Grande Betta incubatore orale raro da trovare in commercio, sembra che venga addirittura pescato più frequentemente come cibo
Maschio di Betta ibanorum proveniente da Lundu, stato di Sarawak, Borneo - Foto © Haji Badaruddin
8.1 cm SL
La specie di Betta ibanorum è rara da trovare in commercio e sembra che venga addirittura pescato più frequentemente come cibo rispetto al commercio acquariofilo.
È inclusa nel gruppo Betta akarensis di specie strettamente correlate all'interno del genere, i cui membri condividono il seguente set di caratteri: possesso di strisce pre-orbitali e post-orbitali (la striscia post-orbitale è debole o interrotta in alcune specie) ; barra sul mento presente; pinna caudale lanceolata con raggi mediani molto estesi nei maschi maturi; pinna caudale di solito con barre trasversali; squame iridescenti verdastre o bluastre sul corpo dei maschi in alcune specie; opercolo senza squame iridescenti tranne nei giovani.
La combinazione unica di caratteri che distingue Betta ibanorum dalle altre specie nel gruppo è la seguente: metà posteriore delle squame dal verde iridescente al blu; opercolo senza seconda striscia postorbitale; occhio giallo; raggi della pinna anale 27-29 (modalità 28); squame subdorsali 5-6 (modalità 6); squame laterali 30-32 (modalità 30); squame predorsali 21-23 (modalità 22); squame postdorsali 10-11 (modalità 11); lunghezza preanale 45,8-49,4% SL; lunghezza della testa 31,7-36,4% SL; lunghezza della base della pinna anale 50,0-55,8% SL.
Gruppo di Betta akarensis:
- Betta akarensis Regan, 1910
- Betta aurigans Tan & Lim, 2004
- Betta balunga Herre, 1940
- Betta chini Ng, 1993
- Betta pinguis Tan & Kottelat, 1998
- Betta ibanorum Tan & Ng, 2004
- Betta obscura Tan & Ng, 2005
- Betta antoni Tan & Ng, 2006
Quello dei Betta è il genere più specioso all'interno della famiglia degli Osphronemidae con quasi 70 membri riconosciuti, e sembra comunque destinato a crescere ancora, in quanto continuano ad essere descritte regolarmente specie nuove.
Le specie si sono adattate con successo ad abitare una grande varietà di nicchie ecologiche, dai fossati stagnanti ai corsi d'acqua collinari, fino ad arrivare ad alcuni ambienti estremi, come quelli fortemente acidi delle foreste di torbiere.
La suddivisione dei membri in un certo numero di gruppi che contengono specie strettamente correlate è ormai generalmente accettata, ma in gran parte basato su caratteri morfologici/comportamentali. Sarebbe quindi necessario un lavoro filogenetico molecolare, che senza dubbio si rivelerebbe utile per determinare con maggiore precisione i rapporti tra questi pesci. Un elenco completo dei gruppi di specie come attualmente riconosciuto può essere trovato in questa pagina.
Come le altre specie del sottordine degli Anabantoidei, anche le specie del genere Betta possiedono un organo respiratorio accessorio noto come il labirinto. Chiamato così per la sua struttura labirintica, quest'organo permette ai pesci di respirare aria atmosferica in una certa misura. Composto da organi suprabranchiali appaiati formati attraverso l'espansione della sezione epibranchiale (superiore) del primo arco branchiale e alloggiato in una camera sopra le branchie, contiene molti risvolti di pelle altamente vascolarizzati, che funzionano come una grande superficie respiratoria. La sua struttura varia in complessità tra le specie, e tende a essere meglio sviluppato in quelle che abitano ambienti più duri e difficili.
Asia: Sarawak meridionale, Malesia.
Betta ibanorum è originario dello stato malese di Sarawak sull'isola del Borneo. È ampiamente distribuito in tutto il sud e l'ovest dello stato ed esiste in diverse forme di colore a seconda della località.
La località di tipo è "Kuching, Bako National Park, Bukit Gondol, Sarawak, Borneo", ed è conosciuto in altre aree della città di Kuching, oltre ai distretti di Matang, Serian, Gedong, Simunjan e Sri Aman con una distribuzione nota che si estende verso est e fino alla città mineraria dell'oro di Bau.
STATO NELLA LISTA ROSSA IUCN:
VULNERABLE (vulnerabile)
- Betta ibanorum: la distribuzione e lo stato della specie in natura, sul sito della IUCN Red List, il più ampio database di informazioni sullo stato di conservazione delle specie animali e vegetali di tutto il mondo.
