Consigli ed informazioni per allevare i carassius, i mitici pesci rossi, nella maniera più adatta a loro, tenendo conto che possono raggiungere i 30 cm di lunghezza coda esclusa e 2 Kg di peso...
Pesci rossi (Carassius auratus) in laghetto/tinozza (Laghettiecarpekoi.forumfree.it)
Imprescindibile per parlare di allevamento dei pesci rossi, è parlare delle dimensioni di un acquario che deve ospitarli per tutta la vita... come già ripetuto ampiamente, i pesci rossi se allevati correttamente possono vivere una 30ina d'anni e più. Un pesce rosso fantasia adulto può raggiungere facilmente 30 cm di lunghezza e 30 cm di altezza e anche più (comprese le pinne e la coda), con un corpo delle dimensioni di un pompelmo e con il peso che si avvicina al mezzo chilo. Immaginatevi dei grossi pompelmi con pinna e coda... ecco, sono loro :)
Vi consiglio quindi la lettura dell'articolo 'Quali dimensioni per un acquario per i pesci rossi?' dove viene ampiamente spiegato perché è meglio partire direttamente da una vasca lunga 120cm x 50cm x 50cm per le forme fantasia (fancy) e 200cm x 60cm x 60cm per le forme comuni allungate e non usare la solita scusa 'comprerò una vasca più grande quando cresceranno' perchè sappiamo tutti che questo non accade praticamente mai...
Circostanze impreviste possono capitare a chiunque, ma un animale che raggiunge la sua lunghezza completa non è una circostanza imprevista (It's not just a fish)
CHIAMATEMI CARASSIUS
Al link seguente, la pagina delle FAQ del Carassius auratus, di Patrizia "Blue" Spinelli, riguardanti
- COME GIUDICARE UN CARASSIUS AURATUS PRIMA DELL'ACQUISTO
- ALCUNI CENNI SULLE MALATTIE PIU' COMUNI articolo molto importante, che aiuta non solo a curare le malattie ma soprattutto a capire come possano essersi presentate e come fare affinchè i pesci non si ammalino più.
- IL BONSAI POND, UN RITORNO ALLE ORIGINI
Qui sotto, invece, i post relativi all'argomento tratti da it.hobby.acquari:
...sull'ALLEVAMENTO
Blue
> come deve essere la vasca per i pesci rossi?
Allora, per la marca di acquario non saprei cosa dirti, ce ne sono talmente tante... Prendi in considerazione anche di una vasca "non firmata", possono essere molto ben costruite e meno costose :) Devi però andare per negozi e cercare un po' in giro :)
Però posso darti un paio di consigli, quando parli con i negozianti chiedigli che la vasca abbia:1) un buon filtro biologico (meglio di quelli posti lateralmente e che occupano uno dei lati più stretti) e accertati (quando hai scelto l'acquario) che ti ci mettano abbastanza cannolicchi (diciamo che devono arrivare minimo a metà del vano centrale del filtro) Ti dico questo perché molti negozianti tirano via quando sentono che si tratta di Carassius e ci mettono solo spugna o perlon e questa cosa non va bene.
2) Per quanto riguarda pompa e riscaldatore, generalmente sono "di serie" perciò non dovresti avere problemi. Il riscaldatore (che io consiglio sempre con i Carassius, anche se molti li valutano pesci d'acqua fredda) dovrai poi tenerlo su una temperatura di 24 gradi.
3) Illuminazione: ti consiglio di accertarti che la vasca abbia in dotazione 2 neon, così il giorno di domani, se vuoi passare ai tropicali, non avrai problemi.
4) Dimensioni: premettendo che 70 cm di vasca andranno bene all'inizio, ma fra un paio di anni probabilmente dovrai spostate i tuoi piccini in un luogo più grande, ti consiglio di controllare anche la larghezza della vasca. 45 cm o superiori andrebbero bene, ma alla peggio anche 40 può andare, ma non prenderla più stretta :)
5) se vuoi aggiungere una mangiatoia automatica è importante che lo precisi al negoziante: non tute le vasche sono predisposte per questo strumento:)
Gerardo (07 ott 2004)
Vorrei darti alcuni suggerimenti per l'allevamento del pesce rosso.
Prima di tutto i pesci rossi vanno tenuti in coppia come minimo, poiché soffrono enormemente la solutidine, in secondo luogo dovresti comprare una vasca da almeno 120 litri lordi, in questo caso i tuoi pesci rossi dovrebbero raggiungere una lunghezza al massimo di 15 -18 cm. I canonici 50 litri a testa sono del tutto inutili, nel senso che si riferiscono alle varietà di pesci rossi, tipo fantail, ranchu, testa di leone, orifiamma, (quelli con la coda trilobata per intenderci) che per la loro conformazione fisica e la loro crescita più lenta rispetto agli esemplari originali, sono volumi ottimali.
I 50 litri a testa sono una quantità accettabile, ma sarebbe meglio allevarli in un laghetto, quindi se conosci qualcuno che possiede un laghetto e sei veramente affezionato al tuo amico regalaglielo, dopotutto la libertà è la maggiore forma di amore, no? ;-)
Ricorda che da adulti raggiungono una lunghezza di 25 - 30 cm, questo dovrebbe far riflettere!Come ghiaino devi assolutamente acquistare sabbia non superiore a 1mm di diametro ed i cui granelli siano perfettamente tondi, infatti hanno l'abitudine di rovistare il fondo alla ricerca di cibo, sono molto belli da osservare. Io uso ghiaino di quarzo e mi trovo bene.
La sabbia sottile permette ai tuoi pesci di svolgere un'attività naturale e a loro gratificante che non potrebbero attuare con un ghiaino normale!
Sarebbe come allevare dei corydoras o dei discus senza sabbia. Però cerca anche di non prenderla con diametri troppo piccoli l'optimum è tra 0,8 e 1 mm.Infine questa storia delle piante deve finire.
I pesci rossi non sono vegetariani ma sono onnivori ... ... molto ingordi.
Se ben alimentati non ti magiano nulla, neanche le piante più delicate.
L'alimentazione è trascuratissima da chi si occupa di questi bei pesci, ci credo che poi integrino la loro dieta con sostanze vegetali, e fanno bene alla faccia di noi acquariofili, così impariamo cosa significa rispettare animali.
Io dedico molta attenzione per la loro alimentazione, solo per loro ho 5 diversi tipi di cibo in scaglie e granulari + un pastone vegetale che preparo io stesso a base di spinaci - basilico - dafnie - uova - cetrioli.Se i pesci rossi mangiano in modo vario non ti toccano nulla, però devi avere l'accortezza di somministrare loro cibo almeno 2 volte al dì e ogni settimana devi dargli delle dafnie, quelle che si trovano a poche lire.
Anche nei casi più disperati le piante che mai vengoni toccate sono, almeno per mia esperienza, anubias, vallisneria (con riserva), cryptocorine nevilli, ludwigia repens, ludwigia repens x palustris, rotala rotundifolia; quelle che mi hanno distrutto subito sono le hygrophila, la mayaca, il ceratophyllum e l'egeria che mangiavano come l'insalata. Queste piante le mangiavano solo quando erano alimentati male per più di 2 settimane.
Attualmente nel mio acquario con pesci rossi ci sono aponogeton crispus e ulvaceus, vallisneria spiralis, anubias nana, criptocorine nevilli, wendtii, una piccola echinodorus, echinodorus ozelot, ludwigia repens, hygrophila polisperma, cabomba caroliniana - due piccoli steli, l'acquario va bene le piante crescono e stolonano, ed i pesci sono in salute.Se hai intenzione di comprare un acqaurio fai uno sforzo e compralo almeno di 120 litri, basta anche un modello economico, e la luce che monta è già sufficiente. Il mio 120 litri monta un neon da 30 watt a cui ho montato un riflettore e tutto va bene.
Una luce troppo potente è da sconsigliare poiché se li alimenti bene il rischio alghe c'è sempre.
Nell'allestire l'acquario, se hai intenzione di aggiungere piante vere non inserire nessun substrato, solo ghiaino.
I cambi naturalmente devono essere fatti ogni 7 o 15 giorni una volta cresciuti.
Come alimentazione la base deve essere un cibo poco proteico tipo il tetra pond stick, costa poco ed è ottimo, naturalmente per integrare dovrai acquistare anche altri cibi, per esempio anche il tetra prima da dare un paio di volte a settimana soprattutto se piccoli.
L'importate è leggere i dati del cibo in etichetta, ma dovrai guardare quelli in francese o in inglese poiché sull'etichetta italiana manca la descrizione qualitativa del mangime (proteine, ceneri grezze, ecc)
Alcuni cibi per pesci rossi sono molto proteici e sono consigliati solo durante la crescita, ma non esagerare con questi, altrimenti di troverai squali in vasca.
Per esperienza ti suggerisco di evitare i cibi vegetali per pesci tropicali come il sera flora o il tetra phyll ecc.Anche se sono stato lungo e noioso spero di esserti stato utile... ... ...
soprattutto per farti acquistare una vasca più GRANDE, la vasca piccola è solo una soluzione temporanea.
Ibersel (02 ago 2001)
Salve, spero di poter dare un contributo circa il dilemma riguardante l'allestimento di una vasca con carrassius (i miei sono ranchu) e la possibilità di mettere un certo numero di piante.
Per rendere l'idea complessiva della mia vasca, inizio con il volume che è di 220 netti (escluse piante e arredi), i valori attuali modificati lentamente proprio dalla molta, anzi moltissima competenza di Blue sono: ph=7.3, Kh= 6, Gh=10, Ammoniaca=0, nitriti=0, nitrati=non leggibile con il test della sera, temperatura (oggi 2/08/2001) putroppo 29°.
Elenco per conoscenza le piante della mia vasca: egeria densa, hygrophila polisperma, hygrophila difformis, microsorum pteropus, rotala rotundifolia (quella con le foglie strette e, se l'illuminazione è buona, man mano che si avvicinano alla superficie dell'acqua, assumono un bel colore che va da brunastro al rosso, a differenza di un altro tipo denominato "rotala rotundifolia indica" che ha foglie arrotondate e di colore verde), lobelia cardinalis, che sono molto belle e a crescita lenta, alternantera reinickii lilacina che crescono bene anche se sono soggette alle alghe se l'acqua ha particelle in sospensione.
Praticamente il 70% del fondo è coperto dalle piante e, escludendo qualche distacco di foglie delle rotala (insignificante), tutto il resto prospera che è una meraviglia, tanto che una volta alla settimana sono costretto a potare alcune piante. Dimenticavo, ci sono anche delle ludwigia palustris che danno veramente soddisfazione, basta potarle ogni tanto e si assisterà alla crescita di nuove ramificazioni.
Naturalmente per gestire un numero piuttosto elevato di piante utilizzo un impianto completo per l'introduzione di co2 con misuratore di ph digitale ed elettrovalvola, ciò mi permette di tener sotto controllo sia il ph, e in base al kh la quantità di co2 disciolta nella vasca.
Sconsiglio in base alla mia esperienza di mettere a dimora nella vasca piante che hanno foglie tenere, tipo cabomba caroliniana. cabomba aquatica, glossostigma elatinoides, echinodorus tenellus ecc, la loro durata sarrebbe di poche ore.
Valida invece la scelta delle piante a cipolla tipo crinum calamistratum, crinum thaianum che hanno foglie a nastro molto dure e non confacenti al gusto dei carrassius.
I valori dell'acqua descritti prima danno buoni risultati, almeno nel mio caso e penso di continuare così : controllo periodico dell'acqua, cambi, e forbici affilate per potare!!!!
X finire (lo prometto!!!) l'illuminazione e composta da due neon, uno da 7500 K, e uno da 5500K, 30 watt ambedue dotati di riflettore.Blue
E bravo Johannes, hai esattamente capito cosa volevo sapere! Ottimo, copiato e archiviato! Mi regolerò sulle tue indicazioni per il nuovo allestimento sperimentale della mia 600 litrazzi :)))))))
Grazie mille davvero per la perfetta esposizione! :))))
Fatevi avanti, se avete informazioni diverse o aggiuntive selle piante in un acquario "ideale" per Carassius, io mi impegno a raccogliere (se siete d'accordo, ovviamente) TUTTE le sperimentazioni per poi ampliare il sito (chiaramente con la paternità/maternità, foto, commenti ed altro, ben indicate, mi sembra il minimo :)))))
Bravo davvero! :)))))
Mi dai altre 2 informazioni?
