Dall'aspetto un po' strano, non è il pesce più semplice da mantenere vivo in acquario, in quanto ha necessità piuttosto specializzate, senza contare che spesso viene comprato come 'mangia-alghe' senza ulteriori approfondimenti
Ancistrus ranunculus - Foto © Enrico Richter
19.5 cm TL
I pesci non sono attrezzi: non vanno comprati per la loro presunta funzione di pulitori, ma perché piacciono e perché sono interessanti da osservare. Dobbiamo essere noi a rispettare le loro esigenze, non loro a dover svolgere un lavoro in vece nostra.
E non possono sopravvivere solo con gli scarti degli altri... la maggior parte dei cosiddetti 'pesci pulitori' non supera l'anno di vita in acquario, perché i più tanti muoiono di stenti, letteralmente di fame, per non essere nutriti a sufficienza. Anche loro hanno diritto ad essere nutriti con cibo specifico per le loro esigenze, come qualsiasi altro pesce, non si può pretendere che sopravvivano con gli avanzi degli altri, né fare affidamento su di loro per la 'pulizia' dell'acquario.
Come acquariofili siamo responsabili della vita degli animali che alleviamo, e dobbiamo assicurarci che ognuno riceva la giusta razione del cibo appropriato.
L'idea che i "pesci pulitori" siano indispensabili per mantenere l'equilibrio dell'acquario o che siano in qualche modo "necessari" è totalmente falsa e senza alcun fondamento.
Quella di Ancistrus ranunculus è una specie dall'aspetto un po' strano, con una distintiva testa larga e complessivamente appiattita. Purtroppo non è il pesce più semplice da mantenere vivo in acquario, in quanto richiede condizioni piuttosto specializzate ed è spesso in cattive condizioni post-importazione, quando si trova nei negozi.
Da giovane, Ancistrus ranunculus spesso mette in mostra un disegno a spot chiari sul corpo, il che porta a confonderlo con la specie L255, di forma simile. La differenza è che in Ancistrus ranunculus queste macchie sbiadiscono mano a mano che il pesce matura, mentre vengono mantenute per tutta la vita in L255.
Al momento dell'acquisto di qualsiasi specie di Loricaride controllare sempre che i pesci abbiano la pancia arrotondata e che gli occhi non siano infossati, in quanto questi sono classici segni di deperimento negli esemplari appena importati, e spesso da questo stato i pesci non si riprendono più.
Un ultimo punto da notare è che bisogna prestare la massima attenzione quando si cercano do catturare con un retino le specie di Ancistrus, perché gli odontidi sulle guancia (le spine che possono essere sollevate in caso di aggressione o per difesa, che si trovano su entrambi i lati della testa) e le spine pettorali possono facilmente impigliarsi nelle maglie dei retini da acquario.
Sud America: bacini dei fiumi Xingu e Tocantins in Brasile.
STATO NELLA LISTA ROSSA IUCN:
NOT EVALUATED (non valutato)
Ambiente: demerso, acqua dolce; clima tropicale.
Ancistrus ranunculus abita acqua chiara e corrente, senza però una corrente troppo forte, ad una profondità di 3 metri durante la stagione secca. Preferisce strette fessure tra le rocce sommerse, piccoli passaggi tra rocce sovrapposte, le rocce piatte sul fondo, sotto le quali trova rifugio.
Dimensioni minime dell'acquario: 90x45x45h cm sono il minimo per ospitare una coppia di esemplari; per un gruppo ci vuole uno spazio maggiore.
Un allestimento tipo fiume-acquario, stile torrente con substrato di ghiaia o sabbia con pietre arrotondate e rocce è quello che simulerebbe meglio il loro biotopo naturale, ma stanno ugualmente bene anche negli acquari piantumati, anche se le piante non vivono bene nella corrente necessaria a mantenere i pesci sani..
Una delle loro necessità fondamentali è di acqua ben ossigenata e con tanto movimento: stanno meglio e decisamente più in salute se allevati in un acquario con una certa corrente dell'acqua, mentre tendono ad avere problemi per carenza di ossigeno se quest'ultimo non è abbondante. Seppur la loro morfologia non è specializzata come quella degli Hillstream loach asiatici, hanno comunque bisogno, se non di un vero e proprio fiume-acquario, almeno di una o due pompe supplementari che diano movimento e ossigenino l'acqua.