Ambiente: bentopelagico, acqua dolce; clima tropicale.
Talvolta Betta ibanorum abita fiumi limpidi con acqua corrente, anche se le località più conosciute sono costituite da ambienti di acque nere in antiche paludi di torba, anche se sono stati raccolti da fossati lungo la strada e una popolazione è stata scoperta in una piccola pozza in cima a una cascata.
Entrambi i tipi di habitat sono in genere ombreggiati dal sole con abbondante vegetazione ripariale. Le acque nere sono caratteristicamente di colore marrone a causa degli acidi umici e degli altri prodotti chimici rilasciati dal materiale organico in decomposizione.
Il contenuto di minerali disciolti è quasi sempre trascurabile, il pH è inferiore a 3,0-4,0 e il substrato è composto prevalentemente da foglie cadute, rami e radici di alberi sommersi. I corsi d'acqua limpida di solito hanno substrati sabbiosi o rocciosi coperti da uno strato di biofilm e i pesci tendono a trovarsi in zone marginali dove la corrente è più debole o dove crescono le piante acquatiche.
Piccolo ruscello d'acqua nera e limpida, habitat di Betta ibanorum a Matang, Sarawak, Borneo - Foto © Benny Ng (Avventura a Sarawak)
Piccolo ruscello d'acqua nera e limpida, habitat di Betta ibanorum a Matang, Sarawak, Borneo - Foto © Benny Ng (Avventura a Sarawak)
Piccolo ruscello d'acqua nera e limpida, habitat di Betta ibanorum a Matang, Sarawak, Borneo - Foto © Benny Ng (Avventura a Sarawak)
Dimensioni minime dell'acquario: 80x40x40h cm è sufficiente per una coppia o un piccolo gruppo.
Betta ibanorum sta al meglio in un acquario ben piantumato, ombreggiato con abbondante copertura superficie sotto forma di piante ad alto fusto e piante galleggianti come Salvinia o Riccia sp.. Possono essere usati radici e rami, collocati in modo che si formano zone ombreggiate(se non si riesce a trovare legni della forma desiderata, si possono usare tranquillamente pezzi di rami di faggio o di quercia, completamente essiccati e privati della corteccia); per fornire ulteriore riparo possono anche essere inclusi, magari nascosti da altri arredi, vasi di terracotta rovesciati o pezzi di tubo.
L'aggiunta di un po' di lettiera di foglie secche (sono adatte foglie di faggio, quercia o mandorlo indiano Ketapang, Terminalia catappa; si può usare anche una miscela di tutte e tre) enfatizza ulteriormente la sensazione naturale e, oltre a offrire dei ripari aggiuntivi per i pesci, induce la crescita di benefiche colonie microbiche mano a mano che avviene la decomposizione. Questa microfauna può fornire una preziosa fonte di cibo secondario per gli avannotti, mentre si ritiene che i tannini e altre sostanze chimiche rilasciate dalle foglie in decomposizione siano utili per le specie di pesci d'acqua nera e non.
Le foglie possono essere lasciate nella vasca fino a che non si decompongono completamente o rimosse e sostituite ogni qualche settimana.
Per acidificare e scurire ulteriormente l'acqua si possono usare anche le pignette di ontano, che hanno ulteriori effetti battericidi e antimicotici, non è necessario utilizzare la torba naturale, la cui raccolta è sia insostenibile che dannosa per l'ambiente.
Molto simile alla fibra di torba è la fibra di cocco, che è essenzialmente un sottoprodotto industriale e soprattutto una risorsa rinnovabile; se ne può lasciar cadere qualche manciata nella vasca. Dopo pochi giorni diventerà completamente satura d'acqua e affonderà sul fondo, dove può sembrare davvero efficace. A condizione che venga praticata una buona routine di mantenimento dell'acqua, non dovrebbero verificarsi effetti negativi utilizzando torba o foglie in acquario.
Come altre specie del genere, Betta ibanorum sembra stare meglio in condizioni di luce piuttosto fioca. Si potrebbero aggiungere piante acquatiche che possono sopravvivere in tali condizioni, come Microsorum, Taxiphyllum o Cryptocoryne spp., sarebbe anche utile qualche cespuglio di vegetazione galleggiante.
Betta ibanorum richiede condizioni d'acqua acida con trascurabile durezza carbonatica e bassissima durezza generale, per cui si potrebbe avere bisogno di acqua ad osmosi inversa, acidificata con CO2 o altri metodi.
