Dei pesci molto diffusi in commercio hanno dei nuovi nomi scientifici, in seguito a uno studio recente. Ecco una guida pratica ai cambiamenti.
Tratto e tradotto dall'articolo:
"South Asian barbs – a guide to nomenclature"
di Matt Ford
sul sito di Seriouslyfish.com
Dawkinsia denisonii (ex Sahyadria/Puntius denisonii), il genere Puntius ha subito importanti cambiamenti - Foto © Hristo Hristov
In questo articolo Matt Ford parla di una vasta revisione delle specie del genere Puntius del Sudest asiatico che è stata pubblicata nell'ultimo volume di "Ichthyological Exploration of Freshwaters" e che ha comportato la divisione di una grande parte del genere e la collocazione di molte specie in generi diversi.
Sebbene questa revisione fosse attesa da molto tempo nei circoli ittiologici, è probabile che per gli acquariofili sia fonte di un certo grado di confusione, dal momento che molti dei pesci rinominati o spostati sono molto popolari in acquariofilia.
È tutto abbastanza complesso, per cui Matt Ford ha messo insieme questa pratica mini guida per aiutare a spiegare i nuovi raggruppamenti.
Che cosa è successo e perché tutti questi cambiamenti?
Fondamentalmente, le ex specie di Puntius provenienti dall'Asia meridionale sub-himalayana sono state riorganizzate in cinque generi diversi, tre dei quali sono nuovi, il che significa che la maggior parte di loro ora ha nomi diversi.
Ciò era necessario perché Puntius è stato considerato un raggruppamento polifiletico, cioè composto da diverse linee genetiche distinte, inizialmente raggruppate insieme a causa di caratteristiche morfologiche simili. Ora si sa che non discendono da un unico antenato comune, quindi era necessaria una riorganizzazione.
Come sono state raggiunte queste conclusioni?
E' stata usata una combinazione di dettagliati metodi morfologici, osteologici e genetici per confrontare 30 specie putative di Puntius l'una con l'altra, e 9 specie da 6 altri generi di ciprinidi. Le nuove classificazioni si basano sui risultati di queste analisi.
Quali sono i nuovi generi e come vengono distinti?
Puntius
La specie Puntius chola è stato mantenuta nel genere Puntius sensu stricto - Foto © Nonn Panitvong
Puntius sensu stricto è ora limitato a quelle specie prive di barbigli rostrali, con l'ultimo raggio della pinna dorsale non ramificato debole o forte ma sempre liscio, e una linea laterale completa con 22-28 squame a pori.
Le specie incluse sono:
- Puntius chola (Hamilton, 1822),
- Puntius dorsalis (Jerdon, 1849),
- Puntius kelumi Pethiyagoda, Silva, Maduwage & Meegaskumbura, 2008,
- Puntius layardi (Günther, 1868),
- Puntius mahecola (Valenciennes, in Cuvier e Valenciennes, 1844),
- Puntius pugio Kullander, 2008,
- Puntius sophore (Hamilton, 1822),
- Puntius terio (Hamilton, 1822),
- Puntius thermalis (Valenciennes, in Cuvier e Valenciennes, 1844).
Inclusi su una base provvisoria sono un certo numero di altre specie dell'Asia meridionale che condividono i caratteri diagnostici (esterni) di base, anche se solo uno, Puntius sahyadriensis Silas 1953, è ben noto in acquariofilia.
Anche il barbo a due macchie, Puntius bimaculatus (Bleeker, 1863) e il barbo ciliegia, Puntius titteya Deraniyagala, 1929 condividono questi caratteri e sono conservati nel genere Puntius, nonostante differiscano da tutti gli altri Puntius per la mancanza di una fontanella postpifisaria e posseggano solo 7 raggi ramificati nella pinna dorsale.
Puntius denisonii e Puntius chalakkudiensis saranno probabilmente collocati in un genere distinto in seguito, ma per ora sono mantenuti nel genere, anche perché nello studio non ne è stato esaminato nessun esemplare.