1) movimento superficiale dell'acqua (assente, minimo, medio o massimo?)
2) hai notato una diminuzione costante del KH oppure lo definiresti "stabile"?Ibersel
Figurati se non ti rispondo anche se mi fai mille domande.
Prima risposta che riguarda il movimento dell'acqua: la vasca in questione è un 220 litri netto della sera, ed è il diamond 110. La vasca non è stata scelta a caso, infatti la geometria non rispecchia quella che in genere offre il mercato. Le proporzioni sono a favore della profondità ripetto all'altezza e quindi una superficie maggiore a contatto dell'aria.
In origine la vasca è dotata di una pompa di circa 700 litri/ora e così l'ho lasciata. Ho modificato invece il tubo di uscita della pompa che generava una corrente eccesiva, creando difficolta di nuoto ai pesci. Ho aggiunto un gomito a 90° e poi con un pò di fantasia ho trovato la soluzione tramite un accessorio in dotazione ad un sifone per pulire il fondo.
Descriverlo è un pò difficile, comunque ho ottento lo scopo di diminuire la velocità del flusso della pompa mantenendo però la stessa portata. Insomma tutta sta roba x dirti che il flusso è lento.
Seconda risposta: Ora il Kh rimane costante, ti dico ora perchè ho sistemato sul fondo del policromo che mi ha creato non pochi problemi. Prima usavo piante di plastica ed aereatore senza introdurre il co2 e quindi il maledetto calcare contenuto nel policromo se ne stava a dormire. Quando successivamente mi sono stancato delle piante di plastica ( squallide!) e ho introdotto piante vere con introduzione di co2 sono cominciati i guai: il calcio contenuto nel policromo a contatto con il co2 ha cominciato a sciogliersi, praticamente come un reattore di calcio, ed il kh naturalmente ha raggiunto valori prossimi a 10, e di conseguenza anche il ph non si è fermato prima di 8.
Ormai sono passati due anni dall'allestimento, e il kh si è finalmente stabilizzato su un valore di 6°.
Sono stato molto prolisso, lo so, e te ne chiedo scusa, ma una appasionata come te senz'altro comprenderà che descivere le proprie esperienze avrebbero bisogno di molto più spazio (ci vorrebbe un libro).
A proposito di piante mi sento di dare un consiglio sulla hygrophila difformis, si tratta di una pianta che, se non osservata attentamente durante la crescita, ha la capacità di espandere le proprie radici su tutto il fondo dell'acquario!
Beata te che hai una vasca da 600 liter, io non lo posso fare, abito al terzo piano!
Nb: x il cambio dell'acqua uso solo acqua di osmosi inversa con aggiunta di sali minerali della sera fino a raggiungere un kh di 6°, faccio bene?blue
Grazie mille, aggiungo queste preziose informazioni alle precedenti :)
Per i cambi, fai benissimo ad utilizzare acqua ad osmosi corretta con sali disciolti, così controlli esattamente cosa metti in acquario :))) E infatti i valori sono perfetti (e, immagino, i pesci felici, io almeno lo sarei, con un padroncino così premuroso :))))))Ibersel
Voglio solo segnalare un sito (purtoppo non italiano) nel quale si possono ammirare dei bei esemplari di ranchu, ryukin, oranda ecc. Il costo di questi esemplari è proporzionale alla loro grandezza e bellezza.
Il sito in questione è www.goldfishconnection.com e, come specificato nel sito stesso, si sottolinea che gli esemplari (aggiornati di continuo), non vengono venduti al di fuori degli stati uniti. Volevo sapere da te, vista la passione che nutri per questo tipo di pesce, se sei a conoscenza di qualcosa di simile ( siti, negozi ) anche qui in italia (magari nel veneto!!)blue
Oh, conosco goldfish connection molto molto bene :))) E' stato il primo sito serio che ho trovato quando iniziai un paio di anni fa la mia ricerca :))))
Mi piace talmente che ho utilizzato alcune loro foto per descrivere la razze, hanno standar veramente ineccepibili :)
Per quanto riguarda gli allevamenti italiani, per quel che ne so, c'é solo il COF che li alleva da molti anni (una trentina, mi pare); lo scorso anno ho avuto occasione di conoscere attraverso il loro rappresentante, di uno -credo- dei soci (forse la proprietaria, non ricordo la carica), una signora veramente gentile e molto preparata. Era uscito da poco l'articolo di Focus (i "vecchi" se ne ricorderanno) e parlammo di questo fatto (più che altro Sparlammo ridendo delle stupidaggini che avevano scritto). Gli animali raffigurati nelle foto erano del loro allevamento, e sono molto belli.
Chiedete nei negozi, riforniscono praticamente tutta Italia :) Io stessa ho acquistato qualche esemplare di Ryukin ed erano grossi, belli ed a buon prezzo; fra l'altro sono appassionati, il che non guasta:) Mi piacciono molto anche quelli dell'Auryfish, una ditta di Bologna; gli esemplari che importano provengono genericamente dall'Olanda ma di tanto in tanto hanno anche animali originali orientali. Entrambe le ditte non lavorano direttamente con i privati, dovete rivolgervi ai vostri negozi di fiducia :)Riguardo il link segnalato, contraccambio con qualche anticipazione dei links che stò raccogliendo per il sito. Se avete un po' di tempo, dategli un'occhiata, sono veramente interessanti.
Girava voce (e gira ancora) che gli negli allevamenti i Carassius vengono costretti in spazi ristretti, in acque pessime ecc ecc... Volete vedere come sono veramente gli allevamenti orientali? Date un occhiata qui. Si tratta di di allevamente spartani (a Jakarta non si naviga nell'oro), ma chi ama i Carassius avrà un tuffo al cuore vedendo questi esemplare devvero in ottima salute!!!!!! Della serie... se potessi prenoterei il primo aereo anche solo per passare un pomeriggio a guardarli nuotare !!!! :D
blue
> nel tuo acquario che piante hai e come le nutri?
Eh, caro Niki, hai messo il ditino nella piaga :D
Ho solo delle anubias che finalmente, da un mesetto, i nostri benedetti hanno smesso di masticare e stanno lentamente riprendendosi. Niente Co2, nel mio caso, ma credo tu possa usarla senza problemi tenendo d'occhio il comportamento degli animali... Se è vero che la Co2 può sembrare la cosa meno adatta in un acquario per Carassius, è altresì vero che con la somministrazione di Co2 le piante aumentano l'emissione di ossigeno (almeno quelle a crescita veloce) quindi non dovrebbero notarsi grandi squilibri...
Certo, alla fine, con il movimento superficiale dell'acqua, non so fino a che punto la Co2 arrivi veramente alle piante, io credo venga eliminata prima che queste possano assorbirla anche in parte...
Potresti provare piano piano a diminuire il movimento in superfice dosando la Co2, sempre tenendo d'occhio il comportamento dei nostri beneamati, magari prova un week-end che c'é brutto tempo e non esci, così avrai sott'occhio la situazione in ogni momento.
Sarebbe interessante per stabilire i parametri giusti per l'emissione di Co2 in un acquario particolare come quello per i Carassius, una sperimentazione che potremmo poi tramandare ai posteri :)
Ragazzi, tenete presente che siamo i primi in Italia ad approfondire l'argomento Carassius, in un certo senso stamo facendo la storia, perciò dobbiamo procedere "inventandoci" le soluzioni tecniche al fine di creare un vademecum basato su fatti concreti; anche se esistono associazioni fuori dall'Italia che da anni si occupano questi pesci, è necessario considerare che tutte le teorie scritte su qualsiasi libro richiedono sempre un'applicazione pratica per poter essere valutate... In parole povere, prendiamo ispirazione da tutto quello che leggiamo, ma non diamo per scontato che sia tutto vero; mettiamo alla prova metodi e ritrovati e poi scambiamoci le esperienze, in modo da ampliare il bagaglio culturale dedicato ai Carassius :))))))
Tornando alla flora, se anche gli altri appassionati del NG leggono questo messaggio, sarebbe anche molto utile fare un censimento delle piante che avete usato con successo con i Carassius (e con i valori particolare di questo tipo di acquario), in modo da poterle consigliare... Io ho avuto risultati decenti con le Anubias e con l'Egeria Densa, mentre la Vallisneria è sopravvissuta solo per miracolo alla loro furia mangereccia... Il comportamento che stò notando negli ultimi tempi, è che (finalmente) i mostriciattoli si sono completamente disinteressati alle piante (ma ne hanno mangiate/spostate/distrutte a decine nell'ultimo anno)... Io avrei una teoria che qualcuno altro che stà magari pensando di allestire una nuova vasca per Carassius potrebbe provare a confermare (o ad escludere) attraverso la sperimentazione: io credo che se si fanno partire le piante con un buon margine di anticipo sull'introduzione dei pesci in modo da irrobustrirsi e riprodursi copiosamente , queste, anche se attaccate in un primo momento, resisteranno all'appetito dei Carassius, riuscendo a non scomparire nei mesi della loro "attenzione" e riprendendosi poi quando loro perderanno interesse... Se qualcuno ha voglia di fare la prova... Io conto di preparare una vasca così al più presto, ma, certo, più siamo, più la ricerca ha valore...
Che ne dite, ci proviamo tutti insieme a effettuare una o più ricerche finalizzate alla creazione del perfetto acquario per Carassius? Io credo valga davvero la pena tentare! :)))))
AlDiGi (7 lug 2001)
Ok... probabilmente non interessera' a molti, ma dopo avervi un po' (solo?) stressato con domande da assoluto pivello vi comunico che e' inziato l'inserimento dei pescetti nell'acquario. Siamo ancora in fase acclimatamento, fra un po' comincero col mix di acqua nel sacchetto fino alla loro liberazione completa.
Vabbe' scusate... e' che sono un po' emozionato :-)
Per dare un senso a questo post, faccio pure una domanda :-)
A quanto ho capito, la temperatura ideale per i carassi si aggira sui 24 gradi... A quali temperature (min e max) devo pero' cominciare a preoccuparmi per la loro salute? Insomma, ok che 24 e' l'ideale, ma qual'e' un range "ben tollerato"?blue
I Carassi ornamentali hanno problemi in acqua di temperature inferiori a 17-18°, mentre sembrano gradire le temperature estive, anche quando arrivano a 30° ed oltre. Naturalmente il problema di un acqua troppo calda non è solo collegato al pesce in se, ma alle condizioni dell'acquario, perché se è vero che i batteri del filtro si riproducono maggiormente in acqua calda (e questo è una cosa buona) è vero che si riproducono allegramente anche la maggior parte dei virus...Inoltre la decomposizione avviene più rapidamente, creando rischi di inquinamento, e l'ossigeno presente è minore che nell'acqua sui 20°. Dato che purtroppo non sempre è possibile tenere al di sotto dei 25° le temperatura dell'acqua, d'estate è buona norma controllare spesso No2 e No3 e fare cambi parziali non appena gli No3 superano i 10 mg./l sifonando bene il fondo.
Tutto questo discorso invece non vale per i pesci rossi di forma classica, che dovrebbero essere ospitati solo in laghetti profondi, in modo da poter cercare refrigerio sul fondo se la temperatura sale.
Andrea (2 gen 2003)
A seguito di una serena giornata al luna park mi sono ritrovato tutore di un simpatico pesce rosso che mio figlio ha chiamato going. Per non farlo sentire solo ho acquistato presso un negozio di acquari un altro pesce rosso (di una varietà bianca con pinne lunghe e chiazze rozze) che ho chiamato stellina.
Ho allestito una piccola vaschetta di 15 litri d'acqua fredda a cui tutti i giorni cambiavo l'acqua e per un lungo perido di tempo ho vissuto la convinzione di aver fatto la felcità dei miei pesci.
