Una splendida specie di Betta incubatrice orale, in pericolo di estinzione per la distruzione dei suoi habitat
Betta macrostoma - Foto © Sumer Tiwari (Streamlined Sparkles)
7-10 cm SL
La specie Betta macrostoma è inclusa nel complesso Betta unimaculata di specie strettamente affini all'interno del genere Betta, i cui i membri condividono la seguente serie di caratteri: corpo lungo e slanciato con profondità 18-25% SL all'altezza della pinna dorsale; testa larga e tozza con larghezza 19-24% SL; mascella lunga e labbro inferiore con distanza dalla punta della mascella inferiore all'estremità posteriore della mascella 27-54% HL; pinna caudale di forma arrotondata, occasionalmente con raggi mediani allungati; pinna pelvica corta e filamentosa; pinne dorsali e anali relativamente appuntite.
Gruppo di Betta unimaculata:
- Betta unimaculata Popta, 1905
- Betta macrostoma Regan, 1910
- Betta patoti Weber & de Beaufort, 1922
- Betta ocellata de Beaufort, 1933
- Betta gladiator Tan & Ng, 2005
- Betta ideii Tan & Ng, 2006
- Betta pallifina Schindler & Schmidt, 2004
- Betta compuncta Tan & Ng, 2006
La combinazione unica di caratteri che distinguono Betta macrostoma dalle altre specie nel gruppo è la seguente: corpo del maschio di colore rosso; maschio con macchia rossa sull'opercolo e un ocello sulla pinna dorsale; opercolo privo di squame iridescenti; 9-11 raggi della pinna dorsale; 25-28 raggi della pinna anale; 6-8 squame subdorsali.
È stato osservato che le popolazioni di diverse località mostrano differenze nella colorazione e nel disegno della livrea, per cui in acquario dovrebbero essere allevate separatamente.
Quello dei Betta è il genere più specioso all'interno della famiglia degli Osphronemidae con quasi 70 membri riconosciuti, e sembra comunque destinato a crescere ancora, in quanto continuano ad essere descritte regolarmente specie nuove.
Le specie si sono adattate con successo ad abitare una grande varietà di nicchie ecologiche, dai fossati stagnanti ai corsi d'acqua collinari, fino ad arrivare ad alcuni ambienti estremi, come quelli fortemente acidi delle foreste di torbiere.
La suddivisione dei membri in un certo numero di gruppi che contengono specie strettamente correlate è ormai generalmente accettata, ma in gran parte basato su caratteri morfologici/comportamentali. Sarebbe quindi necessario un lavoro filogenetico molecolare, che senza dubbio si rivelerebbe utile per determinare con maggiore precisione i rapporti tra questi pesci. Un elenco completo dei gruppi di specie come attualmente riconosciuto può essere trovato in questa pagina.
Come le altre specie del sottordine degli Anabantoidei, anche le specie del genere Betta possiedono un organo respiratorio accessorio noto come il labirinto. Chiamato così per la sua struttura labirintica, quest'organo permette ai pesci di respirare aria atmosferica in una certa misura. Composto da organi suprabranchiali appaiati formati attraverso l'espansione della sezione epibranchiale (superiore) del primo arco branchiale e alloggiato in una camera sopra le branchie, contiene molti risvolti di pelle altamente vascolarizzati, che funzionano come una grande superficie respiratoria. La sua struttura varia in complessità tra le specie, e tende a essere meglio sviluppato in quelle che abitano ambienti più duri e difficili.
Betta macrostoma - Foto © Flair Wang
Betta macrostoma - Foto © Sumer Tiwari (Streamlined Sparkles)
Asia: Borneo.
Betta macrostoma è endemico nel Borneo, dove è conosciuto solo nel Brunei Darussalam e nella punta settentrionale dello stato malese del Sarawak. Nel Brunei esistono numerose località conosciute lungo il fiume Mendarem e nella foresta pluviale di Labi, tutte nell'area amministrativa di Labi che confina a sud con Sarawak.
