Grande specie di Betta incubatrice orale, difficile da trovare in commercio
Betta anabatoides - Foto © Team Borneo
8.2 cm SL
Quella di Betta anabatoides è una specie di Betta molto difficile da trovare in commercio, e sulla quale ci sono poche informazioni.
Morfologia: Spine dorsali (totale): 0-1; Raggi dorsali molli (totale): 8-9; spine anali: 1-2; raggi molli anali: 27-29; vertebre: 30-31. Può essere distinto dalle altre specie in quanto possiede la seguente combinazione di caratteri: un corpo tarchiato (profondità del corpo 30,5-33,7% SL), con la parte anteriore del corpo che ricorda il taxon Anabas; testa priva di disegno tranne che per una striscia preorbitale nera che va dal labbro inferiore agli occhi, e continua con una striscia postorbitale al bordo posteriore dell'opercolo; l'opercolo presenta scaglie iridescenti dorate, e alcuni raggi caudali mediani sporgono oltre il margine della pinna.
Gruppo di Betta anabatoides:
- Betta anabatoides Bleeker, 1851
- Betta midas Tan, 2009
Quello dei Betta è il genere più specioso all'interno della famiglia degli Osphronemidae con quasi 70 membri riconosciuti, e sembra comunque destinato a crescere ancora, in quanto continuano ad essere descritte regolarmente specie nuove.
Le specie si sono adattate con successo ad abitare una grande varietà di nicchie ecologiche, dai fossati stagnanti ai corsi d'acqua collinari, fino ad arrivare ad alcuni ambienti estremi, come quelli fortemente acidi delle foreste di torbiere.
La suddivisione dei membri in un certo numero di gruppi che contengono specie strettamente correlate è ormai generalmente accettata, ma in gran parte basato su caratteri morfologici/comportamentali. Sarebbe quindi necessario un lavoro filogenetico molecolare, che senza dubbio si rivelerebbe utile per determinare con maggiore precisione i rapporti tra questi pesci. Un elenco completo dei gruppi di specie come attualmente riconosciuto può essere trovato in questa pagina.
Come le altre specie del sottordine degli Anabantoidei, anche le specie del genere Betta possiedono un organo respiratorio accessorio noto come il labirinto. Chiamato così per la sua struttura labirintica, quest'organo permette ai pesci di respirare aria atmosferica in una certa misura. Composto da organi suprabranchiali appaiati formati attraverso l'espansione della sezione epibranchiale (superiore) del primo arco branchiale e alloggiato in una camera sopra le branchie, contiene molti risvolti di pelle altamente vascolarizzati, che funzionano come una grande superficie respiratoria. La sua struttura varia in complessità tra le specie, e tende a essere meglio sviluppato in quelle che abitano ambienti più duri e difficili.
Asia: bacino fluviale inferiore del Barito nel Kalimantan meridionale e Kotawaringin, e nei bacini di Katingan, Sampit, Mentaya e Kahayan nel Kalimantan centrale nel Borneo indonesiano.
STATO NELLA LISTA ROSSA IUCN:
LEAST CONCERN (minima preoccupazione)
- Giant Betta: la distribuzione e lo stato della specie in natura, sul sito della IUCN Red List, il più ampio database di informazioni sullo stato di conservazione delle specie animali e vegetali di tutto il mondo.
Ambiente: Acqua dolce, bentopelagico; clima tropicale.
Betta anabatoides è stato ritrovato in un torrente con acqua torbida, fino a 1,2 m di profondità e pH 7.5. L'acqua aveva poca corrente e proveniva dalle zone coltivata a monte.
Biotopo di Betta anabatoides a Lundu, Sarawak, Malesia - Foto © Benny Ng (Avventura a Sarawak)
Biotopo di Betta anabatoides a Lundu, Sarawak, Malesia - Foto © Benny Ng (Avventura a Sarawak)
Habitat di Betta mandor, Betta anabatoides e Betta pinguis vicino a Mandor, provincia di Kalimantan Barat, Indonesia, Borneo - Foto © Zhou Hang
Dimensioni minime dell'acquario: 80x40x40h cm per un maschio e 2-3 femmine.
