Uno splendido killi non annuale africano, con moltissime varianti di colorazione e sottospecie
Aphyosemion ogoense - Foto © Peter Maguire (Flickr)
3 - 4 anni
5.0 cm TL
La specie Aphyosemion ogoense è un killi africano della famiglia Nothobranchiidae. E' un killi non annuale, ma in natura si trova in specchi d'acqua permanenti. Sono state scoperte oltre 20 forme diverse in diverse località e a una manciata sono stati dati nomi sottospecifici. Le più popolari in acquariofilia dell'acquario includono Aphyosemion ogoense ottogartneri e Aphyosemion ogoense pyrophore, entrambe inizialmente descritte come specie separate. Ovviamente, le diverse forme non devono mai essere tenute insieme negli acquari perché potrebbero ibridarsi.
Africa: bacino superiore dell'Ogowe in Gabon e Repubblica del Congo, e Bouenza (bacino Kouilou-Niari), superiore Léfini e superiore Djoué (bacino del Congo) nella Repubblica del Congo

STATO NELLA LISTA ROSSA IUCN:
LEAST CONCERN (minima preoccupazione)
- Aphyosemion ogoense ssp. ogoense: la distribuzione e lo stato della specie in natura, sul sito della IUCN Red List, il più ampio database di informazioni sullo stato di conservazione delle specie animali e vegetali di tutto il mondo.
- Aphyosemion ogoense è diffuso nella regione dell'Africa centrale ed è valutato come Least Concern.
Ambiente: bentopelagico, acqua dolce. Clima tropicale.
Aphyosemion ogoense si trova in ruscelli e piccoli corsi d'acqua nella savana umida e boscosa della pianura interna (Wildekamp et al. 1986).
18 - 22°C
Dimensioni minime dell'acquario: 45x25x25h cm per una coppia o un trio.
Idealmente dovrebbe essere utilizzato un substrato scuro, e la vasca dovrebbe essere fittamente piantumata e ricca di ripari e copertura. Uno strato di piante galleggianti sarà utile per schermare la luce che entra nell'acquario.
L'aggiunta di un po' di lettiera di foglie secche (sono adatte foglie di faggio, quercia o mandorlo indiano Ketapang, Terminalia catappa; si può usare anche una miscela di tutte e tre) enfatizza ulteriormente la sensazione naturale e, oltre a offrire dei ripari aggiuntivi per i pesci, induce la crescita di benefiche colonie microbiche mano a mano che avviene la decomposizione. Questa microfauna può fornire una preziosa fonte di cibo secondario per gli avannotti, mentre si ritiene che i tannini e altre sostanze chimiche rilasciate dalle foglie in decomposizione siano utili per le specie di pesci d'acqua nera e non.
Le foglie possono essere lasciate nella vasca fino a che non si decompongono completamente o rimosse e sostituite ogni qualche settimana.
Molte specie di killi gradiscono anche la presenza di fibra di torba, ma non è necessario utilizzare la torba naturale, la cui raccolta è sia insostenibile che dannosa per l'ambiente.
Si può utilizzare la molto simile fibra di cocco, che è essenzialmente un sottoprodotto industriale e soprattutto una risorsa rinnovabile; se ne può lasciar cadere qualche manciata nella vasca, che dopo pochi giorni diventerà completamente satura d'acqua e affonderà sul fondo, dove formerà uno strato sottile (si può anche bagnare prima in una bacinella e metterla in acquario già 'affondante'). A condizione che venga praticata una buona routine di mantenimento dell'acqua, non dovrebbero verificarsi effetti negativi utilizzando foglie e fibra di cocco in acquario.
Aphyosemion ogoense è un abile saltatore, quindi la vasca deve avere un coperchio ben aderente.
Comportamento e compatibilità: Aphyosemion ogoense può essere tenuto in un acquario di comunità a condizione che i compagni di vasca siano scelti con cura. Qualsiasi specie scelta non deve essere così vigorosa da battere i killi nella competizione alimentare, e deve anche sentirsi a proprio agio nelle temperature leggermente più fresche richieste. È senz'altro meglio comunque allevarlo in un acquario specifico, dedicato solo a questa specie.
Gli Aphyosemion ogoense preferiscono piccoli alimenti vivi o congelati come Daphnia o Chironomus, anche se spesso accettano mangime secco di buona qualità.
I maschi sono molto più colorati delle femmine e hanno le pinne dorsale, caudale e anale più lunghe.
Ci sono diversi metodi per riprodurre gli Aphyosemion ogoense, e molto dipende dalle preferenze personali. Una coppia può essere fatta riprodurre in un acquario con una base piccola fino a 30x20 cm. Si consiglia spesso di far deporre le uova in trii, un maschio più due femmine, ma in questo caso le dimensioni della covata tendono ad essere inferiori, forse a causa del fatto che la femmina non coinvolta nella deposizione si mangia alcune uova. Molti allevatori non utilizzano la filtrazione negli allevamenti di killi, ma l'uso di un piccolo filtro in spugna azionato ad aria per prevenire ristagni non è una cattiva idea.