Le popolazioni di Sarawak sono limitate al distretto di Baram, vicino alla città di Marudi. È stato osservato che popolazioni di diverse località presentano differenze nella colorazione e nella struttura e che pertanto dovrebbero essere allevate separatamente in acquario.
La ristretta distribuzione naturale di Betta macrostoma l'ha portata ad essere aggiunta alla Lista rossa IUCN delle specie minacciate, sulla quale è elencata come vulnerabile (D2). Il criterio "D2" si riferisce alla "restrizione acuta nella sua area di occupazione" e significa che una determinata specie potrebbe diventare gravemente in pericolo o estinguersi in un brevissimo lasso di tempo. Di conseguenza il Sultano del Brunei ha vietato l'esportazione della specie, il che significa che la maggior parte dei pesci in commercio probabilmente provengono da Sarawak, dove la specie non è protetta dalla legge.
Sono ancora disponibili tuttavia dei Betta macrostoma provenienti dai Brunei, non si capisce se esportati illegalmente o se il divieto si applica solo agli esemplari catturati in natura e quelli attualmente esportati sono riprodotti in cattività. Sembra inoltre che l'area di Sarawak in cui si trovano i loro habitat sarà trasformata in futuro in una piantagione di palme da olio...
STATO NELLA LISTA ROSSA IUCN:
VULNERABLE (vulnerabile)
- Brunei Beauty: la distribuzione e lo stato della specie in natura, sul sito della IUCN Red List, il più ampio database di informazioni sullo stato di conservazione delle specie animali e vegetali di tutto il mondo.
Betta macrostoma nel suo habitat naturale, un corso d'acqua nella giungla del Sarawak settentrionale, in Borneo - Video © ibanorum
Ambiente: bentopelagico, acqua dolce; clima tropicale.
Betta macrostoma abita acque superficiali (circa 30 cm di profondità) vicino a pozze stagnanti lungo i letti di torrenti con substrato costituito da argilla. Si trova anche nelle rapide con acqua limpida; occupa piccole pozze negli affluenti e zone tranquille lungo il letto principale del fiume.
Betta macrostoma è stato raccolto in pozze ombreggiate sopra alle cascate della foresta pluviale sia nei Brunei che a Sarawak. I substrati sembrano essere composti principalmente da ghiaia e rocce di varie dimensioni più mucchi sparsi di foglie cadute dalle piante circostanti, sebbene una località del Brunei sia descritta come "argillosa". L'acqua scorre relativamente veloce ed è abbastanza chiara, anche se in alcune zone sembra essere di colore leggermente marrone, probabilmente a causa degli acidi umici disciolti e delle altre sostanze chimiche rilasciate dal materiale organico in decomposizione.
I pesci si trovano nelle pozze d'acqua ferma lungo i principali canali fluviali e nelle sezioni tranquille di affluenti, in ogni pozza è stato trovato un solo adulto o una sola coppia di adulti, o diversi giovani.
Il contenuto di minerali disciolti è quasi sempre trascurabile, il pH è stato misurato tra 4,4-5,7 a seconda dell'habitat, e l'unica specie di pesce simpatrica registrata fino ad oggi è Rasbora tubbi. Nella maggior parte delle località sono anche tipici dei gamberetti di colore rosso, Macrobrachium sp., che possono costituire una parte importante della loro dieta naturale.
Habitat di Betta macrostoma nel Sarawak orientale, un torrente in pendenza gonfiato dalle piogge del giorno prima - Foto © Team Borneo
Località vicino a Marudi in Sarawak, habitat di Betta macrostoma - Foto © Michael Lo
Dimensioni minime dell'acquario: 80x40x40h cm è sufficiente per una coppia.
Betta macrostoma sta al meglio in un acquario ben piantumato, ombreggiato con abbondante copertura superficie sotto forma di piante ad alto fusto e piante galleggianti come Salvinia o Riccia sp.. Possono essere usati radici e rami, collocati in modo che si formano zone ombreggiate (se non si riesce a trovare legni della forma desiderata, si possono usare tranquillamente pezzi di rami di faggio o di quercia, completamente essiccati e privati della corteccia); per fornire ulteriore riparo possono anche essere inclusi, magari nascosti da altri arredi, vasi di terracotta rovesciati o pezzi di tubo.
