Osservazioni sull'allevamento e sul comportamento riproduttivo dei Betta coccina, una insolita ma splendida specie di Betta.

Tratto e tradotto dall'articolo:
"Observations on Betta coccina"
di Tom & Linda Meyers
su Aquarticles.com

Maschio dominante di Betta coccina, proveniente da Jambi, distretto di Sumatra - Foto © Parostoteles (Wikimedia)

Nel 1979 Jorg Vierke, un noto acquariofilo tedesco, descrisse Betta coccina, una nuova specie di Betta che costruisce nidi di bolle proveniente da Sumatra. La sua bellezza e la sua rarità in commercio lo hanno reso un pesce molto ricercato.

In questo articolo Tom & Linda Meyers espongono le loro osservazioni su questa specie, che a prima vista potrebbe essere facilmente scambiata per un killi, in quanto assomiglia solo leggermente ad altre specie di Betta. In realtà, anche se sembrano fisicamente diversi da altri Betta, i Meyers hanno scoperto che si comportano proprio come i Betta imbellis; vale a dire che, tenendo cinque esemplari adulti di Betta coccina insieme in una vasca da 40 litri, i pesci si scagliano costantemente l'uno contro l'altro. Nonostante queste baruffe, nella loro limitata esperienza (3 mesi e mezzo) i Meyers hanno notato solo danni minimi alle pinne, persino durante la deposizione delle uova.

Tom & Linda Meyers raccontano che quando hanno acquistato per la prima volta i loro esemplari di Betta coccina, i pesci sembravano molto timidi e tendevano ad approfittare della copertura vegetale, lasciandola solo per un balzo occasionale su gamberetti vivi o avannotti di Platy, che tra l'altro erano tutto ciò che mangiavano. Inizialmente i Betta coccina erano difficili da alimentare. Una deposizione e 3 mesi dopo, sia gli adulti che gli avannotti accettavano volentieri l'artemia salina congelata. I cinque adulti mangiavano persino dalle mani dei loro allevatori. Erano molto reattivi alle persone ed uscivano e spiegavano le pinne in parata quando venivano nutriti. Gli avannotti tendevano a nascondersi, ma sembrano non spaventarsi per i movimenti vicino alla vasca.

Descrizione

I Betta coccina hanno un corpo lungo 5cm e snello. I maschi sono leggermente più lunghi e sottili delle loro compagne.

Il loro colore varia a seconda del loro atteggiamento e delle condizioni della vasca. Cambia da un marrone scuro con strisce dorate chiare (livrea di quando sono spaventati) a un color vino scuro sia nel corpo che nelle pinne. Quest'ultimo colore è più evidente durante la deposizione delle uova o quando un maschio dominante sta facendo parate nella vasca. Nel maschio adulto dominante c'è una macchia metallica blu-verde di circa mezzo cm di diametro a metà fianco. Questa macchia appare negli avannotti più o meno quando diventano abbastanza grandi da essere sessuati, e sembra essere presente solo sugli avannotti maschi, mentre nei pesci adulti solo il maschio dominante mostra la macchia.

Come in altre specie di Betta, le pinne del maschio di Betta coccina sono più lunghe e colorate di quelle della femmina, in particolare la pinna dorsale a forma di bandiera e caudale del maschio, che mostra un colore metallico oro chiaro sul bordo superiore durante un'attività intensa come la riproduzione. Le femmine mostrano strisce alternate marrone scuro/oro chiaro con pinne rosso chiaro (livrea di quando sono spaventate) o mostrano corpi color vino scuro con pinne color vino chiaro. I maschi possono anche essere distinti dalle loro compagne "a coda rotonda" in quanto hanno una pinna caudale "a punta di lancia". In condizioni di deposizione delle uova, il colore vino scuro del maschio spesso sembra essere un intenso nero "vellutato", che con i loro occhi blu-verdi elettrici, rende i Betta coccina davvero splendidi, da vedere.

La riproduzione

Nei loro soliti libri di riferimento acquariofili, Tom & Linda Meyers non avevano trovato quasi nulla riguardante i Betta coccina. Da tutto quello che avevano potuto ricavare, sembrava che il miglior approccio alla riproduzione fosse quello per tentativi ed errori, soprattutto perché, con o senza successo, questo approccio avrebbe fornito la maggior parte delle informazioni. Quindi hanno iniziato a preparare e condizionare il team riproduttivo. L'acquario era un normale acquario da 40 litri (mezzo pieno), con una luce fluorescente e un buon coperchio, perché potrebbero saltare.

I Meyers hanno quindi selezionato il maschio dominante e una femmina che sembrava averlo scelto. La coppia è stata preparata con cibo vivo tre volte al giorno. Per un pesce così snello, la femmina è diventata molto robusta e ha mostrato la "macchia d'uovo" comune ad altre specie di Betta. La superficie dell'acqua è stata ricoperta di Ceratopteris e un grande pezzo di felce di Giava. È stato utilizzato un filtro a spugna invecchiato, che gorgogliava leggermente in un angolo posteriore. Diagonalmente di fronte al filtro è stata fatta galleggiare una metà capovolta di una tazza di polistirolo, come erano soliti fare con i Betta splendens. La tazza aveva tre scopi: 

  1. ridurre la quantità di movimento sulla superficie e quindi era richiesta una minore riparazione del nido
  2. fornire ombra e riparo simili a quelli che si trovano nell'ambiente naturale
  3. posizionandola correttamente, si poteva scegliere il sito migliore per l'osservazione.

