Dalla livrea inconfondibile, non è facile da trovare in commercio.Il padre custodisce uova e avannotti in bocca, fino a che non sono indipendenti.
Maschio di Betta albimarginata con la livrea riproduttiva - Foto © Jan Sevcik
2.8 cm SL
Le due specie Betta albimarginata e Betta channoides insieme costituiscono il gruppo Betta albimarginata di specie strettamente correlate all'interno del genere, e sono diverse da tutti gli altri membri del genere per il disegno della livrea e per il possesso di 9-12 spine nella pinna anale vs. 0-4.
Sembrano molto simili tra loro, ma Betta albimarginata può essere distinta dalla seguente combinazione di caratteri: testa nerastra ventralmente, giallo grigiastro dorsalmente, con una macchia arancione sull'opercolo; disegno delle pinne, ad eccezione delle pinne pettorali, costituito da un'ampia fascia distale bianca, ampia fascia sottomarginale scura con margine esterno netto e margine interno meno netto, e una porzione interna di colore rosso chiaro; spine della pinna anale 9-11; raggi della pinna anale 21-23; file di squame laterali 26-27; file di squame trasversali 7.5; squame predorsali 6 + 7-8; lunghezza predorsale 65,2-61,7 (media 58,8)% SL; inserzione della pinna dorsale al di sopra della 10-11a fila di squame laterali e 4-5a spina della pinna anale.
Gruppo di Betta albimarginata:
- Betta albimarginata Kottelat & Ng, 1994
- Betta channoides Kottelat & Ng, 1994
Inoltre il disegno delle pinne in Betta albimarginata, ad eccezione delle pinne pettorali, è costituita da una larga fascia distale bianca, un'ampia banda sottomarginale scura con margine esterno acuto e margine interno meno acuto e una porzione interna rossa chiara, mentre in Betta channoides la pinna dorsale è quasi interamente rossa con solo una sottile fascia bianca distale, e la banda sottomarginale scura nella pinna caudale non si estende nella parte più alta della pinna.
Anche la colorazione di base del corpo nei maschi in parata tende verso una tonalità rosso mattone in Betta albimarginata, scarlatto in Betta channoides.
Come distinguere Betta channoides da Betta albimarginata - Foto © Catfish (Acquarioacquadolce.it)
Quello dei Betta è il genere più specioso all'interno della famiglia degli Osphronemidae con quasi 70 membri riconosciuti, e sembra comunque destinato a crescere ancora, in quanto continuano ad essere descritte regolarmente specie nuove.
Le specie si sono adattate con successo ad abitare una grande varietà di nicchie ecologiche, dai fossati stagnanti ai corsi d'acqua collinari, fino ad arrivare ad alcuni ambienti estremi, come quelli fortemente acidi delle foreste di torbiere.
La suddivisione dei membri in un certo numero di gruppi che contengono specie strettamente correlate è ormai generalmente accettata, ma in gran parte basato su caratteri morfologici/comportamentali. Sarebbe quindi necessario un lavoro filogenetico molecolare, che senza dubbio si rivelerebbe utile per determinare con maggiore precisione i rapporti tra questi pesci. Un elenco completo dei gruppi di specie come attualmente riconosciuto può essere trovato in questa pagina.
Come le altre specie del sottordine degli Anabantoidei, anche le specie del genere Betta possiedono un organo respiratorio accessorio noto come il labirinto. Chiamato così per la sua struttura labirintica, quest'organo permette ai pesci di respirare aria atmosferica in una certa misura. Composto da organi suprabranchiali appaiati formati attraverso l'espansione della sezione epibranchiale (superiore) del primo arco branchiale e alloggiato in una camera sopra le branchie, contiene molti risvolti di pelle altamente vascolarizzati, che funzionano come una grande superficie respiratoria. La sua struttura varia in complessità tra le specie, e tende a essere meglio sviluppato in quelle che abitano ambienti più duri e difficili.
Maschio di Betta albimarginata in livrea aggressiva © Zhou Hang
Asia: registrato solo nel bacino del fiume Sebuku, Kalimantan Timur, Borneo, Indonesia.
La località tipo di Betta albimarginata è ‘Sungei Sanul, tributario del Sungei Tikung, bacino del Sungei Sebuku’.
STATO NELLA LISTA ROSSA IUCN:
ENDANGERED (in pericolo)
- Betta albimarginata: la distribuzione e lo stato della specie in natura, sul sito della IUCN Red List, il più ampio database di informazioni sullo stato di conservazione delle specie animali e vegetali di tutto il mondo.
