Nonostante siano abbastanza popolari nel commercio acquariofilo, sono probabilmente la specie più aggressiva e territoriale tra i Carinotetraodon, e possono cambiare colore a seconda dell'ambiente e dello stato d'animo.
Carinotetraodon lorteti - Foto © Enrico Richter
6.0 cm SL
I Carinotetraodon lorteti sono abbastanza popolari nel commercio acquariofilo, e come spesso succede tra i Carinotetraodon sono invece i meno adatti agli acquari di comunità, nemmeno a quelli più grandi, perchè sono terribilmente territoriali, aggressivi e violenti, e nonostante le ridotte dimensioni morderanno pinne e corpi degli altri pesci che si trovassero a condividere la vasca con loro.
Possiedono la capacità di cambiare colore a seconda dell'ambiente circostante ma anche a seconda del loro stato d'animo, diventando ad esempio molto scuri quando sono stressati. Sono facilmente distinguibili dal loro stretto parente Carinotetraodon irrubesco, dall'assenza di una coda rossa.
Carinotetraodon lorteti è incluso in un gruppo spesso definito come "pesci palla dagli occhi rossi", che attualmente contiene quattro specie riconosciute distribuite in Indocina e nelle isole della Sonda Maggiore. Può essere distinto dai restanti membri di questo gruppo, Carinotetraodon borneensis, Carinotetraodon irrubesco e Carinotetraodon salivator, dalla seguente combinazione di caratteri: 12-13 raggi nella pinna dorsale; 14 raggi nelle pinne pettorali; 11-12 raggi nella pinna anale; 11 raggi nella pinna caudale; occhi non sporgenti sopra la testa; nei maschi pinna dorsale rossastra, macchia nera sulla base della pinna dorsale pinna, base delle pinne pettorali ialina, pinna anale rossastra con macchia nera alla base, pinna caudale grigiastra e nera, con bordo bianco distale, assenza di macchie nella gola e di barre sul corpo; nella superficie ventrale delle femmine non ci sono disegni e/o macchie o macchie molto deboli, 4-5 barre sulla pinna caudale.
Carinotetraodon lorteti, maschio - Foto © OkieMavis (Thepufferforum.com)
I pesci della famiglia Tetraodontidae sono indicati collettivamente come pesci palla, per la loro capacità di gonfiare il loro stomaco elastico con acqua o aria, grazie a un diverticolo ventrale specializzato dello stomaco. Questa di solito è una risposta a qualche tipo di stress o di minaccia, anche se in acquario molti esemplari sembrano gonfiarsi senza un'apparente ragione. I pesci diventano due o tre volte la loro dimensione normale, abbastanza grandi da spaventare molti potenziali predatori o da diventare molto difficili da ingoiare. Quando si fanno operazioni di manutenzione nell'acquario dei pesci palla, è importante fare con calma, senza spaventarli, perché se gonfiandosi inghiottissero dell'aria, non riuscirebbero più ad espellerla, e sarebbero condannati ad una lenta morte a galla, senza riuscire più a nuotare e a nutrirsi. Anche nel caso andassero spostati di vasca, non va mai usato il retino, che li esporrebbe all'aria, ma vanno raccolti con un contenitore solido, come un grosso bicchiere o una ciotola, e spostati con tutta la loro acqua.
Come risultato di questi adattamenti morfologici, i pesci palla hanno uno stile di nuoto del tutto particolare, grazie ad una combinazione unica di ondulazioni delle pinne pettorali e mediane, denominate 'nuoto diodontiforme'. Sono anche in grado di produrre suoni digrignando la mascella/denti faringei o facendo vibrare la vescica natatoria.
I pesci palla sono pesci d'acqua dolce secondari, la maggior parte dei membri vive esclusivamente in ambienti marini.
I pesci palla hanno anche diversi altri adattamenti interessanti. Sono uno dei pochi pesci che possono effettivamente ammiccare o chiudere gli occhi, il che aggiunge ulteriore fascino a quello che è già un pesce con molto carattere. Hanno anche una bocca simile ad un becco, formato dalla fusione di 2 denti da ciascuna mascella (da cui Tetraodon, quattro denti). Viene usato per schiacciare invertebrati con il guscio, il cibo preferito della maggior parte dei pesci palla.
