Viaggio in Thailandia alla ricerca di Betta sp. Mahachai (ora descritto come Betta mahachaiensis) nel suo ambiente naturale, per cercare di capire se si tratta di una nuova specie, di un ibrido, o di una variante di colorazione del più famoso Betta splendens.

Tratto e tradotto dall'articolo:
"Betta sp. Mahachai"
di Nonn Panitvong
su Siamensis.org

Un esemplare maschio di Betta mahachaiensis veramente splendido - Foto © Nonn Panitvong (Alla ricerca di Betta mahachaiensis)

In questo articolo del 2002, quando la specie Betta mahachaiensis doveva non solo ancora essere descritta scientificamente, ma anche riconosciuta come specie differente da Betta splendens, Nonn Panitvong racconta un viaggio fatto in compagnia di due amici, nella zona di Mahachai, alla ricerca di questa specie di Betta, che sembrava vivere solo li. Di seguito il suo racconto.

Nel tardo pomeriggio dell’ottobre del 2001, Nonn Panitvong e due suoi buoni amici si trovavano alle spalle della strada principale nella zona di Mahachai, nella provincia di Samutsakorn, Thailandia. Davanti a loro c’era una foresta paludosa di Nypa fruticans, una specie di palma che cresce soltanto nelle zone d'acqua salmastra.

L'acqua era molto fangosa. Non si poteva valutare a che profondità fosse. Essendo così vicina alla città e alla zona industriale, il gruppo di amici non era sorpreso dalla presenza di così tanti rifiuti. C’era di tutto, da piccoli sacchetti di plastica ad una vecchia sedia. Dubitavano che qualche organismo vivente potesse sopravvivere in quell'acqua, ma i piccoli Aplocheilus panchax che Nonn Panitvong ha visto nuotare gli hanno dimostrato che i pesci possono vivere anche in quel posto.

Nonn Panitvong e i suoi amici si trovano oggi in quel posto per cercare quella che molti esperti ittici thailandesi credono sia una nuova specie del genere Betta. Panitvong ha visto questi pesci con i suoi stessi occhi, e c’erano abbastanza differenze nel loro aspetto, se confrontati con le specie conosciute di Betta. Eppure, deve vedere i pesci nel loro habitat naturale per credere che siano realmente una nuova specie, o che comunque non siano un ibrido nato in cattività. Qualcuno ha detto che questo pesce è un ibrido liberato in natura, ma se si può provare che la loro distribuzione è abbastanza ampia, si dovrebbe avere una nuova specie di Betta proprio davanti agli occhi. Mahachai è soltanto a 30 minuti di guida seguendo la strada che parte dalla metropolitana di Bangkok - dove abitano 10 milioni di persone.

Nonn Panitvong ha iniziato la sua ricerca di prima mattina, quando ha visitato la casa di un riproduttore locale di Betta. Dopo una lunga conversazione per convincerlo che voleva vedere i pesci nell'esclusivo interesse della scienza e che non aveva intenzione di raccogliere pesci in grandi quantità, quest'ultimo gli ha rivelato il posto in cui avrebbe potuto trovare il Betta selvatico di Mahachai (ora descritto come Betta mahachaiensis).

Tornato di nuovo alla palude in compagnia dei due amici, Nonn Panitvong ha deciso infine di entrare in acqua. Eravano arrivati così lontano, che ora non potevano più tornare indietro. Ciascuno di loro aveva una grande rete ad immersione in mano. Non avevano stivaloni; un paio di sandali era tutto quello che possedevano. Con loro sorpresa, l'acqua non puzzava così forte come pensavano. Dalla sua esperienza precedente con i Betta mahachaiensis nel loro habitat naturale, Nonn Panitvong aveva visto che gradiscono rimanere vicino alle rive, in cui erbe e viti li aiutano a camuffarsi e nascondersi, così hanno cominciato da lì. Dopo varie gittate delle reti sono riusciti a catturare alcuni Aplocheilus panchax – forma di colore arancione con il bordo delle pinne dispari nero, semplicemente stupendi! - alcuni Trichopsis vittata e un po’ di piccoli gamberi. Non sono rimasti particolarmente impressionati, anche se gli Aplocheilus panchax erano molto belli.

