Informazioni e notizie sulla tassonomia e sulle specie comprese nel genere
Chaetostoma sp. Tiger L455 - Foto © Enrico Richter
Chaetostoma milesi - Foto © J. Pabon (Loricariidae)
Il genere Chaetostoma comprende specie di pesci d'acqua dolce della famiglia Loricariidae, sottofamiglia Ancistrinae, distribuiti in Sudamerica. presentano un corpo compresso, una colorazione dal bruno al grigiastro e la caratteristica bocca a ventosa.
Conosciuti popolarmente anche come 'rubbernose plec', pleco dal naso di gomma, le specie di Chaetostoma attualmente sono in vendita abbastanza spesso. A condizione che i loro bisogni siano adeguatamente soddisfatti, sono dei pesciolini molto resistenti. Come succede spesso per i loricaridi, c'è un po' di mistero e di confusione che circonda la loro vera identità, da cui deriva anche lo stesso nome della specie, e spesso vengono identificati erroneamente nei negozi.
Quando acquistate dei loricaridi come questo, controllate sempre che i pesci abbiano la pancia arrotondata e che gli occhi non siano infossati, poiché questi sono i classici segni di emaciamento negli esemplari appena importati, condizione da cui è molto difficile farli riprendere.
Qui sotto l'elenco delle 46 specie attualmente comprese nel genere, con i link alle schede di Fishbase, da cui è tratta la tabella:
Nome Scientifico | Nome Inglese | Distribuzione | Lunghezza Max (cm) | Anno |
---|---|---|---|---|
Chaetostoma aburrensis | South America | 1909 | ||
Chaetostoma alternifasciatum | South America | 15.3 SL | 1945 | |
Chaetostoma anale | South America | 16 SL | 1943 | |
Chaetostoma anomalum | South America | 16 TL | 1903 | |
Chaetostoma bifurcum | South America | 14.0 SL | 2015 | |
Chaetostoma branickii | South America | 13.2 SL | 1881 | |
Chaetostoma breve | South America | 30 TL | 1904 | |
Chaetostoma brevilabiatum | South America | 11.9 SL | 1942 | |
Chaetostoma changae | South America | 7.6 SL | 2006 | |
Chaetostoma daidalmatos | South America | 2006 | ||
Chaetostoma dermorhynchum | South America | 25 TL | 1887 | |
Chaetostoma dorsale | South America | 8.8 SL | 1922 | |
Chaetostoma dupouii | South America | 7.9 SL | 1945 | |
Chaetostoma fischeri | Central and South America | 30 TL | 1879 | |
Chaetostoma formosae | South America | 9.7 SL | 2011 | |
Chaetostoma guairense | South America | 8.1 SL | 1881 | |
Chaetostoma jegui | South America | 16.8 SL | 1991 | |
Chaetostoma joropo | South America | 2016 | ||
Chaetostoma lepturum | South America | 21.5 SL | 1912 | |
Chaetostoma leucomelas | South America | 20 SL | 1918 | |
Chaetostoma lineopunctatum | South America | 14.3 SL | 1942 | |
Chaetostoma loborhynchos | South America | 14.2 SL | 1846 | |
Chaetostoma machiquense | South America | 6.6 SL | 1953 | |
Chaetostoma marginatum | South America | 19 TL | 1904 | |
Chaetostoma marmorescens | South America | 13.5 SL | 1942 | |
Chaetostoma microps | South America | 8.9 TL | 1864 | |
Chaetostoma milesi | South America | 13 SL | 1941 | |
Chaetostoma mollinasum | South America | 6.8 SL | 1937 | |
Chaetostoma niveum | South America | 9.1 SL | 1944 | |
Chaetostoma nudirostre | South America | 12.6 TL | 1874 | |
Chaetostoma palmeri | South America | 9.5 TL | 1912 | |
Chaetostoma patiae | South America | 15.8 SL | 1945 | |
Chaetostoma paucispinis | South America | 9 TL | 1912 | |
Chaetostoma pearsei | South America | 15 TL | 1920 | |
Chaetostoma sovichthys | South America | 7.2 SL | 1944 | |
Chaetostoma spondylus | South America | 13.1 SL | 2015 | |
Chaetostoma stannii | South America | 20.5 TL | 1874 | |
Chaetostoma stroumpoulos | South America | 2006 | ||
Chaetostoma tachiraense | South America | 8.7 SL | 1944 | |
Chaetostoma taczanowskii | South America | 17 TL | 1882 | |
Chaetostoma thomsoni | South America | 10.1 TL | 1904 | |
Chaetostoma trimaculineum | South America | 16 SL | 2015 | |
Chaetostoma vagum | South America | 9.9 SL | 1943 | |
Chaetostoma vasquezi | South America | 18.7 SL | 1998 | |
Chaetostoma venezuelae | South America | 7.3 SL | 1944 | |
Chaetostoma yurubiense | South America | 5.1 SL | 1996 |
Chaetostoma joropo - Foto © Enrico Richter
Acque di montagna a corrente rapida con substrati rocciosi. Questi torrenti hanno tipicamente acqua molto limpida e fresca e sono piuttosto ricchi di sali e minerali disciolti.
