Splendida specie costruttrice di nido di bolle, non facile da trovare, con una caratteristica livrea rosso-magenta e una grande macchia verde sui fianchi
Esemplare selvatico di Betta brownorum, da località sconosciuta - Foto © Daron Tan
2.6 cm SL
La specie Betta brownorum è inclusa nel gruppo Betta coccina di specie strettamente correlate nel genere. Questo gruppo è composto per lo più da pesci di piccole dimensioni, di colore rosso, con le eccezioni di Betta hendra, Betta miniopinna e Betta persephone che sono di colore verdastro o scuro, e la loro identificazione può essere problematica, in quanto la livrea esterna può essere sia simile che confondibilmente variabile.
I membri del gruppo Betta coccina possiedono i seguenti caratteri condivisi: dimensioni ridotte degli adulti (fino a 40 mm SL); colorazione de corpo rosso o nero; presenza di una macchia mediolaterale in alcune specie; 9 vertebre addominali (vs. 10-12 in tutte le altre specie di Betta); sono abitanti stenotopici delle foreste delle paludi di torba.
Betta brownorum può essere distinta dagli altri membri del gruppo dalla seguente combinazione di caratteri: grande macchia laterale verde iridescente in maschio e femmina; colore del corpo rosso-magenta; nessuna barra iridescente verticale parallela sull'opercolo; pinna pelvica falcata, con punta filamentosa bianca, il resto rosso; pinne mediane senza macchie verdi iridescenti.
Raggi della pinna dorsale 10-11; raggi nella pinna anale 26-28; squame subdorsali 6-7; squame laterali 29½-31; squame predorsdali 18-20.
Gruppo di Betta coccina:
- Betta coccina Vierke, 1979
- Betta tussyae Schaller, 1985
- Betta persephone Schaller, 1986
- Betta rutilans Witte & Kottelat, 1991
- Betta brownorum Witte & Schimdt, 1992
- Betta livida Ng & Kottelat, 1992
- Betta miniopinna Tan & Tan, 1994
- Betta burdigala Kottelat & Ng, 1994
- Betta uberis Tan & Ng, 2006
- Betta hendra Schindler & Linke, 2013
Quello dei Betta è il genere più specioso all'interno della famiglia degli Osphronemidae con quasi 70 membri riconosciuti, e sembra comunque destinato a crescere ancora, in quanto continuano ad essere descritte regolarmente specie nuove.
Le specie si sono adattate con successo ad abitare una grande varietà di nicchie ecologiche, dai fossati stagnanti ai corsi d'acqua collinari, fino ad arrivare ad alcuni ambienti estremi, come quelli fortemente acidi delle foreste di torbiere.
La suddivisione dei membri in un certo numero di gruppi che contengono specie strettamente correlate è ormai generalmente accettata, ma in gran parte basato su caratteri morfologici/comportamentali. Sarebbe quindi necessario un lavoro filogenetico molecolare, che senza dubbio si rivelerebbe utile per determinare con maggiore precisione i rapporti tra questi pesci. Un elenco completo dei gruppi di specie come attualmente riconosciuto può essere trovato in questa pagina.
Come le altre specie del sottordine degli Anabantoidei, anche le specie del genere Betta possiedono un organo respiratorio accessorio noto come il labirinto. Chiamato così per la sua struttura labirintica, quest'organo permette ai pesci di respirare aria atmosferica in una certa misura. Composto da organi suprabranchiali appaiati formati attraverso l'espansione della sezione epibranchiale (superiore) del primo arco branchiale e alloggiato in una camera sopra le branchie, contiene molti risvolti di pelle altamente vascolarizzati, che funzionano come una grande superficie respiratoria. La sua struttura varia in complessità tra le specie, e tende a essere meglio sviluppato in quelle che abitano ambienti più duri e difficili.
Asia: Indonesia e Malesia.
Betta brownorum è endemico nell'isola del Borneo, dove è limitato alle parti meridionali e occidentali dello stato di Sarawak, Malesia, con una manciata di popolazioni oltre il confine nella provincia di Kalimantan Barat (Kalimantan occidentale), Indonesia.
La località tipo è "Piccola foresta di paludi di torba, 2,55 chilometri a sud del traghetto Batang Rejang sulla strada che collega Sibu a Kuching, Sarawak, Malesia orientale, 2°08’N, 112°00’30″E’. Secondo Tan e Ng (2005) la sua gamma nel Sarawak si estende da Sibu a sud-ovest a Kuching e poi fino a Matang. Sono stati raccolti in diverse località, e queste popolazioni sono spesso etichettate da collezionisti e appassionati con il nome della località di raccolta, per mantenere l'accuratezza e preservare le linee di sangue pure, ad esempio Sibu, Matang.
