Una specie di killi molto bella e interessante, non adatta agli acquari di comunità, ma che va allevata in acquari capienti e monospecifici
Aphanius fasciatus - Foto © hidalgogb (foro.acuarios.es)
1 - 2 anni
6.0 TL
È improbabile trovare Aphanius fasciatus in vendita nei negozi acquariofili, anche se può essere a volte disponibile tramite allevatori o associazioni specializzate. Anche se gli Aphanius fasciatus non sono certamente colorati come alcuni dei loro parenti, il loro comportamento interessante e la continua attività li rende affascinanti soggetti da acquario e vale la pena provare ad allevarli se si possiede la dedizione per intraprendere un progetto di riproduzione a lungo termine, poiché la conservazione è la chiave per tutti i membri il genere.
In natura ci sono alcune popolazioni che vivono in acque dolci, mentre la maggior parte vive in acque salmastre, solo occasionalmente si sposta in acque dolci, ma vive meglio, di più e più in salute se allevate in acqua salmastra. Quindi, a meno che non siate più che certi di avere degli esemplari provenienti da qualche popolazione d'acqua dolce, è meglio allevare i vostri Aphanius mento in acqua salmastra.
Uno studio filogenetico del 2003 di Hrbek e Meyer ha dimostrato che in termini genetici gli esemplari di Aphanius fasciatus raccolti da diverse località non variano tanto quanto altri membri del genere Aphanius. Questi ultimi tendono a vivere in popolazioni geograficamente separate e mostrano una differenziazione localizzata. Sebbene Aphanius fasciatus mostri alcune differenze nell'aspetto a seconda della località, si ritiene che gli eventi di migrazione periodica abbiano limitato in una certa misura lo sviluppo della diversità genetica all'interno della specie. L'unica eccezione è stata riscontrata nei pesci del lago Bafa; si ritiene che questa popolazione si sia discostata dalle altre circa 4 milioni di anni fa ed è ora isolata dal Mar Mediterraneo da una catena montuosa che impedisce il flusso genetico.
Attualmente il genere Aphanius contiene 22 specie e sottospecie che si pensa siano derivate da un antenato comune, originariamente distribuito intorno alla periferia dell'ex Mare di Teti. Nessuna specie del genere è particolarmente ben documentata nella letteratura acquariofila, sebbene alcune siano molto belle e la maggior parte non sia troppo difficile da allevare e riprodurre.
Purtroppo la maggior parte è sull'orlo dell'estinzione per un motivo o per l'altro, molte specie esistono solo in piccole popolazioni localizzate. In quasi tutti i casi la causa principale di questo declino è l'espandersi delle attività degli esseri umani, e sebbene alcune specie siano ora protette dalla legge sulla conservazione, la cattiva gestione e il degrado dei loro habitat continua a un ritmo allarmante.
Alcune specie a volte sono ancora indicate come membri del genere Lebias, anche se questo nome è stato a lungo considerato un sinonimo di Cyprinodon dalla maggior parte delle autorità, e di recente, nel 2003, un comitato ICZN ha votato per sopprimere il nome a favore di Aphanius.
Aphanius fasciatus in acquario - Video © antonio calabrò
Europa: Francia, Italia, Slovenia, Croazia, Albania, Grecia e Montenegro. Bacino del Mediterraneo: Nord Africa dall'Egitto all'Algeria orientale, a volte in bacini senza sbocco sul mare; attraverso il Canale di Suez nei Laghi Amari, Egitto. E' presente nell'Appendice III della Convenzione di Berna (fauna protetta).
Asia: Turchia.
La specie Aphanius fasciatus è ben distribuita intorno alle parti centrali e occidentali della costa mediterranea, compreso il Mar Adriatico, ed è stata registrata dai paesi di Francia, Italia, Slovenia, Croazia, Bosnia ed Erzegovina, Montenegro, Albania, Grecia, Turchia, Siria , Libano, Israele, Egitto, Libia, Tunisia e intorno alle isole di Sardegna, Corsica, Sicilia e Malta. Ci sono anche una manciata di popolazioni di acque dolci interne, in particolare nel lago Bafa, in Turchia (anche se questo sta gradualmente diventando salino) e alcune oasi del nord Africa occidentale. Nell'oasi egiziana di Siwa, a quanto pare, si trova simpatricamente con Aphanius dispar.
Aphanius fasciatus presenta notevoli variazioni nella colorazione e nel disegno a seconda della località. È quindi importante che le diverse forme siano etichettate con i dettagli della raccolta sia dagli acquariofili che dagli studiosi, al fine di preservare le linee di sangue e mantenere l'accuratezza, ad es. “Lago Bafa”, “Saline di Cervia” ecc.