L'aggiunta di un po' di lettiera di foglie secche (sono adatte foglie di faggio, quercia o mandorlo indiano Ketapang, Terminalia catappa; si può usare anche una miscela di tutte e tre) enfatizza ulteriormente la sensazione naturale e, oltre a offrire dei ripari aggiuntivi per i pesci, induce la crescita di benefiche colonie microbiche mano a mano che avviene la decomposizione. Questa microfauna può fornire una preziosa fonte di cibo secondario per gli avannotti, mentre si ritiene che i tannini e altre sostanze chimiche rilasciate dalle foglie in decomposizione siano utili per le specie di pesci d'acqua nera e non.
Le foglie possono essere lasciate nella vasca fino a che non si decompongono completamente o rimosse e sostituite ogni qualche settimana.
Per acidificare e scurire ulteriormente l'acqua si possono usare anche le pignette di ontano, che hanno ulteriori effetti battericidi e antimicotici, non è necessario utilizzare la torba naturale, la cui raccolta è sia insostenibile che dannosa per l'ambiente.
Molto simile alla fibra di torba è la fibra di cocco, che è essenzialmente un sottoprodotto industriale e soprattutto una risorsa rinnovabile; se ne può lasciar cadere qualche manciata nella vasca. Dopo pochi giorni diventerà completamente satura d'acqua e affonderà sul fondo, dove può sembrare davvero efficace. A condizione che venga praticata una buona routine di mantenimento dell'acqua, non dovrebbero verificarsi effetti negativi utilizzando torba o foglie in acquario.
Come altre specie del genere, Betta macrostoma sembra stare meglio in condizioni di luce piuttosto fioca. Si potrebbero aggiungere piante acquatiche che possono sopravvivere in tali condizioni, come Microsorum, Taxiphyllum o Cryptocoryne spp., sarebbe anche utile qualche cespuglio di vegetazione galleggiante.
Siccome Betta macrostoma abita naturalmente acque con scarso movimento, la filtrazione o meglio la corrente d'acqua in uscita dal filtro non deve essere troppo forte, si può usare un piccolo filtro a spugna, che smuova gentilmente l'acqua, ma l'ideale è allevarli in un acquario senza filtro a condizione che venga mantenuta un'ottima qualità dell'acqua.
L'acquario deve essere ben coperto (sono ottimi saltatori) e va lasciato un po' di spazio tra l'acqua e il coperchio, perché come tutti i Betta hanno bisogno di uno strato di aria calda e umida a cui possano accedere quando ne hanno voglia.
Comportamento e compatibilità: I Betta macrostoma non sono raccomandati per i comuni acquari di comunità. Le loro esigenze nelle cure e il loro temperamento implicano che è meglio allevarli da soli o con specie molto pacifiche poiché i pesci molto più grandi o più vigorosi possono intimidirli e competere per il cibo.
Potrebbero essere adatti un branco di piccoli ciprinidi o di cobitidi che in natura vivono in condizioni simili, ma sono essenziali ricerche adeguate prima dell'acquisto.
È meglio allevarli in coppia, anche se potrebbe essere necessario allevarne temporaneamente un gruppo, in modo che i pesci possano scegliere i propri partner. I maschi tendono a combattere incessantemente quando sono alloggiati insieme, e anche le femmine litigheranno fino a quando non si formerà una gerarchia di dominio.
Splendidi esemplari di Betta macrostoma in parata - Foto tratta dal video © Speedie Aquatics
In natura probabilmente preda insetti, altri piccoli invertebrati e zooplancton, più i gamberetti con cui condividono l'habitat.
In acquario normalmente accetta il mangime secco, una volta riconosciuto come commestibile, ma per garantire lo sviluppo di colori e condizioni ottimali dovrebbero essere offerti regolarmente piccoli alimenti vivi e/o congelati come Daphnia, Artemia o larve di chironomus (bloodworm).