Systomus
Systomus orphoides è l'unica specie presente nel sud-est asiatico inserita nel genere Systomus - Foto © H-J Chen
Nel 1996 Walter Rainboth propose che alcune specie di Puntius del Sud-est asiatico dovessero essere riferite al genere Systomus, un raggruppamento eretto per la prima volta nel XIX secolo di cui i membri erano caratterizzati dal possesso di una spina dorsale dentellata, la presenza di 2 o 4 barbigli e meno di 12 rastrelli branchiali. Sebbene non ampiamente accettato nella letteratura dell'acquario, il suo uso è diventato sempre più frequente nell'ittiologia con un certo numero di specie abitualmente citate con quel nome e alcuni taxa recentemente descritti assegnati direttamente al genere.
Nel nuovo studio Systomus viene applicato alle specie che posseggono sia barbigli mascellari che rostrali, l'ultimo raggio ddella pinna dorsale non ramificato irrigidito (osseo), e una linea laterale completa con 27-34 squame.
Le specie qui incluse sono:
- Systomus asoka (Kottelat & Pethiyagoda, 1989),
- Systomus compressiformis (Cockerell, 1913),
- Systomus ayarami (Vishwanath e Tombi Singh, 1986),
- Systomus martenstyni (Kottelat & Pethiyagoda, 1991),
- Systomus orphoides Valenciennes, a Cuvier e Valenciennes 1842,
- Systomus pleurotaenia (Bleeker, 1863),
- Systomus sarana (Hamilton, 1822),
- Systomus spilurus (Günther, 1868) e
- Systomus timbiri (Deraniyagala, 1963),
- più un pesce non descritto di cui come "Puntius sp. Richmondi’.
Haludaria (Dravidia)
Il pesce precedentemente noto come Puntius fasciatus è passato a Dravidia fasciata e quindi a Haludaria fasciata - Foto © Hayath
Il nuovo genere Dravidia (iventato poi Haludaria perchè il nome Dravidia era già utilizzato per un genere di mosche) prende il nome dal popolo dravidico dell'India meridionale e viene diagnosticato grazie al possesso di entrambi i barbigli rostrali e mascellari, una linea laterale completa con 18-26 squame a pori e una pinna dorsale con 4 raggi non ramificati e 8 ramificati, di cui il l'ultimo raggio non ramificato è liscio. L'infraorbitale 3 è profondo, in parte sovrapposto al preopercolo, e la fontanella libera uroneurale e postepifisaria è assente.
Le specie nominali incluse in Haludaria sono:
- Haludaria afasciata (Jayaram, 1990),
- Haludaria fasciata (Jerdon, 1849),
- Haludaria kannikattiensis (Arunachalam & Johnson, 2003),
- Haludaria melanampyx (Giorno, 1865),
- Haludaria pradhani (Tilak , 1973),
sebbene solo Haludaria fasciata e Haludaria kannikattiensis siano ufficialmente valide al momento.
Dawkinsia
Il genere Dawkinsia prende il nome da Richard Dawkins. La foto mostra Dawkinsia rohani - Foto © Hayath
Dawkinsia prende il nome dal famoso biologo evoluzionista Richard Dawkins. I membri mancano di barbigli rostrali, possiedono una linea laterale completa con scaglie a 18-22 pori e uno schema giovanile composto da tre barre nere sul corpo.
Comprende quelle specie precedentemente riferite al gruppo Puntius filamentosus che sono ora conosciute come:
- Dawkinsia arulius (Jerdon, 1849),
- Dawkinsia assimilis (Jerdon, 1849),
- Dawkinsia esclamatio (Pethiyagoda & Kottelat, 2005),
- Dawkinsia filamentosa (Valenciennes, in Cuvier e Valenciennes, 1844),
- Dawkinsia rohani (Rema Devi, Indra e Marcus Knight, 2010),
- Dawkinsia rubrotinctus (Jerdon, 1849),
- Dawkinsia singhala (Duncker, 1912),
- Dawkinsia srilankensis (Senanayake, 1985),
- Dawkinsia tambraparniei (Silas, 1954).