La vasca però era sempre sporca ed i pesci non sembravano divertirsi eccessivamente in quel poco spazio. Anche il cambio d'acqua giornaliero (rigorosamente del rubinetto) mi pareva per loro un esperienza un po' traumatica.
Ho così cominciato a leggere questo newsgroup e fare ricerche in internet ed ho preso la decisione di dotare i miei pesci di una nuova casa, di certo non una villa, ma una comoda vasca da 60 litri con riscaldatore (temperatura costante a 21 gradi), pompa per il ricliclo dell'aria, filtro biologico, ghiaino e tre simpatiche piantine (credo anubias nane).
Da allora la vita è cambiata. In peggio.
Le anubias presentano sulle foglie macchie marroni sempre più fitte (troppa luce? Poca luce?) ed il pesce rosso da me denominato "stellina" (quello bianco con le pinne lunghe e le chiazze rosse) si è ammalato. Credo da quanto ho letto sulla rete che si tratti di micosi, in quanto il pesce presenta la branchia destra piena di una sorta di materiale simile al cotone, non mangia quasi mai e nuota pochissimo. Going (pesce rosso nomade dei luna park) invece è ingrassato troppo, sembra più che altro gli si sia gonfiata la pancia.
Che devo fare? Non credo che potremmo superare la scomparsa di "stellina".
Aiutatemi.
In sintesi:
1. le anubias presentano macchie marroni (alghe?);
2. il pesce denominato stellina è forse affetto da micosi alla branchia destra.
Nel caso sapeste consigliarmi un rimedio farmacologico per il pesce e le piante sapresti indicarmi se il trattamento andrà fatto in una vasca a parte e come fare ad allestirla.(Non mi è chiaro come trattare l'acqua del rubinetto).Diablera
Ciao Andrea, fa sempre piacere sentire qualcuno che pensa ai bisogni degli animali che accudisce... bella mossa per la vasca da 60 litri!
Sembra che quando ci sia troppa luce le Anubias comincino a presentare chiazze scure di alghe, ne ho anche io ma la cosa non mi preoccupa al momento, le piante sono vive e vegete. Che illuminazione hai?
Per quanto riguarda il secondo punto (i funghi) potresti usare il Sera Mycowert, leggendo le istruzioni e magari comprando una vaschetta di plexyglass da qualche litro, non arredata. Per l'acqua l'unica cosa è stare attenti agli sbalzi di temperatura, magari puoi usare il biocondizionatore anche se io non lo ho fatto quando i miei si sono ammalati.
Per la pancia gonfia le cose sono due: o è costipazione, e in questo caso puoi dargli delle verdure sbollentate o anche piselli, sempre cotti, se invece ha le squame alzate dovrebbe essere idropisia e per ora non c'è un rimedio...
Se hai i funghi e i gli agenti che causano l'idropisia in vasca ti conviene dare una bella sterilizzata, pero' per qusto chiedi a qualcun altro, io non so bene come aiutarti... mi spiace :( Però se sono solo funghi sulla confezione c'è scritto come trattare la vasca, ora non le ho sotto mano perchè ho perso scatola e medicina :\Felix
Ciao Andrea, premesso che non sono un esperto di carassi, in primo luogo ti consiglio una lettura del sito di Patty (FAQ del Carasius). Leggilo attentamente vedrai che c'è anche una sezione dedicata alle malattie.
> Ho così cominciato a leggere questo newsgroup e fare ricerche in internet ed ho preso la decisione di dotare i miei pesci di una nuova casa, di certo non una villa, ma una comoda vasca da 60 litri con riscaldatore (temperatura costante a 21 gradi), pompa per il ricliclo dell'aria,
???????? Cos'è? un areatore?> filtro biologico, ghiaino e tre simpatiche piantine (credo anubias nane). Da allora la vita è cambiata. In peggio.
Sicuro di aver fatto tutte secondo le regole. Ad es. ai lasciato maturare il filtro per almeno 20 giorni prima di introdurre i pesci? Hai controllato i nitriti?> In sintesi: 1. le anubias presentano macchie marroni (alghe?);
Dovrebbero essere diatomee. Si tratta di alghe silicee che generalmente appaiono nelle fasi di avvio di un acquario. Dovrebbero sparire da sole entro breve termine. Se non spariscono i motivi andrebbero ricercati in: poca luce in vasca e/o dall'utilizzo di acqua ricca di silicie.
Tra l'altro dici di usare solo acqua di rubinetto. Da quanto ne so per alcune specie di carassi non va bene. Dovrebbe essere tagliata con 1/3 - 1/2 di acqua RO (acqua prodotta con un impianto di Osmosi Inversa, acquistabile presso i negozi di acquari.)
In secondo luogo spero che quando effettui i cambi lo fai rispettando le regole:
1) Acqua trattata con un biocondizionatore, (oppure lasciata maturare per almeno una notte in maniera che evapori il cloro, la cui presenza è pericolosa per i pesci)
2) Prima di effettuare il cambio hai fatto raggiungere all'acqua utilizzata la stessa temperatura dell'acquario?> 2. il pesce denominato stellina è forse affetto da micosi alla branchia destra.
Intervieni immediatamente con un medicinale a base di blu di metilene.
Vai in un negozio di acquari e chiedi un curativo per micosi. Purtroppo non ricordo i nomi commerciali, credo che qualsiasi preparato commerciale indicato per la cura delle micosi vada bene.
Che fai stai ancora leggendo!!! Ti ho detto di correre ad acquistare il medicinale!! :-)))))
Dimenticavo visto che ci sei, porta un poco della tua acqua dal negoziante e fatti misurare i valori. In particolare Nitriti (mortali per i pesci anche a basse concentrazioni - se sono presenti significa che il tuo filtro biologico non è ancora maturo e allora sono c$$$i...) e Nitrati (che dovrebbero essere come minimo inferiori a 20 mg/l).
Poi visto che sei sulle spese compra qualche altra pianta coriacea ma a crescita rapida. Le vallisnerie dovrebbero andare bene. Se le trovi sono delle ottime succhianitrati. Andrebbero sistemate in acquario proteggendone per un po' di tempo le radici con delle piccole pietre (per i carassi vanno bene quelle che trovi in natura, prima di inserirle lavale bene e falle bollire in acqua per almeno mezz'ora).
Altro acquisto che potresti fare e quello di una serie di kit per monitorare le condizioni dell'acqua in particolare Nitrati, KH e GH, e Nitriti (l'ultimo utile principalmente nel primo periodo). Non comprare quelli in striscia, che a mio parere, sono totalmente inaffidabili!!
Per quanto riguarda il secondo pesce, addome gonfio.
Se non è una semplice abbuffata (anche questa pericolosa; devi dare da mangiare poco per volta e somministrare il cibo in 4-5 volte durante l'arco della giornata. Mi raccomando POCO significa 1/3 di quello che tu immagini sia poco).
Dicevo se non è un'abbuffata potrebbe trattarsi di idropsia; è ritenuta una malattia incurabile ma Patty la pensa diversamente e propone una cura a base di piselli in scatola. Non sto' scherzando vai sul sito che ti ho segnalato e leggi attentamente (sezione malattie).> (Non mi è chiaro come trattare l'acqua del rubinetto).
Te l'ho scritto sopra, se non sono stato chiaro scrivilo e vedrò di spiegarmi meglio. Comunque sulle FAQ dovrebbe essere spiegato (www.ghelli.eu/faq/faq.htm).
P.S. Se il negoziante ti dice che i Nitriti sono superiori a 0 (zero) devi immediatamente, prima di fare qualsiasi altra cosa, cambiare il 30-40% dell'acqua. Poi, se ci sono, riscrivi e vedremo cosa fare.
Baker (8 feb 2003)
ho un pesce rosso (tipo quelli da luna park) da sei mesi e non mi sembra abbia mai avuto problemi. Da quattro giorni mi fa preoccupare perche' molto spesso non mangia, nuota storto e ogni tanto alterna apperente tranquillità a scatti impressionanti (e lo sono credetemi). La pinna sul dorso la tiene perennemente abbassata e mi capita di vederlo boccheggiare molto piu' del normale. Se magari puo' essere d'aiuto posso dire che comunque fa la cacca di continuo e non è gonfio percio' non penso abbia occlusioni o cose simili.
Lo tengo in una vaschetta da circa 7-8 litri e cambio l'acqua ogni 5 giorni.
Cosa puo' avere e soprattutto come lo aiuto?Gerardo
> ho un pesce rosso (tipo quelli da luna park) da sei mesi e non mi sembra abbia mai avuto problemi.
Primo problema, è solo, il pesce rosso deve essere tenuto in compagnia di un altro pesce rosso!> Lo tengo in una vaschetta da circa 7-8 litri e cambio l'acqua ogni 5 giorni. Cosa puo' avere e soprattutto come lo aiuto?
Allora, una vaschetta di quelle dimensioni è molto piccola anche per un solo esemplare.
Comunque, cambia l'acqua tutti i giorni, e procedi così:
- prendi un bidone di plastica che non sia venuto a contatto mai con i detersivi di 8 litri, bastano anche 4 bottiglie vuote di quelle di plastica per l'acqua minerale, riempila con l'acqua del tuo rubinetto la mattina, tienile per 24 ore a temperatura ambiente, non vicino a termosifoni e neanche all'esterno.
- Dopo 24 ore prendi il pesce rosso e mettilo in un piccolo contenitore pulito con la stessa acqua, svuota la vaschetta, pulisci tutte le superfici interne con della carta assorbente non profumata.
- lava la vschetta con l'acqua
- riempi la vasca con l'acqua che avevi preparato il giorno prima.
- svuota una parte di acqua da quella in cui avevi messo temporaneamente il pesce, mettici un po' di acqua delle bottiglie, e poi metti il pesciolino nella vaschetta.
Se nell'arco di 1 settimana non migliora potrebbe essere malato e guarda se ha una patina biancastra sul corpo, se ha dei puntini, se vomita quello che mangia, se le pinne di dietro sembrano attaccate con della colla.
I cambi dovrai farli tutti i giorni, nell'ordine di metà vaschetta, compra un BUON cibo per i pesci rossi, eventualmente un granulato, o cibo in fiocchi tipo tetra ani min o sera gold!
Se non puoi comprare un acquarietto compra una vaschetta di almeno una 20ina di litri con un piccolo filtro interno.
Mi raccomando poco cibo 1 volta al giorno, e cambi quotidiani, se al momento vuoi tenere ancora il pesce rosso in vaschetta, vai in un negozio di acquari e compra della ZEOLITE, prendila (toglila dal sacchetto di rete se c'è) e mettila sul fondo fino a raggiungere uno strato di 1 cm o 2, poi sostituiscila ogni settimana!Baker
grazie a Gerardo per i consigli e riguardo al vespaio alzato dalla poca acqua in cui vive, non linciatemi pensavo (evidentemente a torto) di essere pure buono col mio pesce rosso a non lasciarlo in una minuscola boccia e vi assicuro che ho visto cose terrificanti da amici e parenti.
Quindi, per non comportarmi da criminale verso il povero pesciolino, quanto deve essere grande un acquario per 1 o 2 pesci rossi? Quali "comfort" deve avere? Quanto si spende? Se esiste una faq dove la trovo?Giovanni Rusticali
Tranquillo capita a tutti di sbagliare, intanto comincia subito a seguire i consigli di Gerardo, in più se metti nell'acqua dei cambi anche un goccio di biocondizionatore malke non gli fà:-))
> Quindi, per non comportarmi da criminale verso il povero pesciolino, quanto deve essere grande un acquario per 1 o 2 pesci rossi?
Io ne ho tre in 130 litri, ma direi che per due esemplari piccoli (5-6cm) anche 30-40 litri possono bastare, occhio che crescono parecchio se correttamente tenuti:-)))))>Quali "comfort" deve avere? Quanto si spende? Se esiste una faq dove la trovo?