Comportamento e compatibilità: Ancistrus ranunculus è una specie generalmente pacifica. In un allestimento biotopo, buoni compagni di vasca possono includere caracidi quali Anostomus, Hemiodus, Semaprochilodus e Metynnis, ciclidi reofili (che amano la corrente) quali retroculinae e altri loricaridi che richiedano condizioni simili.
Nonostante la sua natura pacifica, questa specie non è la scelta migliore per i comuni acquari di comunità, per le sue esigenze piuttosto specializzate. Se ne state allevando più di uno, assicuratevi che ognuno abbia il suo rifugio che possa eleggere come sua dimora, e aspettatevi comunque qualche battibecco territoriale.
25 – 30°C
Durezza: 36 – 179 ppm
Ancistrus ranunculus è onnivoro ma preferisce una dieta più ricca di proteine rispetto alla maggior parte delle specie di Ancistrus, per cui la sua dieta va integrata con mangime secco di buona qualità affondante ed offerte regolari di cibo vivo e/o congelato, come chironomus, cozze tritate, gamberi e simili.
L'importante è che il cibo arrivi alla loro portata prima che se lo mangino gli altri abitanti dell'acquario: bisogna sempre controllare che tutti i pesci mangino la giusta razione di cibo!
Nonostante questi pesci come tutti i mangia-alghe siano comprati come pesci pulitori, non si nutrono di avanzi, ma hanno bisogno di una dieta varia e abbondante per sopravvivere.
Una delle principali cause di morte dei cosiddetti "mangia-alghe" nelle vasche degli "acquariofili" è il denutrimento, gli stenti, muoiono letteralmente di fame, perché si pensa erroneamente che possano bastargli le poche e misere alghe di un acquario domestico o quelle poche briciole che avanzano gli altri pesci...
in realtà hanno bisogno di mangiare esattamente come tutti gli altri abitanti dell'acquario!
Come acquariofili siamo responsabili della vita degli animali che alleviamo, e dobbiamo assicurarci che ognuno riceva la giusta razione del cibo appropriato.
In nessun caso bisogna aspettarsi che sopravvivano solo grazie agli 'avanzi' degli altri abitanti dell'acquario, o si può fare affidamento su di loro per la 'pulizia' dell'acquario.
Solo i maschi sviluppano la folta crescita di tentacoli che coprono la testa.
Ancistrus ranunculus non è una specie facile da riprodurre. Se ci si vuole provare seriamente è quindi meglio allestire un acquario separato, dedicato alla loro riproduzione. Il modo migliore per ottenerne una coppia è comprare un gruppo di almeno 6 giovani pesci e farli crescere insieme. Sarà necessario un acquario di circa 80 cm di lunghezza per consentire ai maschi di stabilire ognuno il proprio territorio. L'acquario va arredato con un sacco di grotte e rifugi, in quanto, come gli altri Ancistrus, depone in cavità. La roccia è il materiale preferito per le grotte, ma si riproducono anche in vasi da fiori, pezzi di tubo in PVC, ed altro, se non ci sono rocce disponibili. Ciò che è importante è che gli ingressi delle possibili tane devono essere solo leggermente più grandi del pesce.
L'acqua deve essere tenera, acido, molto ben ossigenata e turbolenta. Il pH dovrebbe essere di circa 6,0-6,5, e la temperatura 26-28°C. Non vi è alcuna necessità di utilizzare un substrato. Condizionate i pesci con un sacco di cibo vivo e/o congelato. Una volta che il sesso dei pesci diventa individuabile, potreste dover lasciare un solo maschio nella vasca con 2 o più femmine, per evitare troppi combattimenti fra gli stessi maschi, che potrebbero portarli a non riprodursi per nulla.
