Consigli e suggerimenti per allevarli nella maniera più adatta

 

Gli Anomalochromis thomasi sono dei graziosi ciclidi nani, in origine descritti come Pelmatochromis thomasi, ma attualmente posti in un loro proprio genere eretto nel 1985, Anomalochromis. Hanno iniziato ad essere importati per il commercio acquariofilo dal 1966, e si trovano con una certa regolarità nei negozi, anche se, nonostante le loro molte qualità, non sono mai diventati pesci "alla moda" e rimangono poco diffusi in acquario.

Piccoli, 8 -9 cm al massimo, la femmina rimane più piccola, sono piuttosto timidi. Il dimorfismo sessuale è poco visibile, i maschi hanno le pinne dorsale e anale più lunghe. Le femmine spesso hanno la pancia più rotonda, macchie più scure e colori più contrastanti. E' soprattutto osservando il loro comportamento che è possibile distinguere i sessi, per i loro atteggiamenti l'uno verso l'altro, se sono tenuti in piccoli gruppi o al contrario in vasca con altri pesci: sono i maschi infatti che sono responsabili della difesa del territorio e degli scontri con gli altri, mentre le femmine sono dedite alla stretta protezione dei piccoli. Bisogna osservare attentamente però, in alcune coppie i ruoli però possono benissimo anche essere intercambiabili.
Le lotte tra gli esemplari raramente causano danni reali: si tratta piuttosto di una serie di intimidazioni con posture ritualizzate. Se l'acquario è sufficientemente grande, allevando un gruppo di una decina di pesci si può osservare lo sviluppo di una gerarchia, dove l'aggressività del dominante viene distribuita su tutti i membri del gruppo.

Di solito sono ciclidi nani abbastanza calmi e non aggressivi, in genere non infastidiscono gli altri abitanti della vasca, a meno che non stiano deponendo le uova o sorvegliando i loro piccoli. In tal caso inseguiranno i pesci che si avventureranno troppo vicini, e difenderanno il loro territorio con una certa energia. Siccome possono deporre le uova ogni 3 settimane, per circa 2 o 3 mesi, l'atmosfera in acquario potrebbe essere molto agitata.

E' molto interessante osservare i comportamenti degli Anomalochromis thomasi in acquario, e si può assistere anche al variare della loro livrea a seconda delle ore del giorno, o in base alla loro attività. Infatti la colorazione della loro livrea varia a seconda dell'umore: quando tutto va bene, sono grigio argento con riflessi blu e uno spot blu luminoso su ogni squama e ai lati della testa. Sulle pinne dorsali, si può ammirare un bordo rosso o arancione.
Quando sono agitati o quando si dà da mangiare, mostrano tre spot, uno sull'opercolo branchiale, un altro ampio nel centro dei fianchi e uno più piccolo sul peduncolo caudale. Quando invece sono stressati gli spot scompaiono coperti da sei barre verticali scure che appaiono insieme ad una barra obliqua nera che copre l'occhio.
Al momento della riproduzione, la livrea di maschi e femmine varia ancora di più. Si mostrano con diverse macchie più o meno scure, sempre con un ocello sugli opercoli branchiali.
Quando sorvegliano i piccoli, il loro colore è più scuro, le macchie sono di colore nero e macchie blu sono davvero iridescenti. I pesci giovani e immaturi sono spesso maculati o marmorizzati, anche a riposo.

Anomalochromis thomasi, il ciclide farfalla - Foto © SanYow Su

L'Acquario

In natura gli Anomalochromis thomasi vivono nei corsi d'acqua delle foreste della Guinea, Sierra Leone e Liberia. L'acqua che scorre sotto gli alberi è piuttosto acida e tenera, la temperatura vicino ai 25°C. In alcuni corsi d'acqua, l'acqua è nera, colorata dal tannino di foglie secche e rami rotti che si decompongono nell'acqua.

In acquario, preferiscono una vasca ben piantumata con piante a stelo lungo che creino ombre e zone riparate, in quanto nuotano volentieri attraverso la vegetazione, e sotto la copertura di piante ad alto fusto. Si può arredare poi con legni, radici e caverne di pietra costruite con rocce non calcaree. Non scavano nel terreno, non spostano gli arredi e non rovinano le piante.