Il bambino locale che ci ha aiutato a catturare i Betta mahachaiensis nella palude di palme Nypa fruticans nei pressi di Mahachai in Thailandia - Foto © Nonn Panitvong (Alla ricerca di Betta mahachaiensis)

Dopo 15 minuti di continue gittate delle reti gli amici cominciavano ad essere stanchi. Nonn Panitvong ha cominciato così a pensare alle informazioni raccolte dal gruppo. Si eravano detti che questi pesci costruiscono il loro nido fra i piccioli delle palme, così hanno cominciato a cercare le bolle. Stavano facendo ciò quando hanno visto 3 bambini locali sulla strada alle loro spalle, che ridevano di loro. Potevano sentirli dire qualcosa come:

“Quella gente di città non potrà mai catturare i Betta con quelle reti ad immersione…”

“Giusto, se sapere catturarli perché ci non mostrate come?” Gli hanno detto.

Un nido compatto di Betta mahachaiensis tra i piccioli delle palme Nypa fruticans - Foto © Nonn Panitvong (Alla ricerca di Betta mahachaiensis)

Hanno acconsentito. I bambini ci hanno detto ci avrebbero aiutato a cercare il nido di bolle dei Betta fra i piccioli delle palme.

Ci hanno detto che il nido dei Betta sarà abbastanza piccolo e compatto, se trovassimo un nido grande allora apparterrebbe a Trichopodus trichopterus.

Così hanno iniziato la ricerca. Dopo poco, un bambino ha trovato un nido. Con grande sorpresa di Nonn Panitvong, è riuscito a catturare un Betta mahachaiensis a mani nude! Era molto emozionante vedere per la prima volta i Betta selvatici di Mahachai nel loro habitat naturale. Ad una prima occhiata assomigliavano molto ai Betta imbellis, con il loro colore verde iridescente, ma osservandoli più attentamente a casa hanno rivelato parecchie evidenti differenze (troverete di più in seguito) Quello che Nonn Panitvong e i suoi amici non capivano è come mai si trovassero qui in questa zona - pianura centrale - che si supponeva appartenesse ai Betta splendens. In ogni modo, è molto probabile che questo Betta stia prendendo possesso delle nicchie ecologiche lasciate vuote dai Betta splendens, che non possono tollerare l'acqua salmastra di questa zona.

Una mano chiude l'entrata, l'altra li spaventa con un piccolo bastoncino: così i bambini catturano i Betta mahachaiensis nelle paludi di palme Nypa fruticans in Thailandia - Foto © Nonn Panitvong (Alla ricerca di Betta mahachaiensis)

Il metodo usato dai bambini per catturare i Betta mahachaiensis era molto semplice. Chiudevano l'entrata del nido con il palmo destro. Con la mano libera, utilizzavano un piccolo bastoncino per spaventare il Betta nel nido. In questo modo, il pesce nuotava semplicemente nel loro palmo. Il modo in cui si costruiscono il nido, se è efficace nel proteggerli dai predatori più grandi, si trasforma in una trappola, avendo una sola entrata.
Suona abbastanza semplice, ma in realtà non è affatto facile. Individuare il nido era già una cosa difficile, ma catturarli a mani nude era ancora più difficile. Nonn Panitvong ammette con un po' di vergogna che dopo parecchie ore di ricerca in profondità nella palude, dove non avrebbo potuto neppure sentire il rumore di 10 camion che passassero sulla strada, non era riuscito a catturare neppure un solo Betta.

Lui e i suoi amici hanno trascorso probabilmente quasi 3 ore nella palude di Nypa fruticans. C’era molta varietà di uccelli, ragni bizzarri e qualche insetto che li ha morsi. In acqua, hanno catturato i Betta mahachaiensis, Channa striata, Trichopsis vittata, Trichopodus trichopterus, Anabas testudineus e Aplocheilus panchax. La maggior parte di questi pesci, eccetto il panchax che è un Killifish, sono Labirintidi, hanno un organo speciale per respirare aria invece di respirare nell'acqua con basso tenore di ossigeno.

Hanno incontrato anche degli abitanti locali che venivano alla palude, anche loro per i Betta mahachaiensis. Ovviamente, questo posto non era segreto per loro.

La maggior parte ci ha detto che li usano nei combattimenti tra pesci. Nonn Panitvong ha notato che tutti sembravano usare lo stesso metodo usato dai bambini, cioè catturare il maschio dal suo nido. Infatti la maggior parte dei pesci che hanno visto nei loro sacchetti e bottiglie erano maschi. Supponendo che le femmine non fossero lontane, Nonn ha usato la sua grande rete ad immersione per cercare di piombare sulle prede sotto le foglie e le viti. In questo modo ha catturato tanti altri pesci, elencati sopra, ma nessun segno di Betta femmine. Era strano che fosse così difficile trovare una femmina.