Per apprezzare al meglio le specie del genere Chetostoma, dovrebbero essere allevate in una configurazione biotopica, costituita da un fiume-acquario con un substrato sabbioso su cui sono sparsi molti ciottoli lisci e rocce di varie dimensioni. Le pompe di movimento poste ad una estremità della vasca forniranno il movimento dell'acqua e l'ossigenazione necessari.
Anche se non è strettamente necessario un fiume-acquario, è assolutamente importante che l'acqua sia sempre pulita e ben ossigenata, quindi si suggerisce l'uso di filtri sovradimensionati, pompe di movimento aggiuntive, aeratori. Se allevati in un allestimento più generale, non staranno in salute in acque molto calde o scarsamente ossigenate.
Nell'allestimento è possibile utilizzare anche legni e radici stagionati, è meglio evitare pezzi nuovi poiché tendono a rilasciate tannini, che colorando l'acqua riducono l'efficacia dell'illuminazione, che dovrebbe invece essere forte, per promuovere la crescita delle alghe e dei microrganismi associati, perché le specie di Chaetodon amano pascolare sopra le rocce. Alcuni acquariofili tengono persino una spugna filtrante posata da qualche parte nell'acquario, per fornire una fonte di cibo aggiuntiva.
Le piante tendono a non crescere ;bene in queste condizioni, e non sono una caratteristica dell'habitat di queste specie, ma potreste provare le specie più resistenti, come felce di Giava, Crinum e Anubias; queste ultime sono particolarmente utili in quanto le loro foglie tendono ad favorire la crescita delle alghe e fornire nascondigli.
Dal momento che necessitano di condizioni dell'acqua stabili, non dovrebbero mai essere aggiunti ad allestimenti immaturi, e dovrebbero essere considerati essenziali cambi d'acqua settimanali del 30-50% del volume della vasca.
Comportamento e compatibilità: Nonostante sia pacifico con gli altri pesci, le sue necessità specialistiche (fiume-acquario) implicano che i compagni di vasca debbano essere scelti con cura. Buone scelte includono caracidi reofili, altri loricariidi, specie di ciclidi reofili come Retroculus o Steatocranus africano e molti ciprinidi.
È territoriale con i conspecifici, ma a condizione che ognuno abbia una roccia che può chiamare casa, di solito possono essere ospitati in piccoli gruppi.
Le specie di Chaetostoma sono onnivore, quindi offrite molte verdure, come spinaci, zucchine, fette di cetriolo, ecc. sbollentati, con aggiunte di cibi vivi e congelati come chironomus e artemia salina. Si possono aggiungere anche wafer di alghe e altri cibi secchi.
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I maschi tendono ad essere più snelli delle femmine e sviluppano teste molto più larghe man mano che maturano. Hanno anche pinne pettorali notevolmente più grandi rispetto alle femmine.
Alcune specie di Chaetostoma sono state riprodotte con successo in acquario.
I maschi difendono ciascuno una roccia e a volte vi scavano una grotta sotto, se la roccia non è della forma voluta. Le uova vengono deposte all'interno di questa grotta e il maschio le cura finché non si schiudono, ventilandole con le pinne pettorali allargate e difendendole dagli intrusi. Si schiudono in 7-10 giorni, gli avannotti piuttosto piccoli si nutrono prima dal sacco vitellino e 2 o 3 giorni dopo cercheranno attivamente il cibo. Mangiano abbastanza bene gli stessi cibi dei genitori, ma per il periodo iniziale devono essere riforniti di cibo costantemente, e sono necessari piccoli cambi d'acqua giornalieri, poiché sono molto sensibili alla qualità dell'acqua.
Se avete problemi a farli riprodurre, potete provare ad effettuare un grande cambio d'acqua (50-70%) con acqua fredda, simulando l'afflusso di acqua più fredda che la stagione delle piogge porta in natura. Ripetete ogni pochi giorni e i pesci potrebbero deporre le uova.
Riferimenti & Link
la pagina di Fishbase con l'elenco delle specie e le foto per l'identificazione
le schede sui Chaetostoma su Seriouslyfish.com
Edizione Inglese di Hans C Evers e Ingo Seidel, a cura di Hans A Baensch - libro molto dettagliato, con molte foto utili all'identificazione degli esemplari, informazioni sull'allevamento e la riproduzione in acquario delle specie, e una grande sezione dedicata alle informazioni sui vari biotopi.
Edizione Inglese di Erwin Schraml e Frank Schafer
Loricariidae - The Most Beautiful L-numbers (AQUALOG Special)
Edizione Inglese di Ulrich Glaser
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