Uno dei grandi Betta incubatori orali
Betta chloropharynx - Foto © Hippocampus-bildarchiv.com
5.9 cm TL
La specie Betta chloropharynx è inclusa nel gruppo / complesso Betta waseri di specie strettamente correlate all'interno del genere, un assemblaggio che su base non ufficiale comprende anche una manciata di specie potenzialmente nuove, come Betta sp. "Medas".
I membri del gruppo condividono la seguente combinazione di caratteri: colorazione di base del corpo giallo argilla; squame sull'opercolo di colore oro iridescente nei maschi maturi di tutte le specie tranne Betta tomi; gola con macchie nere che si uniscono con la mascella inferiore nera in alcune specie; nessuna barra sul mento.
Il modo più semplice per distinguere i membri l'uno dall'altro è esaminare le macchie sulla gola, che variano in base alla specie. In questo caso la più chiara di queste macchie ha una forma che ricorda approssimativamente una figura orizzontale di otto, o, come stabilito da Tan e Ng (2005), la lettera greca "Mu" minuscola, cioè μ. Esistono anche diverse differenze morfometriche ma questo singolo carattere può essere usato per distinguere la specie da tutti gli altri membri del gruppo Betta waseri.
Grandi incubatori orali gialli - Il gruppo di Betta waseri (S. Van Der Voort)
Gruppo di Betta waseri:
- Betta waseri Krummenacher, 1986
- Betta hipposideros Ng & Kottelat, 1994
- Betta spilotogena Ng & Kottelat, 1994
- Betta chloropharynx Kottelat & Ng, 1994
- Betta renata Tan, 1998
- Betta pi Tan, 1998
- Betta tomi Ng & Kottelat, 1994
- Betta pardalotos Tan, 2009
Quello dei Betta è il genere più specioso all'interno della famiglia degli Osphronemidae con quasi 70 membri riconosciuti, e sembra comunque destinato a crescere ancora, in quanto continuano ad essere descritte regolarmente specie nuove.
Le specie si sono adattate con successo ad abitare una grande varietà di nicchie ecologiche, dai fossati stagnanti ai corsi d'acqua collinari, fino ad arrivare ad alcuni ambienti estremi, come quelli fortemente acidi delle foreste di torbiere.
La suddivisione dei membri in un certo numero di gruppi che contengono specie strettamente correlate è ormai generalmente accettata, ma in gran parte basato su caratteri morfologici/comportamentali. Sarebbe quindi necessario un lavoro filogenetico molecolare, che senza dubbio si rivelerebbe utile per determinare con maggiore precisione i rapporti tra questi pesci. Un elenco completo dei gruppi di specie come attualmente riconosciuto può essere trovato in questa pagina.
Come le altre specie del sottordine degli Anabantoidei, anche le specie del genere Betta possiedono un organo respiratorio accessorio noto come il labirinto. Chiamato così per la sua struttura labirintica, quest'organo permette ai pesci di respirare aria atmosferica in una certa misura. Composto da organi suprabranchiali appaiati formati attraverso l'espansione della sezione epibranchiale (superiore) del primo arco branchiale e alloggiato in una camera sopra le branchie, contiene molti risvolti di pelle altamente vascolarizzati, che funzionano come una grande superficie respiratoria. La sua struttura varia in complessità tra le specie, e tende a essere meglio sviluppato in quelle che abitano ambienti più duri e difficili.
Betta chloropharynx - Foto © Stefan Van Der Voort
Asia: Banka, Indonesia.
La specie Betta chloropharynx è stata descritta da Bangka, una piccola isola appena al largo della costa orientale di Sumatra, in Indonesia. Una popolazione vicina alla città di Palembang nella stessa Sumatra, inizialmente considerata conspecifica, è stata descritta come Betta pardalotos nel 2009.
STATO NELLA LISTA ROSSA IUCN:
CRITICALLY ENDANGERED (in pericolo critico)
- Betta chloropharynx: la distribuzione e lo stato della specie in natura, sul sito della IUCN Red List, il più ampio database di informazioni sullo stato di conservazione delle specie animali e vegetali di tutto il mondo.
Ambiente: Acqua dolce, bentopelagico; clima tropicale.
Betta chloropharynx si trova nelle zone di foresta secondaria nelle paludi, tra la lettiera di foglie. Nell'isola di Banka questa specie vive nelle acque poco profonde di paludi di torba, a volte a solo pochi centimetri di profondità. Questi habitat sono costituiti principalmente da foglie morte, in cui gli abitanti si nascondono. Il pH va da 4,5 a 5,5, GH e KH sono tra 0 e 1. La temperatura misurata era 27,1° C.
Questo Betta è sulla lista delle specie minacciate perché i suoi habitat vengono distrutti, per far posto ad esempio a piantagioni.
Dimensioni minime dell'acquario: 80x30x40h cm per runa coppia di esemplari
Per l'arredamento dell'acquario si possono usare radici e rami in modo da formare molte zone ombreggiate, per fornire ulteriore riparo si possono usare tubi e vasi di terracotta rovesciati.