Quel giorno, Nonn Panitvong con i suoi amici sono tornati a casa con 9 Betta mahachaiensis e molti graffi qua e là sulle gambe. Con loro grande piacere, hanno scoperto in seguito che uno dei Betta era una femmina.

Il campione d’acqua che Nonn Panitvong si era portato a casa aveva un pH di 7.8. Con un pochino di sale nell'acqua, i Betta sp. Mahachai si riproducono facilmente, così come tutti gli altri Betta del complesso splendens.

La sola e unica femmina si è riprodotta successivamente con un maschio e alcuni suoi piccoli sono stati distribuiti a qualcuno degli amici più cari di Panitvong. Più tardi ha incontrato un ragazzo proveniente da Mahachai che condivideva con lui la passione per questo Betta selvatico. Si sono scambiati alcuni dei loro pesci, per aumentarne il patrimonio genetico, ed attualmente li stanno distribuendo, quasi per tutto il mondo. Qualche esemplare catturato in natura occasionalmente si trova anche sui banconi del mercato ittico di Bangkok.

Nonn Panitvong ha dato qualche esemplare dei suoi pesci catturati in natura ad un esperto del dipartimento dell'industria ittica per l'identificazione. Più tardi gli è stato confermato che questa popolazione distinta di Betta è molto probabile che sia una nuova specie, ma che sono necessari più “campioni” per poter cominciare il procedimento della descrizione scientifica. Per buoni motivi, è inaccettabile usare pesci riprodotti in cattività per la descrizione di una specie o di una sottospecie.

Campi di sale nell'area della palude di palme Nypa fruticans nei pressi di Mahachai in Thailandia - Foto © Nonn Panitvong (Alla ricerca di Betta mahachaiensis)

Ad ogni modo, è davvero incredibile per molti esperti come tali pesci sbalorditivi riescano a sfuggire per così tanto tempo al mondo della scienza. Alcuni sostengono che, vista la popolarità dei combattimenti tra pesci nella zona, questi Betta potrebbero essere soltanto degli ibridi di Betta splendens e Betta imbellis rilasciati nella zona. Un mio amico locale di Nonn Panitvong gli ha però confermato che tale betta è presente in una zona abbastanza vasta, e possono essere trovati non solo nelle paludi di Nypa fruticans, ma anche in molti altri tipi di habitat. Ed è impossibile per una popolazione ibrida, che sembrano esattamente uguali, essere così largamente diffusa. Ad ogni modo, il loro range di distribuzione deve essere determinato esattamente prima di poter dire qualcosa di più.

Questo è l'habitat di Betta mahachaiensis nella palude di palme Nypa fruiticans da noi visitato l'anno scorso. Ora è completamente coperto da Azolla sp., una pianta alloctona - Foto © Nonn Panitvong (Betta mahachaiensis: il ritorno)

Comunque, quasi a conferma di ciò, ad est di Mahachai c’è Bangkok, dove una volta i Betta splendens si trovavano in ogni corpo d'acqua. Più nell’entroterra c’è la provincia di Rachaburi, in cui l'anno scorso Nonn Panitvong ha raccolto i Betta splendens. L'unico posto possibile in cui potremmo trovare i Betta è la linea costiera, ad ovest di Mahachai - provincia di Samutsakorn - nelle provincie di Samutsongkran e di Pethburi.

Palude di palme Nypa fruticans in Thailandia - Foto © Nonn Panitvong (Alla ricerca di Betta mahachaiensis)

Tracciare il loro range di distribuzione darà a Nonn Panitvong un ottimo motivo per visitare questa zona ancora una volta nell'immediato futuro.

Il loro futuro:

Nonn Panitvong ha detto prima che Mahachai è soltanto a 30 minuti di distanza attraverso 6 sentieri dalla metropolitana di Bangkok. Questa zona ha avuto negli anni recenti una fase di rapido sviluppo. In realtà, i bambini locali che indossano magliette di Mc Donald e tengono una bottiglia di plastica di soda in mano dovrebbero essere in grado di spiegarlo abbastanza. Comunque, le paludi salmastre sono state bonificate e si stanno costruendo le fabbriche. Quindi le acque di scarico della fabbriche saranno scaricate nelle paludi vicine. Inoltre le paludi scompaiono anche perché vengono utilizzate per l’estrazione del sale e per l’allevamento dei gamberi, che stanno diventando il più grande settore d'esportazione del paese.

La zona è indubbiamente nell'ambito di uno sviluppo molto rapido e se non verrà fatto nulla per proteggere e conservare l’habitat di questo Betta unico, il solo posto dove potremo vederlo sarà soltanto nei barattoli.

