Molto diffuso negli acquari di tutto il mondo, in realtà gli acquari che possono garantirgli di vivere a lungo in salute sono pochissimi, perché è un pesce che raggiunge dimensioni notevoli, deve vivere in gruppo e nuotare a lungo.

Balantiocheilos melanopterus, Bala shark, lo 'squaletto d'acqua dolce': lo stesso pesce da giovane e da adulto

Autore
(Bleeker, 1851)
Nome comune
Silver Shark, Squaletto
Sinonimi
Barbus melanopterus; Puntius melanopterus; Balantiocheilus melanopterus
Aspettativa di vita

10 anni

Dimensioni massime in natura

35 cm SL.

Descrizione
Logo - NO ai pesci giganti in acquario

Il profilo di questa specie è stato inserito a titolo informativo, in quanto non è consigliabile allevarla nei comuni acquari domestici, a meno che voi non siate tra i pochi eletti con le strutture disponibili per ospitarla per tutta la vita. Le dimensioni dell'acquario citate più in basso devono essere considerati un minimo assoluto e in realtà questi pesci richiedono un volume straordinario di acqua se devono essere alloggiati a lungo termine.

Di solito sono venduti da giovanissimi, ancora piccoli, e con il loro aspetto insolito attraggono molti acquariofili incauti, che non hanno idea delle loro esigenze e dello spazio necessario per farli vivere decentemente.

Spesso purtroppo vengono comprati senza informarsi sulle loro esigenze, solo perché hanno un aspetto attraente e insolito, e inseriti in vasche troppo piccole per consentire loro di crescere sani, con il risultato che sviluppano deformità, si atrofizzano nelle dimensioni, soffrono di stress cronico e muoiono molto prima della loro normale aspettativa di vita. 
E' deprimente pensare a dove finiscano la maggior parte degli esemplari comprati, visto che è difficilissimo vedere degli adulti in giro o nei negozi.

Circostanze impreviste possono capitare a chiunque, ma un animale che raggiunge la sua lunghezza completa non è una circostanza imprevista (It's not just a fish)

Il Balantiocheilos melanopterus, nella vecchia letteratura indicato come Balantiocheilus melanopterus, appartiene alla famiglia dei Cyprinidae. E' stato descritto da Bleeker dapprima ascrivendolo al genere Barbus, e poi spostandolo in un genere tutto suo, denominato appunto Balantiocheilos. Nel 1989 è stato chiamato "Balantiocheilus" da Chu e Kottelat, ma la dizione riconosciuta dalla tassonomia internazionale è attualmente quella di Balantiocheilos.

E' molto diffuso negli acquari di tutto il mondo, non tanto per la sua colorazione, piuttosto semplice, grigio-argenteo uniforme con i bordi delle pinne nere, quanto per il suo aspetto simile ad uno squalo, da cui il suo nome comune di "squaletto", "Bala shark" in inglese.

In realtà sarebbe meglio non comprare questi pesci: la ragione principale è che il Balantiocheilos è IN PERICOLO DI ESTINZIONE NELLE SUE ZONE D'ORIGINE, anche a causa della pesca intensiva che ne è stata fatta per il mercato acquariofilo, sia per la grande richiesta, sia perché il tasso di mortalità degli squaletti è enorme, perchè a dispetto del nomignolo sono timidi e facilmente spaventabili, e lo stress di cattura, trasporto e acclimatamenti vari per loro è altissimo, tanto che più della metà muore prima di raggiungere le nostre vasche. 
Fortunatamente è una specie che è possibile riprodurre in allevamento, per cui andrebbe comprato solo se si è certi che non è stato pescato in natura (vedere anche questo articolo)

La seconda causa di morte dei Balantiochelos che sono sopravvissuti alle pessime condizioni del trasporto dagli allevamenti asiatici, sono gli "acquariofili" che li mettono senza informarsi in vasche non adatte alle loro esigenze, che sono soprattutto di spazio...

secondo l'autorevole fonte di Fishbase, confermata dalle foto che potete trovare in rete di pesci adulti (e quindi pescati in natura, in quanto in acquario adulti ben difficlmente lo diventano), la lunghezza standard (cioè escludendo la pinna caudale) a cui possono arrivare i Balantiocheilos è di circa 35 cm, quindi non sono adatti alla stragrande maggiornaza dei nostri acquari. 
Senza contare il fatto che, come il Pangasius, oggi Pangasionodon, andrebbero allevati solo in gruppi di almeno 5 o più esemplari, e in vasche lunghe più di 150 cm, ANCHE DA PICCOLI, perché hanno bisogno di nuotare tanto, in continuazione (come è facilmente verificabile osservando il loro comportamento :-) 
Per un gruppetto di almeno 5-6 adulti è indispensabile una vasca lunga almeno 240 cm.