Agli esemplari più grandi possono essere offerti anche dei lombrichi, ma bisogna fare attenzione a non alimentarli eccessivamente, in quanto i Betta sp. sembrano particolarmente inclini all'obesità.
I maschi tendono a diventare più grandi, sono più colorati, hanno una forma della testa più ampia e pinne più estese rispetto alle femmine.
Video che riprende la deposizione di Betta macrostoma - Video © THE UNBOUND
Video che riprende la deposizione di Betta macrostoma - Video © THE UNBOUND
articolo con foto e video della riproduzione dei Betta macrostoma
Il maschio di Betta macrostoma è un incubatore orale, cioè custodisce uova prima e avannotti poi in bocca, fino a questi ultimi non sono in grado di nuotare liberamene.
Se la coppia non è allevata da sola, come si consiglia, è meglio allestire un acquario dedicato alla riproduzione, con un coperchio che garantisca la presenza di uno strato di aria calda e umida sopra l'acqua, in quanto gli avannotti hanno bisogno di accedere ad uno strato di aria calda e umida senza la quale lo sviluppo dell'organo labirinto può essere compromessa.
Sebbene non sia sempre possibile, il modo ideale per ottenere una coppia compatibile ai fini riproduttivi è quello di consentire che si formino naturalmente da un gruppo. Se un maschio e una femmina vengono scelti a caso dall'allevatore, non sempre convivono pacificamente e l'esemplare più debole può persino essere ucciso. Una volta formata una coppia, di solito non mostrano alcuna aggressività a meno che lo spazio non sia limitato.
Il corteggiamento è normalmente molto lungo, durante questo periodo il maschio dai colori intensi si avvicina alla femmina con la bocca spalancata e le pinne erette. La femmina di solito orienta il corpo in modo che il maschio sia rivolto verso uno dei suoi fianchi e possa rimanere a bocca aperta e pinne allargate in risposta.
Uova e sperma vengono rilasciati in piccoli lotti nel corso dell'abbraccio tipico degli Osphronemidae, in cui il maschio avvolge il corpo intorno a quella della femmina. Prima di rilasciare le uova potrebbero essere necessari diversi abbracci di "allenamento".
È stato osservato che entrambi gli adulti raccolgono le uova fecondate, quelle raccolte dalla femmina vengono da lei sputate nella bocca del maschio. Una volta che il maschio ha tutte le uova in bocca, il ciclo si ripete, fino a quando la femmina non ha esaurito le uova, processo che può richiedere del tempo.
Dopo la deposizione delle uova è molto importante dare al maschio quanta più pace e tranquillità possibile. I maschi di questa specie sono noti per ingoiare covate di uova dopo pochi giorni e le probabilità che ciò accada aumentano se il maschio viene indebitamente disturbato.
Per questo motivo molti allevatori lasciano la femmina in situ piuttosto che rischiare di turbare il maschio rimuovendola, anche se in acquari più piccoli, in particolare, può molestare eccessivamente il maschio o mangiare avannotti e richiedere la rimozione a prescindere.
Il periodo di incubazione sembra essere in grado di variare enormemente, con segnalazioni che indicano un intervallo di 14 - 35 giorni al termine del quale il maschio inizierà a rilasciare avannotti completamente formati, a nuoto libero. Il successo nel farli crescere è stato ottenuto sia rimuovendo gli adulti, sia lasciando il solo maschio o entrambi gli adulti.
Gli avannotti sono abbastanza grandi (5 mm +) da accettare immediatamente alimenti come microworm e naupli di Artemia, ma va notato che ci sono rapporti di giovani Betta che hanno avuto problemi di salute se alimentati con quantità eccessive di questi ultimi.
Per un tasso di crescita ottimale vanno offerte piccole quantità di cibi diversi 2 -3 volte al giorno,, ma bisogna fare molta attenzione a non alimentarli troppo, perché i giovani di questa specie possono sviluppare molto facilmente problemi intestinali se mangiano troppo. Dovrebbero essere fatti anche piccoli cambi d'acqua giornalieri (dal 5 al 10% del volume della vasca) per prevenire l'accumulo di rifiuti organici.
