
Betta pugnax
(Cantor, 1849)
E' una specie incubatrice orale molto adattabile, che si può allevare in piccoli gruppi
Maschio di Betta pugnax dal fiume Lenggor, nello stato di Johor, in Malesia - Foto © Zhou Hang
Nome comune
Penang betta
Sinonimi
Betta brederi; Betta macrophthalma
Aspettativa di vita
3 - 5 anni
Dimensioni massime in natura
6.7 cm SL
La specie Betta pugnax si può allevare in piccoli gruppi, e anzi è proprio così che mostra i comportamenti più interessanti; inoltre essendo anche in natura trovata in un'ampia varietà di habitat, è molto adattabile anche in acquario.
La specie dà il nome al complesso Betta pugnax di specie strettamente correlate nel genere, gruppo i cui i membri condividono la seguente serie di caratteri: testa relativamente grande, 28-40% SL; colorazione generalmente marrone con macchie iridescenti verdi o blu; maschio con squame simili sull'opercolo, a volte estese fino all'addome; giovani e femmine di solito marroni, con due bande centrali sul corpo e una macchia scura sul peduncolo caudale; pinna anale degli esemplari maturi appuntita e spesso allungata; pinna caudale lanceolata.
Betta pugnax può essere distinto dagli altri membri del gruppo dai seguenti caratteri: presente una barra sul mento; seconda striscia postorbitale sull'opercolo non completa; presenza di barre trasversali nella pinna caudale dei maschi; pinna caudale nei maschi ampiamente lanceolata; squame iridescenti blu sull'opercolo; pinna anale con fascia rossastra subdistale e margine nero; pinna caudale senza margine scuro; 25-28 raggi nella pinna anale; 28-31 squame laterali; 11-12 squame postdorsali; lunghezza delle pinne pelviche 26,6-43,8% SL; lunghezza della testa 27,5-35,2% SL; larghezza inter-orbitale 32,4-53,0% HL.
Betta incubatori orali della Thailandia (N. Panitvong)
Gruppo di Betta pugnax:
- Betta pugnax (Cantor, 1849)
- Betta fusca Regan, 1910
- Betta schalleri Kottelat & Ng, 1994
- Betta prima Kottelat, 1994
- Betta enisae Kottelat, 1995
- Betta pulchra Tan & Tan, 1996
- Betta breviobesus Tan & Kottelat, 1998
- Betta lehi Tan & Ng, 2005
- Betta stigmosa Tan & Ng, 2005
- Betta cracens Tan & Ng, 2005
- Betta raja Tan & Ng, 2005
- Betta apollon Schindler & Schmidt, 2006
- Betta ferox Schindler & Schmidt, 2006
- Betta kuehnei Schindler & Schmidt, 2009
Quello dei Betta è il genere più specioso all'interno della famiglia degli Osphronemidae con quasi 70 membri riconosciuti, e sembra comunque destinato a crescere ancora, in quanto continuano ad essere descritte regolarmente specie nuove.
Le specie si sono adattate con successo ad abitare una grande varietà di nicchie ecologiche, dai fossati stagnanti ai corsi d'acqua collinari, fino ad arrivare ad alcuni ambienti estremi, come quelli fortemente acidi delle foreste di torbiere.
La suddivisione dei membri in un certo numero di gruppi che contengono specie strettamente correlate è ormai generalmente accettata, ma in gran parte basato su caratteri morfologici/comportamentali. Sarebbe quindi necessario un lavoro filogenetico molecolare, che senza dubbio si rivelerebbe utile per determinare con maggiore precisione i rapporti tra questi pesci. Un elenco completo dei gruppi di specie come attualmente riconosciuto può essere trovato in questa pagina.
Come le altre specie del sottordine degli Anabantoidei, anche le specie del genere Betta possiedono un organo respiratorio accessorio noto come il labirinto. Chiamato così per la sua struttura labirintica, quest'organo permette ai pesci di respirare aria atmosferica in una certa misura. Composto da organi suprabranchiali appaiati formati attraverso l'espansione della sezione epibranchiale (superiore) del primo arco branchiale e alloggiato in una camera sopra le branchie, contiene molti risvolti di pelle altamente vascolarizzati, che funzionano come una grande superficie respiratoria. La sua struttura varia in complessità tra le specie, e tende a essere meglio sviluppato in quelle che abitano ambienti più duri e difficili.
