Specie di incubatori orali molto rara da trovare in commercio, è stata molto spesso identificata erroneamente come Betta pugnax o Betta taeniata.
Coppia di Betta prima nel tipico abbraccio dei labirintidi per la deposizione - Foto © Zhou Hang
5.0 cm SL
Prima della descrizione scientifica, la specie Betta prima è stata ampiamente ed erroneamente identificata come Betta pugnax o Betta taeniata.
E' incluso nel complesso di Betta pugnax di specie strettamente correlate del genere, gruppo i cui i membri condividono la seguente serie di caratteri: testa relativamente grande, 28-40% SL; colorazione generalmente marrone con macchie iridescenti verdi o blu; maschio con squame simili sull'opercolo, a volte estese fino all'addome; giovani e femmine di solito marroni, con due bande centrale sul corpo e una macchia scura sul peduncolo caudale; pinna anale degli esemplari maturi appuntita e spesso allungata; pinna caudale lanceolata.
Gruppo di Betta pugnax:
- Betta pugnax (Cantor, 1849)
- Betta fusca Regan, 1910
- Betta schalleri Kottelat & Ng, 1994
- Betta prima Kottelat, 1994
- Betta enisae Kottelat, 1995
- Betta pulchra Tan & Tan, 1996
- Betta breviobesus Tan & Kottelat, 1998
- Betta lehi Tan & Ng, 2005
- Betta stigmosa Tan & Ng, 2005
- Betta cracens Tan & Ng, 2005
- Betta raja Tan & Ng, 2005
- Betta apollon Schindler & Schmidt, 2006
- Betta ferox Schindler & Schmidt, 2006
- Betta kuehnei Schindler & Schmidt, 2009
Betta prima può essere distinta dagli altri membri del gruppo Betta pugnax dai seguenti caratteri: seconda striscia postorbitale sull'opercolo completa; assenza di barre trasversali nella pinna caudale; 20-22 squame predorsali; lunghezza preanale 50,6-54,8% SL. Non tutti gli autori considerano Betta prima membro di questo gruppo, ad esempio qualche studioso lo pone nel complesso di Betta picta, come Schindler e Schmidt (2006).
Betta prima mostrerà al meglio i suoi colori in acquari scuri e fittamente piantumati - Foto © Nonn Panitvong (Siamensis.org)
Asia: Thailandia sud orientale e bacino fluviale del Mekong nel Laos e in Cambogia.
La specie Betta prima è stata raccolta in numerose località nel sud-est della Thailandia e da parti del bacino del Mekong in Cambogia, Laos, oltre alla regione del delta e all'isola al largo di Phú Quốc nel sud del Vietnam.
La località tipo è vicina alla città di Chantaburi, sulla costa del Golfo di Thailandia, ed è stata registrata anche vicino all'autostrada che va verso Trat, a Klong Nakon Noi vicino alla città di Nakon Sritamarat e alla cascata di Tha Krabak a Sa Kaeo Provincia.
Tra le località della Cambogia figurano Kirikum, la città costiera di Sihanoukville (nota anche come Kampong Som) e molto più nell'entroterra nella provincia settentrionale di Stung Treng, dove un tratto del Mekong lungo 37 km è stato designato sito di Ramsar nel 1999.
STATO NELLA LISTA ROSSA IUCN:
LEAST CONCERN (minima preoccupazione)
- Betta prima: la distribuzione e lo stato della specie in natura, sul sito della IUCN Red List, il più ampio database di informazioni sullo stato di conservazione delle specie animali e vegetali di tutto il mondo.
Ambiente: bentopelagico, acqua dolce; clima tropicale.
Betta prima abita paludi forestali e corsi d'acqua con acqua chiara, sia con corrente lenta o moderata a seconda della località e, in alcuni casi, del periodo dell'anno. Nel torrenti il substrato può essere costituito da roccia a vista, massi, pietre più piccole con zone isolate di lettiera nelle zone più tranquille e radici sommerse vicino ai margini.