Sia il Pangasius/Pangasionodon che il Balantiocheilos sono pesci nervosi e facilmente spaventabili, possono avere delle crisi di panico se spaventati da rumori o movimenti improvvisi, iniziando a "schizzare" da una parte della vasca dando capocciate sui vetri e sugli arredi, procurandosi spesso lesioni, e arrivando a rimanere immobili sul fondo fingendosi morti; vi lascio solo immaginare lo stress fortissimo che li porta in queste condizioni. Vanno quindi tenuti in vasche chiuse, altrimenti in seguito a qualche spavento possono saltare fuori facilmente; occhio anche al momento del cambio, quando le normali operazioni di pulizia mettiamo le mani in vasca possono impaurirsi e schizzare fuori dalla vasca.

Tenuti da soli e/o in vasche troppo piccole per le loro dimensioni da adulti, subiscono un forte stress che ne può alterare il normale comportamento pacifico: possono diventare sempre nevrotici ed agitati, spaventano quindi gli altri pesci, oppure intristirsi e stare sempre nascosti e apatici, diventando in entrambi i casi vulnerabili ad ogni agente patogeno presente in vasca a causa dell'abbassamento delle difese immunitarie provocato dallo stress... In particolare il Balantiocheilos, può diventare intollerante verso i compagni di vasca, ed è inoltre più propenso del Pangasius a dare la caccia e mangiarsi gli avannotti, in particolare dei poecilidi, che nasceranno nella vasca.

  • Specie che deve vivere in gruppo
  • Specie che diventa grande: fino a 35 cm di lunghezza
  • Nonostante sia una specie riprodotta in cattività, spesso sono in vendita stock prelevati in natura: Chiedete sempre al negoziante se i pesci che state per comprare sono di cattura o di allevamento.
  • Specie che rischia l'estinzione nei luoghi d'origine a causa del prelievo per il commercio acquariofilo

Questi piccoli simpatici squali argentati giovanissimi (Balantiocheilos melanopterus) non rimarranno così per sempre, presto supereranno i 30 cm di lunghezza e devono essere tenuti in gruppi - Foto © fishtanksandponds.co.uk (Injaf)

Balantiocheilos melanopterus adulto, pienamente sviluppato: viene venduto comunemente come pesce d'acquario - Foto © Jean Francois Helias (FishBase.org)

Distribuzione

Asia: Bacini dei fiumi Chao Phraya e Mekong, penisola malese, Sumatra e Borneo. E' diventato raro o si è addirittura estinto in molti bacini.

La località tipo dei Balantiocheilos melanopterus è 'Bandjarmasin, Borneo, Indonesia', e il lavoro di Ng e Kottelat pubblicato nel 2007 ha confermato che contrariamente a molte delle informazioni pubblicate, questa specie non si trova in Indocina ed è limitata a Borneo, Sumatra e forse la Malaysia peninsulare. Comunque la piena portata della sua attuale distribuzione non è chiara poiché molte popolazioni sono diminuite di numero o addirittura sono completamente scomparse negli ultimi decenni.
Ad esempio, ora si pensa che sia scomparso dal drenaggio del fiume Batang Hari, Sumatra e nel Parco nazionale Danau Sentarum, i numeri del Borneo sono in costante calo dal 1975. La causa precisa non è stata ben studiata, ma si pensa che sia probabilmente dovuto all'inquinamento dovuto a estesi incendi boschivi, è improbabile che la raccolta per il commercio acquariofilo abbia contribuito.

È stato elencato come "in via di estinzione" nella Lista rossa IUCN delle specie minacciate dal 1996 ed è quasi certo che i pesci selvatici non siano disponibili nel commercio acquariofilo con il 100% di quelli visti in vendita provenienti da progetti di allevamento commerciale

IUCN Red List - VULNERABLE

STATO NELLA LISTA ROSSA IUCN:
VULNERABLE (vulnerabile)

  • Bala Shark: la distribuzione e lo stato della specie in natura, sul sito della IUCN Red List, il più ampio database di informazioni sullo stato di conservazione delle specie animali e vegetali di tutto il mondo.
  • Questa specie è elencata come Vulnerabile sulla base della sua area di occupazione limitata (AOO) di 640 km2, della sua presenza confermata in sole sei località minacciate e del continuo declino della sua AOO, dell'estensione di presenza (EOO) e della qualità dell'habitat (a causa della pesca eccessiva per il commercio acquariofilo e del degrado dell'habitat dovuto all'urbanizzazione, alle attività agricole, al disboscamento e al conseguente inquinamento). È importante notare che la specie è stata probabilmente estirpata localmente da una serie di importanti bacini fluviali in cui era precedentemente conosciuta, e sono necessarie azioni di conservazione urgenti per garantire che non rientri in una categoria di minaccia più elevata nel prossimo futuro.
  • La principale minaccia per la specie a livello di areale è la pesca eccessiva, poiché è stata prelevata dall'ambiente naturale principalmente per soddisfare l'elevata domanda costante di questa specie nel commercio acquariofilo. Altre minacce che potrebbero colpire gravemente la specie sono la perdita o il degrado dell'habitat, dovuti principalmente all'urbanizzazione, alle attività agricole, al disboscamento e all'inquinamento derivante da tali attività.
Habitat