Siccome abita naturalmente acque con scarso movimento, la filtrazione o meglio la corrente d'acqua in uscita dal filtro non deve essere troppo forte, si può usare un piccolo filtro a spugna, che smuova gentilmente l'acqua, ma l'ideale è allevarli in un acquario senza filtro a condizione che venga mantenuta un'ottima qualità dell'acqua.
L'acquario deve essere ben coperto (sono ottimi saltatori) e va lasciato un po' di spazio tra l'acqua e il coperchio, perché come tutti i Betta hanno bisogno di uno strato di aria calda e umida a cui possano accedere quando ne hanno voglia.
Comportamento e compatibilità: i Betta ibanorum non sono raccomandati per i comuni acquari di comunità. Le loro esigenze nelle cure e il loro temperamento implicano che è meglio allevarli da soli o con specie molto pacifiche poiché i pesci molto più grandi o più vigorosi possono intimidirli e competere per il cibo.
Potrebbero essere adatti un branco di piccoli ciprinidi o di cobitidi che in natura vivono in condizioni simili, ma sono essenziali ricerche adeguate prima dell'acquisto.
Possono essere allevai come singola coppia o in gruppo, in quest'ultimo caso mostreranno alcune interazioni comportamentali interessanti.
In natura probabilmente preda principalmente insetti e altri piccoli invertebrati.
In acquario normalmente accetta il mangime secco, una volta riconosciuto come commestibile, ma per garantire lo sviluppo di colori e condizioni ottimali dovrebbero essere offerti regolarmente piccoli alimenti vivi e/o congelati come Daphnia, Artemia o larve di chironomus (bloodworm).
Bisogna fare attenzione a non alimentarli eccessivamente, in quanto i Betta sp. sembrano particolarmente inclini all'obesità.
I maschi adulti sono più grandi, sviluppano pinne più estese e hanno una forma della testa più ampia rispetto alle femmine.
Una coppia di Betta ibanorum Matang che sta per deporre in acquario - Foto © Haji Badaruddin (Seriouslyfish.com)
Il maschio di Betta ibanorum è un incubatore orale, cioè custodisce uova prima e avannotti poi in bocca, fino a questi ultimi non sono in grado di nuotare liberamene.
Se la coppia non è allevata da sola, come si consiglia, è meglio allestire un acquario dedicato alla riproduzione, con un coperchio che garantisca la presenza di uno strato di aria calda e umida sopra l'acqua, in quanto gli avannotti hanno bisogno di accedere ad uno strato di aria calda e umida senza la quale lo sviluppo dell'organo labirinto può essere compromessa.
È possibile utilizzare una singola coppia o un gruppo di pesci, ma bisogna tenere presente che ogni maschio è in grado di incubare fino a 60 avannotti, quindi sarà necessario uno spazio considerevole se si desidera farli crescere tutti.
La femmina svolge il ruolo più attivo nell'iniziare il corteggiamento e nella difesa dell'area contro gli intrusi. Vengono rilasciati uova e sperma nel corso dell'abbraccio tipico degli Osphronemidae, in cui il maschio avvolge il corpo intorno a quella della femmina. Prima di rilasciare le uova potrebbero essere necessari diversi abbracci di "allenamento".
Una volta iniziata la deposizione, le uova vengono deposte in piccoli lotti e raccolte nella bocca della femmina prima di essere sputate nell'acqua per essere catturate dal maschio. Una volta che il maschio ha raccolto in bocca tutte le uova, il ciclo viene ripetuto, fino a quando la femmina non depone tutte le uova, processo che può richiedere del tempo.
Il periodo di incubazione è di 14-21 giorni, dopo di che il maschio inizierà a rilasciare gli avannotti completamente formati, che nuoteranno liberamente.
Mentre alcuni allevatori con questa specie non hanno mai avuto il problemi dei genitori che mangiavano i propri piccoli, altri hanno perso intere nidiate a causa della predazione, per cui molti allevatori rimuovono la femmina (più eventuali altri pesci presenti) pochi giorni dopo la deposizione delle uova.
Questa operazione deve essere fatta il più attentamente possibile, per evitare di disturbare il maschio, che potrebbe inghiottire o rilasciare prematuramente la covata se stressato.
Una volta che gli avannotti nuotando e si alimentano liberamente, anche il maschio può essere rimosso se lo si desidera.