Innanzi tutto un filtro, anche un rapido può andare bene , meglio se con due spugne in modo da lavarle alternativamente, però visto quanto sporcano un grosso biologico sarebbe da preferire, in più per i carassi l'uso dell'aeratore è consigliabile , specialmente nei mesi estivi, quandfo col caldo la quantità di ossigeno in acqua cala drasticamente:-)
Purtroppo i pesci rossi tendono a mangiare le piante acquatiche, che sono uno dei migliori filtri naturali per la conduzione di un sistema chiuso, inserire delle anubias serve solo ad abbellire la vasca , ma hanno un consumo di inquinanti molto limitato, in quanto a crescita lentissima:-(
Buona fortuna, il fatto che tu ti sia preoccupato e cercato aiuto ti pone già sulla buona strada, un animale dal più piccolo al più grande ha sempre il diritto di vivere al meglio , specialmente se siamo noi il suo media per una vita dignitosa:-)Antonio M.
Io ho inserito una cryptocoryne wendtii e i miei pesci rossi l'hanno disdegnata competamente...
Quindi questa pianta (come del resto consigliatomi dagli amici del NG) sembra compatibile con i carassi.
In poche settimane ha fatto 4 o 5 foglie nuove mentre l'anubias ne ha fatta una sola.
Marius (4 lug 2001)
Come avevo già scritto nel NG ho una vasca da 300 litri. Il fondo è di ghiaino non calcareo e dentro ci sono 5 pesci rossi e 3 carassi di fiume e c'era anche un persico sole che però poi ho separato in una terza vasca per evitare bisticci.
Il primo problema che si è posto è il fondale: avevo messo delle piante di lago (non so come si chiamino: assomigliano alla cabomba) ma ogni volta che le pianto le trovo il mattino seguente galleggianti...
Inoltre essendoci solo carassi non c'è un vero e proprio pesce da fondo (per quanto già i carassi lo puliscano), Patty mi aveva consigliato i Carassius Shubunkin in alternativa alla carpa, ma era solo un problema di dimensioni?
Io avevo pensato alla carpa nostrana perché so che è possibile che si incroci con il carassio creando degli ibridi sterili, e mi interessava appunto seguire l'evoluzione genalogica dei miei pescetti.
Immagino però che un acquario così allestito abbia seri problemi a mantenere il fondo intatto... che piante potrebbero starci bene ancorate?
Altra domanda: Qual è il dimorfismo sessuale??blue
> Il primo problema che si è posto è il fondale: avevo messo delle piante di lago (non so come si chiamino: assomigliano alla cabomba) ma ogni volta che le pianto le trovo il mattino seguente galleggianti...
E' assolutamente normale: I Carassius mangiano le piante, e quelle che non riescono a mangiare, si divertono a scalzarle dal fondo.> Inoltre essendoci solo carassi non c'è un vero e proprio pesce da fondo (per quanto già i carassi lo puliscano), Patty mi aveva consigliato i Carassius Shubunkin in alternativa alla carpa, ma era solo un problema di dimensioni?
Sì, restano più piccole delle carpe (che arrivano anche a un metro, non dimenticarlo) e sono molto belli, però ti ripeto, la vasca non è il posto ideale per i Carassius di forma "semplice" nè, tantomeno, per la riproduzione, l'ideale sarebbero le razze ornamentali, che hanno meno mobilità e quindi soffrono meno in vasca. In ogni caso, per la riproduzione, la coppia andrebbe isolata, sopratutto per evitare che gli altri inquilini si pappino le uova...> Io avevo pensato alla carpa nostrana perché so che è possibile che si incroci con il carassio creando degli ibridi sterili, e mi interessava appunto seguire l'evoluzione genalogica dei miei pescetti.
Non credo che siano sterili e nemmeno che siano ibridi. Il Carassius auratus deriva dalla carpa (esattamente dalla Carpa Crucian), e quindi non dovrebbe trattarsi di un vero e proprio ibrido essendo le due specie imparentate e il "prodotto" di questa unione non dovrebbe essere sterile (e infatti, purtroppo, anche nei nostri fiumi, carpe e carassi si sono moltiplicati, imbastardendo entrambe le razze). Però, sinceramente, non capisco il senso della sperimentazione, il risultato saranno semplicemente Carassius auratus non puri come quelli che, a volte, si trovano in commercio. Più interessante sarebbe forse dedicarsi agli incroci fra Carassius auratus di razze diverse in modo da ottenere pesci che non squalificano la categoria ma che anzi possano creare dei campioncini, che ne so', cercare di far accoppiare un Ranchu "Lion-head" e un Demekin per ottenere il rarissimo "Dragon-head", ma ci vuole tanta tantissima esperienza e pazienza (a secondo dei pesci bisogna intervenire "manualmente" per fecondare le uova, e questa è la ragione per cui certe razze di Carassius costano un occhio della testa!:)
AbAcAb
> Ho letto adesso che si tratta di pesce rosso... e' molto resistente...
Errare e' umano, perseverare e' diabolico.
In quello che scrivo piu' sotto non c'e' niente di personale, e' una considerazione generale che viene sollecitata dal reiterare di affermazioni prive di buon senso.
Innanzitutto esistono varieta' di carassi estremamente delicati, che richiedono attenzioni molto particolari...
ma soprattutto non e' lecito parlare mai di "pesce resistente".
Se un pesce e' tenuto in condizioni inadeguate ed ha la sfortuna di prolungare la propria agonia poiche' coriaceo, e' molto piu' corretto parlare di allevatore deficiente, piuttosto che di pesce "resistente".
E questo e' il principio ispiratore che dovrebbe avere l'acquariofilo medio e che bisogna stamparsi bene in testa.
Quanti di coloro che senti parlare di "resistenza" li riproducono o li hanno mai riprodotti?
Tempo fa e' stato postato il link di un sito particolarmente carino dedicato proprio a smentire questo luogo comune della "resistenza"...
Cercalo con google, vedrai che ti restero' meno antipatico...(o ti rimarremo antipatici almeno in 2).
Ne allevo di selvatici di dimensioni tali da non poter stare in un 20 litri "fisicamente"...ho imparato qualcosa sui parassiti, sui disagi all'illuminazione e sull'importanza di alimentazioni bilanciate proprio da loro...resistenti? mah...
Vale lo stesso anche per i pecilidi. C'e' una bella differenza tra allevarli bene e farli campare alla meno peggio...
E' proprio il concetto di fondo che e' sbagliato.
Il piccolo chimico sarebbe meglio farlo a vasca vuota (mi ronza ancora in testa l'anti-ammonio che non ho ben capito cosa sia, o meglio un'idea ce l'ho ma sarebbe bene che qualcuno facesse capire che quel prodotto non aiutera' mai una vasca a maturare, anzi...)
L'unico consiglio valido in questo caso e' il solito e ripetitivo, "leggere le faq", qualche libro e non andare alla cieca.
Gia' qualcuno ha lanciato dei "warning" sugli errori commessi, tu stesso parli di probabile (vogliamo sostituirlo con "certo"?) errore nel non far maturare la vasca (che ricordo e' un 20 litri e l'"antiammonio" puo' far poco visto che gli stessi pesci produrranno piu' di quanto la vasca possa smaltire)... E allora perche' tutto questo deve essere sovvertito al solo nominare "carassio" o "pesce rosso"?
Non mi e' chiaro, come penso non sia chiaro e giustificato neanche alla maggior parte degli altri...
Siccome sei soltanto l'"esimo" che fa questa affermazione da FAQ, ho fatto ironia, e probabilmente mi sarei risparmiato anche questo pippone se tu non avessi voluto ribadire l'orribile concetto.
Chiudo come ho aperto:
Errare e' umano, perseverare e' diabolico.
Pusceddu Alessandro (8 gen 2002)
oggi il mio pesce rosso è saltato fuori dalla vasca!:(((
l'aveva già fatto ieri ma ero nei paraggi e l'ho ripreso.
E' normale ciò oppure puo essere dipeso da un vasca che stavo riscaldando per problemi di ictio????Blue
E' normalissimo se per caso hai una vasca piccola, in paragone al pesce :)
Esattamente come noi, di tanto in tanto anche gli animali hanno bisogno di sgranchirsi zampe o pinne :) I Carassius, contrariamente a quello che si dice in giro, vorrebbe vasche molto capienti che gli permettano di nuotare liberamente: addirittura quelli classici da fiera andrebbero allevati solo nei laghetti, diventano senza problemi 60 cm e sono dei gran nuotatori :)
... l'ALIMENTAZIONE
Blue
> Mi puoi aiutare per alimentarli in modo corretto? Quante volte al giorno e che tipo di mangime (secco, congelato ecc.)
Riguardo l'alimentazione, ringraziando il cielo, in Italia abbiamo un'ampia scelta di congelati che possiamo utilizzare: i Carassius mangiano di tutto, e questo ci semplifica ancora di più le cose :) Ti dico come li alimento io:
Innanzitutto gli do da mangiare una volta al giorno e li lascio a digiuno un giorno alla settimana.
Il giorno dopo il digiuno gli do da mangiare una dose abbondante di solo congelato, scegliendo fra tutti i mangimi reperibili comunemente, anche quelli dedicati ad altri tipi di pesci, per esempio artemia salina, dafnie, larve di zanzara rosse, nere e bianche, mangime specifico per discus, insomma. Il giorno dopo il digiuno scelgo a turno uno di questi alimenti e gliene do' molto, diciamo due cubetti interi a pesce se scelgo le larve di zanzara o il mangime per discus, tre se si tratta di artemia o dafnie (c'è molta acqua insieme a questi crostacei). Se vedo che hanno finito tutto nel giro di 5 minuti, gliene do' ancora, ma solitamente basta una dose.
Preferisco dare loro congelato perché si tratta di cibo molto digeribile, e dopo un giorno intero di digiuno preferisco alimentarli in modo leggero.
Gli altri giorni alterno del pellettato a grana media fra lo specifico per Carassius (io mi sono trovata molto bene con il cibo specifico dell'Azoo) ed altro per tropicali (ai miei piace molto il pellettato per ciclidi); inoltre, avendo anch'io dei Demekin, gli do' anche del mangime in pellet per discus in modo che i Moor possano mangiare sul fondo senza affaticarsi troppo.
Altri alimenti che si possono somministrare sono le zucchine appena bollite, i fagiolini, gli spinaci, la lattuga ed altri ancora... I miei adorano il mais, che mangiano (esattamente come le progenitrici carpe) in un modo davvero bizzarro, succhiando via la polpa e sputando la "buccia" :D Conviene sempre orientarsi su alimenti di origine agricola, poiché, da sempre, geneticamente, questi tipi di pesci sono in grado di assimilare bene i "frutti" delle sponde dei fiumi che, in origine, cadevano nell'acqua. Di tanto in tanto si può somministrare anche frutta non acida (mela, pera, banana) ma davvero poca e raramente, perché contiene zucchero.
So inoltre di molte persone che somministrano pane, biscotti o riso, ma io evito, perché secondo me sono troppo pesanti da digerire e, sopratutto nel caso dei Carassi di forme estreme, possono creare problemi agli organi interni. Inoltre gli stessi elementi contenuti nei farinacei, sono già presenti nei mangimi in forma bilanciata.
Tutto questo ben di dio però non è obbligatorio per avere un pesce in salute. Oggi anche i semplici mangimi specifici in pellet (ma di buona qualità, mi raccomando) alternati a congelato, sono più che sufficienti per il fabbisogno alimentare dei Carassi :)
Sono stata lunghissima, ma io parlerei per delle ore dei Carassi :DDDDD
Blue (30 set 2001)
> posso dare ai carassi ed orifiamma i vari cagnotti che vendono nei negozi di pesca?
Sui cagnotti ci sono due teorie discordanti, una che li ritene innocqui, una che li ritiene pericolosi. Io mi sono documentata un po' sulla rete, e posso dirti che le due teorie hanno alla base (entrambe) prove piuttosto interessanti perciò non saprei proprio dirti quale sia la verità... Io, nel dubbio, non li uso, anche perché, comunque, esistono alternative valide, quali i chironomus ed altri tipi di larve e di vermi congelati... Negli allevamente giapponesi (in rete) ho visto dar loro tubiflex, che però sono ancora più inquinanti del chironomus, perciò va fornita ai pesci solo la dose che riescono a consumare completamente in breve tempo (cosa comunque non difficile, visto che i Carassi sono animali di appetito) in modo da non lasciare in vasca avanzi.