L'aggiunta di un po' di lettiera di foglie secche (sono adatte foglie di faggio, quercia o mandorlo indiano Ketapang, Terminalia catappa; si può usare anche una miscela di tutte e tre) enfatizza ulteriormente la sensazione naturale e, oltre a offrire dei ripari aggiuntivi per i pesci, induce la crescita di benefiche colonie microbiche mano a mano che avviene la decomposizione. Questa microfauna può fornire una preziosa fonte di cibo secondario per gli avannotti, mentre si ritiene che i tannini e altre sostanze chimiche rilasciate dalle foglie in decomposizione siano utili per le specie di pesci d'acqua nera e non.
Le foglie possono essere lasciate nella vasca fino a che non si decompongono completamente o rimosse e sostituite ogni qualche settimana.
Per acidificare e scurire ulteriormente l'acqua si possono usare anche le pignette di ontano, che hanno ulteriori effetti battericidi e antimicotici, non è necessario utilizzare la torba naturale, la cui raccolta è sia insostenibile che dannosa per l'ambiente.
Molto simile alla fibra di torba è la fibra di cocco, che è essenzialmente un sottoprodotto industriale e soprattutto una risorsa rinnovabile; se ne può lasciar cadere qualche manciata nella vasca. Dopo pochi giorni diventerà completamente satura d'acqua e affonderà sul fondo, dove può sembrare davvero efficace. A condizione che venga praticata una buona routine di mantenimento dell'acqua, non dovrebbero verificarsi effetti negativi utilizzando torba o foglie in acquario.
Come altri del genere Betta chloropharynx sembra stare meglio in condizioni di luce piuttosto fioca. Si possono aggiungere piante acquatiche che possono sopravvivere in tali condizioni, come Microsorum, Taxiphyllum o Cryptocoryne, e qualche cespuglio di vegetazione galleggiante.
Betta chloropharynx richiede condizioni di acqua acida, con trascurabile durezza carbonatica e durezza generale bassissima, per cui si può aver bisogno di usare l'acqua ad osmosi inversa o altri metodi per ottenere acqua tenera, che può essere acidificata con CO2 o come detto sopra.
In natura abita acque tranquille e con poca corrente, per cui anche in acquario la corrente non deve essere troppo forte, l'ideale è allevarli in un acquario senza filtro, a condizione che venga mantenuta un'ottima qualità dell'acqua.
L'acquario deve essere ben coperto (sono ottimi saltatori) e va lasciato un po' di spazio tra l'acqua e il coperchio, perché come tutti i Betta hanno bisogno di uno strato di aria calda e umida a cui possano accedere quando ne hanno voglia.
Comportamento e compatibilità: i Betta chloropharynx non sono raccomandati per i comuni acquari di comunità. Le loro esigenze nelle cure e il loro temperamento implicano che è meglio allevarli da soli o con specie molto pacifiche poiché i pesci molto più grandi o più vigorosi possono intimidirli.
Potrebbero essere adatti un branco di piccoli ciprinidi o di cobitidi che in natura vivono in condizioni simili, ma è essenziale una ricerca adeguata prima dell'acquisto.
Possono essere allevati in coppia o in gruppo, e anzi in quest'ultimo modo mostreranno alcune interazioni comportamentali interessanti.
In natura probabilmente preda insetti, altri piccoli invertebrati e zooplancton.
In acquario normalmente accetta il mangime secco, una volta riconosciuto come commestibile, ma per garantire lo sviluppo di colori e condizioni ottimali dovrebbero essere offerti regolarmente piccoli alimenti vivi e/o congelati come Daphnia, Artemia o larve di chironomus (bloodworm).
Bisogna fare attenzione a non alimentarli eccessivamente, in quanto i Betta sp. sembrano particolarmente inclini all'obesità.
I maschi adulti sono più colorati, sviluppano pinne più estese e hanno una forma della testa più ampia rispetto alle femmine.
E' particolarmente importante fornire molti ripari, rifugi e barriere visive per la femmina, e spesso vengono utilizzati contenitori di rullini o pezzi di tubo in plastica per offrire potenziali siti di nidificazione. Se presenti anche le piante galleggianti possono essere incorporate nel nido. La vasca dovrebbe avere un coperchio abbastanza ermetico (alcuni allevatori utilizzano la pellicola per alimenti), poiché gli avannotti hanno bisogno di accedere ad uno strato di aria calda e umida senza la quale lo sviluppo dell'organo del labirinto può essere compromessa.
Dopo un lungo corteggiamento, vengono rilasciati contemporaneamente sperma e uova durante un 'abbraccio' tipico degli Osphronemidae, in cui il maschio avvolge il proprio corpo attorno a quello della femmina. Prima di iniziare la deposizione possono essere richiesti diversi abbracci "di prova".
Le uova fecondate vengono catturate dalla pinna anale del maschio, quindi raccolte nella bocca della femmina, prima di essere sputate nell'acqua per essere catturate dal maschio. Una volta che il maschio le ha tutte in bocca, il ciclo si ripete fino a quando la femmina non ha esaurito le uova, processo che può richiedere del tempo.
