Tetra africani che si trovano raramente in commercio, anche perché sembra sopportino molto male lo stress del trasporto. Una volta acclimatati di solito si dimostrano robusti, ma sono adatti solo a vasche molto grandi, per le dimensioni degli adulti e per l'incessante movimento.
Brycinus longipinnis (ex Alestes longipinnis) - Foto © Hristo Hristov
16.4 cm TL
La specie di Brycinus longipinnis (ex Alestes longipinnis) non è una specie che si trova spesso in commercio, anche perché sembra sopporti molto male lo stress del trasporto. Una volta che si è acclimatata però di solito si dimostra abbastanza robusta. Un grosso branco di adulti può avere un aspetto mozzafiato nel giusto ambiente.
In passato apparteneva al genere Alestes, in seguito a revisione sistematica è stata spostata nel genere Brycinus, insieme a molte altre, e per Fishbase è ancora così; invece per il Eschmeyer's Catalog of Fishes il nome valido sembra essere Bryconalestes longipinnis.
Primo piano di un Brycinus longipinnis (ex Alestes longipinnis) - Foto © Hristo Hristov
Ambiente: pelagico, acqua dolce e acqua salmastra. Clima tropicale.
Brycinus longipinnis generalmente è ritrovato dei corsi d'acqua superiori e inferiori, e si più anche trovare nelle acque leggermente salmastre delle zone degli estuari. Abita grandi fiumi, ed è anche l'unica specie del genere Brycinus che migra in torrenti e tributari più piccoli.
Dimensioni minime dell'acquario: 120x40x40h cm di lunghezza per un gruppo di almeno 5-6 esemplari.
Un allestimento pensato per i Brycinus longipinnis deve prevedere molto spazio libero per il nuoto, poiché la specie è molto attiva. Si mostreranno al meglio se verrà utilizzato un substrato scuro, con alcune zone molto piantumate. Si raccomanda anche di utilizzare piante galleggianti, perché un'illuminazione smorzata li renderà meno timidi e ritrosi.
Nei loro ambienti naturali, in genere l'acqua è nera, fortemente colorata dai tannini della vegetazione e di altre sostanze organiche in decomposizione. Ciò non è essenziale in acquario, ma può essere replicato aggiungendo pigne di ontano, o qualche manciata di foglie secche.
L'aggiunta di un po' di lettiera di foglie secche (sono adatte foglie di faggio, quercia o mandorlo indiano Ketapang, Terminalia catappa; si può usare anche una miscela di tutte e tre) enfatizza ulteriormente la sensazione naturale e, oltre a offrire dei ripari aggiuntivi per i pesci, induce la crescita di benefiche colonie microbiche mano a mano che avviene la decomposizione. Questa microfauna può fornire una preziosa fonte di cibo secondario per gli avannotti, mentre si ritiene che i tannini e altre sostanze chimiche rilasciate dalle foglie in decomposizione siano utili per le specie di pesci d'acqua nera e non.
Le foglie possono essere lasciate nella vasca fino a che non si decompongono completamente o rimosse e sostituite ogni qualche settimana.
Per acidificare e scurire ulteriormente l'acqua si possono usare anche le pignette di ontano, che hanno ulteriori effetti battericidi e antimicotici, non è necessario utilizzare la torba naturale, la cui raccolta è sia insostenibile che dannosa per l'ambiente.
Molto simile alla fibra di torba è la fibra di cocco, che è essenzialmente un sottoprodotto industriale e soprattutto una risorsa rinnovabile; se ne può lasciar cadere qualche manciata nella vasca. Dopo pochi giorni diventerà completamente satura d'acqua e affonderà sul fondo, dove può sembrare davvero efficace. A condizione che venga praticata una buona routine di mantenimento dell'acqua, non dovrebbero verificarsi effetti negativi utilizzando torba o foglie in acquario.
I Brycinus longipinnis sono molto sensibili al deterioramento delle condizioni dell'acqua (in particolare all'aumento dei nitrati), quindi è essenziale un rigoroso regime di manutenzione per la loro salute a lungo termine.