...le CONVIVENZE
Marius (28 lug 2001)
Siccome nell'acquario mi si creavano distese sterminate di alghe ho dovuto provvedere ad aggiungere un pesce pulitore. Le carpe mi è parso di capire che non vanno bene (anche perché non sono solo erbivore), il pesce gatto meno che meno e quindi ho dovuto optare per un plecostomus che adesso è il pesce più piccolo di tutto l'acquario (neanche 5 cm).
Sono sato ad ossrvarli per diverse ore al giorno e non hanno mai dimostrato incompatibilità di nessun genere, ma ho poi un amico mi ha detto che è meglio evitare di mettere carassi e pleco assieme, e dato che non mi ha saputo spiegare i lperché ho ritenuto che fossero paranoie sue, però per togliermi ogni dubbio vorei che mi chiariste questa cosa...blue
Premettendo che è buona norma non "mischiare" con i Carassius altre specie di pesci, devo ammettere che io ho per prima, per necessità, dovuto mettere un plecustomus insieme a delle Koi. E' accaduto oltre un anno fa e, sinceramente, devo dire che vanno d'amore e d'accordo :) Perciò direi di considerarla un'eccezione alla regola che possiamo concederci di violare in relativa tranquillità, con le dovute limitazione che di seguito preciserò :) Ora ti spiego le ragioni per cui è generalmente sconsigliato accompagnare i Carassius ad altre specie, così puoi valutare le implicazioni e decidere di conseguenza:)
1) Origini diverse: come abbiamo visto, il Carassius è un pesce allevato in cattività da circa 2000 anni; negli ultimi 1000, l'uomo lo ha allontanato gradualmente dal suo habitata naturale (laghi) per ospitarlo in vasche più piccole e conche, fino ad arrivare ai nostri acquari. Questo ha fatto sì che durante l'addomesticamento, questo pesce divenisse più delicato; perciò se è vero che le sue barriere immunitarie continuano ad esistere e ad agire come nei suoi progenitori per eredità genetica, è vero altresì che, avendo meno possibilità di incontrare un gran numero di malattie, la sua costituzione sia diventata più fragile. Quando si mettono nella stessa vasca pesci di origini diverse, esiste la possibilità che alcune malattie contagiose non trovino preparati gli anticorpi di speci di pesci diverse. Ora c'é da dire che il plecustomus è un animale che si difende veramente bene contro le malattie e che quindi la possibilità di contagio è minima. Allo stesso tempo, è anche improbabile che sia lui a contagiare i Carassius. Esiste una recondita possibilità di trasmettere malattie a cui lui è immune, ma, per esperienza personale, a me non è proprio mai capitato.
2) Etologie diverse: qui il discorso si fa più delicato. Carassius e plecustomus hanno comportamente molto diversi. Se è vero che il plecustomus ama brucare le alghe. è altresì sbagliato pensare che sia un animale vegetariano: molti lo pensano, ma non è esattamente così. In realtà il plecustomus si nutre dei microrganismi che crescono sopratutto nelle alghe (ma se ti è mai capitato di mettere un bel legno di mangrovia in acquario lo avrai visto all'opera 24 al giorno a "rosicchiarlo" con impegno; questo accade perché gli stessi microrganismi crescono molto bene nella porosità di questo tipo di legno) e questo si traduce, a volte in un comportamento che sembra strano, ma che strano non è: ciòè il pesce "bruca" anche sul corpo di altri pesci. Questo nel caso di Carassius ornamentali può essere un problema, visto che le forme stravaganti di questi pesci rendono faticosi i loro movimenti, impedendogli di scrollarsi di dosso lo zelante amico :) Io direi che non dovrebbe creare problemi finché è piccolo e con certi Carassius agili, ma che è decisamente sconsigliabile allevarlo con i Demekin, con i Celestial e con i Bubble eye (perché potrebbe, senza volere, lesionare i loro occhi sporgenti), con i Pearl-scale e con tutti quei pesci molto lenti nei movimenti. In ogni caso, a mio parere, una volta raggiunti i 10 centimenti andrebbe allontanato.
Ecco qui :) Comunque puoi provare ad inserirlo, controllando bene cosa succede in acquario. Se dopo una settimana vedi che se ne sta per i fatti suoi, che non manca nessuna squama ai tuoi Carassius e che questi sono tranquilli e allegri, allora puoi stare relativamente tranquillo :)
Un'alternativa valida può essere l'utilizzo di alcuni Ancistrus al posto dei plecustomus. Questi animali, infatti, rimangono molto più piccoli dei "cuginetti", ma... eh sì, c'é un ma... Richiederebbero acque non alcaline...
Ma se cerchi bene, puoi certamente trovare qualche negoziante che li tiene in acqua "sbagliata" (almeno dalle nostre parti esistono ancora commercianti della "vecchia guardia" che usano acqua di rubunetto e via andare); alcuni ragazzi del nostro SEAN che hanno una coppia di Ancistrus che continua a sfornare nidiate ogni mese, portano avanti da gennaio un adattamento per abituare i piccoli all'acqua dura (abbiamo un'alga molto perniciosa in una vasca di Ciclidi africani che non riusciamo a debellare in alcun modo) e devo dirti che non abbiamo perso nemmeno un esemplare e che stanno benissimo... Non ti consiglio certo di perdere un anno per aumentare 5 punti di KH, però, se trovi un negozio che li tiene in "acquaccia" tanto vale comprarli e provare, avranno certo più chance con te che con il negoziante :)))))
AshRam (5 gen 2002)
Se volessi farmi un acquario d'acqua fredda sarei costretto a metterci solo pesci rossi o esistono altre specie?
Radice
Io ho un acquario di acqua fredda dove tengo due pesci rossi, tanichthys albonubes, gymnocorymbus ternetzi, brachydanio rerio e inoltre ti consiglio dei phenacogrammus interruptus i cui maschi sono molto belli in quanto con i riflessi dell' acqua assumono i colori dell' arcobaleno.
blue
Con tutto il dovuto rispetto:
1) pesci rossi e tropicali non andrebbero mai allevati insieme per problemi di malattie diverse che necessitano diversi anticorpi: e per etologie totalmente diverse)
2) ogni specie di pesce ha esigenze diverse anche per quanto riguarda la chimica dell'acqua: se è vero che per molti si possono trovare dei valori intermedi per far sì che vivano insieme negli acquari tropicali di comunità, è anche vero che Carassius e tutti gli altri pesci che hai citato richiedono valori diametralmente opposti, alcalini i primi, acidi o neutri i secondi :)
3) la temperatura non è un optional, ma una necessità, esattamente come mangiare o dormire :)
A parte questo, bisogna cominciare a rendersi conto che non possiamo obbligare gli animali a vivere secondo le NOSTRE esigenze, ma che se vogliamo allevarli dobbiamo fare un piccolo sforzo e fornirgli almeno l'habitat più idoneo secondo le loro necessità. Se si decide di tenere dei tropicali mi pare il minimo dar loro almeno 24 gradi di calore costante...
Dopotutto noi decidiamo di tenere un acquario per amore dell'acquariofilia, giusto? :)
lollos (26 gen 2000)
Che cosa sono i CHICCHI DI RISO?
leggendo i vostri post mi sembra di capire che i pesci chiamati chicchi di riso non sono banali pesci rossi ma veri e propri mostri come i chanda,blue
Per chicco di riso penso tu intenda la varietà di Carassius che ha, al posto delle squame, delle sporgenze calcaree che sembrano appunto tanti piccoli chicchi di riso. Sono animali NON ottenuti attreverso crudeli pratiche, ma derivanti da carassius selvatici che i cinesi prima e i giapponesi poi, hanno incrociato pazientemente per secoli (notizie del carassius auratus in forma allevata, il pesce rosso classico, si trovano anche su "note di carico" destinate a imperatori Ming).
Circolano tantissime storie truculente su come, nel tempo, gli orientali abbiano ottenuto forme così incredibili, ma parlando con un cinese del ramo, mi è stato assicurato che le mutazioni sono state eseguite nel modo più naturale possibile e che ormai le razze sono consolidate, perciò gli odierni "splendidi mostri" sono ottenuti esclusivamente tramite incroci :)
Le esigenze del Chicco di riso, sono simili a quelle di tutti i Carassi, grandi vasche, filtro biologico potente, cambi abbondanti. In più, cosa molto molto importante, il Chicco di riso (in caso di spostamente, comunque sconsigliabili) andrebbe prelevato dalla vasca utilizzando solo le mani e mai i retini, perché le scaglie sono molto delicate e vengono via facilmente, deprezzando il valore del pesce.> gli do' mangime in fiocchi e ogni tanto una fettina di zucchina bollita che "divorano" in 40 minuti (e' troppo come tempo?)
La dieta va bene, magari dagli mezza fettina di zucchina per volta in modo che non resti troppo tempo nella vasca :)> li alimento bene sono campato 25 giorni e sembra che stiano bene ci sono speranze che sopravvivono o sono destinati a schiattare presto?
Tutto dipende dai valori chimici della vasca, dalla grandezza e dai cambi d'acqua:)> inoltre il mio negoziante ha in una vasca altri pesci che chiama "bubble eye" simili ai chicchi di riso come forma, ma di colore marroncino e con in bolla per occhio (da cui credo prendano il nome) che sono?
Sono sempre Carassius ma te li sconsiglio, sono molto esigenti per quanto riguarda spazio e qualità dell'acqua. Magari potrai acquistarli più avanti, quando avrai un po' più di familiarità:) Ricordati comunque che, in forma adulta, tutti i Carassius ornamentali richiedono vasche grandi. Per intenderci, in un acquario da un metro, sono consigliabili non più di 5-6 animali :)> ed il testa di leone (mi pare che si chiami cosi') che e'? vive bene con gli altri pesci tropicali? o non c'azzecca nulla?
Qui, mi spiace, ma proprio devo dirti che Carassius e tropicali sono incompatibili :) Troppe differenze, partendo dalla chimica dell'acqua. Se sei appassionata di questi splendidi animali, ti consiglio di preparargli una bella vasca solo per loro, e decisamente più grande di 40 litri :)
...le MALATTIE
AlDiGi (27 giu 2002)
Ritorno a distanza di un anno per chiedere qualche consiglio, premettendo che neofita ero e neofita rimango...
Posseggo da un anno (appunto) un acquarietto 45 litri con un pesce rosso che ha vissuto in compagnia fino a due giorni fa, quando il secondo pesce rosso e' deceduto per cause oscure (in passato aveva lamentato problemi di galleggiamento dopo i pasti...).
Ora vorrei chiedervi:
- Che faccio? Ne metto un'altro ex novo a fargli compagnia? Da solo mi fa tristezza, ma magari i carassi sono solitari e lui sta meglio cosi', che ne so io... Quali i pro e quali i contro nel mettergli un compagno?
- Devo anche cambiare l'illuminazione (si e' fulminata improvvisamente!), che e' quella originale dell'acquario: che tipo di neon e' piu' consigliato? Oltre al pesce rosso, ho in vasca un'anubias ed una felce. Null'altro.
- Quante ore di luce al giorno e quando? Questo dubbio mi assilla da sempre, per ora la tenevo accesa dalle 14 alle 21.30, tenuto anche conto che l'acquario e' in una stanza abbastanza illuminata dalla luce solare...
Ultimamente, pero', sono sempre piu' infestato da quelle che credo siano alghe (come una polvere marrone che si attacca a vetri e legni...). Come faccio per farle sparire? Oscuro la finestra o tengo meno luce? O che altro?
Vabbe', intanto grazie a tutti quelli che mi vorranno aiutare. Poi, se ho bisogno ancora e me lo consentite, torno... :-)blue
> Posseggo da un anno (appunto) un acquarietto 45 litri con un pesce rosso che ha vissuto in compagnia fino a due giorni fa, quando il secondo pesce rosso e' deceduto per cause oscure (in passato aveva lamentato problemi di galleggiamento dopo i pasti...).
