Descrizione delle differenze fra i membri del genere Syncrossus per poter identificare una specie dall'altra
Tratto e tradotto dall'articolo:
"Telling Tigers Apart - The Syncrossus Genus"
di Kamphol Udomritthiruj
sul sito Loaches Online
Syncrossus cf. berdmorei dalla Thailandia nord-occidentale - Foto © Kamphol Udomritthiruj (Loaches Online)
Questo articolo di Kamphol Udomritthiruj intende aiutare gli acquariofili a distinguere visivamente i Syncrossus che, a parte il disegno della livrea, sono molto simili nella morfologia. Infatti le misure (raggi delle pinne, lunghezze, profondità, conteggi, ecc.) in questo gruppo di botia hanno così poca variazione da sovrapporsi ed essere statisticamente indistinguibili l’uno dall’altro. Questo include le specie del genere Syncrossus: Syncrossus hymenophysa, Syncrossus helodes, Syncrossus beauforti, Syncrossus berdmorei, Syncrossus reversa, e una specie non ancora identificata (cf. berdmorei).
Le uniche caratteristiche facili per distinguere queste specie sono la loro colorazione e il disegno della loro livrea.
Circa undici anni prima di questo articolo, Kamphol Udomritthiruj ne aveva scritto un altro intitolato "The Tiger Botia, Botia hymenophysa (Bleeker, 1852) or Botia helodes Sauvage, 1876?" per la pubblicazione della Greater Seattle Aquarium Society, Northwest Aquaria (Vol. 11, 1989). Sembra strano che dopo di allora non sia cambiato nulla nell'identificazione errata (nel commercio e nella letteratura d'acquario) fra gli ora rinominati Syncrossus helodes e Syncrossus hymenophysa. Questo è in gran parte dovuto alla popolare letteratura acquariofila che solitamente identifica Syncrossus helodes come Syncrossus hymenophysa.
Nella revisione dei pesci dell’Indocina descritti nel diciannovesimo secolo dall’ittiologo Henri-Emilé Sauvage (1844-1917), Kottelat (1984) ha riconvalidato lo status dei Syncrossus helodes (ex Botia helodes) come distinti dai Syncrossus hymenophysa (ex Botia hymenophysa).
Nella sua revisione della sottofamiglia Botiinae del 2004, Kottelat ha quindi rinominato Syncrossus quello che allora era conosciuto come il Complesso Hymenophysa.
Una delle differenze principali fra i due botia è la loro ripartizione geografica; Syncrossus helodes di si trova nel Laos, Vietnam, Cambogia e in Thailandia, mentre Syncrossus hymenophysa si trova in Indonesia (Sumatra e Borneo). Per gli acquariofili ed entusiasti dei Botiidae, il disegno della livrea dei pesci sono più pertinenti per la distinzione fra la specie. I disegni principali di ogni specie sono come segue:
Syncrossus helodes
Syncrossus helodes (ex Botia helodes) - Disegno © Kamphol Udomritthiruj (Loaches Online)
- Il colore da giallo a marrone del corpo è segnato con 10 - 11 strisce verticali scure.
- Le strisce fra la testa e la pinna dorsale sono inclinate verso la coda.
- La pinna dorsale non ha uno spot nero pronunciato.
- C’è, tuttavia, uno spot nero sul peduncolo caudale superiore (sull'ultima striscia alla base della coda).
- Le strisce sul corpo non hanno nessun bordo blu.
- La regione pettorale verso la regione anale (torace e ventre) non ha nessuna striscia ma ha in genere numerosi spot neri
Syncrossus hymenophysa
Syncrossus hymenophysa (ex Botia hymenophysa) - Disegno © Kamphol Udomritthiruj (Loaches Online)
- Il colore da giallo a marrone del corpo è segnato da 12 - 15 strisce.
- Le strisce fra la testa e la pinna dorsale sono inclinate verso la testa.
- La pinna dorsale ha un grande e pronunciato spot nero.
- Non c’è lo spot nero sul peduncolo caudale.
- Ogni striscia del corpo è delimitata su entrambi i lati da bordi blu iridescente.
- Non ci sono macchie su torace e zona anale, poiché le strisce raggiungono quasi completamente l'addome.
Qui sotto ci sono due fotografie che mostrano esempi di individui giovani di entrambe le specie.