Apparentemente la macchia laterale verdastra varia di dimensioni in base alla località di raccolta, con gli esemplari di Matang che presentano una macchia molto più grande di quelli raccolti intorno a Sibu.
Attualmente molti habitat sono scomparsi, poiché gran parte della zona è stata rivolta a progetti abitativi.
STATO NELLA LISTA ROSSA IUCN:
VULNERABLE (vulnerabile)
- Betta brownorum: la distribuzione e lo stato della specie in natura, sul sito della IUCN Red List, il più ampio database di informazioni sullo stato di conservazione delle specie animali e vegetali di tutto il mondo.
Ambiente: bentopelagico, acqua dolce; clima tropicale.
Betta brownorum è una specie stenotopico delle foreste delle paludi di torba e negli associati corsi d'acqua nera.
Il fitto baldacchino di rami sovrastante fa sì che molta poca luce penetri la superficie dell'acqua, mentre la vegetazione ripariale cresce rigogliosa. L'acqua è di solito resa scura dagli acidi umici e dalle altre sostanze chimiche rilasciate dal materiale organico in decomposizione. Il contenuto minerale disciolto è generalmente trascurabile e il pH può essere molto basso, fino a 3.0 o 4.0. Il substrato è solitamente coperto da foglie cadute, rami e radici di alberi sommersi, e in alcuni periodi dell'anno i pesci possono essere costretti a sopravvivere all'interno della lettiera umida per diverse settimane in quanto l'acqua permanente non è sempre disponibile.
Biotopo di Betta brownorum nella foresta di torba intorno a Kuching a Sarawak, Malesia - Foto © Benny Ng (Avventura a Sarawak)
Habitat di Betta brownorum in una palude di torba a Sarawak, Borneo - Foto © Michael Lo (Diario di un viaggio in Borneo)
Biotopo di Betta brownorum nella foresta di torba intorno a Kuching a Sarawak, Malesia - Foto © Benny Ng (Avventura a Sarawak)
Dimensioni minime dell'acquario: 45x30x30h cm per una coppia o un piccolo gruppo.
Betta brownorum sta al meglio in un acquario ben piantumato, ombreggiato con abbondante copertura superficie sotto forma di piante ad alto fusto e piante galleggianti come Salvinia o Riccia sp.. Possono essere usati radici e rami, collocati in modo che si formano zone ombreggiate. Se non si trovano radici in vendita della forma desiderata, possono essere utilizzati rami di faggio o rovere, purché accuratamente e completamente scortecciati ed essiccati. Per fornire ulteriore riparo possono anche essere inclusi, magari nascosti da altri arredi, vasi di terracotta rovesciati o pezzi di tubo.
L'aggiunta di un po' di lettiera di foglie secche (sono adatte foglie di faggio, quercia o mandorlo indiano Ketapang, Terminalia catappa; si può usare anche una miscela di tutte e tre) enfatizza ulteriormente la sensazione naturale e, oltre a offrire dei ripari aggiuntivi per i pesci, induce la crescita di benefiche colonie microbiche mano a mano che avviene la decomposizione. Questa microfauna può fornire una preziosa fonte di cibo secondario per gli avannotti, mentre si ritiene che i tannini e altre sostanze chimiche rilasciate dalle foglie in decomposizione siano utili per le specie di pesci d'acqua nera e non.
Le foglie possono essere lasciate nella vasca fino a che non si decompongono completamente o rimosse e sostituite ogni qualche settimana.
Per acidificare e scurire ulteriormente l'acqua si possono usare anche le pignette di ontano, che hanno ulteriori effetti battericidi e antimicotici, non è necessario utilizzare la torba naturale, la cui raccolta è sia insostenibile che dannosa per l'ambiente.
Molto simile alla fibra di torba è la fibra di cocco, che è essenzialmente un sottoprodotto industriale e soprattutto una risorsa rinnovabile; se ne può lasciar cadere qualche manciata nella vasca. Dopo pochi giorni diventerà completamente satura d'acqua e affonderà sul fondo, dove può sembrare davvero efficace. A condizione che venga praticata una buona routine di mantenimento dell'acqua, non dovrebbero verificarsi effetti negativi utilizzando torba o foglie in acquario.
Come altre del genere, Betta brownorum sembra stare meglio in condizioni di luce piuttosto fioca. Si potrebbero aggiungere piante acquatiche che possono sopravvivere in tali condizioni, come Microsorum, Taxiphyllum o Cryptocoryne spp., è utile anche qualche cespuglio di vegetazione galleggiante per schermare ulteriormente la luce.
Questa specie richiede condizioni d'acqua acida con trascurabile durezza carbonatica e bassissima durezza totale, per cui si potrebbe avere bisogno di acqua ad osmosi inversa, acidificata con CO2 o altri metodi.