Ehm... Oscure? Se posso darti un consiglio, dovresti leggere le FAQ dedicate al carassius che trovi qui, insieme a dare una letta al resto del sito, credo potà aiutarti :) FAQ del Carassius Se hai altri dubbi poi ne riparliamo tutti insieme :)AlDiGi
Speravo mi rispondessi di nuovo, e sono contento tu sia ancora in circolazione! :-)
Scusa la confidenza, sicuramente non ti ricordi di me, ma io lurko i tuoi messaggi da quando, un anno fa, mi sono ritrovato a dover accudire i due carassi...
Venendo a me, le FAQ le ho lette quando si sono verificati i primi sintomi, e infatti da quando ho introdotto i piselli nella dieta (prima gli davo soltanto qualche zucchina, o anche piselli, ma raramente) i problemi di galleggiamento erano spariti: per quello ho detto "oscure"...
Se potessi rispondermi alle altre questioni che ho posto (compagnia, luce), e che nelle FAQ non ci son o :-P , ti sarei molto grato!blue
> Posseggo da un anno (appunto) un acquarietto 45 litri con un pesce rosso che ha vissuto in compagnia fino a due giorni fa, quando il secondo pesce rosso e' deceduto per cause oscure
Credo che anche l'esigua misura della vasca possa essere responsabile... Non bisogna sottovalutare le esigenze "psicologiche" dei Carassius, più li "frequento" e più mi convinco che nelle loro testoline si agiti un gran guazzabuglio di pensieri! :D> - Che faccio? Ne metto un'altro ex novo a fargli compagnia? Da solo mi fa tristezza, ma magari i carassi sono solitari e lui sta meglio cosi', che ne so io... Quali i pro e quali i contro nel mettergli un compagno?
Io lo lasceri solo, a meno che tu non acquisti una vasca più grande... L'importante comunque è che gli faccia un po' di compagnia tu, per quanto può sembrare strano, questi pesci sono ormai abituati alla presenza degli uomini ne' più ne' meno del gatto, perché sono ormai 2000 anni che ci vedono intorno a loro e geneticamente hanno ormai l'imprinting che l'uomo sia uno strano e grosso pesce senza coda... :D> - Devo anche cambiare l'illuminazione (si e' fulminata improvvisamente!), che e' quella originale dell'acquario: che tipo di neon e' piu' consigliato? Oltre al pesce rosso, ho in vasca un'anubias ed una felce. Null'altro.
Sono entrambe piante che non gradiscono luce troppo intensa... Io ti consiglio un neon per la fitostimolazione, costa un po' di più di quelli normali ma la luce è sicuramente migliore.> - Quante ore di luce al giorno e quando? Questo dubbio mi assilla da sempre, per ora la tenevo accesa dalle 14 alle 21.30, tenuto anche conto che l'acquario e' in una stanza abbastanza illuminata dalla luce solare...
La luce solare non è molto utile per le piante ed anzi, generalmente, crea problemi per il fatto che arriva obliquamente in vasca e questo può far crescere le piante in posizione "sdraiata" e generare alghe. Per le piante che hai, la quantità di luce che davi, va più che bene :)> Ultimamente, pero', sono sempre piu' infestato da quelle che credo siano alghe (come una polvere marrone che si attacca a vetri e legni...). Come faccio per farle sparire? Oscuro la finestra o tengo meno luce? O che altro?
Ecco, appunto :) L'alga marrone è purtroppo una bestiaccia che arriva per varie cause in vasca; spesso è favorita dalla presenza di silicati, generalmente contenuti nella normale acqua di rubinello o di pozzo. Dovresti controllare anche gli No3 e tenerli il più bassi possibili e guardare se, quando dai da mangiare, questo va a finire sul fondo o sulle foglie in punti dove il pesce non arriva: quando il mangime si decompone in vasca, anche se non necessariamente inquina l'acqua, può comunque fornire un'ottima base "alimentare" per le alghe. Se prima non le avevi è anche possibile che sia cambiato qualcosa nel frattempo: il sole cambia posizione durante l'arco dell'anno e può illuminare in maniera diversa l'acquario; oppure hai cambiato tipo di mangime, oppure, ancora, dopo la scomparsa di uno dei due ospiti, la dose del cibo è ecessiva, e ancora la mancanza di illuminazione del neon potrebbe avere indebolito le piante le quali, non dimentichiamolo, sono le prime nemiche -involontarie- delle alghe... Insomma, ci possono essere varie cause, devi ragionarci su e cercare di capire cosa è cambiato da prima, quando le alghe non venivano...> Vabbe', intanto grazie a tutti quelli che mi vorranno aiutare. Poi, se ho bisogno ancora e me lo consentite, torno... :-)
Ahahaha ma che dici! Certo che ti è consentito, ci mancherebbe altro :)))))> - Che faccio? Ne metto un'altro ex novo a fargli compagnia? Da solo mi fa tristezza, ma magari i carassi sono solitari e lui sta meglio cosi', che ne so io... Quali i pro e quali i contro nel mettergli un compagno?
Pro, che il pesce secondo me sta bene in compagnia di sicuro. I contro ci sono nel caso in cui i pesci sono di varietà diverse. Un pesce con le pinne a velo o con modifiche morfologiche estreme non sta bene con un pesce rosso tipo lunapark perche subirebbe negativamente la troppa concorrenza - data la probabile difficoltà nel nuoto- e pinne sfilacciate dai morsi. Successe anche a me da bambina, volevo il pesce rosso "strano" per forza... insomma è campato due giorni perchè gli altri non gli hanno dato tregua.
Se decidi di prendere il pesce fagli fare la quarantena, l'ho imparato bene a mie spese :)> - Devo anche cambiare l'illuminazione (si e' fulminata improvvisamente!), che e' quella originale dell'acquario: che tipo di neon e' piu' consigliato? Oltre al pesce rosso, ho in vasca un'anubias ed una felce. Null'altro.
Rimetti il neon come quello che c'era prima, non credo ti serva una compatta, perche a quanto dicono, le anubias ad esempio non vogliono troppa luce. Era da 15w? A proposito, perchè visto che già stai li non compri altre piante? Anche anubias vanno bene... Le piante non sono indicate coi carassi ma per quanto mi riguarda ho introdotto con successo(nel senso che non le hanno divorate) delle Cryptocoryne undulatus (si scrive così?). Se gli esemplari che hai sono di taglia grande pero' non so dirti, quello che scrivo è piu che altro frutto della mia (poca) esperienza.> Ultimamente, pero', sono sempre piu' infestato da quelle che credo siano alghe (come una polvere marrone che si attacca a vetri e legni...).
Che tipo di filtro hai? Hai lumache? Se non hai un buon filtro puo' darsi che siano le cacchine dei pesci o delle lumache, anche io purtroppo mi trovo un pulviscolo sulle rocce e sulle foglie perche il filtro che ho fa abbastanza schifo. Cmq in questo caso giro il quesito a chi ne sa piu' di me in proposito... ;)AlDiGi
> Se decidi di prendere il pesce fagli fare la quarantena, l'ho imparato bene a mie spese :)
Acc... non ci avevo pensato! E' vero! Ehm.. ma la quarantena, di quanti giorni dev'essere per un pesce? Probabilemte e' una FAQ, faccio una ricerca su Google...> luce. Era da 15w? A proposito, perchè visto che già stai li non compri altre piante? Anche anubias vanno bene... Le piante non sono indicate coi carassi
Beh, la vasca e' piccolina (tempo fa Blue inorridi' nel pensare a 2 pesci in 45 litri...). Non vorrei togliere altro spazio ai pesci (pesci: plurale... a quanto pare mi hai gia' convinto :-) )> Che tipo di filtro hai? Hai lumache? Se non hai un buon filtro puo' darsi che siano le cacchine dei pesci o delle lumache
Nessuna lumaca (a parte che non ho idea di come siano fatte, ma se ce ne fossero me ne accorgerei, vero?), solo una polvere marrone che si attacca a tutto... come se "arrugginissero" le varie cose (piante incluse)Diablera
> Acc... non ci avevo pensato! E' vero! Ehm.. ma la quarantena, di quanti giorni dev'essere per un pesce? Probabilemte e' una FAQ, faccio una ricerca su Google...
in teoria dovrebbero essere 40 come puoi dedurre dalla parola stessa, ma se ti fidi del negoziante, o se hai la certezza che i pesci hanno sono a un buon punto di quarantena fatta nella vasca di esposizione puo' durare anche di meno.
Sbagliando si impara, e io ho imparato che un pesce prima di essere acquistato va guardato bene per un po' di tempo, per vedere se ha lesioni sul corpo, esoftalmi e chi piu' ne ha ne metta. Inoltre quando entri per guardare, fai bene attenzione alla vasca dove sono tenuti, in che stato si trova, se ci sono altri pesci che appaiono malati o addirittura morti e non farti scrupolo di andare in un altro negozio se i requisiti di buono stato non sussistono.
Quando sono andata a comprare il quinto carassio sono stata la davanti per venti minuti, facendo avanti e indietro da una vasca all'altra per vedere quale era messa meglio, e avevo l'impressione che la negoziante pensasse che fossi una tirchiaccia... sai, per un euro e cinquanta... ma non è questione di soldi, se prendi un pesce malandato rischi di far secco anche l'altro, di inquinare il filtro, l'arredamento e le piante, insomma un bel casino !> Beh, la vasca e' piccolina (tempo fa Blue inorridi' nel pensare a 2 pesci in 45 litri...). Non vorrei togliere altro spazio ai pesci (pesci: plurale... a quanto pare mi hai gia' convinto :-) )
La mia vasca è da 65 litri... :)))
Il discorso piante_spazio secondo me è relativo in un certo senso. In vasca tengo una bella radice ad arco, due pietre e una ventina di piante, e mi sembra che a loro piaccia passare sotto la radice, nascondersi... e comunque calcola che in un acquario ben piantumato e con una illuminazione buona c'è piu' ossigeno, anche Co2 di notte... ma se metti il getto del filtro quasi in superficie puoi areare un pochinopiu' di ossigeno in vasca. Se decidi di prendere la Criptocoryne basta un vasetto, io da uno ne ho ricavato ben 8 pianticelle> Nessuna lumaca (a parte che non ho idea di come siano fatte, ma se ce ne fossero me ne accorgerei, vero?),
Beh le lumache se le hai le vedi, a menochè non siano talmente piccole da essere quasi trasparenti. Ma a quanto ho capito l'acquario ce l'hai da un po', quindi dovrebbero essere già belle e cresciute:)
lbersel
Sono veramente un pò giù di morale: ieri sera, come al solito, ho dato ai miei 5 ranchu il pasto serale (larve di zanzara rossa), ok tutto a posto, facevano la gara per prendere i bocconcini ma dopo circa un ora uno cominciavo a stare in superficie e a boccheggiare, come gli mancasse l'ossigeno. si sono spente le luci e la mattina successiva l'ho trovato sul fondo aihme stecchito. ma che cavolo può essere successo? non so darmi nessuna spiegazione perchè i valori dell'acqua mi sembrano a posto: ph= 7.3, kh=6, gh= 12, ammoniaca=0, nitriti=0, nitrati non leggibili, inoltre ci sono molte piante che crescono bene...
blue
Johannes, ti assicuro che tu non hai sbagliato proprio niente. I tuoi valori sono fantastici, hai molte piante (cosa rara con i Carassius) la vasca è enorme... Io non credo proprio sia colpa tua...
Senti, per il congelato, non preoccuparti, non esiste proprio che sia la causa della morte... Ai miei piace addirittura succhiare i cubetti ghiacciati piuttosto che mangiarli sciolti!!! Non è stato quello di sicuro!
Allora, mi domanderai, come mai è morto?
Con i Carassius è così, un terno al lotto, non a caso gli esemplari "vecchi" costano molto... Sono animali difficili, io l'ho sempre detto e spesso sono stata criticata per questo; il Carassius ornamentale è un animale difficile.