In questo tipo di habitat Betta prima tende ad essere trovato rifugiato tra le radici degli alberi marginali, o tra lettiera e vegetazione acquatica nelle zone di corrente più lenta o nelle pozze associate. Gli habitat palustri sono generalmente riparati dal sole, e la fitta copertura dei rami sovrastanti fa si che pochissima luce penetri la superficie dell'acqua. La vegetazione marginale tende a crescere fittamente.
L'acqua è in genere di colore marrone scuro a causa degli acidi umici e delle altre sostanze chimiche rilasciate dal materiale organico in decomposizione.
Il contenuto di minerali disciolti è normalmente trascurabile, il pH compreso tra 3.0 e 5.5 e il substrato composto principalmente da foglie cadute, rami e radici sommerse.
Maschio di Betta prima che sta incubando le uova, nel suo habitat naturale in Thailandia - Foto © Nonn Panitvong (Siamensis.org)
Betta prima nel suo habitat naturale, in Thailandia - Foto © Nonn Panitvong (Siamensis.org)
Habitat di Betta prima nella provincia di Jantaburi in Thailandia - Foto © Nonn Panitvong (Siamensis.org)
Habitat di Betta prima nella provincia di Jantaburi in Thailandia - Foto © Nonn Panitvong (Siamensis.org)
Dimensioni minime dell'acquario: 60x30x40h cm per una coppia o un piccolo gruppo.
Betta prima sta al meglio in un acquario ben piantumato, ombreggiato con abbondante copertura superficie sotto forma di piante ad alto fusto e piante galleggianti come Salvinia o Riccia sp.. Possono essere usati radici e rami, collocati in modo che si formano zone ombreggiate (se non si riesce a trovare legni della forma desiderata, si possono usare tranquillamente pezzi di rami di faggio o di quercia, completamente essiccati e privati della corteccia); per fornire ulteriore riparo possono anche essere inclusi, magari nascosti da altri arredi, vasi di terracotta rovesciati o pezzi di tubo.
L'aggiunta di un po' di lettiera di foglie secche (sono adatte foglie di faggio, quercia o mandorlo indiano Ketapang, Terminalia catappa; si può usare anche una miscela di tutte e tre) enfatizza ulteriormente la sensazione naturale e, oltre a offrire dei ripari aggiuntivi per i pesci, induce la crescita di benefiche colonie microbiche mano a mano che avviene la decomposizione. Questa microfauna può fornire una preziosa fonte di cibo secondario per gli avannotti, mentre si ritiene che i tannini e altre sostanze chimiche rilasciate dalle foglie in decomposizione siano utili per le specie di pesci d'acqua nera e non.
Le foglie possono essere lasciate nella vasca fino a che non si decompongono completamente o rimosse e sostituite ogni qualche settimana.
Per acidificare e scurire ulteriormente l'acqua si possono usare anche le pignette di ontano, che hanno ulteriori effetti battericidi e antimicotici, non è necessario utilizzare la torba naturale, la cui raccolta è sia insostenibile che dannosa per l'ambiente.
Molto simile alla fibra di torba è la fibra di cocco, che è essenzialmente un sottoprodotto industriale e soprattutto una risorsa rinnovabile; se ne può lasciar cadere qualche manciata nella vasca. Dopo pochi giorni diventerà completamente satura d'acqua e affonderà sul fondo, dove può sembrare davvero efficace. A condizione che venga praticata una buona routine di mantenimento dell'acqua, non dovrebbero verificarsi effetti negativi utilizzando torba o foglie in acquario.
Come altre specie del genere, Betta prima sembra stare meglio in condizioni di luce piuttosto fioca. Si potrebbero aggiungere piante acquatiche che possono sopravvivere in tali condizioni, come Microsorum, Taxiphyllum o Cryptocoryne spp., sarebbe anche utile qualche cespuglio di vegetazione galleggiante.
Siccome Betta prima abita naturalmente acque con scarso movimento, la filtrazione o meglio la corrente d'acqua in uscita dal filtro non deve essere troppo forte, si può usare un piccolo filtro a spugna, che smuova gentilmente l'acqua, ma l'ideale è allevarli in un acquario senza filtro, a condizione che venga mantenuta un'ottima qualità dell'acqua.