Gli avannotti sono abbastanza grandi da accettare immediatamente alimenti come microworm e naupli di Artemia, ma va notato che ci sono rapporti di giovani Betta che hanno avuto problemi di salute se alimentati con quantità eccessive di questi ultimi.
Per un tasso di crescita ottimale vanno offerte piccole quantità di cibi diversi 2 -3 volte al giorno, e non va cambiata troppa acqua in una sola volta, sono preferibili piccoli cambi regolari.
Taxa principali
Non molto facile da trovare in commercio, non costruisce un nido di bolle ma è un incubatore orale paterno, cioè il papà custodisce in bocca uova e avannotti
Dalla livrea inconfondibile, non è facile da trovare in commercio.Il padre custodisce uova e avannotti in bocca, fino a che non sono indipendenti.
Grande specie di Betta incubatrice orale, difficile da trovare in commercio
Incubatore orale che prima della sua formale descrizione era indicato come Betta sp. ‘Sanggau’
Specie che costruisce un nido di bolle, è abbastanza battagliera e molte volte non tollera altri conspecifici nella sua vasca.
Splendida specie costruttrice di nido di bolle, non facile da trovare, con una caratteristica livrea rosso-magenta e una grande macchia verde sui fianchi
Splendidi ma rari Betta costruttori d nido di bolle, molti dei pesci che vengono venduti o raffigurati come tali sono invece Betta uberis o altri congeneri.
Molto difficile da trovare in commercio, ha un aspetto simile a Betta albimarginata ed è un incubatore orale
Uno dei grandi Betta incubatori orali
Splendida specie dalla livrea scarlatta, che costruisce un nido di bolle
Specie incubatrice orale non facile da trovare in commercio
Specie incubatrice orale, difficile da trovare in commercio
Una specie di Betta incubatrice orale, abbastanza distinguibile da tutte le altre
Specie di Betta poco conosciuta, incubatrice orale
Betta incubatore orale, molo simile a Betta mandor
Raramente disponibile nel commercio acquariofilo, è una splendida specie di Betta che costruisce nidi di bolle.
Grande Betta incubatore orale raro da trovare in commercio, sembra che venga addirittura pescato più frequentemente come cibo
Usato nei combattimenti a scommessa nei suoi paesi d'origine, si può trovare abbastanza facilmente in commercio, costruisce un nido di bolle
Specie poco nota, che costruisce un nido di bolle
Una splendida specie di Betta incubatrice orale, in pericolo di estinzione per la distruzione dei suoi habitat
Conosciuta per molto tempo come Betta sp. 'Mahachai' dal nome della località di ritrovamento, è una specie costruttrice di nido di bolle
Questa specie incubatrice orale è stata in passato commercializzata ed etichettata come Betta anabatoides
Una rara specie di Betta incubatrice orale difficile da trovare in commercio
Specie incubatrice orale paterna, deve il suo nome alla macchia sul mento, che assomiglia ad un pi greco
Specie di incubatori orali molto rara da trovare in commercio, è stata molto spesso identificata erroneamente come Betta pugnax o Betta taeniata.
Riferimenti & Link
Tutto Quello Che Avreste Sempre Voluto Sapere Ma Non Avete Mai Osato Chiedere...
i messaggi più interessanti tratti da it.hobby.acquari
la scheda su Fishbase
la scheda completa su Seriouslyfish.com
articolo in inglese sull'allevamento e la riproduzione in acquario dei Betta incubatori orali
Edizione italiana - di Andrea Gollin - In questo libro, il neofita che si avvicina per la prima volta a questo pesce, potrà scoprire il corretto mantenimento del Betta in acquario, la sua alimentazione e la riproduzione. Ho voluto raccontare non solo le sue caratteristiche biologiche, ma anche la sua storia.
Betta Fish: The Simple Guide to Caring for Your Magical Betta
Edizione Inglese - di Walter James - Questi pesci hanno personalità brillanti che richiedono l’ambiente adatto per prosperare. Questo libro vi terrà per mano durante l'intero processo di cura di un betta. Imparerete tutto su questi pesci magici.
Collegamenti & Legenda
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Per saperne di più...
Terza tappa del viaggio in Borneo dell'autore, alla ricerca di due specie di Betta: Betta brownorum e Betta taeniata - tratto e tradotto da un articolo di Michael Lo
Continua la descrizione dei biotopi naturali del Borneo, qui in particolare delle Cryptocoryne, in una remota zona di Sarawak - tratto e tradotto da un articolo di Michael Lo
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