Ultimamente mi sto' dedicando molto alla genetica, e, sicuramente non ti consolerò, ma ho capito una cosa interessante, che spiega le morti... inspiegabili.
Il Carassius è in assoluto l'animale selezionato dall'uomo con più variazioni genetiche. Questo è semplice da capire, perché, approfondendo un po' l'argomento, vi sarete resi conto tutti di quante varietà oggi ne esistano (riconosciute). Questi esemplari hanno già un corredo cromosomico alterato e, in precario equilibrio). A questi vanno aggiunte altre varietà, che hanno nella loro storia incroci e mutazioni ancora più selvagge (parlo dei Carassi di provenienza incerta); i cromosomi e le mutazioni magari non sono visibili da un punto di vista esteriore ma possono comunque esserci (un Carassius potrebbe avere nel DNA, cromosomi derivanti da un numero anche alto di esemplari mutati). Tutto questo per arrivare al punto - alla base dell'attenzione che gli allevatori orientali dedicano all'accoppiamento dei Carassius- che, purtoppo la genetica ci dice una cosa che non dovremmo mai dimenticare ne' sottovalutare, e che è ormai comprovata da studi e ricerche anche sull'uomo: ascolta bene, Johannes, perché questo è il motivo per cui probabilmente il tuo Ranchu è morto:
QUANDO IN UN PESCE SONO PRESENTI UN NUMERO ECCESSIVO DI MUTAZIONI, IL CORPO SUBISCE UN INDEBOLIMENTO GENERALE che può manifestarsi in molti modi, problemi muscolari, dello scheletro, del funzionamento degli organi interni, abbassamento o perdita delle barriere immunitarie, indebolimento, addirittura morte.
Dobbiamo quindi giudicare insensato e crudele l'allevamento dei Carassius?
Tante sono le opinioni a proposito, spesso dettate più dall'ignoranza e dalla reazione emotiva che sulle basi della conoscenza. Io credo di no, e lo credo per una deduzione logica: per 2000 anni il Carassius è stato incrociato e riprodotto in oriente, ed è ampiamente sopravvissuto. Questo perché gli orientali sanno esattamente quello che fanno. I problemi sono cominciati quando altri hanno messo le mani in quello che facevano cinesi e giapponesi, e l'hanno fatto senza preoccuparsi troppo delle conseguenze.
Questo è ciò che ha messo veramente in pericolo i Carassius.
Come fare quindi per scegliere un pesce che abbia buone speranze di sopravvivere? Purtroppo non molto; gli esemplari originali non arrivano in Italia se non raramente, e spesso la certezza della purezza assoluta della razza non è certa. Persino in oriente, non tutti gli allevamenti sono a prova di errore, esisteranno anche lì pesci economici e pesci con standard alti.
Non resta che scegliere il Carassius cercando di evitare difetti manifesti, affidandosi magari ad allevamenti che hanno dimostrato, nel tempo, di allevare animali sani e resistenti. La certezza non esiste, ma si può evitare un certo margine di rischio, informandosi bene (come facciamo anche qui sul NG) e parlando fra di noi.
Mi auguro sinceramente che lo standard qualitativo degli animali italiani migliori, che si cominci a considerare il povero pesciolino rosso come una creatura da trattare con cautela, da allevare con responsabilità, e smetterla una buona volta con le produzioni selvagge "in serie". Buttare duecento pesci in una risaia e poi pescare la primavera successiva i risultati di quegli incroci non è solo poco onesto nei confronti di chi ama il Carassius, è anche irresponsabile per i danni che possono geneticamente tramandarsi di generazione in generazione.Scusa la polemica, ma immagino come tu stia male (perché so come starei male io) e sapere che forse la causa della morte è da attribuire ad una faciloneria, ad una superficialità nell'allevamento mirato solo a fare soldi in fretta, beh, scusatemi, ma mi fa venire il sangue agli occhi :(
Manu (23 lug 2001)
posseggo in giardino una vasca di 2 metri cubi circa in cui ci sono piante e 7 pesci rossi, 2 carpette coi (credo si scriva così) alcuni nuovi pescetti rossi (credo) e anche una alborella pescata da un mio amico!!
Tutto questo per dire che oggi ho notato su uno dei pescetti rossi una specie di lesione laterale vicino alla coda in cui non ci sono più squame sembra un po' sanguinante ed è contornata di nero. Anche la parte terminale delle pinna è nera come se qualcuno avesse ripassato con un pennarello i bordi delle pinne... cosa può essere?? è curabile e trasmissibile agli altri pesci??blue
Ti consiglio di fare 2 cose subito: prelevare il pesce e isolarlo (l'hai fatto, ma nel suo caso, abituato a spazi grandi, ti consiglio di usare una bella tinozza, la più capiente possibile coprendola con una rete o qualcos'altro per evitare che salti fuori). Secondo: esegui i test di No2 e No3 all'acqua del laghetto (mi raccomando NON con test a strisce ma liquidi, danno meno adito a fraintendimenti); i primi devono risultare zero, i secondi inferiori a 15-20 mg. per litro.
Poi devi fare una cosa un po' delicata, ma non spaventarti, ti spiego come devi fare:
Mettiti due guanti tipo chirurgo e, con estrema delicatezza ma senza paura, metti le mani nella tinozza e ferma il pesce: naturalmente lui si agiterà, ma non ti fare impessionare, con due dita afferra (non stringere troppo però) il pesce subito sotto le branchie e con l'altra mano afferra la coda nella parte terminare della pinna. Poi portalo in superficie (se si agita molto prova a sollevargli leggermente la testa fuori dall'acqua per una decina di secondi (i pesci resistono anche di più, non preoccuparti) e osserva con attenzione la ferita: 99 su cento e' una lacerazione rotonda, con la carne viva e sanguinante all'interno che assomiglia ad un ulcera. E' probabilmente quella che viene chiamata "peste delle carpe" ed è contagiosa per gli altri pesci. Per curarla (provare a curarla, il risultato non è certo ma ha buone probabilità) usa del normale mercurio cromo che si acquista in farmacia; facendoti aiutare da qualcuno, mentre tu afferri il pesce come ti ho spiegato, l'altro farà cadere una o due gocce di medicina sulla ferita. Basta, non devi fare altro. Rimettilo nella tinozza e cambiagli metà acqua ogni giorno fino a scomparsa della piaga. Se vedi che dopo tre o quattro giorni la ferita sanguina ancora, ripeti il trattamento).
Quando vedrai che il sangue sarà sparito e la pelle all'interno della ferità sarà bianca e pulita, potrai rimetterlo in vasca insieme agli altri.Potrebbero esserci altre ragioni per una ferita; un gatto, addirittura un airone o un cormorano o un gabbiano... Tieni d'occhio il tuo laghetto, se è stato uno di questi animali, è probabile che ritorni sul "luogo del delitto" in cerca di altre prede facili, ma se la ferita è come te l'ho descritta sopra, al 99% è stata causata da condizioni inadeguate dell'acqua, inquinamento organico, probabilmente... Controlla i valori e, nel dubbio, esegui comunque un cambio parziale dell'acqua :)
blue (24 nov 2001)
> Salve ho un pesce rosso che non riesce a stare a galla, nel senso che quando arriva a galla si ribalta. Non lo fa sempre, ma spesso.
Un metodo che può funzionare e che è assolutamente sicuro per la salute dei Carassius, è di dar loro da mangiare... dei piselli! :)
Siccome in molti mi hanno scritto domandando quale sia il modo giusto di somministrarli, ho scritto qualche riga basandomi sulla mia esperienza personale spero possa essere di aiuto :)
*Cura dei piselli*
Indicata in caso di nuoto irregolare o insabilità del pesce, in caso di gonfiore anomalo oppure al manifestarsi dei primi sintomi dell'idropisia (ventre gonfio e squame rialzate).
Lista della spesa:
- una scatola di piselli fini
- una confezione di chironomus congelato
- vitamine liquide (meglio quelle utilizzabili direttamente nell'acqua dell'acquario e non quelle da aggiungere al cibo, talvolta il loro odore non piace ai pesci)
- una confezione di aglio in polvere (si trova al supermercato, nello stesso scaffale delle spezie, accertarsi che il barattolo contenga solo ed esclusivamente aglio e che sia in polvere, non in scaglie o a pezzetti)
Somministrazione:
- Per prima cosa, portare la temperatura dell'acqua dell'acquario a minimo 24°C. (in caso di Carassius) o alzarla di un grado in confronto alla normale temperatura, in caso di tropicali.
- Poi somministrare le vitamine liquide seguendo le istruzioni specificate sulla confezione.
- Aprire quindi la scatola di piselli fini e cuocerli per una decina di minuti in un pentolino con il liquido che c'è dentro la scatola (che dovrebbe essere composto solo da acqua, zucchero e sale). Una volta pronto, far raffreddare i piselli in modo che restino tiepidi (provare ad assaggiarne uno per vedere che non scotti) poi sciacquarli bene e scolarli (per fare prima si possono sciacquare, subito tolti dal fuoco, in acqua fredda o tiepida); dopodiché darli da mangiare al pesce malato e anche agli altri (i piselli piacciono in modo incredibile a tutti i pesci, lo mangiano addirittura i duscus, e la loro schizzinoseria è risaputa!) prendendo un pisello per volta, togliendo la buccia (quando sono cotti viene via molto bene) e schiacciandolo un po'.
Se si possiede un robot da cucina o un aggeggio tipo mini pimmer (o pinner, boh, insomma, quei cosi con le lame in fondo con cui si possono fare le passate di verdura anche in piccole dosi) allora è possibile preparare una dose unica da tenere in frigo e somministrare di tanto in tanto, come cura preventiva. Se si usa questo metodo (che effettivamente, per esperienza è il migliore, perché si macinano anche le bucce che contengono fibre) bisogna "frullare" i piselli sempre senz'acqua di cottura dopo averli sciacquati e scolati, e poi, con un cucchiaino, prelevare un po' di "purea", metterla nell'acqua senza farla cadere tenendo il cucchiaio "in pari" e provare ad avvicinarla ad i pesci...
Dopo un primo assaggio, faranno a botte per mangiarla :))) Comunque, anche se ne cadesse sul fondo, non bisogna preoccuparsi, la mangeranno tutta fino all'ultima briciola... Alla peggio, dopo una mezz'oretta, toglierla con il sifone o con un tubo sottile.
Siccome è necessario dare i piselli per diversi giorni prima di una "guarigione", è importante organizzarsi con le larve di zanzara (chironomus) congelate che si acquistano nei negozi d'acquariofilia; questo perché per qualche giorno il pesce non dovrà mangiare alcun cibo secco, che nell'intestino si gonfia e, quindi, può creare dei blocchi intestinali (i quali sono spesso causa di un malfunzionamento della vescica natatoria, di mancanza di coordinamento nel nuoto ed è, forse, anche una delle cause dell'idropisia); sarà perciò necessario nutrire i pesci in questo modo:
- alla mattina chironomus e alla sera solo piselli.
Continuare questa dieta per due o tre giorni; in caso si notasse un rapido deperimento degli animali, oppure i sintomi non scomparissero entro il terzo giorno, somministrare per un giorno solo chironomus alla mattina e anche alla sera, e poi riprendere il giorno seguente con il trattamento, somministrando nuovamente le vitamine e effettuando i test di No2 e No3 (i primi devono essere zero, i secondi inferiori a 10 ppm (milligrammi per litro).
- NOTABENE -
in caso di inappetenza del pesce, qualche ora prima della somministrazione dei piselli, preparare un composto a base di aglio in polvere (acquistabile presso qualsiasi supermercato) prelevando un bicchiere d'acqua dell'acquario e sciogliendovi una quantità variabile di aglio in polvere calcolando un cucchiaio da minestra ogni 100 litri e versando poi il composto (ben disciolto) nel flusso di uscita della pompa.
In questi giorni sto' sperimentando l'aggiunta di colla di pesce al composto per ottenere delle dosi calibrate tipo "cubetti" che non si sciolgano immediatamente in acqua e che siano comode da preparare in anticipo e da conservare... Vi farò sapere appena avrò qualche risultato certo (sopratutto della commestibilità, da parte dei pesci, della cosìdetta "colla").