Inoltre è in corso un impatto diretto sulla popolazione ittica esistente. Il modo in cui la gente del luogo cattura i maschi adulti pienamente sviluppati e maturi dal loro nido, a volte distruggendo uova e avannotti nel mentre, se continua eserciterà molta pressione sul successo della riproduzione dei pesci nel loro habitat. Inoltre alcune popolazioni sono isolate in piccoli stagni. Immagino che in passato in queste zone del delta del fiume le inondazioni si susseguissero ogni anno. Attualmente invece, a causa delle parecchie dighe costruite sul fiume e degli impianti di irrigazione, le inondazioni non sono più così comuni. A lungo andare, senza immissione di geni nuovi nella popolazione, questa diventerà più debole e successivamente morirà.

Un esemplare di Betta splendens selvatico, per confronto - Foto © Nonn Panitvong (Alla ricerca di Betta mahachaiensis)

Un esemplare di Betta imbellis, per confronto - Foto © Nonn Panitvong (Alla ricerca di Betta mahachaiensis)

Un esemplare di Betta smaragdina, per confronto - Foto © Nonn Panitvong (Alla ricerca di Betta mahachaiensis)

L'altra questione è l’ibridazione con il ceppo domestico dei Betta splendens. In cattività, Betta mahachaiensis può liberamente incrociarsi con i Betta splendens e dare prole vitale. Immaginate cosa potrebbe succedere se qualcuno della zona fosse annoiato o avesse troppi Betta splendens e decidesse di scaricarli nell'habitat di Betta mahachaiensis. Anche se la qualità dell'acqua in realtà non è adatta a loro, alcuni potrebbero sopravvivere e potrebbe esserci ibridazione.
Questo è il modo in cui abbiamo perso molte popolazioni selvatiche di Betta splendens e Betta imbellis. È molto importante notare il fatto che questo Betta può essere liberamente incrociato con i Betta splendens. E’ la dimostrazione che sono specie molto vicine, proprio come Betta imbellis e Betta splendens. Ci sono state lunghe discussioni su quanto sia valido il nome di Betta imbellis. Alcuni sostengono che potrebbero essere tranquillamente solo una variante della colorazione dei Betta splendens, o nel migliore dei casi solo una sottospecie.
I Betta mahachaiensis potrebbero essere il collegamento tra queste 2 specie, o forse sia Betta imbellis che Betta mahachaiensis potrebbero essere soltanto delle sottospecie di Betta splendens. Saranno gli studiosi a decidere.

Un'altra minaccia verso questi pesci è l'introduzione di specie non autoctone.

Nel quadro del programma del controllo delle zanzare di un ente governativo, è stato assurdamente introdotto il guppy (Poecilia reticulata) nella zona (come se i Betta non fossero sufficienti per questo). I pesci si sono adattati bene al loro nuovo ambiente ed ora si riproducono in grandi quantità in alcuni degli stagni nella zona. Finora, Non Panitvong ha osservato come Oryzias melastigma, il pesce locale oviparo che occupa la stessa nicchia ecologica del guppy, sia completamente scomparso dagli stagni dove è presente il guppy. I Killifish e i Betta difendono ancora il loro territorio, ma è solo questione di tempo prima che i guppy dominino l'acqua e portino i pesci locali all'estinzione.

Qui sotto c’è la tabella di confronto fra 4 betta costruttori di nidi di bolle che possono essere trovati in Thailandia, derivante dalle osservazioni personali di Non Panitvong, che avverte di non essere un tassonomista, per cui siate indulgenti.

 Betta splendensBetta imbellisBetta smaragdinaBetta sp. Mahachai
Opercolo branchiale2 bande verticali rosse2 bande verticali bluQuasi interamente coperto da squame verdi2 bande verticali verdi/blu
CorpostandardstandardPiù lungo di quello delle 2 prime speciePiù lungo di quello delle 2 prime specie
Pinna pelvica (primo raggio)Nera con puntini bianchiNera con puntini bianchiNera con puntini bianchiBlu/verde con puntini bianchi
Colore pinna caudaleBlu e rossa, con bordo rosso – non ci sono macchie scureBlu e rossa, con bordo rosso – non ci sono macchie scureBlu e rossa, senza bordo rosso – alcune popolazioni con macchie scureBlu e rossa, senza bordo rosso – spesso con macchie scure
Dimensioni delle pinne disparistandardstandardPiù larghe delle prime due speciePiù larghe delle prime due specie