L'acquario deve essere ben coperto (sono ottimi saltatori) e va lasciato un po' di spazio tra l'acqua e il coperchio, perché come tutti i Betta hanno bisogno di uno strato di aria calda e umida a cui possano accedere quando ne hanno voglia.
Comportamento e compatibilità: Non sono raccomandati per i comuni acquari di comunità. Le loro esigenze nelle cure e il loro temperamento implicano che è meglio allevarli da soli o con specie molto pacifiche poiché i pesci molto più grandi o più vigorosi possono intimidirli.
Potrebbero essere adatti un branco di piccoli ciprinidi o di cobitidi che in natura vivono in condizioni simili, ma è essenziale una ricerca adeguata prima dell'acquisto.
A condizione che l'acquario contenga un sacco di ripari, nascondigli e linee visive spezzate non c'è alcun motivo per cui non ne possa essere allevato insieme un gruppo di esemplari, anzi è proprio in queste circostanze che i Betta prima mostrano dei comportamenti e interazioni molto interessanti da osservare.
In natura probabilmente preda insetti, altri piccoli invertebrati e zooplancton.
In acquario normalmente accetta il mangime secco, una volta riconosciuto come commestibile, ma per garantire lo sviluppo di colori e condizioni ottimali dovrebbero essere offerti regolarmente piccoli alimenti vivi e/o congelati come Daphnia, Artemia o larve di chironomus (bloodworm).
Sono adatti anche piccoli insetti come grilli appena nati o i moscerini della frutta Drosophila; è meglio riempir loro lo stomaco nutrendoli con mangime per pesci o qualche tipo di vegetale prima di offrirli ai pesci.
Bisogna fare attenzione a non alimentarli eccessivamente, in quanto i Betta sp. sembrano particolarmente inclini all'obesità.
I maschi diventano più grandi, hanno una maggiore quantità di squame iridescenti sulla testa, una forma della testa più ampia e pinne più estese rispetto alle femmine.
Coppia di Betta prima nel tipico abbraccio dei labirintidi per la deposizione - Foto © Zhou Hang
Il maschio di questa specie di Betta è un incubatore orale, cioè custodisce uova prima e avannotti poi in bocca, fino a questi ultimi non sono in grado di nuotare liberamene.
Se la coppia non è allevata da sola, come si consiglia, è meglio allestire un acquario dedicato alla riproduzione, con un coperchio che garantisca la presenza di uno strato di aria calda e umida sopra l'acqua, in quanto gli avannotti hanno bisogno di accedere ad uno strato di aria calda e umida senza la quale lo sviluppo dell'organo labirinto può essere compromessa.
Dopo un prolungato corteggiamento, vengono rilasciati uova e lo sperma nel corso dell'abbraccio tipico degli Osphronemidae, in cui il maschio avvolge il corpo intorno a quella della femmina. Prima di rilasciare le uova potrebbero essere necessari diversi abbracci di "allenamento".
Le uova deposte vengono raccolte nella pinna anale del maschio, poi raccolte nella bocca della femmina, prima di essere sputate in acqua per essere raccolte definitivamente dalla bocca del maschio. Una volta che il maschio ha raccolto tutte le uova in bocca il ciclo viene ripetuto fino a quando la femmina ha deposto tutte le uova, processo che può richiedere un certo tempo.
Un maschio incubatore può inghiottire o rilasciare le uova prematuramente se stressato o inesperto, quindi è preferibile lasciare la femmina e tutti gli altri pesci eventualmente presenti in situ.
Il periodo di incubazione è di 7-12 giorni, dopo di che il maschio inizierà a rilasciare gli avannotti completamente formati, che nuoteranno liberamente. A questo punto i genitori possono essere rimossi o si può lasciare che gli avannotti crescano a fianco dei genitori, anche se alcuni possono essere predati, ci sono resoconti che testimoniano una crescita più veloce degli avannotti in questo secondo caso.
Gli avannotti sono abbastanza grandi da accettare immediatamente alimenti come microworm e naupli di Artemia, ma va notato che ci sono rapporti di giovani Betta che hanno avuto problemi di salute se alimentati con quantità eccessive di questi ultimi.