Ambiente: bentopelagico; acqua dolce; clima: tropicale

Balantiocheilos melanopterus è ritrovato nelle acque più profonde di fiumi e laghi di medie e grandi dimensioni. E' un pesce bentopelagico di dimensioni moderate che sembra preferire il corso medio e superiore dei bacini fluviali, dove può essere trovato in una varietà di tipi di habitat relativamente conservati, come piccoli laghi boscosi e lanche (Sukmono et al. 2013, Ammar et al. 2014), paludi (Chong et al. 2010) e affluenti fluviali principali caratterizzati da acque limpide e correnti da moderate a veloci (Kottelat e Widjanarti 2005). Pertanto, il pesce sembra essere sensibile al degrado dell'habitat (Chong et al. 2010). Si ritiene che il pesce si nutra di piccoli pesci, crostacei e larve di insetti (Kottelat e Widjanarti 2005). È stato riferito che il continuo declino della qualità complessiva dell'habitat ha un impatto grave sulla specie (Chong et al. 2010).

Temperatura in natura

22 - 28°C.

Valore pH in natura

6.0 - 8.0

Valori acqua in natura
dH: 5.0 - 12.0
Allevamento

Dimensioni minime dell'acquario: 240x60x60h cm per un gruppo di almeno 5-6 adulti, che oltre alle dimensioni hanno bisogno di muoversi e nuotare molto. Per gli esemplari più giovani può bastare una vasca più piccola, ma non bisognerebbe mai comprare dei pesci se non si è sicuri di poterli ospitare per tutta la loro vita.

La scelta degli arredi non è importante quanto la qualità dell'acqua e la quantità di spazio aperto. Per allevare i Balantiocheilos melanopterus l'ideale comunque sarebbe una vasca molto grande allestita in modo da assomigliare ad un fiume che scorre veloce, con un substrato di rocce di varie dimensioni e ghiaia, alcuni grandi massi erosi dall'acqua e qualche rami o radice di legno (vedi il progetto del fiume-acquario).
Come molte altre specie che provengono da acque correnti, Balantiocheilos melanopterus è abbastanza intollerante all'accumulo di rifiuti organici e per stare in salute richiede acqua pulitissima. Sta anche meglio se c'è un elevato livello di ossigeno disciolto e un buon livello di circolazione dell'acqua dell'acquario. Accertarsi che il coperchio dell'acquario sia molto aderente e pesante, in quanto se spaventato può spiccare salti molto potenti.

Comportamento e compatibilità: Date le sue potenziali dimensioni da adulto, Balantiocheilos melanopterus è chiaramente inadatto per i comuni acquari di comunità. Anche se normalmente è una specie abbastanza tranquilla non è raro che divori i pesci più piccoli e può stressare fortemente i compagni di vasca più lenti o timidi con il suo costante movimento e con il suo vigoroso comportamento alimentare.
E' pertanto adatta solo a grandi acquari contenenti solidi compagni di vasca, di dimensioni simili e che stanno bene nelle stesse condizioni d'acqua. Ci sono un certo numero di scelte adeguate, le più adatte sono Hypsibarbus wetmorei, Barilius, Cyclocheilichthys, Osteochilus, Barbonymus, Mystacoleucus e le più grandi specie di Garra.
E' una specie gregaria per natura, che ama vivere in branco e che forma una gerarchia distinta, quindi dovrebbe sempre essere allevata in un gruppo di cinque o più esemplari. Se ne vengono acquistati solo due o tre, i pesci sottomessi potrebbero essere incessantemente vittime di bullismo, mentre gli esemplari solitari possono diventare aggressivi nei confronti delle specie di aspetto simile.

Giovanissimi Balantiocheilos melanopterus: da adulti raggiungono i 35 cm di lunghezza e vanno allevati in gruppo - Foto © Corrado Bozzano

Esemplare adulto di Balantiocheilos melanopterus, pienamente sviluppato: venduto comunemente come pesce d'acquario - Foto tratta da Aqua-vita.si

Alimentazione

L'alimentazione in natura è basata su fitoplancton, ma principalmente su piccoli crostacei, rotiferi, così come insetti e loro larve. 
Come molti ciprinidi, il Balantiocheilos melanopterus è onnivoro, e in acquario accetta qualsiasi cosa venga offerta. Perché sviluppi una colorazione migliore e migliori condizioni di salute, vanno offerti regolarmente piccoli alimenti vivi e congelati come chironomus, Daphnia, e Artemia, insieme a fiocchi e granuli di buona qualità e abbondanti vegetali: piselli sgranati, zucchine sbollentate, spinaci e frutta in pezzi sono buone aggiunte al menu. Esemplari più grandi accettano anche lombrichi, gamberi, cozze, ecc.sminuzzati.