Ambiente: Acqua dolce, bentopelagico; clima tropicale.
Betta albimarginata si trova nei piccoli corsi d'acqua forestali, in acqua poco profonda (5-10 cm di profondità) tra le radici delle piante e la lettiera di foglie lungo gli argini. Il loro habitat è caratterizzato principalmente da ruscelli ed acquitrini stagnanti che attraversano la foresta pluviale.
La foresta circostante condiziona fortemente i valori dell’acqua di questi ambienti, infatti sul fondale di questi corsi d’acqua si deposita una grande quantità di materiale organico, composto soprattutto da fogliame e rami che vanno in decomposizione e formano uno strato di torbiera, che rilascia in acqua acidi umici e tannini, il che rende il pH acido e determina la colorazione scura dell’acqua.
Dimensioni minime dell'acquario: 50x30x30h cm per una coppia o un piccolo gruppo.
Betta albimarginata sta al meglio in un acquario ben piantumato, con scarsa luce, ben ombreggiato da abbondante copertura superficiale sotto forma di piante ad alto fusto e piante galleggianti come Salvinia o Riccia sp.. Per fornire ulteriore riparo possono essere usati radici e rami (se non si riesce a trovare legni della forma desiderata, si possono usare tranquillamente pezzi di rami di faggio o di quercia, completamente essiccati e privati della corteccia), e anche, magari nascosti da altri arredi, vasi di terracotta rovesciati o pezzi di tubo.
L'aggiunta di un po' di lettiera di foglie secche (sono adatte foglie di faggio, quercia o mandorlo indiano Ketapang, Terminalia catappa; si può usare anche una miscela di tutte e tre) enfatizza ulteriormente la sensazione naturale e, oltre a offrire dei ripari aggiuntivi per i pesci, induce la crescita di benefiche colonie microbiche mano a mano che avviene la decomposizione. Questa microfauna può fornire una preziosa fonte di cibo secondario per gli avannotti, mentre si ritiene che i tannini e altre sostanze chimiche rilasciate dalle foglie in decomposizione siano utili per le specie di pesci d'acqua nera e non.
Le foglie possono essere lasciate nella vasca fino a che non si decompongono completamente o rimosse e sostituite ogni qualche settimana.
Per acidificare e scurire ulteriormente l'acqua si possono usare anche le pignette di ontano, che hanno ulteriori effetti battericidi e antimicotici, non è necessario utilizzare la torba naturale, la cui raccolta è sia insostenibile che dannosa per l'ambiente.
Molto simile alla fibra di torba è la fibra di cocco, che è essenzialmente un sottoprodotto industriale e soprattutto una risorsa rinnovabile; se ne può lasciar cadere qualche manciata nella vasca. Dopo pochi giorni diventerà completamente satura d'acqua e affonderà sul fondo, dove può sembrare davvero efficace. A condizione che venga praticata una buona routine di mantenimento dell'acqua, non dovrebbero verificarsi effetti negativi utilizzando torba o foglie in acquario.
Siccome Betta albimarginata abita naturalmente acque con scarso movimento, la filtrazione o meglio la corrente d'acqua in uscita dal filtro non deve essere troppo forte, meglio usare, al posto di un filtro tradizionale, un piccolo filtro ad aria che smuova gentilmente l'acqua, l'ideale è allevarli in un acquario senza filtro, a condizione che venga mantenuta un'ottima qualità dell'acqua.
Come altre del genere, questa specie sembra stare meglio in condizioni di luce piuttosto fioca, e questo insieme alla loro predilezione per un'acqua ambrata, limita la scelta delle piante a quelle poco esigenti come Cryptocoryne, Bucephalandra, Microsorum, e Anubias, che vivono bene anche con poca luce e in zone d’ombra.
Betta albimarginata richiede condizioni d'acqua acida con trascurabile durezza carbonatica e bassissima durezza totale, per cui si potrebbe avere bisogno di acqua ad osmosi inversa, acidificata con CO2 o altri metodi.
L'acquario va tenuto ben coperto e non riempirlo fino all'orlo in quanto come come tutti Betta richiede di accedere occasionalmente allo strato di aria umida che si forma sopra la superficie dell'acqua, ed è un ottimo saltatore.
Comportamento e compatibilità: I Betta albimarginata non sono consigliabili per gli acquari di comunità standard: viste le loro particolari caratteristiche, è preferibile allevarli da soli o con specie molto tranquille e pacifiche, in quanto compagni di vasca troppo vivaci o grandi li intimoriscono, facendoli restare sempre nascosti, oltre a vincere la competizione per il cibo. Sono compatibili piccoli ciprinidi e cobitidi che abitano ambienti simili, ma va verificato attentamente.