Betta anabatoides sta al meglio in un acquario ben piantumato, ombreggiato con abbondante copertura superficie sotto forma di piante ad alto fusto e piante galleggianti come Salvinia o Riccia sp., le ninfee del genere Nymphaea, o anche le piante del genere Cryptocoryne. Possono essere usati radici e rami, collocati in modo che si formano zone ombreggiate, e coperti con piante epifite come Taxiphyllum e Felce di Giava. Possono essere usati radici e rami, collocati in modo che si formano zone ombreggiate (se non si riesce a trovare legni della forma desiderata, si possono usare tranquillamente pezzi di rami di faggio o di quercia, completamente essiccati e privati della corteccia); per fornire ulteriore riparo possono anche essere inclusi, magari nascosti da altri arredi, vasi di terracotta rovesciati o pezzi di tubo.
L'aggiunta di un po' di lettiera di foglie secche (sono adatte foglie di faggio, quercia o mandorlo indiano Ketapang, Terminalia catappa; si può usare anche una miscela di tutte e tre) enfatizza ulteriormente la sensazione naturale e, oltre a offrire dei ripari aggiuntivi per i pesci, induce la crescita di benefiche colonie microbiche mano a mano che avviene la decomposizione. Questa microfauna può fornire una preziosa fonte di cibo secondario per gli avannotti, mentre si ritiene che i tannini e altre sostanze chimiche rilasciate dalle foglie in decomposizione siano utili per le specie di pesci d'acqua nera e non.
Le foglie possono essere lasciate nella vasca fino a che non si decompongono completamente o rimosse e sostituite ogni qualche settimana.
Per acidificare e scurire ulteriormente l'acqua si possono usare anche le pignette di ontano, che hanno ulteriori effetti battericidi e antimicotici, non è necessario utilizzare la torba naturale, la cui raccolta è sia insostenibile che dannosa per l'ambiente.
Molto simile alla fibra di torba è la fibra di cocco, che è essenzialmente un sottoprodotto industriale e soprattutto una risorsa rinnovabile; se ne può lasciar cadere qualche manciata nella vasca. Dopo pochi giorni diventerà completamente satura d'acqua e affonderà sul fondo, dove può sembrare davvero efficace. A condizione che venga praticata una buona routine di mantenimento dell'acqua, non dovrebbero verificarsi effetti negativi utilizzando torba o foglie in acquario.
Siccome Betta anabatoides abita naturalmente acque con scarso movimento, la filtrazione o meglio la corrente d'acqua in uscita dal filtro non deve essere troppo forte, l'ideale è allevarli in un acquario senza filtro, a condizione che venga mantenuta un'ottima qualità dell'acqua.
Come altre del genere, questa specie sembra stare meglio in condizioni di luce piuttosto fioca.
Betta anabatoides richiede condizioni d'acqua acida con trascurabile durezza carbonatica e bassissima durezza totale, per cui si potrebbe avere bisogno di acqua ad osmosi inversa, acidificata con CO2 o altri metodi. L'acquario va tenuto ben coperto e non riempirlo fino all'orlo in quanto come come tutti Betta richiede di accedere occasionalmente allo strato di aria umida che si forma sopra la superficie dell'acqua, ed è un ottimo saltatore.
Comportamento e compatibilità: I Betta anabatoides non sono consigliabili per gli acquari di comunità standard: viste le loro particolari caratteristiche, è preferibile allevarli da soli o con specie molto tranquille e pacifiche, in quanto compagni di vasca troppo vivaci o grandi li intimoriscono, facendoli restare sempre nascosti, oltre a vincere la competizione per il cibo. Sono compatibili piccoli ciprinidi e cobitidi come i Pangio, che abitano ambienti simili, o forse con altri anabantoidei, ma bisogna fare accurate ricerche prima di sceglierli; la presenza di ogni altro pesce può dare fastidio se si sta cercando di far deporre una coppia.
A condizione che l'acquario sia grande e contenga un sacco di nascondigli e barriere visive che spezzino le linee visuali, non c'è alcun motivo per cui non se ne possa allevare un gruppo insieme, anche se qualche battibecco è inevitabile.
I Betta anabatoides in natura sono dei micropredatori di piccoli insetti, larve, crostacei, ecc.
