Descrizione passo passo dell'allestimento di un grande acquario dedicato ai Chromobotia macracanthus, e quindi pensato e studiato per soddisfare le loro esigenze e necessità
Tratto e tradotto dall'articolo:
"My Clown Loach Aquarium"
di Martin Thoene
sul sito Loaches Online
L'acquario con allestimento tipo fiume-acquario dedicato ai Chromobotia macracanthus la sera del giorno in cui è stato allestito - Foto © Martin Thoene (Loaches.com)
In questo articolo Martin Thoene, rispondendo alle molte persone del Forum di Loaches online che gli chiedevano informazioni sulla sua vasca dedicata ai Chromobotia macracanthus, ha pensato di scrivere tutte le indicazioni a cui si potrà far riferimento. L’allestimento della vasca è basato sulle esigenze dei Chromobotia macracanthus come preoccupazione primaria. Una buona gestione dell’acqua per mezzo dell'equipaggiamento che era già in suo possesso era il punto principale, dato che si era appena trasferito e il fondo cassa era basso.
I pesci originariamente vivevano in un acquario da 550 litri 120x60x60 cm, ma voleva dare loro più lunghezza, in modo che avessero una distanza più lunga per sgranchirsi le pinne (ricordiamo che questi botia possono superare i 30 cm di lunghezza da adulti).
La Vasca
L'acquario che Martin Thoene ha deciso di dedicare ai Chromobotia macracanthus è 580 litri e lungo 1,80 m, con una storia abbastanza "interessante".
Era stato messo nella reception di un "centro massaggi" un po’ dubbio e conteneva ciclidi del lago Malawi. In questa città l’attività commerciale del centro aveva avuto un freno, così il centro aveva dovuto chiudere i battenti e dismettere l’acquario. Ora succedeva che tale sala massaggi operasse nello stesso edificio in cui c’era anche l’ufficio della moglie di Thoene, per cui lei era informata di tutto quanto accadeva. Aveva sentito che i pesci e l’acquario erano stati abbandonati a loro stessi e che li aveva presi l’amministratore dell’edificio.
Un po’ di tempo dopo, lo aveva incontrato in ascensore e gli aveva chiesto notizie dell’acquario. Si trovava in un appartamento ricavato negli scantinati per sua figlia. Il suo entusiasmo iniziale per i pesci era svanito ed era stufo della manutenzione. Lei gli aveva detto per scherzo che avrebbe potuto darlo a lei, e lui aveva risposto che glielo avrebbe dato per niente. Desiderava soltanto sbarazzarsene.
Così Thoene e la moglie avevano affittato un furgone e con l'assistenza di un cugino, avevano portato tutto a casa. L'acquario aveva in dotazione un filtro esterno Fluval 403, una base d’acciaio, 2 neon, riscaldatori, arredi, pesci, ecc.
Per circa un mese avevano alimentato bene i pesci e quando sono stati offerti ad un negozio avevano un aspetto favoloso, per cui hanno dato loro un credito di addirittura $110 da spendere in negozio. Mentre erano lì, hanno usato i soldi per comprare 2 pompe Aquaclear 802 che sarebbero servite per allestire il Fiume-acquario.
Hanno poi deciso che la base d'acciaio non andava bene, così hanno comprato una base ad armadietto nello stesso negozio per circa $200...... la vasca "gratis" aumentava ancora il costo. Per alcuni anni ha funzionato con ciclidi sudamericani e Plecostomus.
Allestimento per i botia pagliaccio
Nell’autunno del 2005 Martin Thoene e sua moglie si sono separati amichevolmente, così qualche acquario più piccolo è rimasto alla moglie mentre il resto delle vasche è stato spostato nel nuovo appartamento di Thoene, insieme alle attrezzature, e questo gli ha dato il notevole vantaggio di allestire di nuovo ogni acquario in tutta calma.
Ecco qui quindi la descrizione dettagliata di Martin Thoene dell'allestimento del grande fiume-acquario dedicato ai Chromobotia macracanthus, i botia pagliaccio.
Nella nuova incarnazione del grande acquario recuperato l'idea era quella di aumentare notevolmente la circolazione e il movimento dell'acqua. La prima operazione è stata di posizionarlo nel salotto. La legge di Murphy ha voluto che il posto scelto era l'unica zona del pavimento dell'appartamento che non era livellata, per cui ci sono voluti quasi due giorni per ottenere alla fine una base livellata, usando una livella a bolla d’aria e testando con la vasca.