Si possono allevare in gruppo, ed anzi è proprio in queste condizioni che mostrano una serie di comportamenti molto interessanti.
Coppia di Betta albimarginata con livrea neutra (maschio a sinistra) - Foto © Bs Thurner Hof (Wikimedia)
I Betta albimarginata in natura sono dei micropredatori di piccoli insetti, larve, crostacei, ecc.
In acquario, tenendo presente che gli esemplari in commercio sono per lo più di cattura, non accettano il cibo secco, almeno nei primi mesi di allevamento, e devono essere alimentati con cibo vivo e congelato. In genere non hanno problemi ad accettare artemia o chironomus congelati, in caso contrario va offerto del cibo vivo come le larve di zanzara, grindal, artemia salina, dafnie.
Il dimorfismo sessuale è piuttosto evidente, i maschi sono più grandi delle femmine, più colorati ed hanno il profilo della testa notevolmente più largo, perché sono responsabili dell'incubazione orale di uova e avannotti. Anche la livrea è differente, sia per la colorazione rossa di base, sia per l’orlatura bianca che presenta sulle pinne dorsale, anale e sulla coda.
Coppia di Betta albimarginata che sta iniziando il corteggiamento - Foto © Zhou Hang
Coppia di Betta albimarginata in corteggiamento © Zhou Hang
La riproduzione in acquario dei Betta albimarginata non è difficile da ottenere, se si possiede una coppia ben affiatata si può raggiungere attraverso alcuni accorgimenti. I Betta albimarginata sono incubatori orali ed è il maschio ad occuparsi delle uova e delle larve; durante il corteggiamento la colorazione della livrea diventa più accesa, il maschio diventa di un rosso carico, ed anche la femmina cambia colorazione, con la livrea che scurisce ed assume numerose sfumature.
Per stimolare la riproduzione si può fare uno o due cambi d'acqua con acqua più fresca, l'abbassamento delle temperature in genere provoca una deposizione.
E' meglio allestire un acquario dedicato alla riproduzione, a meno che i Betta albimarginata non siano già allevati da soli, in quanto il maschio non deve essere assolutamente disturbato quando incuba le uova in bocca. L'acquario deve avere un coperchio aderente, che garantisca la presenza di uno strato di aria calda e umida sopra l'acqua, in quanto gli avannotti hanno bisogno di accedere ad uno strato di aria calda e umida senza la quale lo sviluppo dell'organo labirinto può essere compromessa.
Dopo un protratto corteggiamento, uova e sperma vengono rilasciati nel corso di un 'abbraccio' tipico degli anabantoidei, in cui il maschio avvolge il suo corpo intorno a quello della femmina. Possono volerci diversi abbracci prima che tutte le uova vengono rilasciate. Quando inizia la deposizione le uova vengono deposte in piccole quantità e spinte dalla pinna anale del maschio verso la bocca dalla femmina, che poi le sputa perchè siano prese dal maschio. Una volta che il maschio ha tutte le uova in bocca il ciclo si ripete, fino a quando la femmina ha deposto tutte le uova, processo che può richiedere un certo tempo. Le dimensioni delle covate sono molto esigue, 10 uova sono già considerate un buon numero.
Il periodo di incubazione è condizionato dalla temperatura dell’acqua, in genere sono necessari dai 12 ai 21 giorni. E' la fase più delicata della riproduzione, perché il maschio se disturbato troppo o per fame, potrebbe ingoiare le uova. Sarebbe opportuno togliere la femmina, in modo che il maschio sia lasciato più tranquillo, e si può anche coprire la vasca con un panno, in modo che non sia disturbato da movimenti esterni.
Per capire se il maschio sta incubando basta osservarlo: tenderà a nascondersi di più, a restare isolato, si noterà che gonfia la gola di continuo.
Il maschio rilascia gli avannotti solo quando hanno completato pienamente lo sviluppo e possono iniziare il nuoto libero. In genere nascono fra i 10 ed i 40 avannotti, i quali sono già di buone dimensioni (circa 2 mm) e possono essere da subito alimentati con naupli di artemia e microworms; l’ideale sarebbero 2-3 pasti al giorno in piccole porzioni.