Pethia
Il popolare black ruby barb, barbo nero rubino, è ribattezzato Pethia nigrofasciata - Foto © Chor Kiat Yeo
Il terzo nuovo genere è così chiamato perché è il nome volgare per i piccoli ciprinidi in lingua Sinhala. Le specie del genere Pethia non hanno i barbigli rostrali, non hanno o sono minuscoli i barbigli mascellari, possiedono l'ultimo raggio non ramificato della pinna dorsale rigido, serrato, presentano una macchia nera sul peduncolo caudale e frequentemente macchie nere, puntini o barre sui fianchi del corpo. L'infraorbitale 3 è profondo e si sovrappone parzialmente al preopercolo.
Ci sono 23 membri tra cui alcuni diffusi negli acquari come:
- Pethia conchonius (Hamilton, 1822),
- Pethia cumingii (Günther, 1868),
- Pethia gelius (Hamilton, 1822),
- Pethia nigrofasciata (Günther, 1868),
- Pethia padamya (Kullander & Britz, 2008),
- Pethia stoliczkana (Day, 1871) e
- Pethia ticto (Hamilton, 1822),
il resto comprende
- Pethia atra (Linthoingambi & Vishwanath, 2007),
- Pethia bandula (Kottelat & Pethiyagoda, 1991) ,
- Pethia didi (Kullander & Fang, 2005),
- Pethia erythromycter (Kullander, 2008),
- Pethia khugae (Linthoingambi & Vishwanath, 2007),
- Pethia macrogramma (Kullander, 2008),
- Pethia manipurensis (Menon, Rema Devi & Viswanath, 2000),
- Pethia melanomaculata (Deraniyagala, 1956),
- Pethia nankyweensis (Kullander, 2008),
- Pethia nigripinnis Knight, Rema Devi e Arunachalam, 2012,
- Pethia phutunio (Hamilton, 1822),
- Pethia pookodensis (Misericordia e Jacob, 2007),
- Pethia punctata (Day, 1865),
- Pethia reval (Meegaskumbura, Silva, Maduwage & Pethiyagoda, 2008),
- Pethia shalynius (Yazdani & Talukdar, 1975),
- Pethia thelys (Kullander, 2008), e
- Pethia tiantian (Kullander & Fang, 2005).
Inoltre potrebbero essere inseriti in questo genere anche:
- 'Puntius' meingangbii Arunkumar & Tombi Singh, 2003,
- 'Puntius' muvattupuzhaensis Jameela Beevi & Ramachandran, 2005,
- 'Puntius' narayani (Hora, 1937),
- 'Puntius' ornatus Vishwanath & Laisram, 2004,
- 'Puntius' setnai Chhapgar & Sane, 1992, e
- 'Puntius' yuensis Arunkumar & Tombi Singh, 2003.
Ci sono specie di Puntius non toccate dalla revisione?
Puntius semifasciolatus (ora Barbodes semifasciolatus) è una delle numerose specie attualmente di incerta collocazione generica - Foto © H-J Chen
Sì, la maggior parte di quelli originari del Sud-Est asiatico di cui solo uno, Puntius brevis (Bleeker, 1849), è un membro del genere Puntius come inteso ora. Delle varie specie precedentemente collocate in Systomus solo Systomus orphoides è un membro di quel genere sotto la sua nuova diagnosi. Il resto richiede di essere riposizionato altrove, e attualmente è classificato come incertae sedis, cioè di incerta collocazione tassonomica.
Per il momento, è forse meglio indicarli come 'Puntius', in cui il nome del genere è racchiuso tra virgolette, per indicare il suo discutibile utilizzo, e questa è la convenzione usata su SeriouslyFish.com. Alcuni di questi come 'Puntius' tetrazona, 'Puntius' oligolepis e 'Puntius' lateristriga sono pesci d'acquario ben noti.
