Viaggio in Thailandia alla ricerca di Betta sp. Mahachai (ora descritto come Betta mahachaiensis) nel suo ambiente naturale, per cercare di capire se si tratta di una nuova specie, di un ibrido, o di una variante di colorazione del più famoso Betta splendens.
Tratto e tradotto dall'articolo:
"Betta sp. Mahachai"
di Nonn Panitvong
su Siamensis.org
Un esemplare maschio di Betta mahachaiensis veramente splendido - Foto © Nonn Panitvong (Alla ricerca di Betta mahachaiensis)
Nel tardo pomeriggio dell’ottobre del 2001, io e 2 miei buoni amici ci trovavamo alle spalle della strada principale nella zona di Mahachai, nella provincia di Samutsakorn, Thailandia. Davanti noi c’era una foresta paludosa di Nypa fruticans, una specie di palma che cresce soltanto nelle zone d'acqua salmastra.
L'acqua era molto fangosa. Non abbiamo mai saputo a che profondità fosse. Essendo così vicina alla città e alla zona industriale, non eravamo sorpresi dalla presenza di così tanti rifiuti. C’era di tutto, da piccoli sacchetti di plastica ad una vecchia sedia. Dubitavo che qualche organismo vivente potesse sopravvivere in quell'acqua, ma i piccoli Aplocheilus panchax che ho visto nuotare mi hanno dimostrato che i pesci possono vivere anche in questo posto.
Siamo venuti qui oggi a cercare quella che molti esperti ittici thailandesi credono sia una nuova specie del genere Betta. Ho visto questi pesci con i miei stessi occhi, e c’erano abbastanza differenze nel loro aspetto, se confrontati con le specie conosciute di Betta. Eppure, devo vedere i pesci nel loro habitat naturale per credere che siano realmente una nuova specie, o che comunque non siano un ibrido nato in cattività. Qualcuno ha detto che questo pesce è un ibrido liberato in natura, ma se posso provato che la loro distribuzione è abbastanza ampia, dovremmo avere una nuova specie di Betta proprio davanti agli occhi. Mahachai è soltanto a 30 minuti di guida seguendo la strada che parte dalla metropolitana di Bangkok - dove abitano 10 milioni di persone.
Ho iniziato la mia ricerca di prima mattina, quando ho visitato la casa di un riproduttore locale di Betta. Dopo una lunga conversazione per convincerlo che volevamo vedere i pesci nell'interesse di scienza e che non avevamo intenzione di raccogliere pesci in grandi quantità, ci ha rivelato il posto in cui avremmo potuto trovare il Betta selvatico di Mahachai (ora descritto come Betta mahachaiensis).
Di nuovo alla palude, ho deciso infine di entrare in acqua. Eravamo arrivati così lontano, che ora non potevamo più tornare indietro. Ciascuno di noi aveva una grande rete ad immersione in mano. Non avevamo stivaloni; un paio di sandali era tutto quello che possedevamo. Con mia sorpresa, l'acqua non puzzava così forte come pensavo. Dalla mia esperienza precedente con i Betta mahachaiensis nel loro habitat naturale, ho visto che gradiscono rimanere vicino alle rive, in cui erbe e viti li aiutano a camuffarsi e nascondersi. Abbiamo cominciato da lì. Dopo varie gittate delle reti siamo riusciti a catturare alcuni Aplocheilus panchax – forma di colore arancione con il bordo delle pinne dispari nero, semplicemente stupendi! - Trichopsis vittata e un po’ di piccoli gamberi. Non siamo rimasti molto impressionati, anche se gli Aplocheilus panchax erano molto belli.
Il bambino locale che ci ha aiutato a catturare i Betta mahachaiensis nella palude di palme Nypa fruticans nei pressi di Mahachai in Thailandia - Foto © Nonn Panitvong (Alla ricerca di Betta mahachaiensis)
Dopo 15 minuti di continue gittate delle reti eravamo stanchi. Ho cominciato a pensare alle informazioni raccolte dal gruppo. Ci eravamo detti che questi pesci costruiscono il loro nido fra i piccioli delle palme, così abbiamo cominciato a cercare le bolle. Stavo facendo ciò quando ho visto 3 bambini locali sulla strada alle nostre spalle che ridevano scioccamente di noi. Potevo sentirli dire qualcosa come “quella gente di città non potrà mai catturare i Betta con quelle reti ad immersione…”
“Giusto, se sapere catturarli perché ci non mostrate come?” Gli ho detto.