Distribuzione
Asia: Malesia, Singapore e Indonesia.
La specie Betta pugnax è distribuita in gran parte della Malesia peninsulare con registrazioni della loro presenza provenienti dagli stati di Kedah, Terengganu, Pahang, Penang, Perak, Selangor e Johor. È anche conosciuta a Singapore.
La località tipo è "Penang, Malesia".
STATO NELLA LISTA ROSSA IUCN:
LEAST CONCERN (minima preoccupazione)
- Penang Betta: la distribuzione e lo stato della specie in natura, sul sito della IUCN Red List, il più ampio database di informazioni sullo stato di conservazione delle specie animali e vegetali di tutto il mondo.
Habitat
Ambiente: bentopelagico, acqua dolce; clima tropicale.
Data la sua vasta area di distribuzione naturale, non c'è da sorprendersi se la specie Betta pugnax è stata raccolta in tutta una serie di habitat diversi. A Penang è stato raccolto nelle acque chiare, poco profonde (10 - 80 cm di profondità), stagnanti o calme di torrenti collinari e pedemontani. Il substrato è spesso costituito da sabbia con poca o nessuna vegetazione acquatica e i pesci possono essere trovati tra la lettiera di foglie sommersa, o al riparo sotto alla vegetazione a strapiombo sugli argini, o ancora tra le radici sommerse degli alberi. A Johor invece la specie abita corsi d'acqua con corrente, che contengono spesso grandi quantità di vegetazione sommersa.
Altre popolazioni abitano paludi con acqua stagnante nelle foreste e i corsi d'acqua associati. Questi ambienti sono di solito ombreggiati dal sole, in quanto il fitto baldacchino di rami e foglie sovrastanti i torrenti significa che molta poca luce penetra fino alla superficie dell'acqua. La vegetazione sugli argini tende a crescere molto fittamente. L'acqua stessa è tipicamente del colore del té, a causa degli acidi umici e delle altre sostanze chimiche rilasciate dalla decomposizione di materiale organico, e di solito è acida con durezza trascurabile.
Gran parte dell'areale di distribuzione naturale dei Betta pugnax è stato pesantemente modificato, in quanto è particolarmente comune la conversione della foresta originaria in piantagioni di palma da olio, e i pesci superstiti possono essere ritrovati all'interno di queste zone coltivate, in fossi e canali.

Habitat degradato di Betta pugnax in una piantagione di palme da olio a Kota Tinggi, nello stato del Johor meridionale, Malesia - Foto © Michael Lo

Un habitat di Betta pugnax altamente modificato dall'uomo nel Pahang, Penisola Malese © Matt Ford (Seriouslyfish.com)

Nell'habitat della foto sopra, tre Betta pugnax stazionano al riparo della vegetazione pendente dalle rive © Matt Ford (Seriouslyfish.com)

Uno dei pochi habitat ancora incontaminati di Betta pugnax vicino a Tasik Bera, stato del Pahang, Penisola Malese © Matt Ford (Seriouslyfish.com)
Temperatura in natura
24 - 28°C
Valore pH in natura
7.1 - 7.6
Valori acqua in natura
dH range: 5 - 12
Allevamento
Dimensioni minime dell'acquario: 80x40x40 cm per una coppia o un piccolo gruppo.
Betta pugnax sta al meglio in un acquario ben piantumato, ombreggiato con abbondante copertura superficie sotto forma di piante ad alto fusto e piante galleggianti come Salvinia o Riccia sp.. Possono essere usati radici e rami, collocati in modo che si formano zone ombreggiate (se non si riesce a trovare legni della forma desiderata, si possono usare tranquillamente pezzi di rami di faggio o di quercia, completamente essiccati e privati della corteccia). Per fornire ulteriore riparo possono anche essere inseriti, magari nascosti da altri arredi, vasi di terracotta rovesciati o pezzi di tubi di plastica/pvc.
