Una specie di Betta incubatrice orale, abbastanza distinguibile da tutte le altre
Esemplare di Betta edithae catturato in natura, proveniente dall'Isola di Bintan, Indonesia - Foto © Choy Heng Wah
8.2 cm TL
La specie Betta edithae è l'unico membro del gruppo Betta edithae all'interno del genere ed è distinta da tutte le altre specie di Betta dal fatto che la membrana branchiostegale e la porzione posteriore dell'opercolo sono opache o traslucide.
La diagnosi originale di Vierke afferma anche che ha occhi relativamente piccoli e pinne corte con un tipico disegno di barre parziali, mentre Witte e Schmidt (1992) menzionano la presenza di "delicate barre semicircolari" nelle pinne dei maschi, che vengono sostituite da file di macchie nelle femmine e un'ulteriore quarta striscia laterale nella parte superiore del corpo degli adulti.
I pesci dell'Isola di Bintan differiscono dagli esemplari del Borneo per avere una barra sul mento interrotta o una barra sul mento unita centralmente da un sottile segno nero, inoltre la barra sul mento è arrotondata verso la gola (rispetto alla barra sul mento ininterrotta senza estremità arrotondate).
Inoltre hanno una maggiore lunghezza preanale (48,2-51,8% SL contro 45,6-47,2%) e apparentemente dimensioni da adulti più piccole (esemplare più grande registrato SL 40 mm contro SL 55 mm).
Gruppo di Betta edithae:
- Betta edithae Vierke, 1984
Quello dei Betta è il genere più specioso all'interno della famiglia degli Osphronemidae con quasi 70 membri riconosciuti, e sembra comunque destinato a crescere ancora, in quanto continuano ad essere descritte regolarmente specie nuove.
Le specie si sono adattate con successo ad abitare una grande varietà di nicchie ecologiche, dai fossati stagnanti ai corsi d'acqua collinari, fino ad arrivare ad alcuni ambienti estremi, come quelli fortemente acidi delle foreste di torbiere.
La suddivisione dei membri in un certo numero di gruppi che contengono specie strettamente correlate è ormai generalmente accettata, ma in gran parte basato su caratteri morfologici/comportamentali. Sarebbe quindi necessario un lavoro filogenetico molecolare, che senza dubbio si rivelerebbe utile per determinare con maggiore precisione i rapporti tra questi pesci. Un elenco completo dei gruppi di specie come attualmente riconosciuto può essere trovato in questa pagina.
Come le altre specie del sottordine degli Anabantoidei, anche le specie del genere Betta possiedono un organo respiratorio accessorio noto come il labirinto. Chiamato così per la sua struttura labirintica, quest'organo permette ai pesci di respirare aria atmosferica in una certa misura. Composto da organi suprabranchiali appaiati formati attraverso l'espansione della sezione epibranchiale (superiore) del primo arco branchiale e alloggiato in una camera sopra le branchie, contiene molti risvolti di pelle altamente vascolarizzati, che funzionano come una grande superficie respiratoria. La sua struttura varia in complessità tra le specie, e tende a essere meglio sviluppato in quelle che abitano ambienti più duri e difficili.
Betta edithae - Foto © Team Borneo
Betta edithae - Foto © Team Borneo
Asia: Indonesia.
La specie Betta edithae è conosciuta solo nella regione delle Grandi Isole della Sonda in Indonesia.
La località tipo è "Delta del fiume Barito, Banjarmasin, Borneo Indonesia" che corrisponde alla città di Banjarmasin nella provincia del Kalimantan meridionale (Kalimantan Selatan). Successivamente è stato registrato in una vasta distribuzione, tra cui tutte e quattro le province di Kalimantan e vicino a Palembang nella provincia di Sumatra Meridionale (Sumatera Selatan), Sumatra e le isole di Bangka, Belitung (che formano insieme la provincia di Bangka-Belitung) e Bintan (provincia di Riau Islands ).