Come sarà risolto?
Una revisione delle specie di 'Puntius' del sud-est asiatico è in preparazione ed è stata citata brevemente da Kottelat e Tan 2011 nella descrizione di di Systomus xoutos (attualmente 'Puntius').
Quindi cosa dovrei chiamare il mio pesce se è stato colpito da questi cambiamenti?
SeriouslyFish incoraggia l'uso della nomenclatura scientifica corrente, quindi raccomanda l'utilizzo dei nuovi nomi. Sta anche aggiornando i profili delle specie presenti nella Knowledge Base per riflettere i cambiamenti, e questo processo dovrebbe essere completato a breve.
Detto questo, è probabile che queste novità non saranno ampiamente accettate nel commercio dei pesci d'acquario, e probabilmente molti acquariofili e commercianti continueranno a riferirsi all'intero gruppo come Puntius, sia perché appariranno ancora in quel modo nei libri e nelle riviste sia online che cartacee pubblicate prima della revisione, sia perché i cambiamenti tassonomici radicali possono essere difficile da accettare quando i nomi precedenti sono così familiari.
Altri semplicemente non sono a conoscenza dei cambiamenti, o magari preferiscono continuare l'uso (errato) di Barbus o Capoeta, entrambi nomi validi ma ora applicati ad altri gruppi di pesci. Inoltre, le nuove combinazioni scientifiche vengono raramente prese in considerazione negli elenchi commerciali.
Matt Ford rassicura gli utenti di SeriouslyFish che potranno ancora cercarli usando Puntius sia sul sito stesso che tramite i motori di ricerca, e grazie ad alcune tecniche magiche dovrebbero essere restituiti gli stessi risultati che facendo la ricerca con i nuovi nomi.
Testo originale in inglese © Matt Ford (Seriouslyfish)
Per approfondire:
Sahyadria denisonii (ex Puntius denisonii) è una splendida specie di barbus - Foto © Hristo Hristov
Piccolo compendio di quello che bisogna sapere prima di comprare Barbus, Puntius, & C., per allevarli al meglio, o per non comprarli affatto :-)
Carrellata delle varie specie di barbus più diffuse in acquariofilia, con accennate le loro migliori caratteristiche, e l'avviso di non farsi sviare dall'aspetto scialbo che mostrano in negozio - tratto e tradotto da un articolo di Terry Ranson
Si dice spesso che una tigre non perde mai le sue strisce, ma per quanto riguarda il nome? Matt Ford indaga sul mistero dell'identità del barbo tigre - tratto e tradotto da un articolo di Matt Ford
Il Barbo tigre Puntigrus tetrazona apparteneva in passato al genere Puntius/Barbus - Foto © Robert Beke (Beke.co.nz)
Riferimenti & Link
Edizione Inglese - di Randy Carey - Scritta da uno dei maggiori esperti di questi gruppi di pesci, questa guida completa presenta cinque importanti gruppi di pesci che abbracciano centinaia di specie e copre argomenti essenziali per gli acquariofili interessati ai tetra e ai barbus, come alimentazione, fabbisogni, specie, malattie e riproduzione. Foto a colori, barre laterali, grafici e riquadri dei suggerimenti illustrano i punti chiave e completano perfettamente il testo informativo.
Edizione Inglese - di Gary Elson, Oliver Lucanus, Michele Earle-Bridges. Guida sull'allevamento di questi colorati pesci tropicali eccezionalmente attivi e con un appetito altrettanto enorme. Le loro numerose varietà sono originarie dell'Asia meridionale e sud-orientale.
Taxa
Bella specie di barbus che in natura è in pericolo di estinzione
Una bella specie, ex genere Puntius, non facile da trovare in commercio
La forma dorata di questa specie è tra i più popolari pesci d'acquario d'acqua dolce, ed è così onnipresente che molti appassionati non sono neanche consapevoli del fatto che non è la forma naturale, praticamente inesistente in commercio.