Thoene Ha adattato alle misure più lunghe dell’acquario un collettore che aveva già per un Fiume-acquario allestito in passato. Aveva due spugne dalle prese d’acqua ed era alimentato da due piccole pompe, la cui portata non era indicata, ma producevano una delicata corrente.
Il collettore disposto nel fiume-acquario per l'allestimento dedicato ai Chromobotia macracanthus. Sul retro all'estremità sinistra i due riscaldatori e l’entrata di un Aquaclear 500 - Foto © Martin Thoene (Loaches.com)
Aveva poi due filtri a cestello Rena XP3 che funzionavano su acquari esistenti, per cui erano perfettamente maturi. Avendo intenzione di renderlo operativo il prima possibile e standardizzarne la filtrazione, ha spostato i due filtri in questo acquario, uno per ogni estremità. Al centro ha messo un filtro Magnum 350, che aveva trovato accanto ad un cassone usato per la donazione dei vestiti. Dopo averlo portato a casa, aveva scoperto che si era grippata la ventola a causa dell’aspirazione di materiale solido e si era bruciato il motore. Così ha rimosso la ventola ed ha convertito il cestello come passaggio per l’acqua: così ora il Rena a sinistra rimanda l’acqua in vasca attraverso il Magnum, riempito di cannolicchi di ceramica e pezzi di spugna per fungere da zona di filtrazione biologica supplementare; sembra che questo non interferisca affatto con il flusso di ritorno del Rena.
Le prese d’acqua dei Rena sono tutte vicino a quella dell’Aquaclear 500. I loro ritorni in vasca sono attaccati alle “barre spray” montate sul pannello all'estremità destra della vasca.
I filtri esterni del fiume-acquario dedicato ai Chromobotia macracanthus - Foto © Martin Thoene (Loaches.com)
Le barre spray che rimandano l'acqua in vasca nel fiume-acquario dedicato ai Chromobotia macracanthus - Foto © Martin Thoene (Loaches.com)
La barra più bassa è messa orizzontalmente e proviene dal Rena a destra. Quella più in alto proviene dal Rena a sinistra, attraverso il Magnum. È montata in modo che le uscite siano disposte con un angolo di circa 30 gradi dalla superficie. Questo causa una forte increspatura della superficie ed aumenta lo scambio gassoso.
L'increspatura sulla superficie dell'acqua (in questo caso un fiume-acquario) provocata dalla corrente in uscita del filtro ossigena l'acqua - Foto © Martin Thoene (Loaches.com)
Il substrato è costituito da sabbia normale. Era già stata usata nella vasca con i ciclidi, ma era molto pulita e ha avuto bisogno soltanto di una breve risciacquata prima di essere messa a posto.
L'acquario è stato allestito con molti legni di palude e di savana provenienti dall’attuale acquario dei Chromobotia macracanthus, a cui è stato legato moltissimo Microsorum pteropus (varietà Windelov). Nella parte inferiore e posteriore ci sono due tubi neri in pvc 4" a 90 gradi, legati insieme in una specie di “S” ritorta. Forniscono un piacevole nascondiglio per i per i botia senza rischio che rimangano incastrati. Il resto della vasca è stato piantumato con specie di Cryptocoryne.
L'acquario con allestimento tipo fiume-acquario dedicato ai Chromobotia macracanthus la sera del giorno in cui è stato allestito - Foto © Martin Thoene (Loaches.com)
Questo è il fiume-acquario dedicato ai Chromobotia macracanthus alla sera del giorno che è stato allestito - Foto © Martin Thoene (Loaches.com)
L’acqua era ancora un po’ torbida, ma sembrava ugualmente bello. Il grande rettangolo nero sulla destra è una lampada fluorescente compatta.
Il fiume-acquario dedicato ai Chromobotia macracanthus la mattina seguente, sembrava ancora più bello - Foto © Martin Thoene (Loaches.com)
L’acquario è stato regolato con una temperatura di 28°C. Sono stati introdotti 3 Corydoras aeneus molto vecchi per aiutare a fornire un po’ di input biologico e per mantenere i filtri avviati. Non molto tempo dopo l’introduzione, hanno deposto le uova e Thoene si è ritrovato con 10 avannotti! Così ha aspettato a inserire i Chromobotia macracanthus nella vasca, aspettando che i Corydoras arrivassero ad una dimensione ragionevole.