L'aggiunta di un po' di lettiera di foglie secche (sono adatte foglie di faggio, quercia o mandorlo indiano Ketapang, Terminalia catappa; si può usare anche una miscela di tutte e tre) enfatizza ulteriormente la sensazione naturale e, oltre a offrire dei ripari aggiuntivi per i pesci, induce la crescita di benefiche colonie microbiche mano a mano che avviene la decomposizione. Questa microfauna può fornire una preziosa fonte di cibo secondario per gli avannotti, mentre si ritiene che i tannini e altre sostanze chimiche rilasciate dalle foglie in decomposizione siano utili per le specie di pesci d'acqua nera e non.
Le foglie possono essere lasciate nella vasca fino a che non si decompongono completamente o rimosse e sostituite ogni qualche settimana.
Per acidificare e scurire ulteriormente l'acqua si possono usare anche le pignette di ontano, che hanno ulteriori effetti battericidi e antimicotici, non è necessario utilizzare la torba naturale, la cui raccolta è sia insostenibile che dannosa per l'ambiente.
Molto simile alla fibra di torba è la fibra di cocco, che è essenzialmente un sottoprodotto industriale e soprattutto una risorsa rinnovabile; se ne può lasciar cadere qualche manciata nella vasca. Dopo pochi giorni diventerà completamente satura d'acqua e affonderà sul fondo, dove può sembrare davvero efficace. A condizione che venga praticata una buona routine di mantenimento dell'acqua, non dovrebbero verificarsi effetti negativi utilizzando torba o foglie in acquario.
Come altre specie del genere, Betta pugnax sembra stare meglio in condizioni di luce piuttosto fioca. Si potrebbero aggiungere piante acquatiche che possono sopravvivere in tali condizioni, come Microsorum, Taxiphyllum o Cryptocoryne spp., sarebbe anche utile qualche cespuglio di vegetazione galleggiante.
Betta pugnax richiede condizioni d'acqua acida con trascurabile durezza carbonatica e bassissima durezza totale, per cui si potrebbe avere bisogno di acqua ad osmosi inversa, acidificata con CO2 o altri metodi.
Siccome abita naturalmente acque con scarso movimento, la filtrazione o meglio la corrente d'acqua in uscita dal filtro non deve essere troppo forte, si può usare un piccolo filtro a spugna, che smuova gentilmente l'acqua, ma l'ideale è allevarli in un acquario senza filtro a condizione che venga mantenuta un'ottima qualità dell'acqua.
L'acquario deve essere ben coperto (sono ottimi saltatori) e va lasciato un po' di spazio tra l'acqua e il coperchio, perché come tutti i Betta hanno bisogno di uno strato di aria calda e umida a cui possano accedere quando ne hanno voglia.
Comportamento e compatibilità: I Betta pugnax non sono raccomandati per i comuni acquari di comunità. Le loro esigenze nelle cure e il loro temperamento implicano che è meglio allevarli da soli o con specie molto pacifiche poiché i pesci molto più grandi o più vigorosi possono intimidirli e competere per il cibo.
Potrebbero essere adatti un branco di piccoli ciprinidi o di cobitidi che in natura vivono in condizioni simili, ma sono essenziali ricerche adeguate prima dell'acquisto, tenendo conto che la presenza di ogni altro pesce può dare fastidio se si sta cercando di far deporre una coppia.
Non sono tra i membri più aggressivi del genere, possono essere allevati anche in gruppo, ed anzi è proprio in questo modo che mostrano i comportamenti più interessanti.
Alimentazione
In natura probabilmente preda invertebrati acquatici e terrestri.
In acquario normalmente accetta il mangime secco, una volta riconosciuto come commestibile, ma per garantire lo sviluppo di colori e condizioni ottimali dovrebbero essere offerti regolarmente piccoli alimenti vivi e/o congelati come Daphnia, Artemia o larve di chironomus (bloodworm).
Bisogna fare attenzione a non alimentarli eccessivamente, in quanto i Betta sp. sembrano particolarmente inclini all'obesità.
Comportamento riproduttivo
Specie incubatrice orale paterna
Dimorfismo sessuale
I maschi diventano più grandi, hanno molte più squame iridescenti sulla testa, il profilo della testa notevolmente più largo, perché sono responsabili dell'incubazione orale di uova e avannotti, e pinne più allungate delle femmine.