Un nido compatto di Betta mahachaiensis tra i piccioli delle palme Nypa fruticans - Foto © Nonn Panitvong (Alla ricerca di Betta mahachaiensis)
Hanno acconsentito. I bambini ci hanno detto di aiutarci a cercare il nido di bolle dei Betta fra i piccioli della palma.
Ci hanno detto che il nido dei Betta sarà abbastanza piccolo e compatto, se trovassimo un nido grande allora apparterrebbe a Trichopodus trichopterus.
Così abbiamo iniziato la ricerca. Dopo poco, un bambino ha trovato un nido. Con mia grande sorpresa, è riuscito a catturare un Betta mahachaiensis a mani nude! Era molto emozionante vedere per la prima volta i Betta selvatici di Mahachai nel loro habitat naturale. Ad una prima occhiata assomigliavano molto ai Betta imbellis, con il loro colore verde iridescente, ma osservandoli più attentamente a casa hanno rivelato parecchie evidenti differenze. (troverete di più in seguito) Quello che non capisco è come mai si trovino qui in questa zona - pianura centrale - che si suppone appartenga ai Betta splendens. In ogni modo, è altamente possibile che questo Betta stia prendendo possesso delle nicchie ecologiche lasciate vuote dai Betta splendens, che non possono tollerare l'acqua salmastra di questa zona.
Una mano chiude l'entrata, l'altra li spaventa con un piccolo bastoncino: così i bambini catturano i Betta mahachaiensis nelle paludi di palme Nypa fruticans in Thailandia - Foto © Nonn Panitvong (Alla ricerca di Betta mahachaiensis)
Il metodo dei bambini di catturare i Betta mahachaiensis era semplice. Chiudevano l'entrata del nido con il palmo destro. Con la mano libera, utilizzavano un piccolo bastoncino per spaventare il Betta nel nido. In questo modo, il pesce nuotava semplicemente nel loro palmo. Il modo in cui si costruiscono il nido, se è efficace nel proteggerlo dai predatori più grandi, si trasforma in una trappola, avendo una sola entrata. Suona abbastanza semplice ma non è facile. Individuare il nido era già una cosa difficile, ma catturarli a mani nude è ancora più difficile. Devo vergognosamente ammettere che dopo parecchie ore di ricerca in profondità nella palude, dove non avremmo potuto neppure sentire il rumore di 10 camion che passassero sulla strada, non sono riuscito a catturare neppure un solo Betta.
Abbiamo trascorso probabilmente quasi 3 ore nella palude di Nypa fruticans. C’era molta varietà di uccelli, ragni bizzarri e qualche insetto che ci ha morso. In acqua, abbiamo catturato i Betta mahachaiensis, Channa striata, Trichopsis vittata, Trichopodus trichopterus, Anabas testudineus e Aplocheilus panchax. La maggior parte di questi pesci, eccetto il panchax che è un Killifish, sono Labirintidi, hanno un organo speciale per respirare aria invece di respirare nell'acqua con basso tenore di ossigeno.
Abbiamo incontrato anche degli abitanti locali che venivano alla palude anche loro per i Betta mahachaiensis. Ovviamente, questo posto non era segreto per loro.
La maggior parte ci ha detto che li usano nei combattimenti tra pesci. Ho notato che tutti sembravano usare lo stesso metodo usato dai nostri bambini, cioè di catturare il maschio dal suo nido. La maggior parte dei pesci che abbiamo visto nei loro sacchetti e bottiglie erano maschi. Ho supposto che le femmine non fossero lontane, per cui ho usato la mia grande rete ad immersione per cercare di piombare sulle prede sotto le foglie e le viti. In questo modo ho catturato tanti altri pesci, che ho elencato sopra, ma nessun segno di Betta femmine. Era strano che fosse così difficile trovare una femmina.
Quel giorno, siamo tornati a casa con 9 Betta mahachaiensis e molti graffi qua e là sulle gambe. Con mio grande piacere, abbiamo scoperto in seguito che uno dei Betta era una femmina.
Il campione d’acqua che mi ero portato a casa aveva un pH di 7.8. Con un pochino di sale nell'acqua, i Betta sp. Mahachai si riproducono facilmente, così come tutti gli altri Betta del complesso splendens.