Qui ci sono varie viste della vasca prima dell’introduzione dei botia.
Il fiume-acquario prima dell'introduzione dei Chromobotia macracanthus - Foto © Martin Thoene (Loaches.com)
Il fiume-acquario prima dell'introduzione dei Chromobotia macracanthus - Foto © Martin Thoene (Loaches.com)
Il fiume-acquario prima dell'introduzione dei Chromobotia macracanthus - Foto © Martin Thoene (Loaches.com)
Potete vedere le entrate dei filtri a spugna del fiume-acquario, prima dell'introduzione dei Chromobotia macracanthus - Foto © Martin Thoene (Loaches.com)
Il fiume-acquario dà ai Chromobotia macracanthus un piacevole percorso di lunga durata - Foto © Martin Thoene (Loaches.com)
Finalmente, sono stati introdotti i 13 Chromobotia macracanthus. La loro nuova casa sembrava piacergli, e certamente apprezzavano tutto il movimento dell'acqua.
Il fiume-acquario dopo l'introduzione dei Chromobotia macracanthus - Foto © Martin Thoene (Loaches.com)
Il fiume-acquario dopo l'introduzione dei Chromobotia macracanthus - Foto © Martin Thoene (Loaches.com)
Al momento della stesura dell'articolo, l’acquario era allestito da un anno. Viene effettuato un cambio d’acqua del 50% una volta a settimana. I due Rena vengono puliti a settimane alterne e l’Aquaclear quando ne ha bisogno. Una volta al mese vengono pulite le spugne delle prese del collettore del fiume-acquario.
Il problema più grande riscontrato da Martin Thoene con i filtri erano i pezzetti di foglie del Microsorum windelov strappati dai pesci che andavano ad ostruirne le prese. Venivano pulite regolarmente, ma ad inizio anno è successo un disastro, a causa di una combinazione di eventi. Ad un certo punto sono stati inseriti nella vasca 20 barbi tigre (Puntigrus tetrazona) adulti come pesci rassicuranti. Una notte, i residui delle piante avevano coperto le prese dei filtri e ne avevano ridotto drasticamente la portata, mentre due Puntigrus tetrazona erano morti, probabilmente il giorno prima. Questo ha causato una enorme carenza di ossigeno che ha ucciso 3 grandi Chromobotia macracanthus e molti Puntigrus tetrazona.
Disastri tali hanno bisogno di reazione, per cui Thoene ha aggiunto un piccolo aeratore in una delle alimentazioni del collettore del fiume-acquario. Così viene introdotta molta più aria nell’acquario, per cui se ci fosse un’altra eventualità di serio bloccaggio dell’aspirazione, c'è più sicurezza che i pesci stiano bene.
Martin Thoene riferisce che raramente utilizza un impianto luci nei suoi acquari, perché i botia escono molto più volentieri senza luci sopra di loro e le piante (poco esigenti) stanno comunque bene. Molto spesso anzi riesce a potare un po’ di Microsorum windelov e a portarlo al suo negozio locale di pesci, in modo da ottenere un buon credito in cambio.
Vista dell'acquario con allestimento tipo fiume-acquario dedicato ai Chromobotia macracanthus - Foto © Martin Thoene (Loaches.com)
In questa vasca invece ha deciso di aggiungere una luce alogena dell’Ikea, che vedete in foto. Era solito usarla in Inghilterra e gli piaceva così tanto che se l'è spedita nella sua nuova residenza con gli altri suoi effetti. Questa lampada fa apparire un concentrato di luci ed ombre chiare e meravigliose con le increspature dell'acqua. I botia non ne sono disturbati perché ci sono zone scure in entrambe le estremità della vasca.
L'unità nera dietro alle lampade è la vecchia unità CF con i ballast. Thoene ha convertito l'alloggiamento per mettere un led blu da albero di Natale, collegato ad un timer in modo da dare una lieve illuminazione blu all''alba e al tramonto prima che la lucenaturale del giorno diventi molto intensa.
La vasca adesso
I 10 Chromobotia macracanthus rimanenti sono stati affiancati da 3 Botia kubotai, un Botia dario adottato, 4 Botia histrionica, 13 Corydoras, due Puntigrus tetrazona sopravvissuti e una femmina solitaria di Puntius filamentosus.
