Botia abbastanza piccoli, tranquilli ed attivi, devono essere allevati in gruppi perché possano interagire tra di loro e costruirsi una naturale struttura sociale.
Botia striata, questa specie ha una colorazione molto distintiva, si noti anche la bocca rossa - Foto © Mark Duffill (Seriouslyfish.com)
Botia striata, il disegno della livrea di questa specie può essere molto variabile - Foto © Mark Duffill (Seriouslyfish.com)
7.8 cm SL
La specie di Botia striata è forse la scelta migliore di Botia per gli acquari di comunità, date le dimensioni da adulta e la sua natura pacifica. Botia striata è una specie tranquilla ed attiva, che deve essere allevata in gruppi, non meno di 5-6 esemplari, 10 o più è anche meglio, perché possano interagire tra di loro e costruirsi una naturale struttura sociale.
Raggiungendo solo i 10 cm di lunghezza sono molto più adatti dei cugini Chromobotia macracanthus ad essere introdotti in acquari di comunità con altre specie, e dovrebbero essere loro la specie "standard" mangia-lumache venduta dai commercianti (per i soliti cretini che vanno in negozio a cercare dei mangia-lumache invece che delle creature viventi), al posto dei macracanthus, che sono quasi impossibili per dei comuni mortali da allevare in un acquario adatto. Qui alcune esperienze d'allevamento.
Seguendo Grant (2007) è incluso nel complesso Botia dario di specie strettamente correlate all'interno del genere, insieme a Botia dario, appunto.
I membri di questo complesso sono caratterizzati da un disegno della livrea costituito da un colore di base del corpo giallo-dorato con 7-9 barre blu, verde, grigio o nero, di solito intercalate da barre più sottili e più chiare. In alcuni individui le barre si spezzano in varia misura, in un processo a volte indicato come anastomosi. Questo implica che il disegno può essere molto variabile, e in Botia striata in alcuni esemplari il disegno si disgrega completamente. Ad ogni modo è tra le specie più facilmente riconoscibili nel genere, grazie alla sua colorazione distintiva e alle parti della bocca tipicamente rosse.
Come attualmente riconosciuto, la distribuzione del genere Botia si estende verso est dal bacino del fiume Indo in Pakistan attraverso l'India settentrionale, quindi verso sud attraverso il Myanmar fino al drenaggio Salween (fiume Ataran). Questa distribuzione era in passato molto più ampia, ma studi moderni hanno portato a vari cambiamenti nella tassonomia sia della famiglia che del genere.
Quest'ultimo è attualmente definito dalla seguente combinazione di caratteri, come indicato da Kottelat (2004): lobo mentale sviluppato in un barbo; fontanella fronto-parietale stretta; camera anteriore della vescica natatoria quasi interamente coperta da capsula ossea, camera posteriore grande o piuttosto ridotta; processo anteriore di premascella intero, non circostante una cavità; processo rostrale piuttosto lungo, con una cresta più o meno distinta lungo il bordo interno; la parte superiore del sovra etmoide stretta o larga; forame ottico molto piccolo; colonna vertebrale suborbitale non fortemente curvata all'indietro e bifida; testa nuda.
Botia striata - Foto © Jacek Klonowicz
Un esemplare adulto di Botia striata - Foto © Robert Beke (Beke.co.nz)
- Specie che va allevata in gruppo
- Ci sono diversi resoconti di femmine piene di uova in acquari, ma non di deposizioni avvenute, per ora gli esemplari in commercio provengono dalla cattura in natura o dalla riproduzione commerciale tramite ormoni. Chiedete sempre al negoziante se i pesci che state per prendere sono di cattura o d'allevamento.
Botia striata - Foto © Richard Wildman (Loaches.com)
Asia: regioni dei Ghati occidentali e Maharashtra in India.
La specie Botia striata è stata descritta nel fiume Tunga nello stato del Karnataka (precedentemente Mysore), nell'India meridionale. Il Tunga ha le sorgenti nella catena montuosa dei Ghats occidentali ed è un affluente del fiume Tungabhadra, a sua volta un affluente del Krishna. Quest'ultimo scorre verso est dallo stato del Maharashtra nell'ovest del paese attraverso Karnataka e Andhra Pradesh prima di svuotarsi nel Golfo del Bengala. Botia striata è stata registrata in altre località del drenaggio di Krishna, inclusi i fiumi Koyna e Panchganga nel Maharashtra.
STATO NELLA LISTA ROSSA IUCN:
ENDANGERED (in pericolo)
- Zebra Loach: la distribuzione e lo stato della specie in natura, sul sito della IUCN Red List, il più ampio database di informazioni sullo stato di conservazione delle specie animali e vegetali di tutto il mondo.
