pancia arrotondata.
Ancistrus dolichopterus depone in cavità e il maschio effettua le cure parentali. In acquario la riproduzione non è semplice come per gli Ancistrus comuni, ma non è difficile da ottenere. Come per altri loricaridi, bisogna fornire delle tane specifiche, di forma stretta e allungata, proporzionate alle dimensioni degli Ancistrus. Altre condizioni importanti sono quelle di mantenere un’alta ossigenazione dell’acqua, fornire ai pesci un abbondante alimentazione, soprattutto proteica, e abbassare la conducibilità dell’acqua sotto i 200 ms.
Per stimolare la riproduzione degli Ancistrus dolichopterus L183 si può cercare di simulare l'alternarsi delle stagioni, effettuando una serie di cambi ravvicinati, usando acqua da osmosi più fresca, in modo da abbassare di almeno 2-3 gradi la temperatura in vasca, cerchiando quindi di simulare l'arrivo della stagione delle piogge, periodo che coincide con la loro riproduzione in natura. Infatti con l’aumento del volume di acqua dei fiumi amazzonici causato dalle piogge abbondanti, si ha un incremento del livello di ossigenazione, una riduzione della durezza carbonatica che determina anche un abbassamento del pH, e aumenta nel contempo la disponibilità di microfauna, ottimo cibo per avannotti, e che stimola quindi l'istinto riproduttivo di molti pesci.
Le modalità riproduttive degli Ancistrus dolichopterus sono molto simili a quella degli Ancistrus comuni. Quando la femmina è pronta e gonfia di uova, si avvicina alla tana, ed il maschio di forza la spinge al suo interno. Con il corpo il maschio blocca la femmina nella tana ed attende che questa abbia deposto tutte le sue uova, in genere dalle 50 alle 80 uova grandi e arancioni. Una volta terminato di deporre, la femmina viene allontanata, e il maschio prima le feconda e poi resta a curarle e ventilarle fino alla loro schiusa.
Le uova impiegano circa 5 giorni per schiudersi, i piccoli rimangono nella tana per circa altri 8 giorni, in cui si nutrono del il loro sacco vitellino. Una volta esaurito quest'ultimo, vengono fatti uscire dalla tana un po' per volta dal padre, e sono già pienamente autonomi.
Per favorire la crescita degli avannotti, è importante avere una buona copertura algale, infatti soprattutto nei primi giorni di nuoto libero, si nutriranno del biofilm e della microfauna presente in acquario, poi impareranno a nutrirsi anche delle pastiglie da fondo e della verdura; si possono anche inserire delle foglie di Terminalia catappa, che sono un ottimo alimento sia per adulti che per avannotti, e inoltre la loro decomposizione lasciandole in acqua induce la crescita di benefiche colonie microbiche, una microfauna che fornisce una preziosa fonte di cibo secondario per gli avannotti.
Taxa principali
Non sempre identificata correttamente, con il suo nome vengono spesso etichettati ancistrus di specie simili o non ben identificabili, comprati in genere solo come 'mangia-alghe' senza alcun approfondimento delle loro esigenze e necessità
Dall'aspetto un po' strano, non è il pesce più semplice da mantenere vivo in acquario, in quanto ha necessità piuttosto specializzate, senza contare che spesso viene comprato come 'mangia-alghe' senza ulteriori approfondimenti
E' l'onnipresente 'Ancistrus', presente in tutti i negozi d'acquari, riprodotto commercialmente su larga scala, e comunemente comprato come 'mangia-alghe' senza approfondire ulteriormente quali siano le sue necessità ed esigenze d'allevamento.
Riferimenti & Link
Tutto Quello Che Avreste Sempre Voluto Sapere Ma Non Avete Mai Osato Chiedere...
i messaggi più interessanti tratti da it.hobby.acquari
- Ancistrus dolichopterus
- la scheda su FishBase
- Ancistrus dolichopterus KNER, 1854 L183, Starlight Ancistrus
- la scheda completa su Seriouslyfish.com
- Ancistrus dolichopterus L183
- scheda molto completa ed esaustiva su Acquarioacquadolce.it
- Ancistrus: tutto su allevamento e riproduzione
- articolo in italiano con domande e risposte su loro allevamento sul sito Catfishes: i "Pesci Pulitori"
Edizione Inglese di Hans C Evers e Ingo Seidel, a cura di Hans A Baensch - libro molto dettagliato, con molte foto utili all'identificazione degli esemplari, informazioni sull'allevamento e la riproduzione in acquario delle specie, e una grande sezione dedicata alle informazioni sui vari biotopi.
Edizione Inglese di Erwin Schraml e Frank Schafer
Loricariidae - The Most Beautiful L-numbers (AQUALOG Special)
Edizione Inglese di Ulrich Glaser
Collegamenti & Legenda
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Per saperne di più...
Elenco con foto delle specie di Ancistrus più diffuse in ambito acquariofilo, con un tentativo di identificazione di queste specie, molto simili le une alle altre - tratto e tradotto da un articolo di Darren Stevens
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Vorrei ci fossero più…