Comportamento e compatibilità: Brycinus longipinnis è una grande aggiunta per le vasche più grandi, anche se le specie piccole o lente potrebbero essere intimidite dalle loro dimensioni e dalla loro incessante attività. Idealmente, dovrebbero essere allevati in un allestimento dedicato all'Africa occidentale, con altri caracidi come congo tetra (Phenacogrammus interruptus) o tetra rosso africano (Arnoldichthys spilopterus). Altri compagni di vasca potrebbero includere ciclidi come le specie di Hemichromis o Pelvicachromis, e pesci gatto tipo Synodontis.
Se la geografia non è un problema, sono pesci ideali per grandi acquari contenenti ciclidi sudamericani come Geophagus, Satanoperca, Uaru.
Acquistatene sempre un gruppo di almeno sei esemplari, in quanto sono molto più a loro agio in compagnia del proprio genere.
Brycinus longipinnis (ex Alestes longipinnis) - Foto © Rufus46 (Wikimedia)
22-26°C
Carnivori, in natura si alimentano principalmente di vermi, insetti e crostacei. Perché si mantengano nelle migliori condizioni, in acquario vanno alimentati con una dieta variata, che comprenda mangime vivo e/o congelato e secco.
I maschi adulti sviluppano una lunga e fluente pinna dorsale. Sono anche leggermente più grandi delle femmine e la pinna anale ha un caratteristico profilo convesso.
Molti dicono che Brycinus longipinnis non sia mai stato riprodotto in cattività, anche se secondo Seriouslyfish la riproduzione è difficile ma realizzabile.
È necessario disporre di un acquario dedicato alla riproduzione, contenente acqua tenera (2-5° KH), acida (pH 6.0-6.5), con una temperatura di 24-26°C. Dovrebbe essere poco illuminato, con molte piante galleggianti e grandi quantità di piante a foglia fine come il muschio di Giava. Non è necessario un substrato e la filtrazionedeve essere delicata, è sufficiente un piccolo filtro a spugna.
E' meglio condizionare i pesci in un acquario a parte, utilizzando un sacco di cibo vivo e/o congelato. Quando le femmine sono mature e con la pancia bella gonfia di uova, scegliere il maschio più colorato e la femmina più cicciotta e metterli nell'acquario per la riproduzione. L'atto riproduttivo non è mai stato registrato, ma probabilmente è simile a quello dei tetra del Congo, che comporta molti inseguimenti da parte del maschio. I pesci adulti dovrebbero essere rimossi dopo la riproduzione, poiché sono avidi mangia-uova.
Vengono deposte diverse centinaia di uova arancioni per volta, e a questo punto l'acquario dovrebbe essere molto ben aerato. In queste condizioni, le uova schiudono in 4-6 giorni, e gli avannotti raggiungono il nuoto libero 1-2 giorni dopo. Il primo alimento dovrebbe essere costituito da infusori o liquifry, seguito da naupli di artemia salina o microworm dopo 2-3 giorni. Sembra che per la sopravvivenza delle larve durante le prime fasi della vita sia indispensabile un alto contenuto di ossigeno disciolto.
la scheda su Fishbase
la scheda completa su Seriouslyfish.com
scheda con informazioni tecniche e distribuzione in natura su GBIF-Global Biodiversity Information Facility
Brycinus longipinnis (ex Alestes longipinnis) - Foto © Hristo Hristov
Esperienze di osservazione, cattura e raccolta dei pesci nel loro ambiente naturale, descrizione delle osservazioni del loro comportamento in natura, dell'emozione che si prova nel vedere i pesci nel loro habitat e dell'esultanza per una cattura riuscita - tratto e tradotto da un articolo di Vinny Kutty
Studio dell'ecologia d'acqua dolce di un piccolo affluente che scorre nel fiume Chiloango nella provincia di Cabinda, Angola - Video © Russell Tate
Consideriamo per un secondo il vostro animale preferito non acquatico. Che si tratti di cane, gatto, canarino, criceto o furetto, tollerereste che fosse allevato in un contenitore stretto e sporco, che fosse denutrito o nutrito con una dieta inappropriata, che venisse messo in condizioni da non mostrare un comportamento naturale, che soffrisse di problemi di crescita e di conseguenza fosse destinato a stress, sofferenza e morte precoce?
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