Ambiente: demerso; acqua dolce; Clima tropicale
Botia striata è trovato nei torrenti di montagna dalle acque chiare e pulite.
In una ricerca sulla biodiversità dei pesci nel fiume Bhadra (che si unisce con il Tunga a formare il Tungabhadra) Botia striata è stato registrato insieme a numerose altre specie, tra cui Puntius chola, Balitora mysorensis, Mystus armatus. I parametri dell'acqua nella stagione secca erano: temperatura 21°C, pH 7.0, durezza ~ 2.5°.
Il substrato è composto da rocce, massi, ciottoli, ghiaia, sabbia e lettiera in ordine di abbondanza decrescente, la profondità massima dell'acqua era di circa 1,5 metri e c'era un certo grado di ombra data dalla foresta.
Lo studio ha campionato sei siti ma Botia striata è stato trovato in uno solo, a valle di una diga che forma un lago sul fiume (Shahnawaz et al., 2009).
Habitat di Botia striata, Nemacheilus anguilla e Nemachilichthys shimogensis nel bacino del fiume Bhadra, in India - Foto © Sadashiv Nayak (Seriouslyfish.com)
Habitat di Botia striata, Nemacheilus anguilla e Nemachilichthys shimogensis nel bacino del fiume Bhadra, in India - Foto © Sadashiv Nayak (Seriouslyfish.com)
Dimensioni minime dell'acquario: 120x30x40h cm per un gruppo di almeno 5-6 esemplari
Tutti i botia hanno bisogno di un allestimento ben strutturato, anche se la scelta effettiva degli arredi può variare in base al gusto personale. Una disposizione dal look naturale potrebbe includere un substrato di sabbia fine, non tagliente, per non danneggiarne i delicati barbigli; con un sacco di rocce lisce, sassi e ciottoli, più radici, legni e rami a formare più nascondigli e ripari che si può.
L'illuminazione può essere relativamente bassa, per cui si possono aggiungere solo piante che stanno bene in tali condizioni come Microsorum pteropus (felce di Giava), Taxiphyllum barbieri (muschio di Giava) o Anubias. Queste piante hanno l'ulteriore vantaggio di poter essere attaccate agli arredi in modo da fornire utile ombra.
Bisogna assicurarsi di fornire un sacco di rifugi e ripari, in quanto i Botia sono curiosi e sembrano godere nell'esplorare ogni anfratto dell'ambiente circostante. Rocce, legno, vasi di fiori rovesciati, pezzi di tubo in pvc o terracotta, gusci di noci di cocco, e altri arredi possono essere utilizzati in qualsiasi combinazione per ottenere l'effetto desiderato.
Ricordate che a loro piace stiparsi in piccoli spazi e fessure, per cui è meglio evitare oggetti con bordi ruvidi o taglienti; eventuali buchi o fori troppo piccoli che rischierebbero di intrappolarli vanno riempiti con silicone per acquari.
E' necessario anche un coperchio ben aderente, in quanto a volte amano saltare.
Sebbene non richiedano particolari condizioni di turbolenza, stanno meglio quando l'acqua è ben ossigenata, con una certa corrente. Sono intolleranti all'accumulo di rifiuti organici e richiedono acqua pulitissima per vivere in salute. Per questi motivi non devono mai essere introdotti in acquari biologicamente immaturi e si adattano più facilmente ad acquari stabili e maturi. In termini di manutenzione, dovrebbero essere considerati di routine cambi d'acqua settimanali del 30-50% del volume della vasca.
Comportamento e compatibilità: sono abbastanza pacifici, ma non devono essere allevati con pesci molto più piccoli di loro, in quanto possono intimorirli con le loro dimensioni e con il loro comportamento molto attivo e irruento. Deve essere evitata la convivenza anche con pesci dai movimenti lenti e/o con pinne lunghe, come ad esempio Betta, Guppy o molti ciclidi, in quanto spesso ne morsicano le lunghe pinne.
In una grande vasca, possono essere compagni più adatti degli attivi e pacifici ciprinidi d'acque aperte, mentre in vasche più grandi possono essere buone opzioni Barilius, Luciosoma, Balantiocheilos, Barbonymus.
Parlando di pesci da fondo, possono essere alloggiati con la maggior parte dei Botia, e, in grandi vasche, anche con i Chromobotia macracanthus. Stanno bene anche con alcuni cobitidi e nemacheidi, e con le specie di Epalzeorhynchos, Crossocheilus, Garra e molti altri pesci gatto. Come sempre, una ricerca approfondita prima di selezionare una comunità di pesci è il modo migliore per evitare potenziali problemi.