La mia sola e unica femmina si è riprodotta successivamente con un maschio e alcuni suoi piccoli li ho distribuiti a qualcuno dei miei amici più cari. Più tardi ho incontrato un ragazzo proveniente da Mahachai che condivideva con me la passione per questo Betta selvatico. Ci siamo scambiati alcuni nostri pesci per aumentarne il patrimonio genetico ed attualmente questi pesci si stanno distribuendo, quasi per tutto il mondo. Qualche esemplare catturato in natura occasionalmente si trova anche sui banconi del mercato ittico di Bangkok.
Ho dato qualche esemplare dei miei pesci catturati in natura ad un esperto del dipartimento dell'industria ittica per l'identificazione. Più tardi mi è stato confermato che questa popolazione distinta di Betta è molto probabile che sia una nuova specie, ma che sono necessari più “campioni” per poter cominciare il procedimento della descrizione scientifica. Per buoni motivi, è inaccettabile usare pesci riprodotti in cattività per la descrizione di una specie o di una sottospecie.
Campi di sale nell'area della palude di palme Nypa fruticans nei pressi di Mahachai in Thailandia - Foto © Nonn Panitvong (Alla ricerca di Betta mahachaiensis)
Ad ogni modo, è davvero incredibile per molti esperti come tali pesci sbalorditivi riescano a sfuggire per così tanto tempo al mondo della scienza. Alcuni sostengono che, vista la popolarità dei combattimenti tra pesci nella zona, questi Betta potrebbero essere soltanto degli ibridi di Betta splendens e Betta imbellis rilasciati nella zona. Tuttavia, un mio amico locale mi ha confermato che tale betta è presente in una zona abbastanza vasta, e possono essere trovati non solo nelle paludi di Nypa fruticans, ma anche in molti altri tipi di habitat. Ed è impossibile per una popolazione ibrida, che sembrano esattamente uguali, essere così largamente diffusa, a mio parere. Ad ogni modo, il loro range di distribuzione deve essere determinato esattamente prima di poter dire qualcosa di più.
Questo è l'habitat di Betta mahachaiensis nella palude di palme Nypa fruiticans da noi visitato l'anno scorso. Ora è completamente coperto da Azolla sp., una pianta alloctona - Foto © Nonn Panitvong (Betta mahachaiensis: il ritorno)
Comunque, quasi a conferma di ciò, ad est di Mahachai c’è Bangkok, dove una volta i Betta splendens si trovavano in ogni corpo d'acqua. Più nell’entroterra c’è la provincia di Rachaburi, in cui l'anno scorso ho raccolto i Betta splendens. L'unico posto possibile in cui potremmo trovare i Betta è la linea costiera, ad ovest di Mahachai - provincia di Samutsakorn - nelle provincie di Samutsongkran e di Pethburi.
Palude di palme Nypa fruticans in Thailandia - Foto © Nonn Panitvong (Alla ricerca di Betta mahachaiensis)
Tracciare il loro range di distribuzione mi darà un ottimo motivo per visitare questa zona ancora una volta nell'immediato futuro.
Il loro futuro:
Ho detto prima che Mahachai è soltanto a 30 minuti di distanza attraverso 6 sentieri dalla metropolitana di Bangkok. Questa zona ha avuto negli anni recenti una fase di rapido sviluppo. In realtà, i bambini locali che indossano magliette di Mc Donald e tengono una bottiglia di plastica di soda in mano dovrebbero essere in grado di spiegarlo abbastanza. Comunque, le paludi sono state bonificate e si stanno costruendo le fabbriche. Quindi le acque di scarico della fabbriche saranno scaricate nelle paludi vicine. Inoltre le paludi scompaiono anche perché vengono utilizzate per l’estrazione del sale e per l’allevamento dei gamberi, che stanno diventando il più grande settore d'esportazione del paese.
La zona è indubbiamente nell'ambito di uno sviluppo molto rapido e se non verrà fatto nulla per proteggere e conservare l’habitat di questo Betta unico, il solo posto dove potremo vederlo sarà soltanto nei barattoli.
Inoltre è in corso un impatto diretto sulla popolazione ittica esistente. Il modo in cui la gente del luogo cattura i maschi adulti pienamente sviluppati e maturi dal loro nido, a volte distruggendo uova e avannotti nel mentre, se continua eserciterà molta pressione sul successo della riproduzione dei pesci nel loro habitat. Inoltre alcune popolazioni sono isolate in piccoli stagni. Immagino che in passato in queste zone del delta del fiume le inondazioni si susseguissero ogni anno. Tuttavia, a causa delle parecchie dighe costruite sul fiume e degli impianti di irrigazione, le inondazioni non sono più così comuni. A lungo andare, senza immissione di geni nuovi nella popolazione, questa diventerà più debole e successivamente morirà.