L'acqua dovrebbe essere leggermente acida (pH 6,0-6,5) con una temperatura abbastanza fresca (18-20°C), senza illuminazione. I pesci dovrebbero essere condizionati con una dieta variata di cibi vivi e congelati. In genere si raccomanda di tenere separati i 2 sessi in vasche di condizionamento separate e di selezionare il maschio migliore e la femmina più gonfia prima di metterli nella vasca di deposizione. Questo metodo consente alle femmine di riprendersi tra una deposizione e l'altra.
In natura Aphyosemion ogoense depone le uova nel substrato o in ciuffi di vegetazione, quindi il mezzo di deposizione delle uova può essere uno strato di torba (o fibra di cocco) sul fondo dell'acquario, ciuffi di piante a foglie fini come il muschio di Giava o mop. In genere si consiglia una vasca da deposizione con fondo nudo e diversi mop, per facilitare sia la manutenzione che la raccolta delle uova.
Si possono lasciare schiudere le uova nella vasca con i genitori, ma questi ultimo possono mangiarsi alcune uova o avannotti. Se volete allevare un gruppo di buone dimensioni, bisogna rimuovere le uova. Vengono deposte 10-20 uova al giorno per circa 2 settimane che vanno rimosse delicatamente man mano che si notano. Ad ogni coppia dovrebbe essere consentito deporre le uova solo per una settimana circa, prima di essere rimessa nella vasca di condizionamento, poiché il processo di deposizione delle uova è faticoso per i pesci (in particolare per la femmina) che possono affaticarsi e indebolirsi se lasciati troppo a lungo.
Una volta rimosse, le uova possono essere incubate sia in acqua, sia adagiandole su uno strato umido di torba in un piccolo contenitore (l'ideale sembra siano i vasetti di margarina). Utilizzando quest'ultimo metodo, meno uova tendono a formare funghi, anche se comunque bisognerebbe rimuovere le uova ammuffite non appena vengono individuate, per impedire la diffusione dell’infezione. Se si incubano in acqua, le uova possono essere trasferite in un piccolo acquario contenente acqua della vasca di deposizione ad una profondità di 2-5 cm a cui sono state aggiunte 1-3 gocce di blu di metilene, a seconda del volume. Questo contenitore deve essere tenuto al buio (le uova sono molto sensibili alla luce) e controllato quotidianamente per verificare la presenza di uova ammuffite, che devono essere rimosse con una pipetta. Le uova si schiuderanno in circa 12-21 giorni a seconda della temperatura.
Se si incubano su torba, posizionate il contenitore in un luogo caldo e buio e lascialo semplicemente per 18 giorni, dopodiché le uova saranno pronte per schiudersi. Se state riproducendo diverse specie o più covate, è una buona idea etichettare ogni contenitore con la data, la data di schiusa, la specie e il numero di uova per prevenire eventuali disastri.
La schiusa può solitamente essere indotta semplicemente ponendo le uova nell'acquario di maturazione dopo 18 giorni, in quanto bagnare le uova stimola la schiusa. Se non funziona, soffiare delicatamente nell'acqua con una cannuccia o un pezzo di tubicino può innescare la schiusa. Gli avannotti sono abbastanza grandi da accettare naupli di Artemia o simili immediatamente dopo il nuoto libero, dopo circa 2 settimane si possono introdurre varietà più grandi e congelate. Inizialmente l'acqua deve essere mantenuta molto bassa ma il livello può essere alzato man mano che gli avannotti crescono. È necessario prestare estrema attenzione alla qualità dell'acqua nella vasca di allevamento poiché gli avannotti sono molto sensibili alla malattia del velluto. Gli avannotti dovrebbero essere nutriti due volte al giorno con piccoli cambi d'acqua ogni 2-3 giorni per la migliore crescita.
Taxa principali
Considerato l'ideale per gli acquariofili nuovi ai killi, è un killi non annuale bello, facile da allevare e riprodurre, e abbastanza longevo
Una bella specie di killi non annuale africano, molto colorata e dalla livrea molto variabile
Una bella specie di killi non annuale africano, facile da allevare e riprodurre in acquario.
Una specie di killi non annuale africano abbastanza difficile da allevare e riprodurre in acquario.
Uno splendido killi non annuale africano, con moltissime varianti di colorazione e sottospecie
Una specie di killi non annuale africano non molto facile da allevare e riprodurre
Splendida specie di killi non annuale molto colorata, ma che come tutti i killi ha esigenze particolari per cui non è adatto a tutti
Killi non annuale africano facile da allevare e da riprodurre
Piccola specie di killi non annuale africano considerata molto difficile da allevare e riprodurre
Riferimenti & Link
la scheda su Fishbase
la scheda completa su Seriouslyfish
la distribuzione e lo stato della specie in natura, sul sito della IUCN Red List, il più ampio database di informazioni sullo stato di conservazione delle specie animali e vegetali di tutto il mondo.
ampia scheda sul sito dell'Associazione Killifish Americana

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Guida per riprodurre le specie di killi del genere Aphyosemion, che preferiscono deporre le uova su piante galleggianti o mop - tratto e tradotto da un articolo di Bill Shenefelt
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