Tom & Linda Meyers hanno visto ripagati tutti i loro sforzi quando, il secondo giorno, hanno notato la coppia di Betta coccina abbracciarsi nel tipico stile Betta splendens. Il maschio aveva anche costruito un nido di bolle piuttosto piccolo e piatto sotto la tazza. I primi abbracci erano goffi e senza uova, ma presto la situazione è cambiata ed erano state prodotte grandi uova bianche. Il maschio le aveva recuperate e le aveva messe nel nido, mentre la femmina osservava attentamente. Come con i Betta splendens, questa procedura è stata ripetuta più e più volte, ma con alcune varianti degne di nota. Dopo che tutte le uova sono state rilasciate, alla femmina non era più stato permesso di avvicinarsi al nido ed era stata scacciata via dal maschio. A questo punto quindi la femmina è stata rimossa, con solo una piccola pinna divisa.

E' stato allora che il maschio aveva spostato l'intero nido, uova incluse, da sotto la tazza alla parte inferiore di una grande foglia di Ceratopteris nella parte posteriore della vasca. Il nuovo nido era più grande e dall'aspetto più robusto, e le uova pendevano da esso in un grappolo conico che ricordava un grappolo d'uva. Il maschio si era preso cura del nido e dei piccoli con attenzione per circa 60 ore; a questo punto tutti gli avannotti nuotavano liberamente e avevano assorbito il loro sacco vitellino.

I Meyers hanno quindi rimosso il maschio e hanno iniziato a dare agli avannotti naupli di artemia appena schiusi tre volte al giorno. Questo cibo è stato accettato con entusiasmo e gli avannotti sono cresciuti rapidamente. A 50 giorni le dimensioni degli avannotti variavano da mezzo cm a 1,5 cm di lunghezza totale e dopo 90 giorni variavano da 2 a 2,5 cm, con alcuni facilmente sessabili. La lunghezza totale degli adulti è di circa 5 cm.

L'acqua è stata mantenuta attentamente a 26°C con un pH di 6,8. La luce fluorescente è stata tenuta accesa ininterrottamente e sono stati effettuati cambi d'acqua settimanali del 30%. Tom & Linda Meyers avvisano in conclusione di avere particolare cautela su questo punto: l'unica volta in cui hanno riscontrato perdite significative di avannotti è stata subito dopo uno dei cambi d'acqua settimanali.

testo originale in inglese © Tom & Linda Meyers

Taxa

Scarlet Betta

Splendida specie dalla livrea scarlatta, che costruisce un nido di bolle

Dimensioni max: 5.6 cm TL
Temperatura: 24 - 27°C
Riferimenti & Link
Il Betta

IL BETTA: Storia, allevamento e malattie

Edizione italiana - di Andrea Gollin - In questo libro, il neofita che si avvicina per la prima volta a questo pesce, potrà scoprire il corretto mantenimento del Betta in acquario, la sua alimentazione e la riproduzione. Ho voluto raccontare non solo le sue caratteristiche biologiche, ma anche la sua storia.

Betta Fish

Betta Fish: The Simple Guide to Caring for Your Magical Betta

Edizione Inglese - di Walter James - Questi pesci hanno personalità brillanti che richiedono l’ambiente adatto per prosperare. Questo libro vi terrà per mano durante l'intero processo di cura di un betta. Imparerete tutto su questi pesci magici.

Aggiungi un commento

Il contenuto di questo campo è privato e non verrà mostrato pubblicamente.

Testo semplice

  • Nessun tag HTML consentito.
  • Linee e paragrafi vanno a capo automaticamente.
  • Indirizzi web ed indirizzi e-mail diventano automaticamente dei link.
Protected by Spam Master
Collegamenti articolo

Per approfondire:

Come avviene la riproduzione in acquario dei Betta splendens, i pesci combattenti, e come riuscire a far crescere gli avannotti

Introduzione all'allevamento dei Betta splendens. Come farli riprodurre e come far crescere gli avannotti - tratto e tradotto da un articolo di Bob Berdoulay

Cinque specie di Betta incubatori orali della Thailandia, meno conosciuti ma dai comportamenti non meno interessanti dei loro cugini Betta costruttori di nidi di bolle - tratto e tradotto da un articolo di Nonn Panitvong

Note sul gruppo di Betta waseri, sette specie di Betta solo recentemente descritte scientificamente, come allevarli e riprodurli - tratto e tradotto da un articolo di Stefan Van Der Voort

Acquario biotopo: bacino del fiume Barito, Borneo © Hamza Syed (Biotope Aquarium Design Contest 2015)