Comportamento riproduttivo
Specie che rilascia le uova in acque aperte.
Dimorfismo sessuale

Le femmine sessualmente mature hanno il corpo più largo rispetto ai maschi, ma è impossibile individuare con precisione il sesso negli individui giovani.

Riproduzione

Per quanto si sa Balantiocheilos melanopterus non è mai stato riprodotto in acquario, anche se viene riprodotto e allevato in gran numero per il commercio acquariofilo, attraverso l'uso di ormoni.

Riferimenti & Link

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L'Aquarium Atlas Photo Index 1-5 di Baensch & Fischer è un libro, come già dice il titolo, "fotografico", che presenta le foto di più di 4000 specie d'acqua dolce e salmastra, con alcune indicazioni molto schematiche dei valori dell'acqua per l'allevamento e la riproduzione. Certamente di non grande aiuto per conoscere meglio le specie che si hanno, ma semmai per avere una panoramica delle specie appartenenti ai vari generi e famiglie e per l'identificazione delle loro caratteristiche.

Commenti

anonimo

lisa

leggevo il vostro sito e mi sono ritrovata nella pagina dei pesci giganti....leggo leggo leggo e mi ritrovo in lista i famosi squaletti...panico...eh gia li ho...non lo sapevo giuro! e adesso che faccio? come li posso gestire al meglio? fortunatamente la mia vasca non è microscopica, sono 300 litri e a parte uno scalare feroce e una manciata di pescetti sopravvisuti al pessimo scalare non è molto affollata. devo dire che i miei tre ormai li ho da un paio d'anni e nn creano problemi ma certo non voglio farli soffrire e nessun negozio me li ritira...quindi dedichiamoci a loro...quante volte vanno nutriti? piu del solito dato le dimensioni che possono raggiungere? c'è qualche piccolo compagno eventualmente che tollerano dato che loro poveri sono solo 3? grazie dell'aiuto!

Acquariofilia Consapevole

biggia

Ciao, l'alimentazione dipende anche dalle dimensioni che hanno, più sono grandi e più hanno bisogno di mangiare, basta anche una volta al giorno ma una quantità che non sparisca in pochi secondi, ma che duri qualche minuto...
anonimo

Carlo

Salve.. Ho un pesce squaletto che convive da poco con pesci rossi.. Premesso che uso un riscaldatore che mantiene l'ambiente acquatico a 27 gradi.. Può convivere con i pesci rossi?
Acquariofilia Consapevole

biggia

Gli squaletti andrebbero allevati in gruppi, non solitari, e i pesci rossi non essendo pesci tropicali non andrebbero allevati con pesci tropicali, e nemmeno del resto tenuti a 27°...

anonimo

Alessandro

Salve, volevo chiedere alcune informazioni a persone certamente piu esperte di me. Ho un acquario da 200 litri e ospito 5 esemplari di balantiocheilos (da wuanto ho letto non è sufficente per loro). Oggi li osservavo e ho notato che due di loro si muovevano all’unisono, praticamente uno attaccato all’altro, molte volte addirittura a contatto. Questo è durato precchi minuti (ho anche fatto un video). Sapete se questo atteggiamento è segno di un accoppiamento o al contrario di contesa del territorio? Perche ho letto che difficilmente si riproducono in acquario. Grazie mille
Acquariofilia Consapevole

biggia

Dovrebbero essere contese territoriali, anche perché immagino siano ancora piccoli, e quindi giovanissimi. Eventuali comportamenti riproduttivi si manifesterebbero quando sono già grandicelli.

anonimo

Giuseppe

Ciao . Come tutti all'inizio , e anche dopo, si fanno degli errori molte volte fidandosi di chi ti dovrebbe consigliare ,( il negoziante) invece ti trovi con specie totalmente inadatte alla dimensione del tuo acquario . Facendola breve nel 2003 avevo preso uno squaletto senza sapere nulla di questo pesce (acquario da 100 lt) , poi nel 2004 me ne stato dato un altro da un mio amico (sono passato ad acquario da 300 lt ) . Uno è morto l'anno scorso (2018) , l'altro è morto a marzo 2019 . 15 anni di vita insieme . Sconsiglio anche io l'acquisto di questi pesci .

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