Siccome Betta brownorum abita naturalmente acque con scarso movimento, la filtrazione o meglio la corrente d'acqua in uscita dal filtro non deve essere troppo forte, si può usare un piccolo filtro a spugna, che smuova gentilmente l'acqua, ma l'ideale è allevarli in un acquario senza filtro, a condizione che venga mantenuta un'ottima qualità dell'acqua.
L'acquario deve essere ben coperto (sono ottimi saltatori) e va lasciato un po' di spazio tra l'acqua e il coperchio, perché come tutti i Betta hanno bisogno di uno strato di aria calda e umida a cui possano accedere quando ne hanno voglia.
Comportamento e compatibilità: i Betta brownorum non sono raccomandati per i comuni acquari di comunità. Le loro esigenze nelle cure e il loro temperamento implicano che è meglio allevarli da soli o con specie molto pacifiche poiché i pesci molto più grandi o più vigorosi possono intimidirli.
Potrebbero essere adatti un branco di piccoli ciprinidi o di cobitidi che in natura vivono in condizioni simili, ma è essenziale una ricerca adeguata prima dell'acquisto.
Esistono report contrastanti sul fatto che possa essere allevato in gruppi con più coppie o in gruppi tipo harem, comprendenti un singolo maschio insieme a diverse femmine. Alcuni affermano che, nonostante si verifichino alcuni inseguimenti e battibecchi per il territorio, è raro che si facciano danni fisici reali, mentre altri raccomandano di allevarli in coppie singole dopo aver osservato una forte aggressività nei confronti dei conspecifici da parte degli individui dominanti del gruppo.
In natura preda insetti e altri piccoli invertebrati: lo stomaco di quattro esemplari selvatici sezionati conteneva artropodi tra cui formiche terrestri e acari acquatici (Witte e Schmidt, 1992).
In acquario normalmente accetta il mangime secco, una volta riconosciuto come commestibile, ma per garantire lo sviluppo di colori e condizioni ottimali dovrebbero essere offerti regolarmente piccoli alimenti vivi e/o congelati come Daphnia, Artemia o larve di chironomus (bloodworm).
Bisogna fare attenzione a non alimentarli eccessivamente, in quanto i Betta sp. sembrano particolarmente inclini all'obesità.
I maschi sono più colorati e sviluppano pinne più lunghe delle femmine mano a mano che maturano.
Il maschio di Betta brownorum costruisce un nido di bolle, dove vengono custodite le uova prima e gli avannotti poi, fino a che non sono in grado di nuotare liberamente.
E' particolarmente importante fornire molti ripari, rifugi e barriere visive per la femmina, e spesso vengono utilizzati contenitori di rullini o pezzi di tubo in plastica per offrire potenziali siti di nidificazione. Se presenti anche le piante galleggianti possono essere incorporate nel nido. La vasca dovrebbe avere un coperchio abbastanza ermetico (alcuni allevatori utilizzano la pellicola per alimenti), poiché gli avannotti hanno bisogno di accedere ad uno strato di aria calda e umida senza la quale lo sviluppo dell'organo del labirinto può essere compromessa.
La coppia non deve essere separata prima della deposizione. Il maschio può costruire il nido in un tubo o in un contenitore, sotto un'ampia foglia o tra la vegetazione galleggiante a foglie fini, di solito non tollera la presenza della femmina nelle vicinanze fino a quando il nido non è completo.
Poco prima della deposizione delle uova, il colore del corpo della femmina impallidisce e appaiono delle barre scure sui fianchi, l'accoppiamento in genere si verifica sotto il nido in un 'abbraccio' tipico degli Osphronemidae, con il maschio che avvolge il proprio corpo attorno a quello della femmina. Al culmine vengono rilasciati contemporaneamente lo sperma e un po' di uova, che vengono raccolte dalla femmina tra le pinne pelviche e il corpo. Il maschio poi le trasferisce al suo nido mentre la femmina recupera quelle che fossero cadute. Questo ciclo viene ripetuto fino a quando la femmina ha deposto tutte le uova, processo che può richiedere un certo tempo.
Questa specie non è particolarmente prolifica, di solito vengono deposte meno di 20 uova, anche se non sono rare covate più grandi, fino a 50 uova.
Gli adulti dopo la deposizione possono normalmente essere lasciati in situ, sebbene la femmina non sia più coinvolta attivamente perché il maschio si assume la responsabilità esclusiva di proteggere e curare il nido. Le uova si schiudono in 24-48 ore, rimanendo nel nido per altri 3-4 giorni, fino a che il sacco vitellino è completamente assorbito, mentre il maschio continua a raccogliere e rimettere a posto quelle che cadono. Una volta che gli avannotti iniziano a nuotare liberamente, il maschio perderà interesse, ma gli adulti di solito non mangiano la loro prole.