Non è chiaro se tutte le popolazioni siano o meno conspecifiche, con i pesci di Bintan diversi dagli esemplari del Borneo in diversi caateri, mentre quelli di Palembang assomigliano alla popolazione del Bangka.
STATO NELLA LISTA ROSSA IUCN:
LEAST CONCERN (minima preoccupazione)
- Betta edithae: la distribuzione e lo stato della specie in natura, sul sito della IUCN Red List, il più ampio database di informazioni sullo stato di conservazione delle specie animali e vegetali di tutto il mondo.
Ambiente: bentopelagico, acqua dolce; clima tropicale.
Betta edithae si trova in vari tipi di habitat, da corsi d'acqua nera con mola corrente, dove tende però ad abitare aree più tranquille, vicino agli argini, tra radici sommerse, lettiera di foglie o vegetazione sporgente, fino ai canali lenti e modificati artificialmente all'interno delle piantagioni di palma da olio.
Habitat di Betta edithae nella provincia di Kalimantan occidentale (Kalimantan Barat), Borneo indonesiano - Foto © Zhou Hang
Habitat di Betta edithae modificato dalle attività umane nella provincia di Kalimantan Barat (Kalimantan occidentale), nel Borneo indonesiano - Foto © Michael Lo
Dimensioni minime dell'acquario: 80x40x40h cm è sufficiente per una coppia o un piccolo gruppo.
Betta edithae sta al meglio in un acquario ben piantumato, ombreggiato con abbondante copertura superficie sotto forma di piante ad alto fusto e piante galleggianti come Salvinia o Riccia sp. o le ninfee tropicali del genere Nymphaea. Possono essere usati radici e rami, collocati in modo che si formano zone ombreggiate (se non si riesce a trovare legni della forma desiderata, si possono usare tranquillamente pezzi di rami di faggio o di quercia, completamente essiccati e privati della corteccia); per fornire ulteriore riparo possono anche essere inclusi, magari nascosti da altri arredi, vasi di terracotta rovesciati o pezzi di tubo.
L'aggiunta di un po' di lettiera di foglie secche (sono adatte foglie di faggio, quercia o mandorlo indiano Ketapang, Terminalia catappa; si può usare anche una miscela di tutte e tre) enfatizza ulteriormente la sensazione naturale e, oltre a offrire dei ripari aggiuntivi per i pesci, induce la crescita di benefiche colonie microbiche mano a mano che avviene la decomposizione. Questa microfauna può fornire una preziosa fonte di cibo secondario per gli avannotti, mentre si ritiene che i tannini e altre sostanze chimiche rilasciate dalle foglie in decomposizione siano utili per le specie di pesci d'acqua nera e non.
Le foglie possono essere lasciate nella vasca fino a che non si decompongono completamente o rimosse e sostituite ogni qualche settimana.
Per acidificare e scurire ulteriormente l'acqua si possono usare anche le pignette di ontano, che hanno ulteriori effetti battericidi e antimicotici, non è necessario utilizzare la torba naturale, la cui raccolta è sia insostenibile che dannosa per l'ambiente.
Molto simile alla fibra di torba è la fibra di cocco, che è essenzialmente un sottoprodotto industriale e soprattutto una risorsa rinnovabile; se ne può lasciar cadere qualche manciata nella vasca. Dopo pochi giorni diventerà completamente satura d'acqua e affonderà sul fondo, dove può sembrare davvero efficace. A condizione che venga praticata una buona routine di mantenimento dell'acqua, non dovrebbero verificarsi effetti negativi utilizzando torba o foglie in acquario.
Come altre del genere, Betta edithae sembra stare meglio in condizioni di luce piuttosto fioca.
Siccome Betta edithae abita naturalmente acque con scarso movimento, la filtrazione o meglio la corrente d'acqua in uscita dal filtro non deve essere troppo forte, l'ideale è allevarli in un acquario senza filtro, a condizione che venga mantenuta un'ottima qualità dell'acqua.