I Botia sono gregari, formano gerarchie sociali complesse e dovrebbero essere allevati in gruppi di almeno 5 o 6 esemplari, preferibilmente 10 o più. Se allevati singolarmente possono diventare eccessivamente timidi o al contrario aggressivi verso pesci di forma simile; se ne vengono acquistati solo un paio o un trio, l'individuo dominante può sottomettere l'altro/gli altri, fino anche a farli smettere di mangiare.
Detto questo, tendono a formare aggregazioni meno affiatate rispetto ad alcuni congeneri, ma dovrebbero comunque essere allevati in gruppi numerosi, poiché richiedono un contatto regolare con i conspecifici, un fatto esemplificato da una serie di rituali comportamentali che sono stati costantemente registrati negli acquari.
Botia striata - Video © Laurent Auer
Alcuni comportamenti ricorrenti mostrati dai botia sono stati osservati tanto spesso da aver meritato un nome non scientifico per facilità di riferimento.
- Per esempio, durante i combattimenti per la dominanza (che si verificano più frequentemente quando i pesci vengono inseriti in un nuovo acquario, o vengono aggiunti nuovi individui ad un gruppo esistente) i protagonisti di norma perdono molto del loro disegno e colorazione, tale fenomeno è conosciuto come "greying out", ingrigimento, e di solito non è nulla di cui preoccuparsi.
- È interessante notare che da alcune osservazioni sembra che il carattere del più alto nella gerarchia sociale, o individuo alpha, influenzi quella di tutto il gruppo, anche se va detto che studi scientifici sul comportamento dei botia sono praticamente inesistenti. Sembra certo che mostrano un certo grado di "personalità", cioè alcuni esemplari possono essere naturalmente più audaci o più aggressivi di altri, per esempio. L'individuo alfa è normalmente il più grande esemplare all'interno del gruppo e spesso è di sesso femminile.
- Anche lo "shadowing" è un comportamento interessante, in cui gli individui più giovani nuotano letteralmente fianco a fianco degli individui più anziani, imitando ogni loro movimento. Alcuni allevatori segnalano che più pesci piccoli possono seguirne contemporaneamente uno grande, che si ritrova con anche tre o quattro pesci per ogni fianco! La ragione non è conosciuta; può riguardare il rimanere in contatto tra di loro quando i fiumi si gonfiano durante i periodi di inondazioni, la riduzione della resistenza nuotando in formazione, o avere qualche altra funzione comunicativa. E' stato osservato sia in acquari con forte corrente che con poca corrente d'acqua, e sembra essere abituale, tanto che alcuni individui diventano l'"ombra" di pesci di altre specie se non sono presenti conspecifici.
- Il suono sembra essere un fattore importante nella comunicazione, in quanto sono in grado di produrre un "click" acustico, che aumenta di volume quando sono eccitati. Gli aspetti comportamentali di questo fenomeno rimangono in gran parte non studiati.
- Un altro comportamento curioso è la cosiddetta "loachy dance", la danza dei botia, che coinvolge un intero gruppo in un costante nuoto agitato intorno ai lati della vasca, di solito utilizzandone l'intera lunghezza e altezza. Le ragioni di questo comportamento sono sconosciute, ma gli inneschi più comuni sembrano essere l'aggiunta di cibo, il cambio d'acqua o l'inserimento di nuovi conspecifici, e può durare da pochi minuti a un giorno o più.
- I botia spesso amano infrattarsi in angoli particolari, incunearsi verticalmente o lateralmente tra gli elementi di arredo, o addirittura sdraiarsi sul substrato a pancia in sù. Questo non è motivo di allarme e sembra essere un comportamento di riposo naturale. I botia possiedono anche spine sub-oculari taglienti e mobili, che normalmente vengono nascoste all'interno di una piega della pelle, ma vengono erette quando stressati, ad esempio se vengono tolti dall'acqua. E' quindi necessaria molta cura perchè non si impiglino on le spine nel retino, in caso disincastrarli con molta delicatezza, facendo attenzione perché le spine degli individui più grandi possono ferire la pelle umana.
I botia sono soggetti ad una malattia chiamata comunemente "malattia del dimagrimento" (skinny disease) e caratterizzata da perdita di peso e aspetto "scheletrico". Ciò è particolarmente comune negli esemplari appena importati e si pensa sia causata da una specie di flagellati del genere Spironucleus. E' curabile, anche se il farmaco consigliato varia a seconda del paese: gli acquariofili nel Regno Unito tendono ad usare l'antibiotico Levamisolo mentre quelli negli Stati Uniti il Fenbendazolo (aka Panacur).
Botia striata, Zebra loach - Foto © Beta Mahatvaraj (Meenkaran)
Anche se i botia sembrano essere prevalentemente carnivori, se disponibili si nutrono volentieri anche di vegetali, spesso anche delle foglie più tenere delle piante acquatiche. La loro dieta in natura consiste in molluschi acquatici, vermi, insetti e altri invertebrati.