Sono abbastanza diffusi in commercio, ma in genere offerti da giovanissimi, da piccoli, con poche o nessuna informazione per quanto riguarda le loro dimensioni da adulti.
Una bella specie di Dawkinsia, ex Barbus, dalla splendida colorazione
Una specie non molto conosciuta, in quanto sembra che tutti i pesci venduti come 'Puntius arulius' siano in realtà Dawkinsia (Puntius) tambraparniei...
E' una specie di barbus dalla bella colorazione, in particolare la forma 'red', che diventa abbastanza grande, va allevata in gruppo ed ha bisogno di spazio, oltre che di acqua con corrente e ben ossigenata.
In precendenza nel genere Puntius, e confusa inizialmente con la specie congenere Dawkinsia denisonii, in realtà ha i colori meno brillanti ed è più aggressiva.
Da quando è stato commercializzato la prima volta, questo bel pesce ha subito un'impennata delle vendite, che ha portato ad un eccessivo prelievo in natura, tanto che ha rischiato di sparire per sempre dai luoghi d'origine
Barbus facile da allevare, ma che diventa abbastanza grande, va allevato in gruppo ed ha bisogno di spazio, oltre che di acqua con corrente e ben ossigenata.
Una bella specie prima compresa nel genere Puntius, non facile da trovare in commercio
Sembra che la sua diffusione in acquario sia maggiore di quanto si pensi perché sarebbero Dawkinsia tambraparniei tutti i pesci venduti come 'Arulius barb'
Posta nel nuovo genere Desmopuntius da Kottelat nel 2013, nel commercio acquariofilo viene in genere confusa con la specie strettamente connessa di Desmopuntius pentazona (ex Systomus pentazona)
Un'insolita specie di barbus, a strisce orizzontali invece che a barre verticali.
E' una specie rara nel commercio acquariofilo, in quanto la maggior parte dei pesci venduti con il loro nome in realtà sono i strettamente correlati Desmopuntius hexazona
Anche questa specie è stata separata dai Puntius/Barbus per essere spostata nel nuovo genere Desmopuntius
Un'insolita specie di barbus, a strisce orizzontali invece che a barre verticali.
Piccolo pesce eccezionalmente attraente quando è in buone condizioni, ma esportato raramente.
Uno dei piccoli ciprinidi più sottovalutati in acquariofilia, in quanto è relativamente tranquillo, resistente, colorato e con un comportamento interessante
Specie difficile da trovare in commercio, che ama le acque correnti
Specie difficile da trovare in commercio, che ama le acque correnti
Ex appartenente al genere Puntius, ora ha un genere dedicato solo a lui...
Considerato uno dei piccoli ciprinidi più resistenti disponibili in acquariofilia, Pethia conchonius è una scelta eccellente per chi è da poco che ha deciso di allestire un acquario
Piccoli pesci timidi e pacifici, non adatti ai comuni acquari di comunità proprio per le loro ridotte dimensioni e il carattere schivo.
Una specie dell'ex genere Barbus dalla livrea nuziale inconfondibile e bellissima, robusta e poco esigente, adatta agli acquari di comunità ben pensati.
Un piccolo barbus dalla livrea stupefacente, talmente definita nella colorazione che quando apparve in commercio si pensava fosse colorato artificialmente...
Specie molto simile a Puntigrus tetrazona, il barbo tigre; si trova occasionalmente in commercio, spesso mescolato e confuso con questi ultimi.
E' la specie di 'barbo tigre' più diffusa nel commercio acquariofilo, e negli ultimi anni ha cambiato nome scientifico molto spesso
Bella specie vivace, con i maschi particolarmente colorati, che ama avere spazio per nuotare e una certa corrente in vasca, ma soprattutto vivere in branco
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