Appena il maschio rilascia gli avannotti è meglio che venga spostato, perché essendo molto affamato potrebbe mangiare i piccoli; in questo periodo il maschio va alimentato bene in modo che possa riprendere peso e solo dopo può essere rimesso insieme alla femmina
Gli avannotti sono abbastanza grandi da accettare immediatamente alimenti come microworm e naupli d'artemia, ma ci sono segnalazioni di giovani Betta che hanno avuto problemi di salute se alimentati con quantità eccessive di questi ultimi. Per un tasso di crescita ottimale vanno offerte piccole quantità di cibi diversi 2 -3 volte al giorno, e non va cambiata troppa acqua in una sola volta, ma è preferibile effettuare piccoli cambi regolari.
Taxa principali
Non molto facile da trovare in commercio, non costruisce un nido di bolle ma è un incubatore orale paterno, cioè il papà custodisce in bocca uova e avannotti
Dalla livrea inconfondibile, non è facile da trovare in commercio.Il padre custodisce uova e avannotti in bocca, fino a che non sono indipendenti.
Grande specie di Betta incubatrice orale, difficile da trovare in commercio
Incubatore orale che prima della sua formale descrizione era indicato come Betta sp. ‘Sanggau’
Specie che costruisce un nido di bolle, è abbastanza battagliera e molte volte non tollera altri conspecifici nella sua vasca.
Splendida specie costruttrice di nido di bolle, non facile da trovare, con una caratteristica livrea rosso-magenta e una grande macchia verde sui fianchi
Splendidi ma rari Betta costruttori d nido di bolle, molti dei pesci che vengono venduti o raffigurati come tali sono invece Betta uberis o altri congeneri.
Molto difficile da trovare in commercio, ha un aspetto simile a Betta albimarginata ed è un incubatore orale
Uno dei grandi Betta incubatori orali
Splendida specie dalla livrea scarlatta, che costruisce un nido di bolle
Specie incubatrice orale non facile da trovare in commercio
Specie incubatrice orale, difficile da trovare in commercio
Una specie di Betta incubatrice orale, abbastanza distinguibile da tutte le altre
Specie di Betta poco conosciuta, incubatrice orale
Betta incubatore orale, molo simile a Betta mandor
Raramente disponibile nel commercio acquariofilo, è una splendida specie di Betta che costruisce nidi di bolle.
Grande Betta incubatore orale raro da trovare in commercio, sembra che venga addirittura pescato più frequentemente come cibo
Usato nei combattimenti a scommessa nei suoi paesi d'origine, si può trovare abbastanza facilmente in commercio, costruisce un nido di bolle
Specie poco nota, che costruisce un nido di bolle
Una splendida specie di Betta incubatrice orale, in pericolo di estinzione per la distruzione dei suoi habitat
Conosciuta per molto tempo come Betta sp. 'Mahachai' dal nome della località di ritrovamento, è una specie costruttrice di nido di bolle
Questa specie incubatrice orale è stata in passato commercializzata ed etichettata come Betta anabatoides
Una rara specie di Betta incubatrice orale difficile da trovare in commercio
Specie incubatrice orale paterna, deve il suo nome alla macchia sul mento, che assomiglia ad un pi greco
Specie di incubatori orali molto rara da trovare in commercio, è stata molto spesso identificata erroneamente come Betta pugnax o Betta taeniata.
Riferimenti & Link
Tutto Quello Che Avreste Sempre Voluto Sapere Ma Non Avete Mai Osato Chiedere...
i messaggi più interessanti tratti da it.hobby.acquari
la scheda su Fishbase
la scheda di Seriouslyfish.com
la scheda approfondita e in italiano di Acquarioacquadolce.it
articolo in inglese sull'allevamento e la riproduzione in acquario dei Betta incubatori orali
scheda con informazioni tecniche e distribuzione in natura su GBIF-Global Biodiversity Information Facility
Edizione italiana - di Andrea Gollin - In questo libro, il neofita che si avvicina per la prima volta a questo pesce, potrà scoprire il corretto mantenimento del Betta in acquario, la sua alimentazione e la riproduzione. Ho voluto raccontare non solo le sue caratteristiche biologiche, ma anche la sua storia.
Betta Fish: The Simple Guide to Caring for Your Magical Betta
Edizione Inglese - di Walter James - Questi pesci hanno personalità brillanti che richiedono l’ambiente adatto per prosperare. Questo libro vi terrà per mano durante l'intero processo di cura di un betta. Imparerete tutto su questi pesci magici.
Collegamenti & Legenda
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Per saperne di più...
Coppia di Betta albimarginata con livrea neutra - Foto © Bs Thurner Hof (Wikimedia)
Una coppia di Betta albimarginata in corteggiamento - Foto © Zhou Hang
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