Un esemplare di Betta splendens selvatico, per confronto - Foto © Nonn Panitvong (Alla ricerca di Betta mahachaiensis)
Un esemplare di Betta imbellis, per confronto - Foto © Nonn Panitvong (Alla ricerca di Betta mahachaiensis)
Un esemplare di Betta smaragdina, per confronto - Foto © Nonn Panitvong (Alla ricerca di Betta mahachaiensis)
L'altra questione è l’ibridazione con il ceppo domestico dei Betta splendens. In cattività, Betta mahachaiensis può essere liberamente incrociato con i Betta splendens e dare prole vitale. Così immaginate cosa potrebbe succedere se qualcuno della zona fosse annoiato o avesse troppi Betta splendens e decidesse di scaricarli nell'habitat di Betta mahachaiensis. Anche se la qualità dell'acqua in realtà non è adatta a loro, alcuni potrebbero sopravvivere e potrebbe esserci ibridazione. Questo è il modo in cui abbiamo perso molte popolazioni selvatiche di Betta splendens e Betta imbellis. È molto importante notare il fatto che questo Betta può essere liberamente incrociato con i Betta splendens. E’ la dimostrazione che sono specie molto vicine, proprio come Betta imbellis e Betta splendens. Ci sono state lunghe discussioni su quanto sia valido il nome di Betta imbellis. Alcuni sostengono che potrebbero essere tranquillamente solo una variante della colorazione dei Betta splendens, o nel migliore dei casi solo una sottospecie. I Betta mahachaiensis potrebbero essere il collegamento tra queste 2 specie, o forse sia Betta imbellis che Betta mahachaiensis potrebbero essere soltanto delle sottospecie di Betta splendens. Lascerò che siano gli scienziati a decidere.
Un'altra minaccia verso questi pesci è l'introduzione di specie non autoctone.
Nel quadro del programma del controllo delle zanzare di un ente governativo, è stato assurdamente introdotto il guppy (Poecilia reticulata) nella zona (come se i Betta non fossero sufficienti per questo). I pesci si sono adattati bene al loro nuovo ambiente ed ora si riproducono in grandi quantità in alcuni degli stagni nella zona. Finora, ho osservato come Oryzias melastigma, il pesce locale depositore di uova che occupa la stessa nicchia ecologica del guppy, sia completamente scomparso dagli stagni dove è presente il guppy. I Killifish e i Betta difendono ancora il loro territorio, ma è solo questione di tempo prima che i guppy dominino l'acqua e portino i pesci locali all'estinzione.
Qui sotto c’è la tabella di confronto fra 4 betta costruttori di nidi di bolle che possono essere trovati in Thailandia, derivante dalle mie osservazioni personali.
Non sono un tassonomista, per cui siate indulgenti.
Betta splendens | Betta imbellis | Betta smaragdina | Betta sp. Mahachai | |
Opercolo branchiale | 2 bande verticali rosse | 2 bande verticali blu | Quasi interamente coperto da squame verdi | 2 bande verticali verdi/blu |
Corpo | standard | standard | Più lungo di quello delle 2 prime specie | Più lungo di quello delle 2 prime specie |
Pinna pelvica (primo raggio) | Nera con puntini bianchi | Nera con puntini bianchi | Nera con puntini bianchi | Blu/verde con puntini bianchi |
Colore pinna caudale | Blu e rossa, con bordo rosso – non ci sono macchie scure | Blu e rossa, con bordo rosso – non ci sono macchie scure | Blu e rossa, senza bordo rosso – alcune popolazioni con macchie scure | Blu e rossa, senza bordo rosso – spesso con macchie scure |
Dimensioni delle pinne dispari | standard | standard | Più larghe delle prime due specie | Più larghe delle prime due specie |
Testo originale in inglese e foto © Nonn Panitvong - Aprile 2002 - Siamensis.org
Per approfondire:
Foto e descrizione di alcuni biotopi thailandesi, della zona di Mahachai, famosa anche per una specie di Betta particolare, il bellissimo Betta sp. Mahachai - tratto e tradotto da un articolo di Zhou Hang
Zhou Hang prende un autobus per lo stato del Perak alla ricerca di Betta e Gourami liquirizia. Molte foto della fruttuosa ricerca - tratto e tradotto da un articolo di Zhou Hang