In una vasca da 120x40x50cm si possono inserire due coppie di Anomalochromis thomasi, mentre una vasca da 150x50x50cm permette l'inserimento di un gruppo di 5-7 pesci. Va posta maggiore attenzione all'ampiezza della superficie dall'area di base piuttosto che all'altezza dell'acquario.
Il filtro, interno o esterno, deve filtrare 3 a 4 volte all'ora il volume della vasca e garantire un ricircolo d'acqua sufficiente. La temperatura va mantenuta sui 24-25°C.
Per l'illuminazione, apprezzano la luce smorzata, per cui si può lasciare che le piante galleggianti coprano la superficie per ridurre la luce.

L'acquario dovrebbe essere molto piantumato e con molti nascondigli e rifugi, radici, pietre, ciottoli e altri sassi piatti, vasi rovesciati a metà come supporto per la deposizione.

Come piante si possono utilizzare Vallisneria, Hygrophila, Ludwigia che i pesci amano attraversare, lasciando un ampio spazio aperto per il nuoto. Per acquari con meno luce possono essere adatte le Cryptocoryne e del Microsorum attaccato a legni e radici. I puristi potranno scegliere tra Anubias, Crinum natans e Bolbitis heudelotii, che sono piante di origine africana.

Possono condividere il loro acquario con altri pesci che vivono in acqua tenera e acida. Per rimanere tra i pesci africani, si possono allevare con un piccolo branco di Alestes longipinnis, pesci gregari e adatti ad un acquario di comunità. Si possono anche far convivere con un gruppo di Phenacogrammus interruptus, tranquilli e socievoli, che apprezzano anche loro un acquario ben piantumato e non troppo luminoso.

L'alimentazione

Gli Anomalochromis thomasi non sono pesci difficili da nutrire e da mantenere in buona salute, basta assicurarsi di fornire loro cibo il più diversificato possibile. La loro dieta consiste in cibo vivo, se possibile, o congelato, come dafnie, cyclops, larve di zanzara, chironomus, e pellets, anche talvolta a base vegetale. Per incoraggiare i pesci a riprodursi, la distribuzione regolare di cibo vivo è un netto vantaggio.

Anomalochromis thomasi, femmina - Foto © Helen Burns

Maschio di Anomalochromis thomasi - Foto © Rich Kuehn

La riproduzione

La riproduzione degli Anomalochromis thomasi è molto facile da ottenere, si riproducono frequentemente anche in una vasca di comunità. Maschio e femmina si scelgono tra loro, formando delle coppie molto sale e con un istinto genitoriale molto sviluppato.
La femmina depone 200-300 uova giallo brillante su una pietra piatta o in una fossa scavata nella sabbia, a volte sul rivestimento di una caverna, o anche su una grande foglia di Anubias ben pulita. E' sempre la femmina che si occupa dell'aerazione delle uova, di rimuovere quelle che non si sviluppano e/o ammuffiscono, e sposta le larve prendendole in bocca. Il maschio invece ha il compito di mantenere i curiosi a distanza e non esita ad affrontare ferocemente pesci anche molto più grandi di lui o la mano dell'acquariofilo, quando sente minacciata la covata. I due genitori sono molto attenti nel fare la guardia alle uova prima e agli avannotti poi.

La schiusa delle uova avviene in genere dopo 48 ore, in relazione alla temperatura della vasca, ed è necessario attendere altri 4-5 giorni prima che le larve nuotino liberamente; solo a questo punto si possono iniziare a nutrire con infusori, naupli d'artemia e cyclops mano a mano che crescono. La crescita è molto rapida durante le prime settimane, mentre poi rallenta in modo netto. La nuvoletta di avannotti viene tenuta raggruppata sotto la supervisione dei genitori che scacciano ferocemente ogni potenziale predatore.

È interessante notare che i parametri dell'acqua giocano un ruolo importante nella distribuzione tra i sessi degli avannotti. In acqua dal pH inferiore a 6,2 nascono più maschi, se inferiore a 6 vi sono maschi e solo qualche femmina. Con un pH maggiore di 7, vi è una predominanza di femmine. Idealmente si ha bisogno di un pH compreso tra 6.3 e 6.6 per avere una distribuzione più o meno equivalente tra i due sessi.

Per approfondire:

Descrizione degli Anomalochromis thomasi, con racconto di un'esperienza di riproduzione - traduzione in italiano di un articolo di Kenneth Balog

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