Molte parti del corpo dei pesci palla contengono un veleno potenzialmente mortale, e diverse specie sono tra i vertebrati più velenosi al mondo. I loro organi interni, in particolare fegato e gonadi, contengono quantità letali di una sostanza nota come tetrodotossina o sassitossina, che in alcuni casi può accumularsi nelle gonadi durante la stagione riproduttiva, e dipende dalla specie, dall'area geografica e dal periodo dell'anno. E' la stessa neurotossina che si trova nel famigerato polpo dagli anelli blu. La tossina non è prodotta dai pesci stessi, ma da batteri simbiotici che abitano i visceri, che sono stati registrati anche in un certo numero di altri animali, tra cui tritoni, stelle marine e polpi. Se ingerita in quantità sufficienti può provocare paralisi e morte. E' circa 100 volte più potente del cianuro di potassio, l'ingestione di circa 25 mg è sufficiente ad uccidere un uomo di 75 kg, e non esiste attualmente alcun antidoto. Grottescamente, la vittima di solito rimane cosciente mentre rimane paralizzata. Nonostante questo, la carne di pesce palla è considerata una prelibatezza in Giappone, dove è conosciuta come fugu. È preparato solo da chef altamente qualificati, e nonostante questo ogni anno un certo numero di persone sono morte dopo averlo mangiato.
Il genere Carinotetraodon è stato proposto per la prima volta da Benl (1957) per ospitare Carinotetraodon chlupatyi Benl 1957, attualmente considerato un sinonimo di Carinotetraodon lorteti. Sono distribuiti nel sud dell'India e nel Sud-Est asiatico, e si differenziano da tutte le altre specie di Tetraodontidae dalla presenza di raggi medio-dorsali e medio-ventrali nei maschi. Questi vengono usati durante il corteggiamento e nelle parate di minaccia e a volte vengono indicati come "chiglie" dagli acquariofili. E' anche l'unico genere all'interno della famiglia Tetraodontidae in cui i maschi e le femmine esibiscono un forte dimorfismo e dicromatismo sessuale.
Il genere Carinotetraodon si distingue dagli altri generi all'interno della famiglia Tetraodontidae per la presenza di chiglie dorsali e ventrali distintive nei maschi, oltre al dimorfismo sessuale distinto in termini di morfologia e livrea.
Carinotetraodon lorteti, maschio - Foto © Thepufferforum.com
La famiglia Tetraodontidae è il gruppo più specioso tra i Tetraodontiformes e i suoi membri popolano le acque costiere di Sud America, Africa Centrale e Sud-Est asiatico. E' l'unica famiglia dei Tetraodontiformes in cui è presente un certo numero di membri che vivono e si riproducono esclusivamente in acqua dolce, e prove genetiche confermano che i tempi della loro espansione nelle zone di distribuzione differiscono, si verificarono in tutto 0-10 milioni di anni fa in America del Sud, 17-38 milioni di anni fa in Africa Centrale e 48-78 milioni di anni fa nel Sud-Est asiatico.
I Tetraodontidae sono spesso indicati collettivamente come "pesci palla" in riferimento alla loro capacità di gonfiare rapidamente i loro corpi con acqua o aria quando si sentono minacciati. Altri caratteri distintivi dei tetraodontidi includono una pelle dura, solitamente ricoperta da piccole spine, una placca dentale a forma di becco divisa da una sutura mediana, un'apertura branchiale anteriore ridotta alla base della pinna pettorale, nessun raggio nella pinna pelvica o raggi spinosi, base delle pinne dorsale e anale tipicamente corta, e senza costole.
Nel 2013, nel suo lavoro The Fishes of the Inland Waters of Southeast Asia: A Catalogue and Core Bibliography of the Fishes Known to Occur in Freshwaters, Mangroves and Estuaries il dott. Maurice Kottelat ha revisionato la già contrastata tassonomia della famiglia Tetraodontidae. Studiando nel dettaglio la posizione nomenclaturale dei Tetraodontidae del sud-est asiatico, ha stabilito il nuovo genere Pao (specie tipo Tetraodon leiurus Bleeker 1850) che include 13 specie comprese in precedenza nei generi Tetraodon e Monotrete, e che si differenziano dagli altri pesci palla per il loro unico disegno della livrea e per un peduncolo premascellare molto allungato che crea uno spazio aperto notevolmente ampliato tra i bordi dorsomediali. Quindi il nome generico Tetraodon viene ora applicato solo a sei specie di pesci palla africani d'acqua dolce.