Blue
> l'aglio a cosa serve?
Nel nostro caso l'aglio è utile in caso di inappetenza, fra le sue proprietà ha anche quella di stimolare l'appetito.> a questo punto do i piselli pure io senza mottivo di cura.
Non ci sono controindicazioni ma ATTENZIONE:
in caso di pesci sani è consigliabile somministrarli una o massimo due volte a settimana (non di più) e sempre abbinandoli nello stesso giorno ai chironomus, perché i piselli non sono un'alimento completo. SOLO in caso di patologie o sintomi collegati a problemi di vescica natatoria oppure a seri problemi intestinali, i piselli possono essere utilizzati per alcuni giorni consecutivi, stando comunque sempre attenti che l'animale con mostri segni di deperimento. Non va sottovalutato il fatto che questo alimento ha un'azione "lassativa" e che, alla lunga, questo può stremare gli animali.> non basta la precottura?
Nella mia esperienza la cottura supplementare ha mostrato un'amplificazione dell'efficacia, così come l'utilizzo della buccia macinata finemente insieme alla polpa e al fatto che il composto sia tiepido al momento della somministrazione :)
blue
CURA PER L'IDROPISIA
Sono stati osservati due sintomi tipici per questa malattia: la prima (la più conosciuta) è l'ingrossamento del pesce fino al sollevamento delle squame; il secondo (diffuso nei Carassius) è un ingrossamento seguito dalla perdita di "equilibrio" del pesce, che finisce per galleggiare senza controllo.
Gli studiosi concordano sulle possibili cause:1) virus, che attaccano i tessuti interni dei pesci, provocandone un ingrossamento e, conseguentemente, un'infiamazione causata dall'impossibilità dei gas di scorrere regolarmente attraverso gli organi.
2) batteri aggressivi, che creano nell'animale i medesi problemi sopra indicati. Fra questi, secondo veterinari specializzati in Koi, i batteri Aeromonas o Pseudomonas.
3) Anatomia del pesce: nel caso dei Carassius, la loro forma mutata nei secoli, li rende facilmente preda di occlusioni intestinali. Per loro, a volte, il mangime secco (che una volta inghiottito si gonfia d'acqua) può creare problemi. Normalmente però, con un giorno o due di digiuno, il blocco intestinale si risolve ed il pesce torna a nuotare senza problemi.
Il modo migliore di prevenire l'insorgere di questa malattia è tenere (come è già stato detto) la vasca pulita (sifonando) ed i valori No2 a zero e No3 più bassi possibile. E' però vero che talvolta i pesci si ammalano anche in condizioni d'acqua perfette... Come ho già detto di questa malattia non se ne sa molto...
Inolte è molto importante alternare mangimi industriali con congelati, per evitare possibili occlusioni intestinali.Le cure sono tutte sperimentali, dato che non esiste un farmaco specifico (non esistendo una causa certa).
Un'ottimo risultato è stato ottenuto dando ai pesci polpa di piselli o piselli interi. Non chiedermi come mai funziona, non ne ho idea, ma alcuni acquariofili sono riusciti a guarire i pesci dall'Hidropisia semplicemente con i piselli! I vermi di terra hanno proprietà lassative, quindi se potete procuraveli, usateli. Anche con i tubiflex si ottengono buoni risultati (però attenti perché inquinano molto). Viene anche consigliato di cambiare una parte dell'acqua tutti i giorni (prima di versarla va portata alla stessa temperatura della vasca che andrebbe alzata di qualche grado durante la cura). Visto che questi metodi non fanno male, vale la pena tentare.Medicinali
MI RACCOMANDO se volete provare con i medicinali, informatevi prima da un veterinario sulla composizione, non fate esperimenti senza prima consultare un esperto! Io riporto quello che so, ma assolutamente non voglio responsabilità, ok? :)
NOTABENE: qui riporto i nomi, ma non ho idea quale sia la composizione ne' le dosi giuste; ho preso queste informazioni da forum Americani, sicché non sono neppure certa che questi medicinali in Italia si chiamino così... Se magari c'é qualche farmacista o veterinario che legge potrebbe dedurre i punti in comune delle sostanze, aiutandoci a trovare l'equivalemte in Italia.Un metodo (utilizzato dagli allevatori) è l'uso della Tetraciclina, della Kanamicina o dell'acido Nalidixico.
Alcuni veterinari che si occupano di Koi, preferiscono intervenire con antibiotici come il Baytril (Enrofloxacina), Azactam, Cloramfenicol, Gentamicina e Amikacina iniettati negli animali (ma io non consiglio questa pratica a nessuno, tranne veterinari esperti in ittiologia, fare un'iniezione a un pesce è difficilissimo e rischiosissimo per l'animale).Fino ad oggi questo è ciò che si sa dell'Hidropisia... Speriamo che, un giorno, si scopra una cura certa...
GuGu
Salvataggio riuscito!
Volevo solo rendervi partecipi che sono riuscito a salvare un Carassius! Dopo che ho introdotto del muschio legato ad una noce di cocco (…ma piu’… pezzi di muschio ovunque… ) ha cominciato a viaggiare storto e non mangiare, cercare il buio e non stare con gli altri e dopo qualche giorno gli e’ comparsa una striscia lunghissimia bianca… dietro.
Terapia d’urto: isolamento in una vasca da 20lt da solo (convive con altri due fratelli identici), niente cibo per 1 settimana, cura di antibiotici, temperatura acqua 1 grado piu’ alta e solo luce ambientale. Appena si e’ rimesso dritto, occhio sgonfiato e nessuna perdita “strana” ho provato di nuovo a nutrirlo (cura di piselli e verdure) ma non ci provava nemmeno a mangiare e sembrava “triste”. Ho deciso quindi di rischiare e l’ho reinserito e si e’ ripreso subito! Ho seguito una dieta di sole verdure per tutti per qualche giorno, lui per imitare gli altri mangiava ma poi sputava palline masticate e tritate! Adesso sono passati 15 giorni e’ sta’ meravigliosamente bene.
E’ proprio vero che vogliono stare in compagnia!
Stai pensando di comprarli?
Vai alla pagina con i pro e contro dell'allevamento dei Carassius, i pesci rossi
Per approfondire:
I pesci rossi fantasia sono inclini a problemi di galleggiamento, ma a volte la cura è molto più semplice di quanto ci si possa aspettare - tratto e tradotto da un articolo di Injaf
Spiegazione della terminologia usata e delle caratteristiche che vengono valutate dagli estimatori dei Carassius per scegliere un pesce di pregio
Indicazioni e consigli su come poter allestire un acquario piantumato che renda felici i nostri pesci rossi e anche noi - tratto e tradotto da un articolo di Injaf
Consigli su quali piante acquatiche scegliere per allestire un acquario dedicato ai pesci rossi, i Carassius auratus
Descrizione delle principali varietà di pesce rosso. I Carassius sono descritti con dovizia di particolari e con indicazioni sul loro allevamento - tratto e tradotto da un articolo di Jennifer Wilkinson
Indicazioni per l'alloggiamento e l'allevamento dei pesci rossi, con indicazioni di tutte le loro necessità per avere pesci sani e belli - tratto e tradotto da un articolo di Jennifer Wilkinson
Come far riprodurre i pesci rossi e come far crescere gli avannotti - tratto e tradotto da un articolo di Jennifer Wilkinson
Come riconoscere e curare le principali malattie dei carassius, è perchè è importante quarantenare tutti i pesci nuovi prima di inserirli con gli altri - tratto e tradotto da un articolo di Jennifer Wilkinson
Il cibo con cui alimentiamo i nostri pesci rossi ha un impatto significativo sul loro benessere. E' importante assicurarci di dare abbastanza cibo, della giusta varietà e agli intervalli appropriati - tratto e tradotto da un articolo di Injaf
Piccolo compendio delle cose da sapere prima di comprare i pesci rossi del genere Carassius, per poterli allevare al meglio, o per non comprarli affatto :-)
Se ci fosse una maggiore conoscenza e una maggiore voglia di informarsi in tutti coloro che li comprano, molte più persone saprebbero che i pesci rossi, il cui nome scientifico è Carassius auratus, sono pesci che arrivano in pochi anni a superare i 30 cm di lunghezza, per 2-3 kg di peso; sono creature sociali, che amano vivere in compagnia dei propri simili, e sono tra i pesci più longevi: possono vivere tranquillamente 20-30 anni.
Tutto Quello Che Avreste Sempre Voluto Sapere Ma Non Avete Mai Osato Chiedere sull'allevamento dei pesci rossi del genere Carassius, grazie ai messaggi più interessanti di it.hobby.acquari
Esame approfondito di tutte le credenze errate o semplicemente antiquate che riguardano i pesci rossi e il loro bisogno di spazio, con l'indicazione non solo delle dimensioni minime della vasca di cui hanno bisogno, ma anche dei motivi per cui ciò è indispensabile per la loro salute a breve e lungo termine - tratto e tradotto da un articolo di Suey, INJAF
Riferimenti & Link
Tutto Quello Che Avreste Sempre Voluto Sapere Ma Non Avete Mai Osato Chiedere...
i messaggi più interessanti tratti da it.hobby.acquari
sito che ha come obiettivo quello di sensibilizzare e di promuovere le migliori pratiche in acquario, con articoli e guide per educare gli acquariofili a fornire un'assistenza migliore ai loro pesci e ridurre la domanda di specie non adatte all'allevamento in acquario, perché non sono solo pesci, sono animali degni di rispetto, come tutti gli altri.
sito di due appassionati di Carassius, che hanno cercato di raccogliere tutto quello che riguarda i tanto sottovalutati Pesci Rossi, dall'allevamento corretto, ai consigli per l'alimentazione, la riproduzione, le malattie, ecc.
Da lodare soprattutto l'iniziativa di proporsi come "centro adozioni" per l'adozione di quei pesci che per varie ragioni non possono più essere accuditi dai rispettivi padroni, mettendo in contatto attraverso il sito chi deve dar via il pesce e chi ha la possibilità di adottarlo e farlo vivere dignitosamente.elenco e descrizione delle piante che si possono coltivare in una vasca dedicata ai carassius
articolo su Practical FishKeeping in cui si discute dell'opportunità o meno di allevare i Carassius, d'acqua temperata, insieme ai pesci tropicali, e si spiega come mai i pesci rossi non sono adatti alle alte temperature anche se possono sopravviverci.
di Hansmartin De Jong - Cura, allevamento e riproduzione di Carassius Auratus Auratus
di Orazio Costa - Un libro che sfata i luoghi comuni e svela tutti i segreti di questo splendido animale da compagnia. Il pesce rosso (Carassius auratus) può raggiungere, in condizioni di allevamento adeguate, le dimensioni di 30-35 cm e alcune varietà pregiate hanno raggiunto un prezzo superiore ai 1000 dollari.
di Svenja Nett - Guida ai pesci rossi in laghetto o in acquario: Comprare, tenere, allevare pesci rossi, in casa o all'aperto - informazioni su allevamento, ambiente, malattie e dieta
Commenti
Taxa principali
Conosciamo meglio i Carassius auratus, i mitici pesci rossi, così diffusi ma così poco conosciuti e bistrattati... sono tra i pesci più venduti, ma nessuno sa quali siano le dimensioni che dovrebbero raggiungere se allevati bene, e quale sia la durata della loro vita...
Commenti2
Ciao, ho comprato quattro
Ciao, ho comprato quattro pesciolini da dieci giorni ma solo ieri ho messo delle piantine nell'acquario... adesso i miei pesciolini nuotano molto di piu' e sembrano divertirsi a fare lo slalom tra le foglioline!!!!
ho avuto l'esperienza con 2
ho avuto l'esperienza con 2 pesci rossi , entrambe a tre code, ma uno dei due e' stato male e non mangiava piu', l'altro dopo aver mangiato spingeva per piu' volte quello malato invitandolo a nutrirsi. incredibile!!!