Syncrossus helodes a destra e Syncrossus hymenophysa a sinistra - Foto © Kamphol Udomritthiruj (Loaches Online)
Syncrossus hymenophysa davanti, Syncrossus helodes dietro - Foto © Kamphol Udomritthiruj (Loaches Online)
Syncrossus reversa
Syncrossus reversa - Foto © Kamphol Udomritthiruj (Loaches Online)
Roberts (1989) ha descritto un nuovo botia, B. reversa (Syncrossus reversa), dai torrenti indonesiani degli altopiani di Borneo, Giava e Sumatra (500 - 1000 metri s.l.m.). Sono simili a Syncrossus hymenophysa ma differiscono nella larghezza delle strisce scure (12-13) e nei loro margini, che sono più larghi degli intervalli pallidi adiacenti. L'aspetto delle strisce ha dato a Roberts l'impressione di vedere il disegno invertito di Syncrossus hymenophysa e da qui l’etimologia “reversa” (dal latino). Inoltre non c’era lo spot nero sulla pinna dorsale. Trovati negli stessi sistemi fluviali, non sono mai stati trovati insieme (simpatria) in quanto Syncrossus reversa è un abitante dei torrenti di montagna, mentre Syncrossus hymenophysa abita i fiumi di pianura.
Syncrossus berdmorei
Syncrossus berdmorei - Foto © Kamphol Udomritthiruj (Loaches Online)
Secondo Kamphol Udomritthiruj, tutte le immagini attribuibili a Syncrossus berdmorei nella letteratura acquariofila sono di Syncrossus beauforti. Syncrossus berdmorei non è (era) mai stato visto nel commercio acquariofilo, in quanto è distribuito nella Birmania settentrionale, dove non c’è (c'era) nessuna attività dell'industria peschiera orientata ai pesci d’acquario. Udomritthiruj oserebbe quasi dire che Syncrossus berdmorei non è mai stato fotografato nella letteratura acquariofila. L'unico riferimento vero che abbiamo noi acquariofili di Syncrossus berdmorei (come Botia berdmorei) proviene da un’illustrazione del 1878 di Day e dalle povere foto degli esemplari conservati di Menon (1992).
Syncrossus berdmorei è distinguibile da Syncrossus beauforti dalla dimensione più grande delle file orizzontali di spot sui suoi fianchi. In Syncrossus berdmorei, grandi spot cominciano generalmente dopo l’opercolo (la copertura delle branchie). In Syncrossus beauforti, piccoli spot cominciano più avanti e iniziano nella testa come sottili trattini orizzontali che si frammentano, o si affievoliscono come piccoli spot verso la coda (circondati solitamente da un alone pallido).
Qui sotto, un'immagine che mostra insieme individui di Syncrossus helodes e Syncrossus berdmorei.
A confronto Syncrossus helodes, sopra, e Syncrossus berdmorei, in basso - Foto © Emma Turner (Loaches Online)
Syncrossus cfr. berdmorei
Syncrossus cf. berdmorei dalla Thailandia nord-occidentale - Foto © Kamphol Udomritthiruj (Loaches Online)
I due botia che Kamphol Udomritthiruj ha etichettato come Syncrossus cf. berdmorei (vedi sotto) sono stati catturati con una nassa alla foce del tributario Mae Lamao nella Thailandia nordoccidentale (provincia di Mae Hong Son) al confine con la Birmania, nel 1992.
Ci sono significative differenze da ogni altro botia del gruppo dei Syncrossus sia nel disegno che nel colore. Il corpo non è del tipico marrone opaco ma di un giallo/dorato luminoso e riflettente. Le strisce sono di un verde iridescente. Inoltre sono significative le larghezze di queste strisce verticali. Tipicamente, tutti i altri botia di questo gruppo hanno strisce dalla larghezza costante. In questi botia di Mae Lamao, le strisce si alternano fra le tipiche strisce verticali di spessore costante e altre che finiscono a punta come stiletti.
Secondo Kamphol Udomritthiruj questi esemplari possono essere strettamente associati a Syncrossus berdmorei a causa della prossimità geografica con la distribuzione conosciuta di Syncrossus berdmorei, la Birmania settentrionale.
Ma che cosa ne è delle evidenti file di spot caratteristici di Syncrossus berdmorei? La mancanza di quegli spot può essere l'unica ragione per la quale questi esemplari sono una specie non ancora descritta scientificamente; tuttavia, guardate molto attentamente i pochi spot/macchie dietro l’opercolo. Potrebbero proprio essere giovani Syncrossus berdmorei con i loro spot che stanno iniziando a svilupparsi (aumentando con l'età). Un'altra caratteristica distintiva è il grande spot nero sulla pinna dorsale che è presente in Syncrossus helodes e Syncrossus beauforti.