Betta pugnax, maschio - Foto © Zhou Hang

Betta pugnax, femmina - Foto © Zhou Hang

Betta pugnax, maschio - Foto © Nonn Panitvong

Betta pugnax, femmina - Foto © Nonn Panitvong
Riproduzione
Il maschio di questa specie di Betta è un incubatore orale, cioè custodisce uova prima e avannotti poi in bocca, fino a questi ultimi non sono in grado di nuotare liberamene.
Se la coppia non è allevata da sola, come si consiglia, è meglio allestire un acquario dedicato alla riproduzione, con un coperchio che garantisca la presenza di uno strato di aria calda e umida sopra l'acqua, in quanto gli avannotti hanno bisogno di accedere ad uno strato di aria calda e umida senza la quale lo sviluppo dell'organo labirinto può essere compromessa.
Dopo un prolungato corteggiamento, vengono rilasciati uova e lo sperma nel corso dell'abbraccio tipico degli Osphronemidae, in cui il maschio avvolge il corpo intorno a quella della femmina. Prima di rilasciare le uova potrebbero essere necessari diversi abbracci di "allenamento".
Quando inizia la deposizione le uova vengono deposte in piccole quantità e spinte dalla pinna anale del maschio verso la bocca dalla femmina, che poi le sputa perché siano prese dal maschio. Una volta che il maschio ha tutte le uova in bocca il ciclo si ripete, fino a quando la femmina ha deposto tutte le uova, processo che può richiedere un certo tempo.
Un maschio incubatore può inghiottire o rilasciare le uova prematuramente se stressato o inesperto, quindi è preferibile lasciare la femmina e tutti gli altri pesci in situ per non spaventarlo.
Il periodo di incubazione è di 9-16 giorni, dopo di che il maschio inizierà a rilasciare gli avannotti completamente formati, che nuoteranno liberamente. A questo punto i genitori possono essere rimossi o si può lasciare che gli avannotti crescano a fianco dei genitori, anche se alcuni possono essere predati, ci sono resoconti che testimoniano una crescita più veloce degli avannotti in questo secondo caso.
Gli avannotti sono abbastanza grandi da accettare immediatamente alimenti come microworm e naupli di Artemia, ma va notato che ci sono rapporti di giovani Betta che hanno avuto problemi di salute se alimentati con quantità eccessive di questi ultimi.
Per un tasso di crescita ottimale vanno offerte piccole quantità di cibi diversi 2 -3 volte al giorno, e non va cambiata troppa acqua in una sola volta, sono preferibili piccoli cambi regolari.
Taxa principali
Akar betta
Non molto facile da trovare in commercio, non costruisce un nido di bolle ma è un incubatore orale paterno, cioè il papà custodisce in bocca uova e avannotti
Dimensioni max: 14.0 cm TL
Temperatura: 21 - 27°C
Dalla livrea inconfondibile, non è facile da trovare in commercio.Il padre custodisce uova e avannotti in bocca, fino a che non sono indipendenti.
Dimensioni max: 2.8 cm SL
Aspettativa di vita: 6 - 8 anni
Giant betta
Grande specie di Betta incubatrice orale, difficile da trovare in commercio
Dimensioni max: 8.2 cm SL
Temperatura: 27 - 30°C
Incubatore orale che prima della sua formale descrizione era indicato come Betta sp. ‘Sanggau’
Dimensioni max: 5.0 cm SL
Temperatura: 22 - 27°C
Slim betta
Specie che costruisce un nido di bolle, è abbastanza battagliera e molte volte non tollera altri conspecifici nella sua vasca.
Dimensioni max: 10.0 cm TL
Temperatura: 24 - 30°C
Splendida specie costruttrice di nido di bolle, non facile da trovare, con una caratteristica livrea rosso-magenta e una grande macchia verde sui fianchi
Dimensioni max: 2.6 cm SL
Temperatura: 22 - 26°C
Splendidi ma rari Betta costruttori d nido di bolle, molti dei pesci che vengono venduti o raffigurati come tali sono invece Betta uberis o altri congeneri.