Taxa principali
Non molto facile da trovare in commercio, non costruisce un nido di bolle ma è un incubatore orale paterno, cioè il papà custodisce in bocca uova e avannotti
Dalla livrea inconfondibile, non è facile da trovare in commercio.Il padre custodisce uova e avannotti in bocca, fino a che non sono indipendenti.
Grande specie di Betta incubatrice orale, difficile da trovare in commercio
Incubatore orale che prima della sua formale descrizione era indicato come Betta sp. ‘Sanggau’
Specie che costruisce un nido di bolle, è abbastanza battagliera e molte volte non tollera altri conspecifici nella sua vasca.
Splendida specie costruttrice di nido di bolle, non facile da trovare, con una caratteristica livrea rosso-magenta e una grande macchia verde sui fianchi
Splendidi ma rari Betta costruttori d nido di bolle, molti dei pesci che vengono venduti o raffigurati come tali sono invece Betta uberis o altri congeneri.
Molto difficile da trovare in commercio, ha un aspetto simile a Betta albimarginata ed è un incubatore orale
Uno dei grandi Betta incubatori orali
Splendida specie dalla livrea scarlatta, che costruisce un nido di bolle
Specie incubatrice orale non facile da trovare in commercio
Specie incubatrice orale, difficile da trovare in commercio
Una specie di Betta incubatrice orale, abbastanza distinguibile da tutte le altre
Specie di Betta poco conosciuta, incubatrice orale
Betta incubatore orale, molo simile a Betta mandor
Raramente disponibile nel commercio acquariofilo, è una splendida specie di Betta che costruisce nidi di bolle.
Grande Betta incubatore orale raro da trovare in commercio, sembra che venga addirittura pescato più frequentemente come cibo
Usato nei combattimenti a scommessa nei suoi paesi d'origine, si può trovare abbastanza facilmente in commercio, costruisce un nido di bolle
Specie poco nota, che costruisce un nido di bolle
Una splendida specie di Betta incubatrice orale, in pericolo di estinzione per la distruzione dei suoi habitat
Conosciuta per molto tempo come Betta sp. 'Mahachai' dal nome della località di ritrovamento, è una specie costruttrice di nido di bolle
Questa specie incubatrice orale è stata in passato commercializzata ed etichettata come Betta anabatoides
Una rara specie di Betta incubatrice orale difficile da trovare in commercio
Specie incubatrice orale paterna, deve il suo nome alla macchia sul mento, che assomiglia ad un pi greco
Specie di incubatori orali molto rara da trovare in commercio, è stata molto spesso identificata erroneamente come Betta pugnax o Betta taeniata.
Riferimenti & Link
Tutto Quello Che Avreste Sempre Voluto Sapere Ma Non Avete Mai Osato Chiedere...
i messaggi più interessanti tratti da it.hobby.acquari
la scheda su FishBase
scheda su Seriouslyfish.com che oltre ad essere come al solito molto completa ha anche una bellissima sequenza fotografica dell'atto riproduttivo della coppia, dall'abbraccio, alla deposizione, alla raccolta delle uova.
articolo in inglese sull'allevamento e la riproduzione in acquario dei Betta incubatori orali
Edizione italiana - di Andrea Gollin - In questo libro, il neofita che si avvicina per la prima volta a questo pesce, potrà scoprire il corretto mantenimento del Betta in acquario, la sua alimentazione e la riproduzione. Ho voluto raccontare non solo le sue caratteristiche biologiche, ma anche la sua storia.
Betta Fish: The Simple Guide to Caring for Your Magical Betta
Edizione Inglese - di Walter James - Questi pesci hanno personalità brillanti che richiedono l’ambiente adatto per prosperare. Questo libro vi terrà per mano durante l'intero processo di cura di un betta. Imparerete tutto su questi pesci magici.
Collegamenti & Legenda
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Per saperne di più...
Splendidi esemplari di Betta macrostoma in acquario e nel loro habitat naturale
Betta macrostoma & un gamberetto Macrobrachium rosso a Sarawak & Brunei - Foto © Michael Lo
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