Se i pesci vengono tenuti in condizioni corrette e nutriti con una buona dieta, spesso si riproducono senza ulteriori interferenze. I maschi sceglieranno una grotta e la difenderanno con forza contro gli altri maschi, mentre al contrario cercheranno di attirarvi le femmine all'interno. Quando un maschio avrà successo, verrà fatto uscire dalla sua caverna per breve tempo, mentre la femmina va dentro per deporre le uova. Quando ha finito il maschio rientra nella grotta e le feconda. La femmina non svolge alcun parte ulteriore nella cura delle uova, è il maschio che si assume la responsabilità esclusiva di difendere la grotta contro gli intrusi, e curare le uova. Questo lo fa ventilandole vigorosamente quasi costantemente con le pinne. I
l maschio può anche permettere che più femmine depongano le uova nella grotta, prendendosi cura di tutte con diligenza. Anzi, in realtà sembra che le femmine abbiano maggiori probabilità di deporre le uova con un maschio che è già alla guardia di uova o avannotti. E' stato ipotizzato a questo proposito che i caratteristici tentacoli sulla testa del maschio fungano da esche per le potenziali compagne, essendo progettati per assomigliare agli avannotti .
Le uova sono grandi e arancioni, e si schiudono in 4-5 giorni. Gli avannotti poi rimangono nella grotta, sotto la protezione del maschio, per un altro paio di giorni, fino a quando hanno esaurito il loro sacco vitellino. A questo punto la cura della covata di solito, anche se non sempre, cessa. Gli avannotti avranno bisogno essere alimentati costantemente e presantemente con vegetali, come spinaci sbollentati, fette di cetriolo, wafer di alghe, e piccoli invertebrati acquatici come microworm o naupli di artemia salina. Assicuratevi che il cibo sia disponibile in ogni momento, perché gli avannotti sono alimentatori voraci e possono facilmente morire di fame se non hanno una fornitura costante di cibo.
Gli avannotti possono essere lasciati nella vasca di deposizione delle uova, se lo si desidera, perché gli adulti non danno loro fastidio, oppure possono essere trasferiti in un acquario di accrescimento separato, contenente acqua identica. La dimensione della covata può variare, ma in genere è composta da almeno 40-50 avannotti. Siate pronti a spostare alcuni di loro in acquari separati se le differenze nel tasso di crescita diventano evidenti, perché i pesci più grandi vinceranno la competizione alimentare sui più piccoli.
Se avete problemi nell'ottenere la deposizione delle uova, provate ad effettuare un grande cambio d'acqua (50-70%) con acqua fredda, simulando l'arrivo di acqua più fredda nella stagione delle piogge che accade in natura. Ripetere ogni pochi giorni, fino a quando vedrete le uova.
Taxa principali
Non sempre identificata correttamente, con il suo nome vengono spesso etichettati ancistrus di specie simili o non ben identificabili, comprati in genere solo come 'mangia-alghe' senza alcun approfondimento delle loro esigenze e necessità
Dall'aspetto un po' strano, non è il pesce più semplice da mantenere vivo in acquario, in quanto ha necessità piuttosto specializzate, senza contare che spesso viene comprato come 'mangia-alghe' senza ulteriori approfondimenti
E' l'onnipresente 'Ancistrus', presente in tutti i negozi d'acquari, riprodotto commercialmente su larga scala, e comunemente comprato come 'mangia-alghe' senza approfondire ulteriormente quali siano le sue necessità ed esigenze d'allevamento.
Riferimenti & Link
Tutto Quello Che Avreste Sempre Voluto Sapere Ma Non Avete Mai Osato Chiedere...
i messaggi più interessanti tratti da it.hobby.acquari
la scheda su Fishbase
Ancistrus ranunculus MULLER, RAPP PY-DANIEL & ZUANON, 1994 Medusa Plec, L034
la scheda completa su Seriouslyfish.com
Edizione Inglese di Hans C Evers e Ingo Seidel, a cura di Hans A Baensch - libro molto dettagliato, con molte foto utili all'identificazione degli esemplari, informazioni sull'allevamento e la riproduzione in acquario delle specie, e una grande sezione dedicata alle informazioni sui vari biotopi.
Edizione Inglese di Erwin Schraml e Frank Schafer
Loricariidae - The Most Beautiful L-numbers (AQUALOG Special)
Edizione Inglese di Ulrich Glaser
Collegamenti & Legenda
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Per saperne di più...
Elenco con foto delle specie di Ancistrus più diffuse in ambito acquariofilo, con un tentativo di identificazione di queste specie, molto simili le une alle altre - tratto e tradotto da un articolo di Darren Stevens
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