Gli avannotti sono abbastanza grandi da accettare alimenti come microworm e naupli d'artemia immediatamente, ma ci sono segnalazioni di giovani Betta che hanno avuto problemi di salute se alimentati con quantità eccessive di questi ultimi. Per un tasso di crescita ottimale vanno offerte piccole quantità di cibi diversi 2 -3 volte al giorno, e non va cambiata troppa acqua in una sola volta, ma è preferibile effettuare piccoli cambi regolari.
Taxa principali
Non molto facile da trovare in commercio, non costruisce un nido di bolle ma è un incubatore orale paterno, cioè il papà custodisce in bocca uova e avannotti
Dalla livrea inconfondibile, non è facile da trovare in commercio.Il padre custodisce uova e avannotti in bocca, fino a che non sono indipendenti.
Grande specie di Betta incubatrice orale, difficile da trovare in commercio
Incubatore orale che prima della sua formale descrizione era indicato come Betta sp. ‘Sanggau’
Specie che costruisce un nido di bolle, è abbastanza battagliera e molte volte non tollera altri conspecifici nella sua vasca.
Splendida specie costruttrice di nido di bolle, non facile da trovare, con una caratteristica livrea rosso-magenta e una grande macchia verde sui fianchi
Splendidi ma rari Betta costruttori d nido di bolle, molti dei pesci che vengono venduti o raffigurati come tali sono invece Betta uberis o altri congeneri.
Molto difficile da trovare in commercio, ha un aspetto simile a Betta albimarginata ed è un incubatore orale
Uno dei grandi Betta incubatori orali
Splendida specie dalla livrea scarlatta, che costruisce un nido di bolle
Specie incubatrice orale non facile da trovare in commercio
Specie incubatrice orale, difficile da trovare in commercio
Una specie di Betta incubatrice orale, abbastanza distinguibile da tutte le altre
Specie di Betta poco conosciuta, incubatrice orale
Betta incubatore orale, molo simile a Betta mandor
Raramente disponibile nel commercio acquariofilo, è una splendida specie di Betta che costruisce nidi di bolle.
Grande Betta incubatore orale raro da trovare in commercio, sembra che venga addirittura pescato più frequentemente come cibo
Usato nei combattimenti a scommessa nei suoi paesi d'origine, si può trovare abbastanza facilmente in commercio, costruisce un nido di bolle
Specie poco nota, che costruisce un nido di bolle
Una splendida specie di Betta incubatrice orale, in pericolo di estinzione per la distruzione dei suoi habitat
Conosciuta per molto tempo come Betta sp. 'Mahachai' dal nome della località di ritrovamento, è una specie costruttrice di nido di bolle
Questa specie incubatrice orale è stata in passato commercializzata ed etichettata come Betta anabatoides
Una rara specie di Betta incubatrice orale difficile da trovare in commercio
Specie incubatrice orale paterna, deve il suo nome alla macchia sul mento, che assomiglia ad un pi greco
Specie di incubatori orali molto rara da trovare in commercio, è stata molto spesso identificata erroneamente come Betta pugnax o Betta taeniata.
Riferimenti & Link
Tutto Quello Che Avreste Sempre Voluto Sapere Ma Non Avete Mai Osato Chiedere...
i messaggi più interessanti tratti da it.hobby.acquari
la scheda su FishBase
Scheda esauriente su SeriouslyFish.com, con belle foto del maschio che cura gli avannotti appena schiusi
Edizione italiana - di Andrea Gollin - In questo libro, il neofita che si avvicina per la prima volta a questo pesce, potrà scoprire il corretto mantenimento del Betta in acquario, la sua alimentazione e la riproduzione. Ho voluto raccontare non solo le sue caratteristiche biologiche, ma anche la sua storia.
Betta Fish: The Simple Guide to Caring for Your Magical Betta
Edizione Inglese - di Walter James - Questi pesci hanno personalità brillanti che richiedono l’ambiente adatto per prosperare. Questo libro vi terrà per mano durante l'intero processo di cura di un betta. Imparerete tutto su questi pesci magici.
Collegamenti & Legenda
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Per saperne di più...
Terza tappa del viaggio in Borneo dell'autore, alla ricerca di due specie di Betta: Betta brownorum e Betta taeniata - tratto e tradotto da un articolo di Michael Lo
Viaggio da Singapore attraverso Sarawak, in Borneo, con tantissime meravigliose foto degli habitat di Betta, Rasbora, Barbus, Cobitidi, Cryptocoryne e tante altre specie di pesci e piante - tratto e tradotto da un articolo di Benny Ng
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