L'acquario deve essere ben coperto (sono ottimi saltatori) e va lasciato un po' di spazio tra l'acqua e il coperchio, perché come tutti i Betta hanno bisogno di uno strato di aria calda e umida a cui possano accedere quando ne hanno voglia.
Comportamento e compatibilità: i Betta edithae non sono raccomandati per i comuni acquari di comunità. Le loro esigenze nelle cure e il loro temperamento implicano che è meglio allevarli da soli o con specie molto pacifiche poiché i pesci molto più grandi o più vigorosi possono intimidirli e competere per il cibo.
Potrebbero essere adatti un branco di piccoli ciprinidi o di cobitidi che in natura vivono in condizioni simili, ma sono essenziali ricerche adeguate prima dell'acquisto.
Possono essere allevati in coppia o in gruppo, e in questo ultimo caso mostreranno alcune interazioni comportamentali interessanti.
In natura probabilmente preda insetti, altri piccoli invertebrati e zooplancton.
In acquario normalmente accetta il mangime secco, una volta riconosciuto come commestibile, ma per garantire lo sviluppo di colori e condizioni ottimali dovrebbero essere offerti regolarmente piccoli alimenti vivi e/o congelati come Daphnia, Artemia o larve di chironomus (bloodworm).
Sono adatti anche piccoli insetti come grilli o moscerini della frutta Drosophila; è meglio riempire il loro stomaco nutrendoli con mangime secco per pesci o qualche tipo di vegetale prima di offrirli ai pesci.
Bisogna fare attenzione a non alimentarli eccessivamente, in quanto i Betta sp. sembrano particolarmente inclini all'obesità.
I maschi diventano più grandi, possiedono una maggiore quantità di squame iridescenti sulla testa, una forma della testa più ampia e pinne più estese rispetto alle femmine.
Femmina di Betta edithae, proveniente dall'isola Bintan - Foto © Zhou Hang
Maschio di Betta edithae, proveniente da Pontianak - Foto © Michael Lo
Il maschio di Betta edithae è un incubatore orale, cioè custodisce uova prima e avannotti poi in bocca, fino a questi ultimi non sono in grado di nuotare liberamene.
Se la coppia non è allevata da sola, come si consiglia, è meglio allestire un acquario dedicato alla riproduzione, con un coperchio che garantisca la presenza di uno strato di aria calda e umida sopra l'acqua, in quanto gli avannotti hanno bisogno di accedere ad uno strato di aria calda e umida senza la quale lo sviluppo dell'organo labirinto può essere compromessa.
Dopo un prolungato corteggiamento, vengono rilasciati uova e sperma nel corso dell'abbraccio tipico degli Osphronemidae, in cui il maschio avvolge il corpo intorno a quella della femmina. Prima di rilasciare le uova potrebbero essere necessari diversi abbracci di "allenamento".
Le uova fecondate vengono catturate dalla pinna anale del maschio, quindi raccolte nella bocca della femmina, prima di essere sputate in acqua per essere catturate dal maschio. Una volta che il maschio ha tutte le uova in bocca, il ciclo viene ripetuto fino a quando la femmina non depone tutte le uova, processo che può richiedere del tempo.
Un maschio incubatore può inghiottire o rilasciare le uova prematuramente se stressato o inesperto, quindi è preferibile lasciare la femmina in situ.
Il periodo di incubazione è di 9-16 giorni, dopo di che il maschio inizierà a rilasciare gli avannotti completamente formati, che nuoteranno liberamente. A questo punto i genitori possono essere rimossi o si può lasciare che gli avannotti crescano a fianco dei genitori, anche se alcuni possono essere predati, ci sono resoconti che testimoniano una crescita più veloce degli avannotti in questo secondo caso.
Gli avannotti sono abbastanza grandi da accettare immediatamente alimenti come microworm e naupli di Artemia, ma va notato che ci sono rapporti di giovani Betta che hanno avuto problemi di salute se alimentati con quantità eccessive di questi ultimi.