Un maschio incubatore può inghiottire o rilasciare le uova prematuramente se stressato o inesperto, quindi è preferibile lasciare in situ la femmina e qualsiasi altro pesce. Il periodo di incubazione è di 10 - 21 giorni, al termine dei quali il maschio inizierà a rilasciare avannotti completamente formati, che nuotano liberamente. A questo punto i genitori possono essere rimossi o si può lasciare che gli avannotti crescano a fianco dei genitori, anche se alcuni possono essere predati, ci sono resoconti che testimoniano una crescita più veloce degli avannotti in questo secondo caso.
Gli avannotti sono abbastanza grandi da accettare alimenti come microworm e naupli d'artemia immediatamente, ma ci sono segnalazioni di giovani Betta che hanno avuto problemi di salute se alimentati con quantità eccessive di questi ultimi. Per un tasso di crescita ottimale vanno offerte piccole quantità di cibi diversi 2 -3 volte al giorno, e non va cambiata troppa acqua in una sola volta, ma è preferibile effettuare piccoli cambi regolari.
Taxa principali
Non molto facile da trovare in commercio, non costruisce un nido di bolle ma è un incubatore orale paterno, cioè il papà custodisce in bocca uova e avannotti
Dalla livrea inconfondibile, non è facile da trovare in commercio.Il padre custodisce uova e avannotti in bocca, fino a che non sono indipendenti.
Grande specie di Betta incubatrice orale, difficile da trovare in commercio
Incubatore orale che prima della sua formale descrizione era indicato come Betta sp. ‘Sanggau’
Specie che costruisce un nido di bolle, è abbastanza battagliera e molte volte non tollera altri conspecifici nella sua vasca.
Splendida specie costruttrice di nido di bolle, non facile da trovare, con una caratteristica livrea rosso-magenta e una grande macchia verde sui fianchi
Splendidi ma rari Betta costruttori d nido di bolle, molti dei pesci che vengono venduti o raffigurati come tali sono invece Betta uberis o altri congeneri.
Molto difficile da trovare in commercio, ha un aspetto simile a Betta albimarginata ed è un incubatore orale
Uno dei grandi Betta incubatori orali
Splendida specie dalla livrea scarlatta, che costruisce un nido di bolle
Specie incubatrice orale non facile da trovare in commercio
Specie incubatrice orale, difficile da trovare in commercio
Una specie di Betta incubatrice orale, abbastanza distinguibile da tutte le altre
Specie di Betta poco conosciuta, incubatrice orale
Betta incubatore orale, molo simile a Betta mandor
Raramente disponibile nel commercio acquariofilo, è una splendida specie di Betta che costruisce nidi di bolle.
Grande Betta incubatore orale raro da trovare in commercio, sembra che venga addirittura pescato più frequentemente come cibo
Usato nei combattimenti a scommessa nei suoi paesi d'origine, si può trovare abbastanza facilmente in commercio, costruisce un nido di bolle
Specie poco nota, che costruisce un nido di bolle
Una splendida specie di Betta incubatrice orale, in pericolo di estinzione per la distruzione dei suoi habitat
Conosciuta per molto tempo come Betta sp. 'Mahachai' dal nome della località di ritrovamento, è una specie costruttrice di nido di bolle
Questa specie incubatrice orale è stata in passato commercializzata ed etichettata come Betta anabatoides
Una rara specie di Betta incubatrice orale difficile da trovare in commercio
Specie incubatrice orale paterna, deve il suo nome alla macchia sul mento, che assomiglia ad un pi greco
Specie di incubatori orali molto rara da trovare in commercio, è stata molto spesso identificata erroneamente come Betta pugnax o Betta taeniata.
Riferimenti & Link
Tutto Quello Che Avreste Sempre Voluto Sapere Ma Non Avete Mai Osato Chiedere...
i messaggi più interessanti tratti da it.hobby.acquari
la scheda su FishBase
Betta chloropharynx KOTTELAT & NG, 1994 Green Throat Mouthbrooder
la scheda su Seriouslyfish.com
articolo in inglese sull'allevamento e la riproduzione in acquario dei Betta incubatori orali
Edizione italiana - di Andrea Gollin - In questo libro, il neofita che si avvicina per la prima volta a questo pesce, potrà scoprire il corretto mantenimento del Betta in acquario, la sua alimentazione e la riproduzione. Ho voluto raccontare non solo le sue caratteristiche biologiche, ma anche la sua storia.
Betta Fish: The Simple Guide to Caring for Your Magical Betta
Edizione Inglese - di Walter James - Questi pesci hanno personalità brillanti che richiedono l’ambiente adatto per prosperare. Questo libro vi terrà per mano durante l'intero processo di cura di un betta. Imparerete tutto su questi pesci magici.
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Note sul gruppo di Betta waseri, sette specie di Betta solo recentemente descritte scientificamente, come allevarli e riprodurli - tratto e tradotto da un articolo di Stefan Van Der Voort
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