E' l'onnipresente 'Ancistrus', presente in tutti i negozi d'acquari, riprodotto commercialmente su larga scala, e comunemente comprato come 'mangia-alghe' senza approfondire ulteriormente quali siano le sue necessità ed esigenze d'allevamento.
Ancistrus sp. in acquario
10 - 12 cm
I pesci non sono attrezzi: non vanno comprati per la loro presunta funzione di pulitori, ma perché piacciono e perché sono interessanti da osservare. Dobbiamo essere noi a rispettare le loro esigenze, non loro a dover svolgere un lavoro in vece nostra.
E non possono sopravvivere solo con gli scarti degli altri... la maggior parte dei cosiddetti 'pesci pulitori' non supera l'anno di vita in acquario, perché i più tanti muoiono di stenti, letteralmente di fame, per non essere nutriti a sufficienza. Anche loro hanno diritto ad essere nutriti con cibo specifico per le loro esigenze, come qualsiasi altro pesce, non si può pretendere che sopravvivano con gli avanzi degli altri, né fare affidamento su di loro per la 'pulizia' dell'acquario.
Come acquariofili siamo responsabili della vita degli animali che alleviamo, e dobbiamo assicurarci che ognuno riceva la giusta razione del cibo appropriato.
L'idea che i "pesci pulitori" siano indispensabili per mantenere l'equilibrio dell'acquario o che siano in qualche modo "necessari" è totalmente falsa e senza alcun fondamento.
E' l'onnipresente 'Ancistrus', presente in tutti i negozi d'acquari, e che viene comunemente comprato come 'mangia-alghe' senza approfondire ulteriormente quali siano le sue necessità ed esigenze d'allevamento.
E' riprodotto commercialmente su larga scala, anche se la sua origine esatta è sconosciuta, si pensa anche possa essere un ibrido. Ne esistono diverse varietà ornamentali, tra cui pezzato, albino, xantico e con pinne lunghe, a volte venduti come 'ancistrus farfalla' o 'ancistrus pinne a velo''.
Verso la fine del 1990 si è iniziato ad indicarlo comunemente come 'Ancistrus sp. 3', e più tardi è stato considerato strettamente correlato con Ancistrus cirrhosus (Valenciennes, 1836), una specie argentina, tra i primi membri del genere ad essere esportata per il commercio acquariofilo all'inizio del 1920. Successive ricerche genetiche hanno rivelato però che non è così, per cui la sua identità ad oggi rimane un mistero. E' spesso erroneamente identificato con vari nomi di specie, tra cui Ancistrus dolichopterus, Ancistrus temminckii, Ancistrus hoplogenys e altri.
Il genere Ancistrus è molto vario e attualmente contiene più di 60 specie valide, distribuite tra i bacini del Panama, in America centrale, e del Río de la Plata, in Argentina. I membri del genere possono essere distinti dagli altri loricaridi in quanto possiedono spine interopercolari ben sviluppate e sono privi di odontidi sul margine anteriore del muso, che viene invece coperto da tentacoli carnosi.
Primo piano del muso di un Ancistrus sp. - Foto © Hristo Hristov
Particolare della bocca a ventosa di un Ancistrus sp. - Foto © Hristo Hristov
- Specie a cui va dato da mangiare, come a tutte le altre, non può sopravvivere solo con le alghe presenti in acquario!
- Specie riprodotta in cattività, gli esemplari in commercio dovrebbero provenire tutti dagli allevamenti. Chiedete sempre al negoziante se i pesci che state per prendere sono di cattura o di allevamento.
Gli Ancistrus sp. diffusi attualmente in commercio provengono dai grandi allevamenti ittici ed hanno origine incerta.
Dimensioni minime dell'acquario: 60x35x35h cm per un singolo esemplare o una coppia riproduttiva. Se si vuole allevarne un gruppo, ci vuole un acquario più grande.
Gli Ancistrus sp. non hanno particolari esigenze per quanto riguarda allestimento ed arredi, l'importante è che l'acqua sia sempre pulita e molto ben ossigenata, meglio se con un po' di corrente. L'allestimento ideale è quello tipo fiume-acquario, progettato per simulare un torrente nella giungla, con un substrato di sabbia e sassi, e grovigli di radici, legni e rami che forniscano ripari e zone d'ombra (se non si riesce a trovare legni della forma desiderata, si possono usare tranquillamente pezzi di rami di faggio o di quercia, completamente essiccati e privati della corteccia).
L'illuminazione può essere molto debole, a meno che non si intenda far crescere le piante, che dovrebbero idealmente essere di specie in grado di crescere attaccate agli arredi, mentre un paio di manciate di lettiera di foglie secche completerebbero l'effetto naturale e fornirebbero ripari aggiuntivi.
Una delle loro necessità fondamentali è di acqua ben ossigenata e con tanto movimento: stanno meglio e decisamente più in salute se allevati in un acquario con una certa corrente dell'acqua, mentre tendono ad avere problemi per carenza di ossigeno se quest'ultimo non è abbondante. Seppur la loro morfologia non è specializzata come quella degli Hillstream loach asiatici, hanno comunque bisogno, se non di un vero e proprio fiume-acquario, almeno di una o due pompe supplementari che diano movimento e ossigenino l'acqua.
Comportamento e compatibilità: Gli Ancistrus sp. sono relativamente pacifici, ma hanno un comportamento molto territoriale con i conspecifici e con gli altri loricaridi dall'aspetto simile.