In acquario, tenendo presente che gli esemplari in commercio sono per lo più di cattura, non accettano il cibo secco, almeno nei primi mesi di allevamento, e devono essere alimentati con cibo vivo e congelato. In genere non hanno problemi ad accettare artemia o chironomus congelati, in caso contrario va offerto del cibo vivo come le larve di zanzara, grindal, artemia salina, dafnie.
Taxa principali
Non molto facile da trovare in commercio, non costruisce un nido di bolle ma è un incubatore orale paterno, cioè il papà custodisce in bocca uova e avannotti
Dalla livrea inconfondibile, non è facile da trovare in commercio.Il padre custodisce uova e avannotti in bocca, fino a che non sono indipendenti.
Grande specie di Betta incubatrice orale, difficile da trovare in commercio
Incubatore orale che prima della sua formale descrizione era indicato come Betta sp. ‘Sanggau’
Specie che costruisce un nido di bolle, è abbastanza battagliera e molte volte non tollera altri conspecifici nella sua vasca.
Splendida specie costruttrice di nido di bolle, non facile da trovare, con una caratteristica livrea rosso-magenta e una grande macchia verde sui fianchi
Splendidi ma rari Betta costruttori d nido di bolle, molti dei pesci che vengono venduti o raffigurati come tali sono invece Betta uberis o altri congeneri.
Molto difficile da trovare in commercio, ha un aspetto simile a Betta albimarginata ed è un incubatore orale
Uno dei grandi Betta incubatori orali
Splendida specie dalla livrea scarlatta, che costruisce un nido di bolle
Specie incubatrice orale non facile da trovare in commercio
Specie incubatrice orale, difficile da trovare in commercio
Una specie di Betta incubatrice orale, abbastanza distinguibile da tutte le altre
Specie di Betta poco conosciuta, incubatrice orale
Betta incubatore orale, molo simile a Betta mandor
Raramente disponibile nel commercio acquariofilo, è una splendida specie di Betta che costruisce nidi di bolle.
Grande Betta incubatore orale raro da trovare in commercio, sembra che venga addirittura pescato più frequentemente come cibo
Usato nei combattimenti a scommessa nei suoi paesi d'origine, si può trovare abbastanza facilmente in commercio, costruisce un nido di bolle
Specie poco nota, che costruisce un nido di bolle
Una splendida specie di Betta incubatrice orale, in pericolo di estinzione per la distruzione dei suoi habitat
Conosciuta per molto tempo come Betta sp. 'Mahachai' dal nome della località di ritrovamento, è una specie costruttrice di nido di bolle
Questa specie incubatrice orale è stata in passato commercializzata ed etichettata come Betta anabatoides
Una rara specie di Betta incubatrice orale difficile da trovare in commercio
Specie incubatrice orale paterna, deve il suo nome alla macchia sul mento, che assomiglia ad un pi greco
Specie di incubatori orali molto rara da trovare in commercio, è stata molto spesso identificata erroneamente come Betta pugnax o Betta taeniata.
Riferimenti & Link
Tutto Quello Che Avreste Sempre Voluto Sapere Ma Non Avete Mai Osato Chiedere...
i messaggi più interessanti tratti da it.hobby.acquari
la scheda su FishBase
scheda sul sio dell'IBC
scheda in italiano su Bettaportal.it
articolo in inglese sull'allevamento e la riproduzione in acquario dei Betta incubatori orali
Edizione italiana - di Andrea Gollin - In questo libro, il neofita che si avvicina per la prima volta a questo pesce, potrà scoprire il corretto mantenimento del Betta in acquario, la sua alimentazione e la riproduzione. Ho voluto raccontare non solo le sue caratteristiche biologiche, ma anche la sua storia.
Betta Fish: The Simple Guide to Caring for Your Magical Betta
Edizione Inglese - di Walter James - Questi pesci hanno personalità brillanti che richiedono l’ambiente adatto per prosperare. Questo libro vi terrà per mano durante l'intero processo di cura di un betta. Imparerete tutto su questi pesci magici.
Collegamenti & Legenda
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Per saperne di più...
Viaggio da Singapore attraverso Sarawak, in Borneo, con tantissime meravigliose foto degli habitat di Betta, Rasbora, Barbus, Cobitidi, Cryptocoryne e tante altre specie di pesci e piante - tratto e tradotto da un articolo di Benny Ng
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