Kottelat (2013) ha anche riconosciuto Leiodon Swainson 1839 come genere valido, che comprende Tetrodon cutcutia Hamilton 1822, distribuito nelle acque dolci dell'Asia meridionale, ed ha riconosciuto valido il genere Dichotomyctere Duméril 1855 per sei specie: Dichotomyctere erythrotaenia (Bleeker 1853), Dichotomyctere fluviatilis (Hamilton 1822), Dichotomyctere kretamensis (Inger 1953), Dichotomyctere nigroviridis (Marion de Proce 1822), Dichotomyctere ocellatus (Steindachner 1870) e Dichotomyctere sabahensis (Dekkers 1975).
Saenjudaeng et al. (2013) descrissero Tetraodon palustris come una nuova specie dal bacino del Mekong in Thailandia. Alla data della pubblicazione, luglio 2013, gli autori non erano a conoscenza del lavoro di Kottelat (2013), che proponeva genere Pao, però è chiaro dalla descrizione originale di Tetraodon palustris, che è una specie di Pao, il che porta il numero totale di specie in quel genere a 14.
- Specie d'acqua dolce
- Specie che, nonostante le ridotte dimensioni, è aggressiva, territoriale e tendenzialmente mangiatrice di squame: non adatta agli acquari di comunità
- Specie che talvolta viene riprodotta in cattività, ma gli esemplari in commercio provengono praticamente tutti dalla cattura in natura. Chiedete sempre al negoziante se i pesci che state per prendere sono di cattura o d'allevamento.
Asia: Indocina, Malesia, Indonesia, Thailandia.
La località tipo è "Thu-dâu-môt, Vietnam".
Carinotetraodon lorteti è conosciuto dal bacino del Mekong inferiore in Thailandia, Vietnam e Cambogia, lo spartiacque Chao Phraya nella Thailandia centrale e può trovarsi in sistemi fluviali più piccoli.

STATO NELLA LISTA ROSSA IUCN:
LEAST CONCERN (minima preoccupazione)
- Pla Pugpao Tah Daeng: la distribuzione e lo stato della specie in natura, sul sito della IUCN Red List, il più ampio database di informazioni sullo stato di conservazione delle specie animali e vegetali di tutto il mondo.
Ambiente: bentopelagico; acqua dolce; Clima: tropicale
Carinotetraodon lorteti è ritrovato in fiumi di grandezza da media a grande. Si presenta negli habitat dove l'acqua dolce ha corrente molto lenta o è ferma e tranquilla, e dove c'è abbondanza di vegetazione sommersa o presenza di lettiera di foglie cadute.
Dimensioni minime dell'acquario: 60x30x30h cm per una coppia o un trio (1 maschio e 2 femmine); per un gruppo di 4-5 esemplari o più ci vuole un acquario più grande.
L'ideale è allevare Carinotetraodon lorteti in un acquario fittamente piantumato, con legni o radici disposti in modo da creare ripari e zone ombreggiate (se non si riesce a trovare legni della forma desiderata, si possono usare tranquillamente pezzi di rami di faggio o di quercia comune, completamente essiccati e privati della corteccia.) e piante galleggianti per schermare la luce, in quanto normalmente sono abbastanza timidi in un ambiente luminoso. Inoltre come tutti i pesci palla sono molto intelligenti, per cui hanno bisogno di un allestimento ben strutturato da esplorare.
L'aggiunta di un po' di lettiera di foglie secche (sono adatte foglie di faggio, quercia o mandorlo indiano Ketapang; si può usare anche una miscela di tutte e tre) enfatizza ulteriormente la sensazione naturale e, oltre a offrire dei ripari aggiuntivi per i pesci, induce la crescita di benefiche colonie microbiche mano a mano che avviene la decomposizione. Questi microrganismi possono fornire una preziosa fonte di cibo secondario per gli avannotti, mentre si ritiene che i tannini e altre sostanze chimiche rilasciate dalle foglie in decomposizione siano utili per le specie di pesci, provenienti da zone d'acqua nera o no.
Le foglie possono essere lasciate nella vasca fino a che non si decompongono completamente o rimosse e sostituite ogni qualche settimana.