Ancistrus sp. a pranzo - Foto © Mr Gory (Thetropicaltank.co.uk)
La maggior parte delle specie di Ancistrus sono onnivore, vale a dire che non devono mangiare solo alghe e vegetali, ma hanno bisogno di una dieta varia, che comprenda mangime secco affondante, Daphnia, larve di zanzara, chironomus congelati e/o vivi, gamberi/gamberetti, oltre a frutta fresca, patate e altre verdure sbollentate, etc.
I pastoni fatti in casa che utilizzano una miscela di ingredienti naturali legati con gelatina sono molto utili, in quanto possono essere personalizzati per contenere verdure fresche, Spirulina e ingredienti più carnosi.
L'importante è che il cibo arrivi alla loro portata prima che se lo mangino gli altri abitanti dell'acquario: bisogna sempre controllare che tutti i pesci mangino la giusta razione di cibo!
Nonostante questi pesci come tutti i mangia-alghe siano comprati come pesci pulitori, non si nutrono di avanzi, ma hanno bisogno di una dieta varia e abbondante per sopravvivere.
Una delle principali cause di morte dei cosiddetti "mangia-alghe" nelle vasche degli "acquariofili" è il denutrimento, gli stenti, muoiono letteralmente di fame, perché si pensa erroneamente che possano bastargli le poche e misere alghe di un acquario domestico o quelle poche briciole che avanzano gli altri pesci...
in realtà hanno bisogno di mangiare esattamente come tutti gli altri abitanti dell'acquario!
Come acquariofili siamo responsabili della vita degli animali che alleviamo, e dobbiamo assicurarci che ognuno riceva la giusta razione del cibo appropriato.
In nessun caso bisogna aspettarsi che sopravvivano solo grazie agli 'avanzi' degli altri abitanti dell'acquario, o si può fare affidamento su di loro per la 'pulizia' dell'acquario.
I maschi adulti presentano odontidi su pinne pettorali e opercolo, e tentacoli ben sviluppati sulla testa, mentre le femmine non li hanno, al limite appena accennati.
Depongono in cavità, con il maschio responsabile dell'assistenza a uova e avannotti. Si riproduce facilmente in acquario, e nelle vasche ben mature e allestite possono apparire dei giovani senza alcun intervento.
Taxa principali
Non sempre identificata correttamente, con il suo nome vengono spesso etichettati ancistrus di specie simili o non ben identificabili, comprati in genere solo come 'mangia-alghe' senza alcun approfondimento delle loro esigenze e necessità
Dall'aspetto un po' strano, non è il pesce più semplice da mantenere vivo in acquario, in quanto ha necessità piuttosto specializzate, senza contare che spesso viene comprato come 'mangia-alghe' senza ulteriori approfondimenti
E' l'onnipresente 'Ancistrus', presente in tutti i negozi d'acquari, riprodotto commercialmente su larga scala, e comunemente comprato come 'mangia-alghe' senza approfondire ulteriormente quali siano le sue necessità ed esigenze d'allevamento.
Riferimenti & Link
Tutto Quello Che Avreste Sempre Voluto Sapere Ma Non Avete Mai Osato Chiedere...
i messaggi più interessanti tratti da it.hobby.acquari
la scheda completa su Seriouslyfish.com
articolo completo in italiano sul sito di Balabam, tutto sull'allevamento in acquario dei pesci da fondo
Edizione Inglese di Hans C Evers e Ingo Seidel, a cura di Hans A Baensch - libro molto dettagliato, con molte foto utili all'identificazione degli esemplari, informazioni sull'allevamento e la riproduzione in acquario delle specie, e una grande sezione dedicata alle informazioni sui vari biotopi.
Edizione Inglese di Erwin Schraml e Frank Schafer
Loricariidae - The Most Beautiful L-numbers (AQUALOG Special)
Edizione Inglese di Ulrich Glaser
Collegamenti & Legenda
Commenti
Per saperne di più...
Le specie più popolari disponibili in commercio e suggerimenti per alternative con più probabilità di essere allevate con successo negli acquari domestici - tratto e tradotto da un articolo di Injaf
Articolo che vi porterà attraverso tutte le considerazioni che bisogna fare prima di decidere di inserire o non un pesce in vasca solo perché si è sentito dire che mangia le alghe - Tratto e tradotto da un articolo di Injaf
Primo piano del muso e particolare della bocca di un Ancistrus sp. - Foto © Hristo Hristov
Fiume Paraná, foresta allagata © Dominik Woroch (Biotope Aquarium Design Contest 2015)
Commenti8
L ancistrus può convivere…
Non dovrebbero esserci…
Non dovrebbero esserci problemi...
Il mio ancistrus mangia la…
Non è un comportamento…
Non è un comportamento normale per un ancistrus, sei sicura che sia allevato in base alle sue necessità e con compagni di vasca adatti?
Può sopravvivere in una…
Ok non raggiungere lo zero,…
Ok non raggiungere lo zero, ma la temperatura minima a cui vivono in natura è 21°C... magari per un periodo possono stare a 18, forse anche a meno, ma non credo proprio che possano superare un inverno all'esterno, nemmeno in Sicilia...
Va d’accordo con i guppy?
Direi di sì, non dovrebbero…
Direi di sì, non dovrebbero aver problemi a convivere, nella vasca adatta.