Per un tasso di crescita ottimale vanno offerte piccole quantità di cibi diversi 2 -3 volte al giorno, e non va cambiata troppa acqua in una sola volta, sono preferibili piccoli cambi regolari.
Taxa principali
Non molto facile da trovare in commercio, non costruisce un nido di bolle ma è un incubatore orale paterno, cioè il papà custodisce in bocca uova e avannotti
Dalla livrea inconfondibile, non è facile da trovare in commercio.Il padre custodisce uova e avannotti in bocca, fino a che non sono indipendenti.
Grande specie di Betta incubatrice orale, difficile da trovare in commercio
Incubatore orale che prima della sua formale descrizione era indicato come Betta sp. ‘Sanggau’
Specie che costruisce un nido di bolle, è abbastanza battagliera e molte volte non tollera altri conspecifici nella sua vasca.
Splendida specie costruttrice di nido di bolle, non facile da trovare, con una caratteristica livrea rosso-magenta e una grande macchia verde sui fianchi
Splendidi ma rari Betta costruttori d nido di bolle, molti dei pesci che vengono venduti o raffigurati come tali sono invece Betta uberis o altri congeneri.
Molto difficile da trovare in commercio, ha un aspetto simile a Betta albimarginata ed è un incubatore orale
Uno dei grandi Betta incubatori orali
Splendida specie dalla livrea scarlatta, che costruisce un nido di bolle
Specie incubatrice orale non facile da trovare in commercio
Specie incubatrice orale, difficile da trovare in commercio
Una specie di Betta incubatrice orale, abbastanza distinguibile da tutte le altre
Specie di Betta poco conosciuta, incubatrice orale
Betta incubatore orale, molo simile a Betta mandor
Raramente disponibile nel commercio acquariofilo, è una splendida specie di Betta che costruisce nidi di bolle.
Grande Betta incubatore orale raro da trovare in commercio, sembra che venga addirittura pescato più frequentemente come cibo
Usato nei combattimenti a scommessa nei suoi paesi d'origine, si può trovare abbastanza facilmente in commercio, costruisce un nido di bolle
Specie poco nota, che costruisce un nido di bolle
Una splendida specie di Betta incubatrice orale, in pericolo di estinzione per la distruzione dei suoi habitat
Conosciuta per molto tempo come Betta sp. 'Mahachai' dal nome della località di ritrovamento, è una specie costruttrice di nido di bolle
Questa specie incubatrice orale è stata in passato commercializzata ed etichettata come Betta anabatoides
Una rara specie di Betta incubatrice orale difficile da trovare in commercio
Specie incubatrice orale paterna, deve il suo nome alla macchia sul mento, che assomiglia ad un pi greco
Specie di incubatori orali molto rara da trovare in commercio, è stata molto spesso identificata erroneamente come Betta pugnax o Betta taeniata.
Riferimenti & Link
Tutto Quello Che Avreste Sempre Voluto Sapere Ma Non Avete Mai Osato Chiedere...
i messaggi più interessanti tratti da it.hobby.acquari
la scheda su FishBase
la scheda su Seriouslyfish.com
articolo in inglese sull'allevamento e la riproduzione in acquario dei Betta incubatori orali
Edizione italiana - di Andrea Gollin - In questo libro, il neofita che si avvicina per la prima volta a questo pesce, potrà scoprire il corretto mantenimento del Betta in acquario, la sua alimentazione e la riproduzione. Ho voluto raccontare non solo le sue caratteristiche biologiche, ma anche la sua storia.
Betta Fish: The Simple Guide to Caring for Your Magical Betta
Edizione Inglese - di Walter James - Questi pesci hanno personalità brillanti che richiedono l’ambiente adatto per prosperare. Questo libro vi terrà per mano durante l'intero processo di cura di un betta. Imparerete tutto su questi pesci magici.
Collegamenti & Legenda
Commenti
Per saperne di più...
Cinque specie di Betta incubatori orali della Thailandia, meno conosciuti ma dai comportamenti non meno interessanti dei loro cugini Betta costruttori di nidi di bolle - tratto e tradotto da un articolo di Nonn Panitvong
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