Sebbene attualmente non sia a rischio di estinzione a livello di specie, molte singole popolazioni sono purtroppo minacciate per vari motivi.
STATO NELLA LISTA ROSSA IUCN:
LEAST CONCERN (minima preoccupazione)
- Mediterranean Killifish: la distribuzione e lo stato della specie in natura, sul sito della IUCN Red List, il più ampio database di informazioni sullo stato di conservazione delle specie animali e vegetali di tutto il mondo.
- Aphanius fasciatus è ampiamente distribuito, abbondante e non è soggetto a gravi minacce diffuse. La distruzione dell'habitat e l'eutrofizzazione possono rappresentare minacce su scala locale.
Aphanius fasciatus in natura in Corsica, Europa - Video © jé Blanc
Ambiente: demerso, acqua dolce, acqua salmastra, acqua marina. Clima subtropicale.
Aphanius fasciatus si trova in numerosi tipi di habitat, anche se abita principalmente in acque costiere poco profonde come lagune, saline e corsi d'acqua di primo ordine in aree dove la vegetazione sommersa e/o alghe filamentose crescono fittamente. È altamente adattabile e tollera un'ampia gamma di salinità, dall'acqua dolce pura alle condizioni ipersaline. Ad esempio, vicino alla città di El Agheila in Libia, abita sorgenti calde contenenti alti livelli di solfato di calcio e idrogeno solforato che le rendono inospitali per altre specie di pesci.
Come la maggior parte degli Aphanius, è battuto nella competizione alimentare dalla Gambusia e da altre specie introdotte in alcune parti del suo areale, mentre il degrado dell'habitat e l'inquinamento continuano a influenzarne altri; alcune popolazioni sono state probabilmente già sterminate e gli studi suggeriscono che la situazione è destinata solo a peggiorare in futuro.
Habitat naturale di Aphanius fasciatus, il killi mediterraneo, nel Parco Naturale della Maremma, in Toscana, Italia - Foto © Etrusko25 (Wikimedia)
10 - 24°C
6.5 - 7.5
Dimensioni minime dell'acquario: 60x30x35h cm possono andare bene per una coppia o trio, ma come regola generale i membri di questo genere stanno meglio quando vengono allevati in grande gruppo in un acquario di almeno 120x50x50h cm.
Per l'allevamento a lungo termine di Aphanius iberus è sufficiente un allestimento semplice. I fattori più importanti sono fornire molte barriere visive e un mezzo adeguato nel quale i pesci possano deporre le uova. Bisogna offrire alle femmine e ai maschi sottomessi la possibilità di avere tregua dagli aggressivi maschi alfa durante la stagione riproduttiva, quindi bisogna riempire la maggior parte dello spazio disponibile con mop di lana acrilica (abbastanza fine, se possibile), ciuffi di muschio di Giava o Ceratophyllum e idealmente alghe filamentose. Non c'è bisogno di aggiungere un substrato, anche se si può mettere sabbia o ghiaia se si preferisce; la filtrazione non deve essere troppo forte.
In molti paesi è possibile, e preferibile, allevarli all'aperto tutto l'anno, in questo modo mostreranno colori e condizioni generali migliori, cosa che faranno anche se verranno esposti ad almeno un paio di ore di luce naturale del sole ogni giorno.
Cercate di scoprire l'origine dei vostri pesci, perché alcune popolazioni stanno meglio in acqua dolce, ma in caso di dubbio si consiglia l'aggiunta di sale marino in ragione di 1-3 g / L, in quanto la maggior parte delle popolazioni di Aphanius iberus ha bisogno di acqua salmastra. È probabile che gli esemplari provenienti da luoghi ipersalini richiedano concentrazioni superiori a 20 g/L per riprodursi.
Comportamento e compatibilità: le particolari necessità per i valori dell'acqua e il comportamento territoriale fanno di Aphanius iberus una scelta sbagliata per gli acquari di comunità. Inoltre la rarità di questi pesci in commercio dovrebbe far puntare chi ha la fortuna di trovarli alla loro riproduzione in cattività, ed anche per questo si consiglia vivamente di allevarli da soli.
Devono essere allevati in gruppo, l'ideale è un rapporto di due o tre femmine per ogni maschio.
2 - 30°C: sono attivi in un ampio intervallo di temperature. Il riscaldamento artificiale è richiesto solo nei climi più freddi, ma dovrebbe comunque essere osservato un periodo ‘invernale’ di diversi mesi durante i quali mantenere bassa la temperatura, o si rischia sia di abbassarne la fecondità che ridurne la durata della vita.