Michael e suo cugino esplorano alcuni torrenti d'acqua nera e trovano alcune insolite piante, inclusa la loro prima Cryptocoryne. Catturano inoltre Barbus, Betta e tre diverse specie di Cobitide. Michael trova i Pangio particolamente affascinanti e decide di continuare l'eplorazione dei torrenti della giungla del Borneo - tratto e tradotto da un articolo di Michael Lo
Continua la descrizione dei biotopi naturali del Borneo, in questo articolo le foto e la descrizione degli habitat naturali di pesci e piante, in particolare delle Cryptocoryne, in una remota zona di Sarawak - tratto e tradotto da un articolo di Michael Lo
Terza tappa del viaggio in Borneo dell'autore, alla ricerca di due specie di betta: Betta brownorum e Betta taeniata. Alla fine saranno trovate entrambe, ed anche Betta ibanorum e molte altre specie interessanti - tratto e tradotto da un articolo di Michael Lo
Resoconto di un viaggio di studio nella penisola malese, alla ricerca di specie selvatiche di Betta e del Chocolate Gourami, Sphaerichthys osphromenoides. Descrizione e foto dei biotopi naturali di molte altre specie di pesci - tratto e tradotto da un articolo di Zhou Hang
Nonostante il Betta simplex sia una delle specie al mondo dall'areale di diffusione più ristretto, Nonn scopre preoccupato che chiunque può recarsi in tale località a fare incetta di questi splendidi pesci, il cui numero sta diminuendo, ed esorta le popolazioni locali a prendersi cura del mantenimento di questa specie - tratto e tradotto da un articolo di Nonn Panitvong
Gli habitat naturali del misterioso Betta mahachaiensis sono stati visitati di nuovo nove mesi dopo la prima esplorazione nell'ottobre del 2001, e purtroppo i visitatori hanno avuto delle brutte sorprese - tratto e tradotto da un articolo di Arthit Prasartkul
Zhou Hang ritorna nella penisola malese, alla ricerca di specie selvatiche di Betta e del Gourami liquirizia, Sphaerichthys nagyi. Descrizione e foto dei biotopi naturali di molte altre specie di pesci - tratto e tradotto da un articolo di Zhou Hang
Benny ed i suoi amici raccontano un viaggio da Singapore attraverso Sarawak, in Borneo, e descrivono gli ambienti naturali osservati durante il viaggio, con tantissime meravigliose foto degli habitat di Betta, Rasbora, Barbus, Cobitidi, Cryptocoryne e tante altre specie di pesci e piante - tratto e tradotto da un articolo di Benny Ng
Riferimenti & Link
Tutto Quello Che Avreste Sempre Voluto Sapere Ma Non Avete Mai Osato Chiedere...
i messaggi più interessanti tratti da it.hobby.acquari
- Labyrinth Fish - The Bubble-Nest-Builders
- Purtroppo non esiste in italiano, ma è uno dei libri migliori che riguardano l'identificazione, la cura e la riproduzione dei labirintidi, sia asiatici che africani. Forse le foto sono un po' poche per aiutare nell'identificazione precisa degli esemplari, ma in quanto ai testi a mio parere è quanto di meglio si possa trovare.
Commenti
Taxa
Non è particolarmente popolare in acquariofilia, ma è senza dubbio interessante nonostante la sua scialba colorazione; oltre alla sua capacità di sopravvivere in assenza di acqua è anche in grado di produrre suoni udibili
Una bella specie di Killi, abbastanza facile da allevare e riprodurre
Usato nei combattimenti a scommessa nei suoi paesi d'origine, si può trovare abbastanza facilmente in commercio, costruisce un nido di bolle
Conosciuta per molto tempo come Betta sp. 'Mahachai' dal nome della località di ritrovamento, è una specie costruttrice di nido di bolle
La forma selvatica dei Betta splendens si vede molto raramente in commercio, mentre ne esistono innumerevoli ceppi ornamentali che variano enormemente in colorazione, pinne, qualità e prezzo. Come tutti gli altri pesci vanno allevati in un acquario degno di questo nome.
Disponibile in molte forme di colore e varietà, viene spesso consigliato come un pesce adatto agli acquari di comunità, anche se non è sempre così.
Il nome comune Croaking gourami, gourami gracidanti, deriva dalla capacità dei membri del genere di produrre suoni udibili
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