Dimensioni max: 2.5 cm SL
Temperatura: 22 - 30°C
Molto difficile da trovare in commercio, ha un aspetto simile a Betta albimarginata ed è un incubatore orale
Dimensioni max: 2.0 cm SL
Green Throat Mouthbrooder
Uno dei grandi Betta incubatori orali
Dimensioni max: 5.9 cm TL
Temperatura: 24 - 28°C
Scarlet Betta
Splendida specie dalla livrea scarlatta, che costruisce un nido di bolle
Dimensioni max: 5.6 cm TL
Temperatura: 24 - 27°C
Specie incubatrice orale non facile da trovare in commercio
Dimensioni max: 3.5 cm SL
Temperatura: 22 - 27°C
Specie incubatrice orale, difficile da trovare in commercio
Dimensioni max: 4.6 cm TL
Temperatura: 22 - 27°C
Una specie di Betta incubatrice orale, abbastanza distinguibile da tutte le altre
Dimensioni max: 8.2 cm TL
Temperatura: 24 - 28°C
Specie di Betta poco conosciuta, incubatrice orale
Dimensioni max: 5.9 cm SL
Temperatura: 21 - 24°C
Betta incubatore orale, molo simile a Betta mandor
Dimensioni max: 7.0 cm TL
Temperatura: 24 - 26°C
Raramente disponibile nel commercio acquariofilo, è una splendida specie di Betta che costruisce nidi di bolle.
Dimensioni max: 4.2 cm SL
Aspettativa di vita: 5 anni
Temperatura: 22 - 28°C
Grande Betta incubatore orale raro da trovare in commercio, sembra che venga addirittura pescato più frequentemente come cibo
Dimensioni max: 8.1 cm SL
Temperatura: 24 - 28°C
Crescent betta
Usato nei combattimenti a scommessa nei suoi paesi d'origine, si può trovare abbastanza facilmente in commercio, costruisce un nido di bolle
Dimensioni max: 6.0 cm SL
Temperatura: 24 - 28°C
Collegamenti
Riferimenti & Link
Tutto Quello Che Avreste Sempre Voluto Sapere Ma Non Avete Mai Osato Chiedere...
i messaggi più interessanti tratti da it.hobby.acquari
- Betta pugnax
- la scheda su Fishbase
- Betta pugnax (CANTOR, 1849)
- la scheda su Seriouslyfish.com
- I’ve Got a New Mouthbrooding Betta – Now What?
- articolo in inglese sull'allevamento e la riproduzione in acquario dei Betta incubatori orali
- Labyrinth Fish - The Bubble-Nest-Builders
- Purtroppo non esiste in italiano, ma è uno dei libri migliori che riguardano l'identificazione, la cura e la riproduzione dei labirintidi, sia asiatici che africani. Forse le foto sono un po' poche per aiutare nell'identificazione precisa degli esemplari, ma in quanto ai testi a mio parere è quanto di meglio si possa trovare.
Commenti
Tag
Zhou Hang prende un autobus per lo stato del Perak alla ricerca di Betta e Gourami liquirizia. Molte foto della fruttuosa ricerca - tratto e tradotto da un articolo di Zhou Hang
Michael e suo cugino esplorano alcuni torrenti d'acqua nera e trovano alcune insolite piante, inclusa la loro prima Cryptocoryne. Catturano inoltre Barbus, Betta e tre diverse specie di Cobitide. Michael trova i Pangio particolamente affascinanti e decide di continuare l'eplorazione dei torrenti della giungla del Borneo - tratto e tradotto da un articolo di Michael Lo
Benny ed i suoi amici raccontano un viaggio da Singapore attraverso Sarawak, in Borneo, e descrivono gli ambienti naturali osservati durante il viaggio, con tantissime meravigliose foto degli habitat di Betta, Rasbora, Barbus, Cobitidi, Cryptocoryne e tante altre specie di pesci e piante - tratto e tradotto da un articolo di Benny Ng
Nonn Panitvong descrive e fotografa le cinque specie finora conosciute di Betta incubatori orali della Thailandia, meno conosciuti ma dai comportamenti non meno interessanti dei loro cugini Betta costruttori di nidi di bolle. Nonn dà preziose indicazioni per il loro allevamento e riproduzione, ed esortando a provare a riprodurli in cattività: per alcune specie potreste essere i primi al mondo a riuscirci - tratto e tradotto da un articolo di Nonn Panitvong