Vengono alimentati con pastiglie per pesci alghivori, pastiglie per pesci carnivori, mangime in fiocchi di buona qualità, chironomus congelato, gamberetti tagliuzzati e occasionalmente fettine di cetriolo.
Ogni mattina vanno tutti su e giù per la vasca, attendendo il cibo. Se Thoene li ignora, cominciano a spruzzare l'acqua dalla superficie dalla frustrazione. La vasca non è del tutto coperta dal coperchio, e non è insolito se viene dato mangime galleggiante che gli arrivino spruzzi d'acqua se cammina vicino all'acquario mentre stanno mangiando.
Stanno allo scoperto per la maggior parte del giorno, ma tendono a sparire alla sera. Non ha mai notato altri segnali di attività crepuscolare a tarda notte sotto l'illuminazione del led blu.
Testo originale in inglese e foto © Martin Thoene - Loaches Online
Per approfondire:
Consigli e suggerimenti generali per allevare I Botia pagliaccio, Chromobotia macracanthus, nella maniera più adatta, rispettando le loro esigenze e considerando le dimensioni che devono raggiungere
Piccolo compendio di quello che c'è da sapere prima di comprare i botia, per poterli allevare al meglio, o per non comprarli affatto :-)
Spiegazione particolareggiata del perché questi due tipi molto differenti di pesci non sono adatti ad essere alloggiati insieme - tratto e tradotto da un articolo di Emma Turner
Chromobotia macracanthus. Come scegliere esemplari in salute, come allevarli e alimentarli. Speculazioni su come possano essere riprodotti - tratto e tradotto da un articolo di William Berg
Poster informativo elaborato dallo staff di Loaches Online sulle esigenze d'allevamento e sulle dimensioni che raggiungono i Chromobotia macracanthus se allevati correttamente, in gruppo e in vasche dalle dimensioni adeguate, ad uso non solo di chi li compra ma soprattutto anche di chi li vende.
Articolo che spiega le variazioni regionali nella livrea dei Chromobotia macracanthus, le ragioni dei cambiamenti nella colorazione e delle variazioni nel disegno delle bande - tratto e tradotto da un articolo di Martin Thoene
Descrizione dettagliata dell'ambiente da ricreare in una vasca dedicata ai Botia e ai Cobitidi, il più possibile simile al loro habitat naturale - traduzione in italiano di un articolo tratto da Loaches Online
Articolo che affronta in maniera analitica, completa ed esaustiva il modo migliore di alimentare i Botia e i Cobitidi in acquario - traduzione in italiano di un articolo tratto da Loaches Online
Articolo veramente interessante, con descrizioni e foto dell'ambiente naturale dei Chromobotia macracanthus, e che sfata vari miti diffusi su questi pesci, in particolare sulla riproduzione - tratto e tradotto da un articolo di Ola Ahlander
Articolo con esperienze d'allevamento dei Chromobotia macracanthus, i botia pagliaccio, raccomandazioni per la scelta degli esemplari in negozio e informazioni - tratto e tradotto da un articolo di di James e Mike McCullough (Loaches Online)
Un'Introduzione all'allevamento dei Botia: guida di base per allevare con successo i Botiidae, una delle gioie più grandi nell'acquariofilia dolce tropicale - tratto e tradotto da un articolo di Emma Turner
Tutto Quello Che Avreste Sempre Voluto Sapere Ma Non Avete Mai Osato Chiedere sui botia pagliaccio, i Chromobotia macracanthus, grazie ai messaggi più interessanti tratti da it.hobby.acquari
Riferimenti & Link
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Edizione Inglese di Mark MacDonald - Un libro purtroppo solo in inglese, co-scritto dal team di Loaches Online, il che vale già come una garanzia di informazioni veritiere, derivate dall'effettiva conoscenza ed esperienza con i cobitidi.
Edizione Inglese di Paul V. Loiselle - Guida in inglese sull'allevamento di molte specie di botia, cobitidi e pesci gatto, con molti articoli che affrontano i temi comuni da tener presenti con queste specie.
Edizione Inglese di Braz Walker
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Taxa principali
Del tutto inadatti ai comuni acquari domestici, nonostante siano praticamente onnipresenti nei negozi, che vendono i Chromobotia senza fornire quelle che dovrebbe essere considerate informazioni essenziali riguardanti la loro cura a lungo termine
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