Sono tollerate condizioni più calde, nella laguna costiera di Messolongi in Grecia la temperatura dell'acqua è stata registrata a 40°C a luglio, ma si sconsiglia di mantenere i pesci a queste temperature in acquario, perché in natura sperimentano una fluttuazione giornaliera a seconda della posizione del sole.
Durezza: 179 – 536 ppm
Le specie del genere Aphanius sono fondamentalmente micropredatori che si nutrono di piccoli crostacei acquatici, vermi, larve di insetti e altro zooplancton anche se a volte vengano prelevate anche alghe e altro materiale vegetale.
In acquario, nella maggior parte dei casi impareranno ad accettare cibi secchi, ma dovrebbero essere offerti comunque pasti regolari di piccolo cibo vivo o congelato, come Artemia, Daphnia o Chironomus. Ciò è particolarmente importante durante i mesi primaverili ed estivi a causa del loro elevato sforzo riproduttivo durante questo periodo. Se l'acquario o la vasca non contengono alghe filamentose, provare a introdurre nella dieta un mangime secco di buona qualità con contenuto di Spirulina aggiuntivo.
Come per tutti i membri del genere Aphanius, il dimorfismo sessuale è pronunciato. I maschi mostrano una serie di 8-15 barre verticali blu / grigiastre sui fianchi. La pinna anale di solito contiene alcune striature scure e la dorsale alcuni segni a macchie vicino alla base e la pinna in generale è di solito di colore giallo / verde.
Le femmine sono più grandi e molto più semplici e possiedono solo una serie di barre verticali marroni sul corpo (che possono mancare in qualche esemplare) insieme a qualche macchia scura irregolare sopra la linea laterale e pinne completamente ialine. A seconda della popolazione, il numero e la larghezza delle barre verticali nei maschi possono variare e potrebbe esserci o meno una banda sottomarginale scura nella pinna caudale.
La riproduzione in cattività di Aphanius fasciatus non è difficile se l'acquario o la vasca è adeguatamente allestito e mantenuto. È un riproduttore frazionario, le femmine depongono le uova in modo più o meno continuo tra i mesi di aprile e settembre. I maschi formano territori temporanei che difendono dai rivali mentre tentano di invogliare le femmine a deporre le uova. Gli individui dominanti mostreranno una colorazione più intensa.
Le uova vengono rilasciate singolarmente o in piccoli lotti e vengono attaccate alle alghe o ad altre superfici per mezzo di piccoli filamenti.
Gli Aphanius in genere mangiano le loro uova/avannotti per cui deve essere controllato quotidianamente il mezzo di deposizione durante il periodo di deposizione delle uova. Le uova sono molto piccole e devono essere trattate con cura. Si possono usare un paio di pinze sottili per rimuovere delicatamente i pezzi del mezzo a cui sono attaccate le uova, evitando il contatto con le uova stesse. In alternativa, si può rimuovere l'intero supporto (mop, muschio di Giava, Ceratophyllum) e sostituito ogni due giorni. Il mezzo o le uova devono essere trasferiti in un contenitore con acqua con gli stessi valori e temperatura di quella degli adulti.
Il periodo di incubazione può variare leggermente con la temperatura, ma di solito è compreso tra 10 e 15 giorni con gli avannotti abbastanza grandi da accettare naupli di Artemia, microworm ecc. dopo che hanno raggiunto il nuoto libero.
Riferimenti & Link
la scheda su FishBase
la scheda completa su Seriouslyfish.com
scheda con informazioni tecniche e distribuzione in natura su GBIF-Global Biodiversity Information Facility
KILLIFISH 1.0: Guida introduttiva all'allevamento dei pesci più belli del mondo
Edizione italiana - di Stefano Valdesalici - Con più di 150 pagine e 160 tra foto e disegni a colori, questo volume vuole essere un'introduzione completa alla conoscenza, allevamento e riproduzione di questi incredibili pesci. Nel testo troverete informazioni sulla distribuzione, le caratteristiche dell'acqua, l'alimentazione, l'arredamento specifico della vasca per la maggior parte delle specie, i sistemi di raccolta, l'incubazione e la schiusa delle uova. All'interno anche preziosi suggerimenti su come allevare cibo vivo.
Edizione Inglese - di Lothar Seegers - Old World Killis 1: Ricefishes, Lampeyes, Aphyosemion
Edizione Inglese - di Darryl Yu - Il libro è ricco di 250 foto e illustrazioni a colori di grandi dimensioni, che coprono tutti gli aspetti dell'acquisto, dell'allevamento, della riproduzione e della vendita dei killifish e delle loro uova.
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