Testo originale in inglese e foto © Nonn Panitvong - Aprile 2002 - Siamensis.org

Per approfondire:

Foto e descrizione di alcuni biotopi thailandesi, della zona di Mahachai, famosa anche per una specie di Betta particolare, il bellissimo Betta sp. Mahachai - tratto e tradotto da un articolo di Zhou Hang

Terza tappa del viaggio in Borneo dell'autore, alla ricerca di due specie di Betta: Betta brownorum e Betta taeniata - tratto e tradotto da un articolo di Michael Lo

Nel suo viaggio in Borneo, Michael Lo trova i Pangio particolarmente affascinanti e decide di continuare l'esplorazione dei torrenti della giungla - tratto e tradotto da un articolo di Michael Lo

Continua la descrizione dei biotopi naturali del Borneo, qui in particolare delle Cryptocoryne, in una remota zona di Sarawak - tratto e tradotto da un articolo di Michael Lo

Resoconto di un viaggio di studio nella penisola malese, alla ricerca di specie selvatiche di Betta e del Chocolate Gourami, Sphaerichthys osphromenoides - tratto e tradotto da un articolo di Zhou Hang

Viaggo nello stato del Perak, in Thailandia, alla ricerca di Betta e Gourami liquirizia. Molte foto della fruttuosa ricerca - tratto e tradotto da un articolo di Zhou Hang

Descrizione e foto dei biotopi naturali di specie selvatiche di Betta e del Gourami liquirizia, Sphaerichthys nagyi, e di molte altre specie di pesci - tratto e tradotto da un articolo di Zhou Hang

Gli habitat naturali del misterioso Betta mahachaiensis sono stati visitati di nuovo, e purtroppo i visitatori hanno avuto delle brutte sorprese - tratto e tradotto da un articolo di Arthit Prasartkul

Nonostante Betta simplex sia una delle specie dall'areale di diffusione più ristretto, chiunque può recarsi lì a fare incetta di questi splendidi pesci - tratto e tradotto da un articolo di Nonn Panitvong

Viaggio da Singapore attraverso Sarawak, in Borneo, con tantissime meravigliose foto degli habitat di Betta, Rasbora, Barbus, Cobitidi, Cryptocoryne e tante altre specie di pesci e piante - tratto e tradotto da un articolo di Benny Ng

Acquario biotopo: bacino del fiume Barito, Borneo © Hamza Syed (Biotope Aquarium Design Contest 2015)

Betta macrostoma & un gamberetto Macrobrachium rosso a Sarawak & Brunei - Foto © Michael Lo

Riferimenti & Link

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Il Betta

IL BETTA: Storia, allevamento e malattie

Edizione italiana - di Andrea Gollin - In questo libro, il neofita che si avvicina per la prima volta a questo pesce, potrà scoprire il corretto mantenimento del Betta in acquario, la sua alimentazione e la riproduzione. Ho voluto raccontare non solo le sue caratteristiche biologiche, ma anche la sua storia.

Betta Fish

Betta Fish: The Simple Guide to Caring for Your Magical Betta

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Climbing Perch

Non è particolarmente popolare in acquariofilia, ma è senza dubbio interessante nonostante la sua scialba colorazione; oltre alla sua capacità di sopravvivere in assenza di acqua è anche in grado di produrre suoni udibili

Dimensioni max: 25 cm TL anche se alcune forme non superano i 12 cm
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Una bella specie di killi non annuale, abbastanza facile da allevare e riprodurre

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Dimensioni max: 6.0 cm SL
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Conosciuta per molto tempo come Betta sp. 'Mahachai' dal nome della località di ritrovamento, è una specie costruttrice di nido di bolle

Dimensioni max: 4.4 cm SL
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Siamese fighting fish

La forma selvatica dei Betta splendens si vede molto raramente in commercio, mentre ne esistono innumerevoli ceppi ornamentali che variano enormemente in colorazione, pinne, qualità e prezzo. Come tutti gli altri pesci vanno allevati in un acquario degno di questo nome.

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Temperatura: 24 - 30°C
Three spot gourami

Disponibile in molte forme di colore e varietà, viene spesso consigliato come un pesce adatto agli acquari di comunità, anche se non è sempre così.

Dimensioni max: 15 cm SL
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Croaking gourami

Il nome comune Croaking gourami, gourami gracidanti, deriva dalla capacità dei membri del genere di produrre suoni udibili

Dimensioni max: 7.0 cm SL
Aspettativa di vita: 5 - 7 anni
Temperatura: 22 - 28°C