Se si desidera aumentare il numero di avannotti è consigliabile aggiungere piante a foglia fine o muschio acquatico, come Taxiphyllum barbieri.
Questo pesce non va mai aggiunto ad un acquario biologicamente immaturo, in quanto mal sopporta le oscillazioni nella chimica dell'acqua, e dovrebbero essere considerati obbligatori cambi d'acqua settimanali del 20-30% del volume dell'acquario. La corrente del filtro non dovrebbe essere troppo forte.
Comportamento e compatibilità: Non lasciate che le loro piccole dimensioni e il loro aspetto simpatico vi ingannino. I Carinotetraodon lorteti sono considerati i più aggressivi tra i Carinotetraodon dagli occhi rossi. Inoltre specialmente gli esemplari più vecchi accentuano l'abitudine di mordere le pinne di tutti gli altri pesci, anche di specie diversa, presenti in acquario con loro, per cui non sono assolutamente adatti agli acquari di comunità, ma è meglio prevedere un acquario monospecifico. L'acquario inoltre deve essere molto grande, fittamente piantumato e con moltissimi nascondigli e posti riparati, a causa della loro evidente aggressività intraspecifica, per cui malgrado le loro ridotte dimensioni è impossibile far convivere più esemplari in acquari troppo piccoli.
Carinotetraodon lorteti è una specie estremamente territoriale e bellicosa, e morderà pinne e corpi di tutti i pesci che invaderanno il suo spazio.
Sono cacciatori molto attivi quando è presente del cibo, e sono molto interattivi con le persone fuori dalla vasca. Generalmente sono più attivi di notte.
20 – 28°C
Durezza: 18 – 215 ppm
Le specie di Carinotetraodon in natura predano molluschi e crostacei acquatici, e in acquario dovrebbe essere offerta loro una dieta carnosa comprendente sia cibo vivo che congelato, come chironomus, artemia, mysis, gamberetti/gamberi tritati, etc. In acquario mangiano anche avannotti e caridine, e in genere non accettano il mangime secco, tanti arrivano anche a lasciarsi morire di fame se non viene offerta una dieta adeguata, con cibo vivo o almeno congelato.
I Tetraodontidi non hanno veri denti, ma la mascella modificata in quattro strutture simili a denti fus, che crescono continuamente ad una velocità sorprendente, per cui bisogna offrire pasti regolari costituiti da invertebrati con il guscio, come lumache, piccole chele di granchio, vongole, ecc, per cercare di mantenerli ad una lunghezza ragionevole. Ci sono alcune prove che indicano che l'aufwuchs costituisce una parte significativa della loro dieta naturale, per cui può valere la pena di permettere o addirittura incoraggiare la crescita delle alghe sugli arredi dell'acquario.
Altri alimenti possono includere crostacei tritati, piccoli lombrichi, e chironomus, artemia, ecc. vivi e/o congelati. Il mangime secco non dovrebbe costituire la componente principale della loro dieta, anche se può essere utile fornire del pellet con una consistenza molto dura.
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Il dimorfismo sessuale dei Carinotetraodon lorteti è molto evidente, tanto che spesso in passato maschi e femmine venivano descritti come specie diverse: i maschi sono il sesso più colorato, con un brillante ventre rosso. Le femmine sono più generalmente più grige/pallide. Durante il corteggiamento, i maschi mostrano anche delle "creste" lungo la schiena e il ventre, ottenuti per compressione laterale del corpo.
Carinotetraodon lorteti - Foto © Nonn Panitvong (Siamensis.org)
La riproduzione in cattività dei Carinotetraodon lorteti è molto difficile, ma possibile. Come già detto, si tratta di una specie imprevedibile e molto aggressiva, per cui nonostante le ridotte dimensioni, per tentare di riprodurli ci vuole una vasca molto grande (almeno 80-90 cm di lunghezza), molto piantumata e con moltissimi nascondigli e ripari; meglio inserire anche del muschio di giava (Taxiphyllum barbieri), some substrato riproduttivo.
Durante i rituali di corteggiamento, il maschio, più grande e colorato, erige una "cresta" dorsale e ventrale. In questo periodo l'aggressività intraspecifica aumenta in maniera esponenziale, per cui bisogna fornire agli altri maschi nascondigli e ripari, ma se l'acquario non è abbastanza grande si può essere costretti ad allontanarli.