Per un tasso di crescita ottimale vanno offerte piccole quantità di cibi diversi 2 -3 volte al giorno, e non va cambiata troppa acqua in una sola volta, sono preferibili piccoli cambi regolari.
Taxa principali
Non molto facile da trovare in commercio, non costruisce un nido di bolle ma è un incubatore orale paterno, cioè il papà custodisce in bocca uova e avannotti
Dalla livrea inconfondibile, non è facile da trovare in commercio.Il padre custodisce uova e avannotti in bocca, fino a che non sono indipendenti.
Grande specie di Betta incubatrice orale, difficile da trovare in commercio
Incubatore orale che prima della sua formale descrizione era indicato come Betta sp. ‘Sanggau’
Specie che costruisce un nido di bolle, è abbastanza battagliera e molte volte non tollera altri conspecifici nella sua vasca.
Splendida specie costruttrice di nido di bolle, non facile da trovare, con una caratteristica livrea rosso-magenta e una grande macchia verde sui fianchi
Splendidi ma rari Betta costruttori d nido di bolle, molti dei pesci che vengono venduti o raffigurati come tali sono invece Betta uberis o altri congeneri.
Molto difficile da trovare in commercio, ha un aspetto simile a Betta albimarginata ed è un incubatore orale
Uno dei grandi Betta incubatori orali
Splendida specie dalla livrea scarlatta, che costruisce un nido di bolle
Specie incubatrice orale non facile da trovare in commercio
Specie incubatrice orale, difficile da trovare in commercio
Una specie di Betta incubatrice orale, abbastanza distinguibile da tutte le altre
Specie di Betta poco conosciuta, incubatrice orale
Betta incubatore orale, molo simile a Betta mandor
Raramente disponibile nel commercio acquariofilo, è una splendida specie di Betta che costruisce nidi di bolle.
Grande Betta incubatore orale raro da trovare in commercio, sembra che venga addirittura pescato più frequentemente come cibo
Usato nei combattimenti a scommessa nei suoi paesi d'origine, si può trovare abbastanza facilmente in commercio, costruisce un nido di bolle
Specie poco nota, che costruisce un nido di bolle
Una splendida specie di Betta incubatrice orale, in pericolo di estinzione per la distruzione dei suoi habitat
Conosciuta per molto tempo come Betta sp. 'Mahachai' dal nome della località di ritrovamento, è una specie costruttrice di nido di bolle
Questa specie incubatrice orale è stata in passato commercializzata ed etichettata come Betta anabatoides
Una rara specie di Betta incubatrice orale difficile da trovare in commercio
Specie incubatrice orale paterna, deve il suo nome alla macchia sul mento, che assomiglia ad un pi greco
Specie di incubatori orali molto rara da trovare in commercio, è stata molto spesso identificata erroneamente come Betta pugnax o Betta taeniata.
Riferimenti & Link
Tutto Quello Che Avreste Sempre Voluto Sapere Ma Non Avete Mai Osato Chiedere...
i messaggi più interessanti tratti da it.hobby.acquari
la scheda su Fishbase
scheda completa su Seriouslyfish.com, con belle foto della deposizione delle uova
articolo in inglese sull'allevamento e la riproduzione in acquario dei Betta incubatori orali
Edizione italiana - di Andrea Gollin - In questo libro, il neofita che si avvicina per la prima volta a questo pesce, potrà scoprire il corretto mantenimento del Betta in acquario, la sua alimentazione e la riproduzione. Ho voluto raccontare non solo le sue caratteristiche biologiche, ma anche la sua storia.
Betta Fish: The Simple Guide to Caring for Your Magical Betta
Edizione Inglese - di Walter James - Questi pesci hanno personalità brillanti che richiedono l’ambiente adatto per prosperare. Questo libro vi terrà per mano durante l'intero processo di cura di un betta. Imparerete tutto su questi pesci magici.
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