In acquario non hanno pretese, ma deve essere offerta una dieta varia, con mangimi secchi di buona qualità e chironomus, tubifex, artemia, ecc. vivi e/o congelati, oltre a frutta fresca e verdure come cetriolo, melone, spinaci scottati, zucchine. I lombrichi tagliuzzati costituiscono una utile fonte di proteine, ma devono essere usati con parsimonia.
Sono raccomandati anche i pastoni fatti in casa che utilizzano una miscela di ingredienti naturali legati con gelatina.
La maggior parte dei botia preda le lumache acquatiche, anche se non dovrebbero mai essere considerati la risposta ad una infestazione, dato che non sono molluschivori obbligati. Una volta acclimatati in acquario si alimentano con audacia e irruenza, e spesso salgono a mezz'acqua al momento dei pasti.
Stai pensando di comprarli?
Vai alla pagina con i pro e contro dell'allevamento dei Botia
Le femmine adulte sono in genere più tozze dei maschi e tendono ad apparire con la pancia gonfia di uova.
Non ci sono report di riproduzioni di Botia striata avvenute in cattività, ma vengono riprodotti commercialmente tramite l'uso di ormoni per il mercato acquariofilo.
Purtroppo questa pratica ha preso una piega diversa negli ultimi anni, in quanto sono apparsi sul mercato un certo numero di ibridi, compreso anche un apparente incrocio tra una forma di Botia histrionica e Chromobotia macracanthus.
Taxa principali
C'è molta confusione circa la corretta identificazione di questa specie e della molto simile Botia lohachata, sembra addirittura che Botia almorhae non sia mai entrata nel commercio acquariofilo e quindi nelle nostre vasche...
I Botia dario sono tra i botia più piccoli e devono stare in gruppo, ma non sono molto facili da trovare in commercio, a volte si trovano venduti come Botia lohachata, con cui hanno una lieve somiglianza da giovani
Relativamente pacifici, gregari e curiosi, possono essere adatti alle vasche di comunità, ma dovrebbero essere allevati in non meno di 5 esemplari.
Quando nel 2004 Kottelat ha descritto scientificamente questa nuova specie di Botia, era da tempo che gi appassionati avevano capito che questi botia dall'ineguagliabile livrea costituivano una specie non ancora descritta scientificamente
Sembra che il botia chiamato 'yo-yo' per il disegno della livrea diffuso nei nostri acquari sia proprio Botia lohachata, mentre la specie molto simile con la quale si è sempre confuso, Botia almorhae, non sarebbe neppure commercializzata...
Sembra che quelli che chiamiamo Botia rostrata siano un raggruppamento di specie diverse, mentre la vera specie Botia rostrata non è mai nemmeno apparsa in commercio....
Botia abbastanza piccoli, tranquilli ed attivi, devono essere allevati in gruppi perché possano interagire tra di loro e costruirsi una naturale struttura sociale.
Specie rara e costosa, è stata chiamata così in onore di Kamphol Udomritthiruj, ben conosciuto su Loaches Online, che ha raccolto in natura gli esemplari affinché Ng potesse farne la descrizione.
Riferimenti & Link
la scheda su Fishbase
l'esauriente scheda su SeriouslyFish.com
scheda su Loaches Online
Edizione Inglese di Mark MacDonald - Un libro purtroppo solo in inglese, co-scritto dal team di Loaches Online, il che vale già come una garanzia di informazioni veritiere, derivate dall'effettiva conoscenza ed esperienza con i cobitidi.
Edizione Inglese di Paul V. Loiselle - Guida in inglese sull'allevamento di molte specie di botia, cobitidi e pesci gatto, con molti articoli che affrontano i temi comuni da tener presenti con queste specie.
Edizione Inglese di Braz Walker
Collegamenti & Legenda
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Per saperne di più...
Realizzazione passo passo di una vasca a forte corrente adatta agli "Hillstream Loaches", i Balitoridi, ma anche a tutti i pesci che provengono da fiumi e torrenti a forte corrente - tratto e tradotto da un articolo Martin Thoene
Un'Introduzione all'allevamento dei Botia: guida di base per allevare con successo i Botiidae, una delle gioie più grandi nell'acquariofilia dolce tropicale - tratto e tradotto da un articolo di Emma Turner
Botia striata, il disegno della livrea di questa specie può essere molto variabile - Foto © Mark Duffill
Una serie di esperienze personali nell'allevamento dei Botia striata, tratte e tradotte da Loaches Online
Descrizione di una vasca abitata solo da specie di origine indiana, con molte specie di Botia e di Barbi che convivono pacificamente - tratto e tradotto da un articolo di Bogdan Janiczak
Un giovane ed un adulto di Botia striata - Foto © Robert Beke (Beke.co.nz)
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