Syncrossus di una specie sconosciuta, forse una forma di colore di Syncrossus berdmorei - Foto © Kamphol Udomritthiruj (Loaches Online)
In conclusione, all'atto della stesura dell'articolo, prima 2000, la maggior parte delle immagini di Syncrossus hymenophysa nella letteratura acquariofila erano di Syncrossus helodes. Tutte le immagini di Syncrossus berdmorei nella letteratura acquariofila (tutte quelle che Kamphol Udomritthiruj ha visto) erano di Syncrossus beauforti.
Negli ultimi anni invece Syncrossus berdmorei sembra sia stato esportato per il mercato acquariofilo, anche se rimane molto difficile da trovare.
Syncrossus a confronto - Foto © Kamphol Udomritthiruj (Loaches Online)
Testo originale in inglese © Kamphol Udomritthiruj (Loaches Online)
Per approfondire:
Articolo che descrive le quattro specie di Botia chiamate 'Botia tigre' (Syncrossus beauforti, berdmorei, helodes e hymenophysa), cercando di fare un compendio di tutte le notizie che si sanno su di loro - tratto e tradotto da un articolo di Michael Ophir
Piccolo compendio di quello che c'è da sapere prima di comprare i botia, per poterli allevare al meglio, o per non comprarli affatto :-)
Descrizione di una vasca abitata solo da specie di origine indiana, con molte specie di Botia e di Barbi che convivono pacificamente - tratto e tradotto da un articolo di Bogdan Janiczak
Spiegazione particolareggiata del perché questi due tipi molto differenti di pesci non sono adatti ad essere alloggiati insieme - tratto e tradotto da un articolo di Emma Turner
Descrizione dettagliata dell'ambiente da ricreare in una vasca dedicata ai Botia e ai Cobitidi, il più possibile simile al loro habitat naturale - traduzione in italiano di un articolo tratto da Loaches Online
Articolo che affronta in maniera analitica, completa ed esaustiva il modo migliore di alimentare i Botia e i Cobitidi in acquario - traduzione in italiano di un articolo tratto da Loaches Online
Un'Introduzione all'allevamento dei Botia: guida di base per allevare con successo i Botiidae, una delle gioie più grandi nell'acquariofilia dolce tropicale - tratto e tradotto da un articolo di Emma Turner
Articolo dettagliato sull'allevamento di alcune delle specie più aggressive di botia, con tutte le indicazioni necessarie per poterle allevare correttamente anche nella loro irascibilità - tratto e tradotto da un articolo di Emma Turner
Riferimenti & Link
- Day, F. 1876-1878. The fishes of India. London, 2 vol., 778 p., 195 pl.
- Kottelat, M. 1984. A review of the species of Indochinese fresh-water fishes described by H.-E. Sauvage. Bull. Mus. natn. Hist. nat., Paris, 4e ser., 6, section A, no. 3: 791-822.
- Menon, A.G.K. 1992. The Fauna of India and adjacent countries Pisces Vol.IV Teleostei-Cobitoidea, Pt. II, Cobitidae. ZSI Calcutta. 113 pp.
- Roberts, T.R. 1989. The Freshwater Fishes of Western Borneo (Kalimantan Barat, Indonesia). California Academy of Sciences, San Francisco. 210 pp.
- Udomritthiruj, K. 1989. The tiger Botia, B. hymenophysa (Bleeker) or B. helodes (Sauvage)? Northwest Aquaria (Publication of the Greater Seattle Aquarium Society). 11: 8-9.
Edizione Inglese di Mark MacDonald - Un libro purtroppo solo in inglese, co-scritto dal team di Loaches Online, il che vale già come una garanzia di informazioni veritiere, derivate dall'effettiva conoscenza ed esperienza con i cobitidi.
Edizione Inglese di Paul V. Loiselle - Guida in inglese sull'allevamento di molte specie di botia, cobitidi e pesci gatto, con molti articoli che affrontano i temi comuni da tener presenti con queste specie.
Edizione Inglese di Braz Walker
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Taxa principali
E' il più piccolo dei "Botia tigre", ma non per questo è meno aggressivo e mordace degli altri Syncrossus: è famoso per essere un pesce violento, aggressivo, mordi-pinne e territoriale
E' una specie molto rara in commercio, ed è l'appartenente al gruppo dei 'botia tigre' dalla colorazione più spettacolare, ma può essere molto aggressivo verso gli atri pesci.
Viene raggruppato tra i "Botia Tigre" per il comportamento sempre aggressivo e mordace, anche se non così marcato come in altri botia, come ad esempio Syncrossus beauforti.
Altro grande appartenente al gruppo dei "Botia tigre", ha un'indole molto aggressiva e combattiva, che unita alle dimensioni ragguardevoli non lo rendono adatto alle comuni vasche di comunità.
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