L'acqua deve essere tenera, acida (pH 6,0-6,5, GH 5) e calda (27-28°C). Condizionare i pesci con una dieta di alta qualità, tra cui piccoli molluschi e lumache. Quando sono pronti a deporre le uova l'aggressività tra i pesci diminuisce leggermente, anche se il corteggiamento è sempre molto vigoroso.
La deposizione avviene dopo un intenso corteggiamento del maschio "crestato" verso la femmina, e le uova vengono deposte in una cavità creata dalla femmina tra un cespuglio di muschio di Giava e il fondo. Le uova possono essere circa 350, biancaste e traslucide, del diametro di circa 0,5 mm, e leggermente adesive, per aderire al substrato e/o alle foglie del muschio. Il maschio si assume il compito di sorvegliarle fino alla schiusa.
Le uova schiudono dopo 60-72 ore, le larve in questo stadio hanno il sacco vitellino e misurano circa 2 mm di lunghezza. Gli adulti a questo punto vanno rimossi, in quanto predano i piccoli, che tendono a cercare di nuotare verso la superficie dell'acqua; dopo due giorni nuotano liberamente, e sono molto difficili da far crescere, a causa delle microscopiche dimensioni, che li rende difficili da alimentare nei primi giorni di vita. E' stato ottenuto un certo successo nutrendoli con naupli di Cyclops, per poi passare solo dopo tempo ai naupli di Artemia salina, troppo grossi all'inizio.
Taxa principali
Relativamente raro nel commercio acquariofilo, è disponibile occasionalmente, e le sue esigenze d'allevamento sono simili a quelle degli altri congeneri.
Viene importato dall'India insieme a Carinotetraodon travancoricus, con il quale spesso viene confuso. L'allevamento in acquario è abbastanza semplice, l'aggressività intraspecifica è relativamente bassa.
Questa specie non è molto comune nel commercio acquariofilo, presumibilmente perché nei suoi fiumi nativi non viene praticata la pesca ai fini del commercio per gli acquari.
Nonostante siano abbastanza popolari nel commercio acquariofilo, sono probabilmente la specie più aggressiva e territoriale tra i Carinotetraodon, e possono cambiare colore a seconda dell'ambiente e dello stato d'animo.
Questo pesce palla nano d'acqua dolce è molto difficile da trovare in commercio, in genere viene confuso con Carinotetraodon irrubesco e Carinotetraodon lorteti con i quali è strettamente correlato.
E' probabilmente la più piccola specie di pesce palla, ed è sicuramente uno dei pesci più piccoli in commercio, anche se è fin troppo spesso venduto senza le informazioni corrette necessarie per la sua salute e cura a lungo termine.
Riferimenti & Link
Tutto Quello Che Avreste Sempre Voluto Sapere Ma Non Avete Mai Osato Chiedere...
i messaggi più interessanti tratti da it.hobby.acquari
la scheda su Fishbase
la scheda completa su Seriouslyfish.com
pagina sulla wikipedia inglese
scheda con informazioni tecniche e distribuzione in natura su GBIF-Global Biodiversity Information Facility

Edizione Inglese - di Klaus Ebert, l'Aqualog The Puffers of fresh and brackish waters con tutte le informazioni per l'allevamento dei pesci palla sia d'acqua dolce che d'acqua salmastra, con naturalmente tantissime schede e foto per l'identificazione certa degli esemplari.

Freshwater Puffer Fish: The Complete Care And Breeding Guide
Edizione Inglese - di Victoria Vet - Lo scopo di questi libri è aiutare i proprietari di acquari a tutti i livelli a mantenere più sani i pesci e gli abitanti dell'acquario. Che stiate facendo ricerche per allestire il primo acquario o cercando suggerimenti per la cura e la riproduzione di specie avanzate, l'obiettivo dell'autrice è produrre contenuti utili per tutti.
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Piccolo compendio di quello che c'è da sapere prima di comprare questi pesci, per poterli allevare al meglio, o per non comprarli affatto :-)
Consigli e suggerimenti generali per allevarli nella maniera più adatta, rispettando le loro particolari esigenze
Tutto Quello Che Avreste Sempre Voluto Sapere Ma Non Avete Mai Osato Chiedere su allevamento e riproduzione dei Carinotetraodon, grazie ai messaggi più interessanti di it.hobby.acquari
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